CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 marzo 2009
149.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
Pag. 36

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 11 marzo 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 14.20.

Delega al Governo in materia di federalismo fiscale.
C. 2105 Governo, approvato dal Senato ed abb.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 10 marzo 2009.

Enrico LA LOGGIA (PdL) si sofferma preliminarmente sulla procedura disposta dal provvedimento in esame ai fini del raggiungimento dell'intesa tra il Governo ed il sistema delle autonomie territoriali in ordine a talune determinate questioni, per le quali il testo stabilisce il ricorso alla procedura ordinaria, in base alla quale, trascorso il termine previsto senza che l'intesa sia stata raggiunta, il Governo può decidere autonomamente.
A proprio avviso si tratta di una procedura che si adatta con difficoltà ad un modello di Stato federale, a cui pure si ispira il provvedimento in esame. Del resto, l'articolo 114 della Costituzione pone i soggetti che compongono la Repubblica in un rapporto di equiordinazione fra loro: in considerazione di questo assetto, disegnato dal Costituente del 2001, sembrerebbe preferibile il ricorso alla procedura prevista dall'articolo 8 della Legge 5 giugno 2003, n. 131, recante «Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3».
Si tratta, infatti, di una procedura che si conforma bene al modello federalista e che per questa ragione potrebbe essere

Pag. 37

suggerita alle Commissioni competenti nel merito all'interno del parere che sarà votato da questa Commissione. Del resto il cuore del sistema federalista sta proprio nell'individuazione di un meccanismo volto a stimolare lo Stato e le autonomie territoriali, sia pure nel rispetto delle relative competenze, a rinvenire un accordo sulle questioni maggiormente significative. In questa prospettiva, se il meccanismo di cui alla Legge n. 131 del 2003 potrebbe presentare problemi di funzionamento nella procedura prevista dal provvedimento in esame per la predisposizione dei decreti legislativi, all'interno della quale agiscono tre distinti soggetti, vale a dire il Governo, il Parlamento e la Conferenza unificata, in tutti gli altri casi, invece, si presenta come una soluzione condivisibile e auspicabile. Si riferisce, in particolare, alle intese nell'ambito dei procedimenti relativi al patto di convergenza, di cui all'articolo 17, alla verifica prevista nel principio direttivo di cui alla lettera f) del comma 1 dell'articolo 19 in materia di princìpi e criteri direttivi concernenti norme transitorie per le regioni ed agli accordi previsti dal comma 5 dell'articolo 20, in materia di funzioni attribuite in via provvisoria a comuni e province.
Si sofferma quindi su un'altra significativa questione, quale è la salvaguardia delle prerogative delle regioni a statuto speciale, secondo le norme in essi contenute. Si tratta di un problema non secondario, in quanto gli statuti in questione sono contenuti in altrettante leggi costituzionali ed il loro rispetto da parte di un provvedimento di rango ordinario, quale è quello in esame, potrebbe apparire, ad un primo giudizio, del tutto scontato. In realtà, la attuale formulazione del testo lascia qualche margine di dubbio. Nel disegno di legge in esame, infatti, all'articolo 1, comma 2 si prevede in via generale che alle regioni a statuto speciale ed alle province autonome di Trento e di Bolzano si applichino, in conformità con gli statuti, esclusivamente le disposizioni di cui agli articoli 14, 21 e 25. A proprio avviso si tratta di una disposizione non pienamente soddisfacente, che potrebbe ingenerare equivoci in sede di attuazione del provvedimento. Ritiene, in proposito, che sarebbe preferibile stabilire più puntualmente l'ambito di applicazione del provvedimento alle regioni a statuto speciale, o mediante una precisazione relativamente all'ambito di applicazione delle diverse norme del provvedimento ovvero mediante l'esplicita previsione che tutte le procedure attuative sono compiute comunque nel rispetto di quanto previsto dagli statuti speciali.
Si tratta di suggerimenti che reputa utili a migliorare il testo del provvedimento in esame al fine di conferirgli una impronta esplicitamente federalista e, al contempo, di garantire il rispetto delle prerogative delle regioni a statuto speciale, che sono giustificati da particolari esperienze storiche a salvaguardia di situazioni speciali e certo non a garanzia di immotivati privilegi. Nell'auspicio che si possa presto giungere ad una riforma in senso federale dello Stato ed alla definizione di un bicameralismo all'interno del quale un ramo del Parlamento possa rappresentare i territori fungendo da Camera di compensazione, invita il relatore a tenere conto delle sue osservazioni ai fini della predisposizione della proposta di parere.

Donato BRUNO, presidente e relatore, ricorda che gli altri interventi sul provvedimento in esame avranno luogo nella seduta già convocata per domani, giovedì 12 marzo, alla quale, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 14.40.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 11 marzo 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO, indi del vicepresidente Roberto ZACCARIA.

La seduta comincia alle 14.40.

Pag. 38

Sulla pubblicità dei lavori.

Donato BRUNO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Indagine conoscitiva sull'informatizzazione delle pubbliche amministrazioni.
Audizione di rappresentanti del Comitato di indirizzo e monitoraggio della Carta d'identità elettronica.
(Svolgimento e conclusione).

Donato BRUNO, presidente, introduce l'audizione.

Angela PRIA, capo del dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Donato BRUNO, presidente, e Linda LANZILLOTTA (PD).

Angela PRIA, capo del dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.

Donato BRUNO, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta, sospesa alle 15.05, riprende alle 15.15.

Audizione di rappresentanti dell'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato.
(Svolgimento e conclusione).

Donato BRUNO, presidente, introduce l'audizione.

Lamberto GABRIELLI, amministratore delegato dell'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

Interviene, per porre quesiti e formulare osservazioni, il deputato Linda LANZILLOTTA (PD).

Lamberto GABRIELLI, amministratore delegato dell'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.

Roberto ZACCARIA (PD), presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Norme in materia di cittadinanza.
C. 103 Angeli, C. 104 Angeli, C. 457 Bressa, C. 566 De Corato, C. 718 Fedi, C. 995 Ricardo Antonio Merlo, C. 1048 Santelli, C. 1592 Cota, C. 2006 Paroli e C. 2035 Sbai.