CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 maggio 2009
182.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 27 maggio 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 9.

5-00847 Braga: Richiesta di modifica dell'articolo 19 del decreto-legge n. 112 del 2008.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Chiara BRAGA (PD), nel replicare, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta complessa ed articolata fornita, riservandosi di approfondirne più compiutamente il contenuto. Auspica, peraltro, che il preannunciato impegno del Governo a studiare ulteriormente la questione possa portare, in tempi rapidi, all'adozione di una apposita iniziativa finalizzata ad estendere anche alle pensioni di invalidità il beneficio del cumulo con i redditi da lavoro dipendente e autonomo.

5-01426 Damiano: Prospettive occupazionali per i dipendenti di Eutelia.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Cesare DAMIANO (PD), nel replicare, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta fornita, prendendo atto

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positivamente dell'annunciata costituzione di un'unità di gestione della crisi. Nel ritenere, peraltro, che il Governo abbia il dovere di intraprendere ulteriori iniziative, che siano rapide ed incisive, osserva che, a suo avviso e ad avviso delle stesse associazioni di rappresentanza delle categorie dei lavoratori interessati, appare preoccupante ed inaccettabile la già intervenuta dismissione di interi settori produttivi dell'azienda - come il settore IT-Information Technology - circostanza che ostacola, di fatto, la presentazione di un piano industriale complessivo, anche tenuto conto che la società di cui si tratta nell'interrogazione occupa circa 2.400 dipendenti, sparsi in numerose sedi nazionali. Chiede pertanto al Governo di coinvolgere nella suddetta unità di crisi tutti i soggetti istituzionali locali, nel cui contesto geografico rientrano gli insediamenti produttivi dell'azienda, auspicando altresì che i medesimi soggetti istituzionali, insieme alle associazioni sindacali, siano convocati ad un ulteriore tavolo di confronto, da attivare al più presto, affinché si possa trovare una soluzione al problema, che assuma un carattere più generale e non settoriale, in quanto capace di garantire l'occupazione e il soddisfacimento del complesso degli appalti assegnati ad Eutelia. In conclusione, si augura che il Governo recepisca l'invito contenuto della presente interrogazione e ponga fine allo stato di inquietudine in cui si trovano le migliaia di lavoratori coinvolti, assicurando anche il rilancio produttivo di una impresa importante per l'economia del Paese.

Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

Sull'ordine dei lavori.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che, in considerazione di un imprevisto occorso al relatore, è necessario differire l'orario di inizio dell'esame in sede consultiva del decreto-legge n. 39 del 2009, previsto al successivo punto dell'ordine del giorno della seduta odierna. Propone pertanto - se non vi sono obiezioni - di procedere immediatamente allo svolgimento della prevista riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, per poi passare - al termine di una breve sospensione, necessaria a consentire ai gruppi di partecipare alla prima parte dei lavori antimeridiani dell'Assemblea - alla seduta in sede consultiva per l'esame del citato decreto-legge n. 39.

La Commissione conviene.

La seduta termina alle 9.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 27 maggio 2009.

Predisposizione del programma dei lavori per il periodo giugno-agosto 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.15 alle 9.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 maggio 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 10.10.

DL 39/09: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mesi di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile.
C. 2468 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

