CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 dicembre 2008
110.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 17 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 9.10.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009).
C. 1713-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011.
C. 1714-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia, e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4 Stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Relazioni favorevoli).

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La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 dicembre 2008.

Stefano SAGLIA, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti ai provvedimenti in titolo. Ricorda, inoltre, che il relatore, nella seduta di ieri, ha proposto di riferire favorevolmente alla V Commissione sulla Tabella n. 2, per le parti di competenza, e sulla Tabella n. 4, per le parti di competenza, nonché sulle connesse parti del disegno di legge finanziaria.

Giulio SANTAGATA (PD) mette in rilievo «l'ingorgo istituzionale» che negli ultimi mesi ha visto coinvolto il Parlamento nell'esame di una lunga serie di provvedimenti di natura finanziaria connessi tra loro e adottati nella maggior parte dei casi con la forma del decreto-legge, che sono la testimonianza di un cambiamento meramente formale della sessione di bilancio. Nella sostanza, evidenzia la mancanza di un quadro di politica economica chiaro e la predisposizione di interventi insufficienti a fronteggiare una crisi che, a dispetto delle dichiarazioni rese dagli esponenti del Governo prima dell'estate, non è stata colta in tutta la sua gravità. Nel prendere atto delle modifiche apportate dal Senato nelle materie di competenza della XI Commissione, sulle quali non esprime un giudizio contrario in linea di principio, trattandosi di misure di favore per gli enti locali in relazione a spese per opere infrastrutturali, sottolinea la natura frammentaria e disorganica di interventi che vengono ad incidere ex post sulla materia delicata del mancato rispetto del patto di stabilità, argomento che avrebbe richiesto una riflessione preliminare ben più ampia e ponderata. Rileva, peraltro, che anche le modifiche richiamate si muovono in una linea che non soddisfa appieno le stesse autonomie locali.
Nel ribadire, pertanto, la contrarietà del suo gruppo rispetto alla manovra economica complessivamente posta in essere dal Governo, preannuncia il voto contrario sulle proposte di relazioni formulate dal relatore.

Teresio DELFINO (UdC) esprime un giudizio negativo complessivo sulla strategia di politica economica intrapresa dal Governo per affrontare una grave crisi di dimensione internazionale e sul metodo legislativo utilizzato, che giudica farraginoso e per lo più basato sulla decretazione d'urgenza. Ritiene pertanto che il Parlamento sia stato spogliato delle sue prerogative e si sia impedito un dibattito approfondito tra Governo e forze parlamentari, anche appartenenti alla stessa maggioranza, nell'ambito della quale si registrano diversi orientamenti - spesso manifestati anche con una certa animosità - come dimostra il gran numero di emendamenti presentati dai gruppi di centrodestra con riferimento al decreto-legge n. 185, attualmente all'esame della Camera dei deputati. Ritiene che una crisi di tale portata avrebbe richiesto un maggior senso di responsabilità del Governo, nonché una maggiore capacità di prevederla e di predisporre misure davvero in grado di contrastarla. Pur prendendo atto positivamente delle modifiche apportate dal Senato nelle materie di più stretta competenza della XI Commissione, fa notare che sul tema del patto di stabilità sarebbe stato auspicabile un intervento più ampio ed omogeneo di quello messo in atto dal Governo con il comma 48 dell'articolo 2 della legge finanziaria, che agisce solo con riferimento alla mancata applicazione di sanzioni nei confronti degli enti locali che non rispettino tale patto negli anni 2008-2011.
Nel rilevare che il Governo continua a procedere nella sua azione legislativa con misure provvisorie e non strutturali, senza avere un preciso progetto di sviluppo per il Paese, come dimostrano le disposizioni sugli ammortizzatori sociali da concedere in deroga alla legislazione vigente, contenute in diversi provvedimenti ancora all'esame del Parlamento, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulle proposte di relazioni formulate dal relatore.

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Giuliano CAZZOLA (PdL) intende richiamare la Commissione ad una riflessione più attenta sulle modifiche alla legge finanziaria apportate dal Senato che rientrano nella diretta competenza della stessa XI Commissione. In particolare, si riferisce al comma 48 dell'articolo 2, che dispone la non applicazione agli enti locali delle sanzioni previste in caso di mancato rispetto del patto di stabilità relativo agli anni 2008-2011, misura favorevole agli enti locali sulla quale ritiene di poter registrare un giudizio sostanzialmente positivo di tutti i gruppi parlamentari. Suggerisce pertanto al relatore di sottolineare nella sua proposta di relazione l'atteggiamento positivo assunto dall'opposizione su tale punto. Svolgendo considerazioni più generali sulla sessione di bilancio, ritiene di sottolineare la portata innovativa della manovra di finanza pubblica posta in essere dall'attuale Governo, che ha reso più semplice e trasparente lo svolgimento delle procedure.
In conclusione, nel dichiarare di aver appreso favorevolmente la notizia dell'avvio di un confronto tra membri del Governo ed esponenti dell'opposizione sui temi dell'economia, auspica lo svolgimento di una serena e leale discussione sulla materia della riforma delle procedure di approvazione dei provvedimenti finanziari e di bilancio, che possa portare ad un miglioramento della qualità della legislazione.

