CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 novembre 2010
404.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Comitato per la legislazione
COMUNICATO
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Martedì 23 novembre 2010. - Presidenza del presidente Antonino LO PRESTI.

La seduta comincia alle 14.

Comunicazioni del Presidente.

Antonino LO PRESTI, presidente, a conclusione del suo turno di presidenza, in questa che, verosimilmente, sarà l'ultima riunione del Comitato da lui presieduta, desidera dar conto del seguito dato al mandato, affidato al Comitato da parte del Presidente della Camera in occasione del convegno sull'evoluzione degli strumenti della legislazione, organizzato dal Comitato per la legislazione a conclusione del turno di presidenza dell'onorevole Duilio, il 12 gennaio 2010, a procedere ad un approfondimento delle tematiche connesse al recepimento ed all'attuazione degli obblighi comunitari.
In ottemperanza a quell'invito, consegna dunque oggi agli atti del Comitato una relazione - che provvederà a trasmettere ai componenti del Comitato - che espone gli esiti di una ricerca su questi temi per il cui svolgimento si è avvalso di un qualificato collaboratore, che intende formalmente ringraziare.
La relazione, muovendo dalla ricognizione e dall'elaborazione dei dati quantitativi e qualitativi relativi all'attività legislativa ed all'attività posta in essere dall'Esecutivo ai fini del recepimento e dell'attuazione degli obblighi comunitari, evidenzia come, a fronte di una maggiore efficacia e tempestività delle procedure nazionali di attuazione del diritto comunitario, si sia tuttavia riscontrata, negli ultimi anni, la perdita del ruolo e della centralità del Parlamento. Nella ricerca vengono indicati gli strumenti mediante i quali potrebbe essere rafforzato il ruolo delle Camere.
In proposito, avverte che il documento presentato (vedi allegato 1) è in versione provvisoria; la versione definitiva del documento, comprensiva delle tabelle, confluirà nell'ambito del Rapporto sull'attività svolta dal Comitato durante il suo turno di presidenza, alla cui presentazione si procederà, come da prassi, in un momento successivo.
Desidera, infine, sottolineare che le tematiche oggetto della ricerca saranno oggetto di un suo breve intervento nell'ambito della tavola rotonda che si terrà a Bari, il prossimo 29 novembre, in occasione della presentazione del Rapporto

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2010 sulla legislazione tra Stato, regioni e Unione Europea, alla quale parteciperanno anche il vicepresidente del Comitato e l'onorevole Duilio.
Nell'imminenza della scadenza del suo turno di presidenza, intende infine rivolgere un sentito ringraziamento ai componenti del Comitato per la qualità del contributo fornito da ciascuno al lavoro svolto, con la consapevolezza che il grande impegno profuso, anche da parte sua, ha concorso ad assicurare il miglior funzionamento dell'organo. Inoltre, nel ricordare che l'altro ramo del Parlamento non è dotato di un organo analogo, osserva che la presenza di un Comitato omologo al Senato costituirebbe, a suo giudizio, un ulteriore strumento finalizzato a garantire un miglior coordinamento ed una maggiore chiarezza complessiva dei testi normativi.
Formula infine al collega Zaccaria, chiamato ad assumere le funzioni di presidente per il periodo che segue, i migliori auguri di buon lavoro.
Da ultimo, facendo seguito a quanto preannunciato in seno al Comitato nelle riunioni del 27 ottobre e del 10 novembre scorsi, avverte che in allegato al resoconto della seduta odierna sarà pubblicata la ricerca sul tema delle ordinanze di protezione civile realizzata dall'onorevole Duilio (vedi allegato 2), che, a nome di tutti i membri del Comitato, ringrazia per il contributo offerto.