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Paola PELINO (PdL), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza sul decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile. Fa notare che si tratta di un provvedimento adottato dal Governo al fine di fronteggiare l'emergenza conseguente al drammatico evento occorso nell'aprile di quest'anno e di permettere, al contempo, di avviare in quelle zone la ricostruzione delle abitazioni e degli uffici pubblici, nonché la ricostituzione del tessuto economico e sociale. Osserva che la gravità dell'evento calamitoso che ha duramente colpito la regione Abruzzo è a tutti tristemente nota e ha scosso nel profondo gli animi dell'Italia intera, che ancora segue con trepidazione gli sviluppi delle vicende nelle quali è rimasta coinvolta la popolazione abruzzese. In questo senso, fa notare che l'intervento dell'Esecutivo, in collaborazione con la Protezione civile, le forze dell'ordine, il personale sanitario e i corpi di volontariato - a ciascuno dei quali va rivolto un sentito ringraziamento per l'impegno profuso nel tentativo disperato di salvare la vita a migliaia di persone rimaste intrappolate nelle macerie e di prestargli l'assistenza necessaria nel «dopo-sisma» - è stato tempestivo e ha consentito di far fronte alle gravissime problematiche sorte pochi istanti dopo il verificarsi del terribile evento, dal quale sono derivati - oltre alle pesantissime e inaccettabili perdite di vite umane - anche ingenti danni al patrimonio storico, artistico e architettonico della regione. Si tratta ora di proseguire - a suo giudizio - lungo una strada virtuosa, contraddistinta da una operatività sollecita ed efficace, ponendo le condizioni per una ripresa complessiva delle attività economiche, sociali e culturali di quelle zone devastate e garantendo il massimo sostegno a famiglie che, avendo perso ogni cosa, si trovano ad affrontare il loro futuro tra mille incertezze. Di fronte ad una tragedia dalle dimensioni così grandi, ritiene che lo Stato sia chiamato doverosamente a fare la sua parte, non solo attraverso forme di assistenza ed interventi di solidarietà che rispondano in via immediata alle esigenze più pressanti e primarie della popolazione coinvolta, ma anche mediante l'introduzione di idonee misure di prevenzione e la fissazione di criteri rigorosi a cui attenersi nella ricostruzione e nella messa in sicurezza degli edifici in tutti i territori esposti al rischio sismico, affinché l'incidenza di calamità naturali, seppur gravi, come quelle verificatesi nel mese scorso, possa essere ridotta al minimo e simili conseguenze nefaste siano per sempre scongiurate.
Rileva, poi, che il provvedimento in esame è stato già approvato dal Senato, che vi ha apportato numerose e rilevanti modifiche, al termine di un iter parlamentare nel quale si è registrato un clima di costruttiva collaborazione tra gli schieramenti politici. Al riguardo, prende atto positivamente dell'atteggiamento responsabile della opposizione, che ha espresso un voto di astensione sul testo finale: in tal modo, si è inteso lanciare al Paese un segnale di unità delle istituzioni, chiamate, in un momento di così grande difficoltà, ad operare in sintonia per il raggiungimento di un unico condiviso obiettivo. Auspica, pertanto, che il dibattito presso la Camera possa essere improntato al medesimo spirito costruttivo, al fine di giungere rapidamente all'approvazione definitiva del provvedimento.
Per quanto attiene più specificamente ai profili di interesse della XI Commissione, segnala, innanzitutto, l'articolo 4, che, al comma 1, lettera c), nell'individuare il contenuto delle ordinanze di protezione civile, di competenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, prevede che esse disciplinino le modalità organizzative per consentire la pronta ripresa delle attività degli uffici delle amministrazioni statali, degli enti pubblici nazionali e delle agenzie fiscali nel territorio colpito dagli eventi sismici, e dettino le disposizioni necessarie per assicurare al personale, non in servizio a causa della chiusura degli uffici, il trattamento economico