Giulio SANTAGATA (PD), intervenendo per una precisazione, dichiara di non essere contrario aprioristicamente ad una semplificazione della sessione di bilancio, che preveda la posizione della questione di fiducia e la conseguente non emendabilità della legge finanziaria, precisando tra l'altro di aver presentato nella scorsa legislatura una proposta di legge che andava proprio in tale direzione. Ritiene tuttavia che con i provvedimenti adottati dal Governo nella fase attuale non si sia fatto altro che continuare una tradizione legislativa negativa, che si protrae da anni - con la sola eccezione del Governo Prodi - e che vede l'Esecutivo procedere in materia economica con strappi, posizioni delle questioni di fiducia e continue modifiche, introducendo prassi e nuove regole che andrebbero invece fissate ex ante. Ribadisce, inoltre, di non condividere l'approccio posto in campo dal Governo sul tema complessivo del patto di stabilità interno, come dimostra la misura parziale affrontata con il comma 48 dell'articolo 2 della legge finanziaria in esame, in relazione al quale ritiene che il Governo, come affermato in precedenza, abbia individuato soluzioni temporanee e limitate.

Ivano MIGLIOLI (PD), nel condividere le considerazioni espresse dal deputato Santagata, pur prendendo atto delle modifiche migliorative apportate al disegno di legge finanziaria al Senato, in particolare in relazione al comma 48 dell'articolo 2 (che però ritiene abbia recepito solo in parte le istanze degli enti locali), ricorda che, durante lo svolgimento dell'esame della presente legge presso l'Assemblea della Camera, sono stati respinti molti emendamenti ed ordini del giorno presentati sulla materia dall'opposizione, che avrebbero reso l'intervento sul patto di stabilità sicuramente più incisivo.
In relazione alle considerazioni più complessive relative all'esigenza di riformare le procedure di bilancio, ritiene di non poter accogliere come novità le misure introdotte dal Governo attuale, dal momento che si è proceduto con una serie di decreti-legge dal contenuto fortemente disomogeneo e contraddittorio. Pur dichiarando la disponibilità del suo gruppo a presentare proposte alternative volte ad innovare sostanzialmente le procedure di approvazione della legge finanziaria e prendendo atto positivamente della recente apertura di un tavolo di confronto in materia economica tra maggioranza ed opposizione, dichiara la sua contrarietà sia alla manovra di finanza pubblica complessiva portata avanti dall'Esecutivo sia alle specifiche disposizioni contenute nel provvedimento in esame, preannunciando il suo voto contrario alla proposta di riferire favorevolmente formulata dal relatore.

Stefano SAGLIA, presidente, prima di passare alle deliberazioni di competenza

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della Commissione, ritiene opportuno sottolineare che l'avvio di una forma di collaborazione tra maggioranza ed opposizione sul tema delle riforme economiche - come avvenuto anche nella giornata di ieri - sia da valutare positivamente.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole formulata dal relatore in ordine alla Tabella n. 2 (per le parti di competenza), relativa allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, ed alle connesse parti del disegno di legge finanziaria, nonché la proposta di relazione favorevole formulata dal relatore in ordine alla Tabella n. 4 (per le parti di competenza), relativa allo stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, ed alle connesse parti del disegno di legge finanziaria. Delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il deputato Antonino Foti quale relatore presso la V Commissione.

Stefano SAGLIA, presidente, comunica che le relazioni approvate dalla Commissione saranno trasmesse, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento, alla V Commissione.

La seduta termina alle 9.35.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 17 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 15.10.

5-00400 Schirru: Stabilizzazione occupazionale dei lavoratori socialmente utili nei comuni sardi.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), garantendo peraltro la piena disponibilità del Governo ad avviare un tavolo di confronto con la regione interessata, al fine di valutare la possibilità di stipulare nuove convenzioni per l'anno 2009 e garantire la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili.

Amalia SCHIRRU (PD), replicando, si riserva di valutare l'effettiva disponibilità del Governo ad avviare le necessarie consultazioni al fine di favorire un processo di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, che ritiene diano un contributo fondamentale alle diverse pubbliche amministrazioni, garantendo l'erogazione di servizi essenziali di rilievo sociale, nonostante siano sottopagati, sottoposti a un rischio permanente di perdita del lavoro e spesso difficilmente ricollocabili nel mercato lavorativo, anche per cause anagrafiche. Sottolinea infine la particolare situazione in cui è costretta ad operare la regione Sardegna, che, pur avendo stanziato risorse per l'assunzione di tali lavoratori, non può procedere ad una loro stabilizzazione sia per i vincoli legati al rispetto del patto di stabilità interno sia per mancanza di disponibilità nelle piante organiche.