Lino DUILIO esprime vivo apprezzamento - che precisa essere tutt'altro che formale o retorico - per l'equilibrio con il quale il presidente ha condotto i lavori del Comitato; intende quindi ringraziare la presidenza anche per il contributo fornito all'attività del Comitato mediante la presentazione della relazione in materia di recepimento ed attuazione degli obblighi comunitari. Nella consapevolezza che la rilevanza dell'operato del Comitato passa anche attraverso la qualità del lavoro svolto, ritiene che, con la presidenza dell'onorevole Zaccaria, l'attività del Comitato proseguirà in questa direzione.

Roberto ZACCARIA e Doris LO MORO esprimono anch'essi apprezzamento per il lavoro svolto dal presidente che ringraziano, anche, per il clima positivo che ha contraddistinto i lavori del Comitato durante il suo mandato.

ESAME AI SENSI DELL'ARTICOLO 96-BIS, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO

Conversione in legge del decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, recante misure urgenti in materia di sicurezza.
C. 3857.

(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Esame e conclusione - Parere con condizione e osservazioni).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Lino DUILIO, relatore, richiamato brevemente il contenuto del provvedimento, procede ad illustrare la seguente proposta di parere:

«Il Comitato per la legislazione,
esaminato il disegno di legge n. 3857 e rilevato che:
esso presenta una pluralità di disposizioni che incidono in materia di sicurezza nelle competizioni sportive (articoli 1 e 2), di criminalità organizzata e di cooperazione internazionale di polizia (articoli 3, 4 e 5), di tracciabilità dei flussi finanziari nei contratti pubblici (articoli 6 e 7), di sicurezza urbana (articoli 8 e 9) e di funzionalità del Ministero dell'interno (articolo 10), il cui elemento unificante risulta essere la finalità di assicurare una maggiore tutela della sicurezza della collettività; peraltro, il testo è articolato in cinque capi, ognuno dei quali corrispondenti agli aspetti testé richiamati;
nel procedere a numerose modifiche della disciplina vigente, il provvedimento in esame non sempre effettua un adeguato coordinamento con le preesistenti fonti normative, che risultano in parte oggetto

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di modifiche non testuali; tale modalità di produzione normativa, che mal si concilia con lo scopo di semplificare e riordinare la legislazione vigente, si riscontra in particolare all'articolo 1, comma 1, che ripristina fino al 2013 una norma originariamente introdotta a regime (nel 2001) e resa transitoria con successivi decreti che ne hanno di volta in volta prorogato l'efficacia, da ultimo, fino al 30 giugno 2010;
inoltre esso, agli articoli 3, 6 e 7 interviene su norme di recente approvazione (rispettivamente, il decreto-legge n. 78 del 2010, il decreto-legge n. 4 del 2010 e la legge 13 agosto 2010, n. 136, così detto «Piano antimafia»), circostanza che, come già rilevato in altre occasioni analoghe, costituisce una modalità di produzione legislativa non conforme alle esigenze di stabilità, certezza e semplificazione della legislazione;
il provvedimento, all'articolo 3, comma 3, reca una disciplina derogatoria senza precisare compiutamente quali siano i margini della deroga medesima;
il testo reca, agli articoli 6 e 7, norme che incidonosull'articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136, procedendo contestualmente all'interpretazione, all'attuazione e alla novellazione del suddetto articolo, circostanza suscettibile di ingenerare dubbi in ordine all'efficacia temporale delle disposizioni ed, in particolare, agli effetti retroattivi di quelle oggetto di interpretazione autentica;
il testo, all'articolo 10, reca una rubrica non pienamente corrispondente al suo contenuto, che riguarda gli incarichi di gestione commissariale straordinaria, senza limitarsi - come fa la rubrica - alle sole gestioni commissariali dei comuni sciolti per infiltrazione mafiosa;
il decreto, al comma 2 dell'articolo 1, nel novellare l'articolo 1 del decreto-legge n. 8 del 2007, opera un rinvio al «piano approvato dal gruppo operativo sicurezza di cui al decreto attuativo» dell'articolo 2-ter del medesimo decreto-legge, senza indicare né gli estremi del decreto attuativo, né quale sia il «piano» in questione;
il provvedimento, all'articolo 5, istituisce un nuovo «Comitato per la programmazione strategica per la cooperazione internazionale di polizia» nell'ambito del Ministero dell'interno, del quale non viene fornita alcuna indicazione sulla sua composizione, ad eccezione del suo presidente; a tale Comitato viene affidata la predisposizione di linee di indirizzo strategico qualificate dalla norma come urgenti, ma per la cui adozione non viene tuttavia fissato un termine, né se ne prevede un aggiornamento periodico;
infine, il disegno di legge non è provvisto della relazione sull'analisi tecnico-normativa (ATN) né della relazione sull'analisi di impatto della regolamentazione (AIR), senza che nella relazione di accompagnamento si riferisca in merito all'eventuale esenzione dall'obbligo di redigerla, in difformità dunque da quanto statuito dall'articolo 9 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 170 del 2008;
ritiene che, per la conformità ai parametri stabiliti dall'articolo 16-bis e 96-bis del Regolamento, debba essere rispettata la seguente condizione:
sotto il profilo della chiarezza e della proprietà della formulazione:
ai commi 1 e 2 dell'articolo 2 - laddove si prevede che al personale addetto agli impianti sportivi di cui all'articolo 2-ter del decreto legge n. 8 del 2007, possono essere affidati «altri servizi, ausiliari dell'attività di polizia» la cui definizione delle condizioni e delle modalità di conferimento viene attribuita, dal comma 2, ad un successivo decreto ministeriale - sia precisato in modo puntuale l'ambito delle mansioni ulteriori cui si intende fare riferimento ovvero si chiarisca se al decreto previsto dal comma 2 sia demandata anche l'individuazione dei suddetti servizi, secondo quanto risulta, peraltro, dalla relazione di accompagnamento al disegno di legge di conversione; al riguardo si evidenzia,

