CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 giugno 2009
194.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Comitato per la legislazione
COMUNICATO
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Giovedì 25 giugno 2009. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il Sottosegretario di Stato alla giustizia, Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.15.

ESAME AI SENSI DELL'ARTICOLO 96-BIS, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO

Conversione in legge del decreto-legge 15 giugno 2009, n. 61, recante disposizioni urgenti in materia di contrasto alla pirateria.
Esame C. 2511 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite II e III).
(Esame e conclusione - Parere con raccomandazione).

Il Comitato inizia l'esame del disegno di legge in titolo.

Doris LO MORO, relatore, rileva che il decreto-legge all'esame ha un contenuto omogeneo e puntuale, in quanto consta di due soli articoli, il secondo dei quali si limita a fissare la data di entrata in vigore. Quanto all'articolo 1, esso interviene a modificare parzialmente l'articolo 5 del decreto-legge n. 209 del 2008 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 12 del 2009) attraverso la novella del comma 4 e l'introduzione dei commi aggiuntivi 6-bis e 6-ter.
Ricorda, al riguardo, che il decreto-legge n. 209 del 2008, che ha prorogato la partecipazione italiana a missioni internazionali, all'articolo 3, comma 14, contiene un'autorizzazione di spesa, a decorrere dal 1o gennaio 2009 e fino al 30 giugno 2009, per la partecipazione di personale militare all'operazione militare denominata «Atalanta», volta a contribuire alla dissuasione, alla prevenzione e alla repressione degli atti di pirateria e delle rapine a mano armata al largo della Somalia.
L'esigenza di intervenire sul precedente decreto consegue ad un elemento di novità nel frattempo intervenuto nel contesto internazionale, vale a dire alla decisione 2009/293/PESC con cui è stato approvato lo scambio di lettere tra la UE ed il Governo keniano sulle condizioni di trasferimento in Kenya delle persone sospettate di pirateria al largo della Somalia. In conseguenza di ciò il provvedimento all'esame reca una modifica all'articolo 5 del decreto-legge n. 209 con la quale si fissa la giurisdizione italiana ai reati di pirateria commessi, in alto mare o in acque territoriali

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altrui, a danno dello Stato o di cittadini e beni italiani (la versione previgente riferiva la giurisdizione italiana ai reati commessi nei confronti dei cittadini italiani partecipanti alla missione Atalanta) e, al contempo, precisa che tali reati devono essere accertati nelle aree di svolgimento della missione Atalanta (la precedente versione della norma disponeva invece che i reati dovessero essere accertati «durante la missione»).
Nell'anticipare che, a suo avviso, il provvedimento non sembra presentare profili critici sul piano della redazione del testo e della sua omogeneità, richiama tuttavia l'attenzione su due aspetti. In primo luogo, rileva come anche il presente provvedimento sia sprovvisto delle relazioni istruttorie (AIR e ATN), senza che nella relazione di accompagnamento venga in alcun modo giustificata tale assenza.
In secondo luogo, segnala al Comitato la possibilità che entro il prossimo 30 giugno venga emanato un nuovo decreto di proroga delle missioni in scadenza a quella data, fra le quali rientra anche la missione «Atalanta». Stante tale prevedibile evenienza, segnala di aver inserito nella proposta di parere una raccomandazione volta a prospettare l'esigenza di evitare sovrapposizioni o intreccio tra disposizioni contenute in più decreti-legge.
Passa quindi ad illustrare la seguente proposta di parere:

«Il Comitato per la legislazione,
esaminato il disegno di legge n. 2511 e rilevato che:
esso reca un contenuto omogeneo, volto a introdurre nuove disposizioni sulla competenza giurisdizionale ed altre misure di contrasto degli atti di pirateria, in attuazione di recenti accordi stipulati dall'Unione europea con la Repubblica di Gibuti e con il Kenya, volti in particolare a consentire il trasferimento in tale ultimo Paese delle persone sospettate di aver commesso i suddetti reati nelle aree, situate nel mare prospiciente la Somalia, in cui si svolge la missione internazionale "Atalanta";
nel procedere ad una limitata modifica alla disciplina vigente, il provvedimento in esame effettua correttamente una testuale novella del recente decreto-legge n. 209 del 2008, che, tuttavia, autorizza le spese per la partecipazione italiana alla citata missione "Atalanta" solo fino al prossimo 30 giugno 2009, termine che sarà presumibilmente prorogato in un prossimo decreto-legge da adottare entro la fine del mese, essendo già intervenuto a livello comunitario l'accordo che estende la missione al 2010;
il disegno di legge non è corredato della relazione sull'analisi tecnico-normativa (ATN);
esso non è infine provvisto della relazione sull'analisi di impatto della regolamentazione (AIR), in difformità con quanto prescritto dal recente "regolamento recante disciplina attuativa dell'analisi dell'impatto della regolamentazione" (decreto del Presidente del Consiglio di ministri 11 settembre 2008, n. 170), che pure consente che taluni atti siano esentati dalla suddetta relazione; secondo l'articolo 9, comma 3, del citato regolamento, in questi casi, "la relazione illustrativa contiene il riferimento alla disposta esenzione e alle sue ragioni giustificative", elementi che non sono invece rinvenibili nella relazione di accompagnamento;
ritiene che, per la conformità ai parametri stabiliti dagli articoli 16-bis e 96-bis del Regolamento, non vi sia nulla da osservare.

Il Comitato raccomanda tuttavia quanto segue:

sotto il profilo dell'efficacia del testo per la semplificazione e il riordinamento della legislazione vigente:
si abbia cura di adottare ogni misura opportuna al fine di evitare fenomeni di sovrapposizione o intreccio tra disposizioni contenute in più decreti-legge contemporaneamente all'esame delle Camere, circostanza che potrebbe venire a determinarsi con riguardo al decreto-legge di proroga

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delle missioni internazionali che sarà presumibilmente adottato entro il prossimo 30 giugno».

Il sottosegretario di Stato Giacomo CALIENDO prende atto della raccomandazione contenuta nella proposta di parere.

Il Comitato approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 14.25.

AUDIZIONI

Giovedì 25 giugno 2009. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito.

La seduta comincia alle 14.35.

Audizione del ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, sull'uso dei principali strumenti normativi dell'Esecutivo e sullo sviluppo delle forme di interlocuzione con le Camere.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Lino DUILIO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche mediante la trasmissione diretta sul sito Internet della Camera dei deputati e la trasmissione televisiva differita sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, i temi dell'audizione.

Il ministro Elio VITO svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione, consegnando infine una documentazione, che mette a disposizione del Comitato.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Roberto ZACCARIA, Roberto OCCHIUTO, Antonino LO PRESTI, Doris LO MORO e Arturo IANNACCONE, nonché Lino DUILIO, presidente.

Il ministro Elio VITO fornisce quindi ulteriori precisazioni e risposte.

Lino DUILIO, presidente, ringrazia il ministro e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.10.

N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.