CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 gennaio 2011
423.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Comitato per la legislazione
COMUNICATO
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Mercoledì 12 gennaio 2011. - Presidenza del presidente Roberto ZACCARIA.

La seduta comincia alle 14.45.

Comunicazioni del Presidente.

Roberto ZACCARIA, presidente, richiamando quanto già comunicato al Comitato nella seduta dello scorso 2 dicembre, in merito al ciclo di seminari aventi ad oggetto il sistema delle fonti normative e la qualità della legislazione da lui organizzato, segnala che il prossimo 14 gennaio, presso l'Università di Firenze, si terrà un seminario vertente sul tema: «I Parlamenti nazionali di fronte al Trattato di Lisbona. Le ricadute a livello interno e comunitario.» Considerato che tale incontro è dedicato all'approfondimento di tematiche attinenti alle competenze del Comitato, quali quelle della fase ascendente del diritto comunitario e degli strumenti di attuazione dello stesso nell'ordinamento interno, auspica che i membri del Comitato possano prendere parte a tale iniziativa.

ESAME AI SENSI DELL'ARTICOLO 96-BIS, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO

Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 228, recante proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.
C. 3996.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Esame e conclusione - Parere con osservazioni).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Roberto ZACCARIA, presidente, in sostituzione del relatore, richiama brevemente il contenuto del provvedimento, rilevando, tra l'altro, come lo stesso, fatta eccezione per il disposto dei commi 31 e 32 dell'articolo 4 - in materia di celebrazioni del 150o anniversario dell'Unità d'Italia e di cessione al Governo della Repubblica di Panama di quattro unità navali - presenti un contenuto omogeneo. Sottolinea inoltre come il provvedimento in esame, secondo una tecnica normativa ricorrente nei decreti-legge che disciplinano la materia, contenga catene di rinvii

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normativi in assenza di una disciplina unitaria che regolamenti stabilmente ed in via organica i profili giuridico-economici delle missioni.
Peraltro, osserva che, rispetto a decreti-legge già intervenuti sulla materia, il provvedimento all'esame non contiene alcune delle disposizioni che erano state oggetto di censura da parte del Comitato in precedenti occasioni. Valuta inoltre favorevolmente il fatto che il disegno di legge di conversione presentato dal Governo sia corredato sia della relazione sull'analisi tecnico-normativa (ATN), sia della relazione sull'analisi di impatto della regolamentazione (AIR).
Fa da ultimo presente che la proposta di parere che intende presentare reca due osservazioni, una delle quali, in particolare, è volta a segnalare che l'articolo 2, comma 1, del provvedimento, nell'autorizzare il Ministro degli affari esteri, con proprio decreto, a destinare risorse per ulteriori iniziative di cooperazione, sembra configurare una sorta di «delegificazione spuria».
Procede quindi ad illustrare la seguente proposta di parere:

«Il Comitato per la legislazione,
esaminato il disegno di legge n. 3996 e rilevato che:
esso reca un contenuto omogeneo, volto a disciplinare i profili normativi connessi alla partecipazione di personale italiano alle diverse missioni internazionali che vedono impegnato il nostro Paese fino al 30 giugno 2011, introducendo una normativa strumentale al loro svolgimento o rinviando a quella esistente; non appaiono tuttavia riconducibili a tale ambito normativo i commi 31 e 32 dell'articolo 4, recanti, rispettivamente, l'integrazione della dotazione finanziaria del Ministero della difesa per le esigenze relative alle celebrazioni del 150o anniversario dell'Unità d'Italia e l'autorizzazione alla cessione a titolo gratuito al Governo della Repubblica di Panama di quattro unità navali;
secondo un procedimento consueto nei decreti che regolano la partecipazione italiana alle missioni internazionali, il provvedimento effettua rinvii alla normativa esistente senza potersi però rapportare ad una disciplina unitaria - più volte auspicata dal Comitato - che regolamenti stabilmente i profili giuridico-economici delle missioni stesse ed i cui elementi essenziali potrebbero adesso rinvenirsi nella recente legge n. 108 del 2009, cui, ad esempio, si rinvia per alcuni aspetti in materia di personale; invece, per la disciplina in materia penale si è scelto di perpetuare la lunga e complessa catena di rinvii normativi al decreto-legge n. 152 del 2009 e al decreto-legge n. 209 del 2008 che, a sua volta, contiene anche ulteriori rinvii al codice penale militare di pace ed alla peculiare disciplina in materia di missioni militari recata dal decreto-legge n. 421 del 2001;
il provvedimento in esame non riproduce alcune delle disposizioni in materia di regime degli interventi (articolo 3) contenute nel decreto-legge n. 102/2010, che, in quanto presentavano profili problematici, erano state oggetto di rilievi da parte di questo Comitato in occasione del parere espresso su tale provvedimento;
in ragione della peculiare fattispecie delle missioni militari, il provvedimento si caratterizza come disciplina parzialmente derogatoria del diritto vigente; in proposito, si rileva che, in alcuni casi, le disposizioni derogate sono specificatamente richiamate mentre, in altri casi, viene richiamata la normativa vigente in materia di missioni militari a sua volta già derogatoria della disciplina generale (si veda, in particolare, l'articolo 5, comma 1);
il provvedimento, all'articolo 2, comma 1, sembra consentire interventi di sminamento umanitario e di bonifica (ai sensi della legge 58/2001) non solo nei Paesi destinatari delle iniziative di cooperazione previste dal suddetto comma ma anche in altri - non previamente indicati - nonché autorizzare il Ministro degli affari esteri, con proprio decreto, a destinare