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inoltre, che i successivi commi 3 e 4 dell'articolo 2 equiparano la violenza o la minaccia nei confronti del personale addetto agli impianti sportivi alla violenza o minaccia a pubblico ufficiale, purché i suddetti addetti siano riconoscibili e la condotta sia riconducibile alle mansioni svolte, introducendo anche una circostanza aggravante;

Il Comitato osserva altresì:
sotto il profilo dell'efficacia del testo per la semplificazione e il riordinamento della legislazione vigente:
all'articolo 1, comma 1 - laddove si prevede che «le disposizioni di cui ai commi 1-ter e 1-quater dell'articolo 8 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, hanno efficacia a decorrere dall'entrata in vigore del presente decreto fino al 30 giugno 2013» - dovrebbe valutarsi l'opportunità di riformulare la disposizione in termini di novella all'articolo 8 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, tenuto conto che i suddetti commi 1-ter e 1-quater non contengono alcun termine di efficacia delle disposizioni dagli stessi recate, che dunque si desume solo da una lettura combinata dell'articolo 8 con 1'articolo 1-bis del decreto-legge n. 28 del 2003, che fissa un termine più volte prorogato negli anni;
all'articolo 6, comma 4 - che reca norme di interpretazione autentica dell'articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 - si dovrebbe valutare l'opportunità di precisarne gli effetti retroattivi, dal momento che esso si riferisce anche ad elementi introdotti ex novo dal successivo articolo 7 (segnatamente le comunicazioni relative ai conti correnti);
sotto il profilo della chiarezza e della proprietà della formulazione:
all'articolo 10, dovrebbe valutarsi l'esigenza, al fine di scongiurare dubbi interpretativi in ordine alla portata della disposizione, di chiarire se si intenda fare riferimento a tutti gli «incarichi di gestione commissariale straordinaria», come risulta dal corpo dell'articolo, ovvero alle sole«gestioni commissariali straordinarie nei comuni sciolti per infiltrazione mafiosa», come testualmente recita la rubrica.

Il Comitato approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 14.20.