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fisso e continuativo. Segnala poi l'articolo 6, che, al comma 1, lettera g), al fine di agevolare la ripresa delle attività nelle zone colpite dal sisma mediante il differimento di adempimenti onerosi per gli enti pubblici, le famiglie, i lavoratori e le imprese, dispone che sia rideterminata la sospensione del versamento di tributi, contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, nonché di ogni altro termine sospeso ai sensi dell'articolo 6 in esame, anche in forma rateale. Evidenzia, altresì, l'articolo 7, comma 4, che autorizza la Regione Abruzzo a prorogare fino al 31 dicembre 2009 i contratti di lavoro a tempo determinato e di collaborazione coordinata, continuativa o occasionale stipulati dalla medesima Regione nei settori della protezione civile, della sanità e dell'informatica: condizione per tale proroga è che i rapporti in questione fossero in corso alla data del 6 aprile 2009. Ulteriore specifica condizione è che la proroga operi nei limiti delle risorse disponibili, a legislazione vigente, nel bilancio regionale e, per le aziende sanitarie, nei limiti delle risorse indicate ai sensi dell'articolo 13, comma 3, lettera b), del decreto legge in esame; si tratta delle risorse afferenti al fondo transitorio connesso al piano di rientro dai disavanzi sanitari.
Osserva, quindi, che l'articolo 8 prevede l'adozione di varie provvidenze in favore delle persone fisiche e delle imprese coinvolti dagli eventi sismici. Tali provvidenze, stabilite con ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono costituite da: proroga dell'indennità ordinaria di disoccupazione con requisiti normali (proroga che concerne anche l'accredito figurativo del periodo ai fini pensionistici) (lettera a)); concessione di un indennizzo in favore dei seguenti soggetti, qualora abbiano dovuto sospendere l'attività a causa dei suddetti eventi sismici (lettera b)): collaboratori coordinati e continuativi, purché operanti in regime di monocommittenza, iscritti in via esclusiva alla gestione pensionistica separata INPS e rientranti in determinati limiti, minimi e massimi, sia di reddito sia di numero di mensilità accreditate presso la suddetta gestione separata; titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale; lavoratori autonomi, ivi compresi i titolari di attività di impresa e professionali, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza ed assistenza. Fa notare che tra le altre provvidenze vi sono: l'estensione alle imprese e ai lavoratori autonomi, che alla data del 6 aprile 2009 fossero assistiti da professionisti operanti nei comuni interessati dai summenzionati eventi sismici, della sospensione dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (lettera c)); l'esclusione delle sanzioni amministrative per inadempimenti in materia di lavoro e fiscale e per ritardate comunicazioni di assunzione, cessazione e variazione del rapporto di lavoro, qualora gli obblighi dovessero o debbano essere assolti nel periodo compreso tra il 6 aprile 2009 ed il 30 giugno 2009, da parte di soggetti operanti, alla data dei suddetti eventi sismici, nei comuni colpiti dagli stessi, o da parte di imprese e lavoratori autonomi, ovunque operanti, che alla data del 6 aprile 2009 fossero assistiti da professionisti operanti nei comuni colpiti (lettera c) citata); l'esclusione dal computo del reddito da lavoro dipendente - ai fini fiscali e della contribuzione previdenziale ed assistenziale - dei sussidi occasionali, erogazioni liberali o benefici di qualsiasi genere, concessi da parte dei datori di lavoro privati, in favore dei lavoratori residenti nei comuni colpiti dagli eventi sismici in oggetto, o da parte dei datori di lavoro privati operanti nei predetti territori, in favore dei propri lavoratori, anche non residenti nelle aree colpite (lettera d)); l'individuazione di modalità speciali di erogazione delle provvidenze comunitarie, sia a titolo di pagamenti PAC che di quelli relativi al secondo pilastro ovvero per lo Sviluppo rurale, allo scopo di anticiparne la erogazione al soggetto beneficiario. Tali modalità dovranno comunque rispettare i vincoli derivanti dalla normativa comunitaria