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risorse per ulteriori iniziative di cooperazione in aree di crisi per le quali emergano urgenti necessità di intervento; peraltro, non appare chiaro se le suddette risorse debbano essere rinvenute nell'ambito di quelle stanziate per lo sminamento, di quelle destinate agli interventi di cooperazione allo sviluppo, ovvero in entrambe;
il decreto-legge, all'articolo 4, comma 31, nell'integrare la dotazione finanziaria del Ministero della difesa per le esigenze relative alle celebrazioni del 150o anniversario dell'Unità d'Italia per l'anno 2011, opera un rinvio improprio in quanto richiama l'articolo 55, comma 5-septies, del decreto-legge n. 78/2010 - che a sua volta operava un rinvio all'articolo 60, comma 8-bis, del decreto-legge n. 112/2008 - che è stato tuttavia abrogato dal codice dell'ordinamento militare (articolo 2168, comma 1, n. 1071), nel quale è contestualmente confluito (articolo 620);
il provvedimento, infine, adotta espressioni imprecise: la rubrica dell'articolo 1 fa riferimento a "Iniziative in favore dell'Afghanistan", laddove i commi 2, 3 e 5 del medesimo articolo recano disposizioni concernenti anche il Pakistan; lo stesso articolo, al comma 5, dispone che il "Ministero degli affari esteri identifica le misure volte ad agevolare l'intervento di organizzazioni non governative che intendano operare in Pakistan e in Afghanistan per fini umanitari", senza precisare né lo strumento da utilizzare per l'identificazione di tali misure, né la loro natura; il comma 9 dell'articolo 2, nel fare riferimento alle "sedi in Afghanistan, Iraq e Pakistan", non precisa, come peraltro emerge dalla relazione tecnica, che si tratta delle sedi diplomatico-consolari;
infine, l'articolo 4, ai commi 17 e 18, reca un'autorizzazione di spesa per tutto l'anno solare 2011 e non per il solo periodo di riferimento del decreto in oggetto;
il disegno di legge di conversione presentato dal Governo è corredato sia della relazione sull'analisi tecnico-normativa (ATN), sia della relazione sull'analisi di impatto della regolamentazione (AIR), redatte secondo i modelli stabiliti - rispettivamente - dalla direttiva del Presidente del Consiglio in data 10 settembre 2008 e dal regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 settembre 2008, n. 170;
alla luce dei parametri stabiliti dagli articoli 16-bis e 96-bis del Regolamento osserva quanto segue:
sotto il profilo della chiarezza e della proprietà della formulazione:
all'articolo 2, comma 1, ultimo periodo, laddove si fa riferimento al "predetto stanziamento", si dovrebbe chiarire se si tratta di quello di 10.500.000 di euro destinato agli interventi cooperazione allo sviluppo, di quello di 1.000.000 di euro destinato agli interventi di sminamento umanitario e di bonifica, ovvero di entrambi; si dovrebbe inoltre valutare la congruità dello strumento del decreto ministeriale per le finalità ivi previste o, quanto meno, prevedere, ai sensi dell'articolo 3 della legge 58/2001, che il decreto in oggetto sia adottato sentito il parere delle Commissioni parlamentari;
all'articolo 4, comma 31, si dovrebbe valutare l'opportunità di prevedere che, per le esigenze relative alle celebrazioni del 150o anniversario dell'Unità d'Italia per l'anno 2011, venga integrato il Fondo di cui all'articolo 620 del codice dell'ordinamento militare, e non, come previsto dalla disposizione in questione, il Fondo di cui all'articolo 60, comma 8-bis, del decreto-legge n. 112 del 2008 - richiamato dall'articolo 55, comma 5-septies, del decreto-legge n. 78 del 2010 cui la disposizione in esame rinvia - e che risulta nel frattempo abrogato dal citato codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010)».

Il Comitato approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 14.55.