5-00467 Marco Carra: Mancato rinnovo del contratto a tempo determinato a taluni dipendenti della Fiat Iveco di Suzzarra.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Marco CARRA (PD), replicando, dichiara di non poter esprimere soddisfazione, se non in misura estremamente parziale, rispetto alla risposta del Governo, che comunque ritiene abbia offerto un quadro esaustivo della vicenda nella quale sono coinvolti i lavoratori della Fiat Iveco di Suzzara. Infatti, pur esprimendo compiacimento per l'importante opera di mediazione svolta dalle rappresentanze sindacali e per il raggiungimento di un accordo sottoscritto dalle parti, in base al

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quale verrebbero riconosciute a tali dipendenti alcune misure di favore, ritiene che la gravità della crisi occupazione dell'azienda citata nell'interrogazione meriti l'immediata attivazione di seri e concreti interventi di sostegno e non una semplice enunciazione di intenti da parte del Governo, al fine di soddisfare le aspettative nutrite da tali lavoratori, insediati in quel territorio.
In conclusione, sottolineando come la situazione occupazionale descritta si collochi in un quadro di crisi economica più ampio, rispetto al quale il Governo ha mostrato di non essere all'altezza di adottare le necessarie politiche pubbliche di contrasto, soprattutto in relazione alla necessità di prevedere un'estensione generalizzata degli ammortizzatori sociali per i lavoratori che perdono il proprio posto di lavoro, si riserva di verificare in futuro il concreto rispetto degli impegni assunti dal rappresentante del Governo in tale sede, con riferimento al caso specifico oggetto dell'interrogazione in titolo.

Stefano SAGLIA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.30.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 17 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 15.30.

Stefano SAGLIA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-00770 Antonino Foti: Sul piano di licenziamenti della società Telecom Italia Media spa.

Antonino FOTI (PdL) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo chiarimenti al Governo in merito alla procedura di licenziamento collettivo avviata da Telecom Italia nei confronti di 25 giornalisti del Tg La7.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Antonino FOTI (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta, riconoscendo al Governo di aver intrapreso le iniziative necessarie per risolvere la delicata situazione descritta nella propria interrogazione. Fa tuttavia notare che sarà necessario svolgere ulteriori approfondimenti, eventualmente in altre sedi e con altri interlocutori, sulla logica industriale di appaltare i servizi, a costi più elevati, a società esterne - piuttosto che di avvalersi di personale interno - perseguita da Telecom Italia per la realizzazione quotidiana dei servizi giornalistici di La7.

5-00771 Damiano: Sull'azione di contrasto del lavoro sommerso.

Cesare DAMIANO (PD) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando come lo svolgimento di un'attività di effettiva tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro non possa prescindere da una contestuale azione di contrasto nei confronti del lavoro irregolare. Ricorda, in proposito, le misure adottate dal precedente Governo in tale direzione, tra le quali cita la norma che prevede la sospensione dell'attività aziendale nel caso di impiego di manodopera irregolare in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori occupati.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo, ricostruendo per grandi linee le recenti vicende

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normative che hanno interessato la materia e sottolineando che l'azione dell'Esecutivo si sta sviluppando lungo un percorso di sostanziale continuità tra le iniziative adottate nel corso degli anni, in uno spirito di effettiva consapevolezza dei principi e dei valori in gioco.
Dichiara, quindi, la piena disponibilità del Governo ad impegnarsi nell'adozione delle opportune misure, al fine di incrementare l'organico delle forze ispettive, sia attraverso l'assunzione degli idonei delle procedure concorsuali già espletate, sia attraverso lo stanziamento di risorse aggiuntive.

Cesare DAMIANO (PD), nel replicare e nel prendere atto positivamente degli impegni assunti dal rappresentante del Governo, al quale riconosce una particolare sensibilità riferita al tema oggetto dell'interrogazione in titolo, ritiene che sulla delicata materia della sicurezza sui luoghi di lavoro occorra tuttavia far seguire alle dichiarazioni d'intenti anche specifici atti concreti, predisponendo un chiaro programma di assunzioni supportato dal ripristino delle risorse sottratte dal Governo - con l'ultima legge finanziaria - al rafforzamento della funzione ispettiva. Infine, fa notare che la compagine governativa sembra che stia perseguendo, in realtà, un indirizzo politico che va nella direzione opposta a quella testé indicata dal sottosegretario Viespoli, come è testimoniato dai nuovi provvedimenti che l'Esecutivo si appresta a varare, tra cui il nuovo decreto cosiddetto «milleproroghe», nel quale si prevede un ulteriore differimento dell'entrata in vigore delle disposizioni sulla valutazione dei rischi aziendali, contenute nel decreto legislativo n. 81 del 2008.

Stefano SAGLIA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.40.