CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 settembre 2008
61.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 24

COMITATO PERMANENTE PER IL MONITORAGGIO SULL'ATTUAZIONE DELLE POLITICHE DELL'UE

Giovedì 25 settembre 2008. - Presidenza del presidente Nunziante CONSIGLIO.

La seduta comincia alle 14.30.

Comunicazioni del Presidente.

Nunziante CONSIGLIO, presidente, osserva preliminarmente come il «Comitato per il monitoraggio sull'attuazione delle politiche dell'UE», che si riunisce oggi per la prima volta, abbia due principali ambiti di competenza: istruire, come stabilito dall'ufficio di presidenza della Commissione, lo svolgimento dell'indagine conoscitiva sull'attuazione e sulle prospettive di riforma della legge n. 11 del 2005; valutare sistematicamente lo stato di conformità dell'ordinamento italiano agli obblighi discendenti dalla normativa e dalle pronunce giurisdizionali dell'UE.
Con riguardo al primo aspetto, il Comitato potrebbe avviare in tempi rapidi le audizioni previste dal programma dell'indagine conoscitiva.
Per quanto riguarda il secondo profilo, il Comitato potrebbe svolgere un'attività di grande importanza e delicatezza, tenuto conto del fatto che, nonostante alcuni miglioramenti negli ultimi anni, il nostro paese è oggetto di numerose procedure di infrazione e di esame di aiuti di Stato nonché di sentenze di condanna della Corte di giustizia. Attualmente, le Camere si occupano specificamente di questi profili solo al momento dell'esame del disegno di legge comunitaria annuale o di decreti legge e altri provvedimenti specifici volti a dare seguito a sentenze della Corte di giustizia o a procedure di infrazione. Sarebbe invece opportuno che il Parlamento intervenisse in una fase precoce, prevenendo con le modalità appropriate l'avvio o la prosecuzione di procedure di infrazione.
Esistono già nella legislazione vigente e nel regolamento della Camera, strumenti e procedure che potrebbero consentire al Comitato un intervento adeguato in tal senso. Si tratta innanzitutto dell'esame delle risultanze della verifica dello stato di conformità dell'ordinamento italiano rispetto agli atti normativi e di indirizzo emanati dall'Unione europea, che il Governo dovrebbe trasmettere ai competenti organi parlamentari almeno ogni quattro mesi, ai sensi dell'articolo 8, comma 3, della legge n. 11 del 2005 (legge Stucchi), ai fini della predisposizione del disegno di legge comunitaria. Si tratta di una previsione

Pag. 25

non ancora attuata di cui occorre chiedere al Governo una tempestiva attivazione.
Il Comitato potrebbe altresì procedere all'esame delle informazioni su procedure giurisdizionali e di pre-contenzioso riguardanti l'Italia che il Governo trasmette al Parlamento ogni sei mesi, ai sensi dell'articolo 15-bis delle legge n. 11 del 2005, nonché procedere alla verifica degli interventi posti in essere dalle competenti strutture del Governo, in particolare dalla Struttura di missione presso il Dipartimento per le Politiche comunitarie istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 luglio 2006, per prevenire l'insorgere del contenzioso comunitario e per assicurare la risoluzione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea.
Il Comitato potrebbe, infine, verificare l'esercizio dei poteri sostitutivi statali rispetto alle regioni di cui all'articolo 16, comma 3, della legge n. 11 del 2005 nonché l'esercizio del diritto di rivalsa dello Stato nei confronti di regioni o altri enti pubblici responsabili di violazioni del diritto comunitari, ai sensi dell'articolo 16-bis della legge n. 11 del 2005. A questo scopo, il Comitato potrebbe svolgere sistematicamente audizioni informali con rappresentanti della struttura di missione presso il Dipartimento per le Politiche comunitarie e con rappresentanti di altre amministrazioni statali nonché di regioni ed enti territoriali.

Giacomo STUCCHI (LNP) manifesta la propria condivisione della strategia operativa tracciata dal presidente Consiglio in ordine all'azione del Comitato, che appare necessaria ed opportuna al fine di migliorare l'azione e accrescere il ruolo del nostro paese a livello europeo.

Nunziante CONSIGLIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la riunione del Comitato.

La seduta termina alle 14.45.