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e dalle disponibilità finanziarie dell'AGEA, ente erogatore delle provvidenze (lettera e)). Segnala poi che il comma 2 del medesimo articolo prevede, a valere sulle risorse per il 2009 del Fondo per le politiche della famiglia, nei limiti di una spesa pari a 12 milioni di euro, l'adozione di interventi, anche integrati, per: la costruzione e l'attivazione di servizi socio-educativi per la prima infanzia; la costruzione e l'attivazione di residenze per anziani; la costruzione e l'attivazione di residenze per «nuclei monoparentali madre bambino»; lo svolgimento di altri servizi, da individuare con le ordinanze di cui all'articolo 1 del presente decreto.
Segnala, infine, che l'articolo 14, al comma 3, prevede che, con le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri previste all'articolo 1 del decreto-legge in esame, siano disciplinati, per il periodo 2009-2012, gli investimenti immobiliari per finalità di pubblico interesse degli enti previdenziali pubblici, inclusi gli interventi di ricostruzione e riparazione di immobili ad uso abitativo o non abitativo, esclusivamente in forma indiretta. Fa notare che nella norma si fissa il limite del 7 per cento dei fondi disponibili, si individua l'ambito degli interventi ai territori dei comuni elencati all'articolo 1 e si specifica la loro finalità anche in quella di garantire l'attuazione delle misure di «ricostruzione e funzionalità degli edifici e dei servizi pubblici» indicate nel provvedimento in esame. Inoltre, osserva che nella modifica intervenuta al Senato, l'attuazione degli investimenti sopra citati non esclude il completamento di quelli in corso da parte degli enti previdenziali pubblici: tale misura è volta ad evitare i maggiori costi derivanti dall'eventuale interruzione dei programmi di investimento attualmente in corso e le conseguenti domande risarcitorie.
In conclusione - preso atto del contenuto del provvedimento in esame, che appare vitale per le sorti di un intero territorio - ritiene che vi siano le condizioni per un orientamento positivo della Commissione. Preannuncia, pertanto, l'intenzione di proporre l'espressione di un parere favorevole, formulando l'auspicio che l'approvazione del presente provvedimento possa contribuire alla ricostruzione delle infrastrutture dell'intera regione, nel segno di un complessivo ritorno alla normalità, che possa spingere le tante persone messe in ginocchio da tale sciagurato evento a rialzarsi con fierezza e a tornare a svolgere con serenità le proprie attività quotidiane.

Silvano MOFFA, presidente, intende ringraziare il relatore per aver saputo trattare con grande accuratezza una tematica di estrema sensibilità sociale e umana.

Amalia SCHIRRU (PD), nel preannunciare che i deputati del suo gruppo si riservano di intervenire sul merito del provvedimento nel prosieguo del dibattito, ritiene che la vicenda del sisma in Abruzzo debba idealmente collegarsi ad un'altra tragedia occorsa nella giornata di ieri: a tal fine, desidera esprimere profonda e sincera vicinanza alle famiglie degli operai che hanno perso la vita a seguito dell'incidente verificatosi martedì scorso presso la raffineria Saras in Sardegna. In proposito, ritiene doveroso che la Commissione valuti la possibilità di intraprendere le opportune iniziative al fine di svolgere i necessari approfondimenti sul caso, anche in vista dell'acquisizione di ulteriori elementi di conoscenza che possano condurre all'adozione di più incisive misure sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, al fine di scongiurare in futuro il verificarsi di simili drammatici eventi.

Silvano MOFFA, presidente, intende esprimere con commozione - a nome dell'intera Commissione - il profondo cordoglio e la più sincera solidarietà nei confronti dei familiari delle vittime dell'incidente occorso presso la raffineria Saras in Sardegna. Ricorda, peraltro, che proprio in questi giorni è stato avviato - congiuntamente alla XII Commissione - l'esame dello specifico schema di decreto legislativo, adottato dal Governo, che mira ad apportare modifiche e correzioni alla

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disciplina normativa vigente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (recata dal decreto legislativo n. 81 del 2008), anche in modo da accrescerne il grado di efficacia a fini antinfortunistici. Trattandosi di un argomento che investe la forte sensibilità di tutti gli schieramenti parlamentari e di ogni componente della XI Commissione, ritiene che proprio l'esame dello schema di decreto correttivo ed integrativo del citato decreto n. 81 rappresenti la sede più idonea per affrontare le questioni testé sollevate dal deputato Schirru; auspica, pertanto, che su un provvedimento di tale importanza possa convergere l'attenzione e l'interesse dei gruppi parlamentari, a prescindere dalla rispettiva appartenenza politica.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.30.