CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 luglio 2008
44.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 29 luglio 2008. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.25.

Ratifica del Trattato di Lisbona.
C. 1519 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere alla III Commissione il parere di competenza sul disegno di legge di ratifica del Trattato di Lisbona e ricorda che la III Commissione concluderà l'esame in sede referente del provvedimento nella giornata odierna. Constatata quindi l'assenza dell'onorevole Ciccioli, già nominato relatore sul provvedimento in titolo, nomina relatore il collega Barani, che invita a svolgere la relazione.

Lucio BARANI (PdL), relatore, dopo aver sottolineato l'eccezionale rilevanza di una rapida ratifica del Trattato di Lisbona, passa ad illustrare le disposizioni del Trattato rientranti nello specifico ambito di competenza della Commissione. Al riguardo, sottolinea innanzitutto che il Trattato incide sulle competenze dell'Unione europea, il cui esercizio è comunque sottoposto ai principi di sussidiarietà e proporzionalità. In particolare, tali competenze si suddividono in competenze esclusive (nell'ambito delle quali l'Unione è l'unica a poter legiferare e adottare atti giuridicamente obbligatori, mentre gli Stati membri possono farlo solo previa autorizzazione dell'Unione o per l'attuazione degli atti da questa adottati), competenze concorrenti (nell'ambito delle quali sia l'Unione sia gli Stati membri hanno facoltà di legiferare, ma questi ultimi possono esercitare la loro competenza solo nella misura in cui l'Unione non eserciti la propria) e azioni di sostegno, di coordinamento o di completamento (che l'Unione può condurre senza sostituirsi alla competenza degli Stati membri). Per quanto di competenza della Commissione,

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ricorda che tra i settori di competenza concorrente rientrano la politica sociale (per gli aspetti definiti nel Trattato sul funzionamento dell'Unione europea) e la coesione economica, sociale e territoriale, mentre tra i settori delle azioni di sostegno, di coordinamento o di completamento rientra la tutela e il miglioramento della salute umana. Evidenzia altresì che il Trattato di Lisbona rende giuridicamente vincolante la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, la quale contiene, a sua volta, numerose previsioni di competenza della Commissione. Ricorda, in particolare, l'articolo 1 (Dignità umana), l'articolo 2 (Diritto alla vita), l'articolo 3 (Diritto all'integrità della persona), l'articolo 9 (Diritto di sposarsi e di costituirsi una famiglia), l'articolo 24 (Diritti del minore), l'articolo 25 (Diritti degli anziani), l'articolo 26 (Inserimento delle persone con disabilità), l'articolo 33 (Vita familiare e vita professionale), l'articolo 34 (Sicurezza sociale e assistenza sociale), l'articolo 35 (Protezione della salute) e, per i profili sanitari, l'articolo 38 (Protezione dei consumatori). Alla luce di quanto esposto, preannuncia una proposta di parere favorevole.

Laura MOLTENI (LNP) ritiene innanzitutto necessario operare alcuni distinguo rispetto ai contenuti espressi nel Trattato di Lisbona. In proposito, rileva che per le tematiche di competenza della Commissione ha grande rilevanza il fatto che la Carta europea dei diritti fondamentali, con il Trattato di Lisbona, acquisisce valore giuridico vincolante per tutti gli Stati membri, ad eccezione del Regno Unito e della Polonia. Considerando che la giurisprudenza comunitaria ha affermato la preminenza del diritto comunitario sul diritto interno dei Paesi membri, ciò vale dall'entrata in vigore del Trattato anche per la Carta dei diritti. È evidente dunque l'urgenza di una analisi profonda di questo testo. Osserva altresì che diverse previsioni contenute nella Carta meriterebbero di essere riviste e interpretate, in alcuni casi rafforzate. In particolare, in tema di diritto dell'integrità della persona, esprime apprezzamento per il divieto di clonazione riproduttiva degli esseri umani, contenuto all'articolo 3 della Carta, ma ricorda che, per la Lega Nord, tale divieto deve essere esteso ad ogni forma di clonazione, e dunque anche alla clonazione a scopo terapeutico. Per quel che riguarda invece la tratta di esseri umani, di cui all'articolo 5, essa è proibita in quanto atto criminale ed in particolare in quanto essa prefigura il reato di organizzazione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Osserva invece che, all'articolo 9, per le parti che riguardano il diritto di famiglia, nessun riferimento è fatto al modello di famiglia monogamica fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, proprio della tradizione europea e previsto dalla Costituzione della Repubblica italiana, princìpi questi sostenuti dalla Lega Nord. La Carta invece esprime un concetto generico di famiglia che comprende anche quella data dall'unione di persone dello stesso sesso. Quanto al concetto di libertà religiosa, di cui all'articolo 10, ritiene che l'affermazione della libertà di culto, insegnamento, pratiche e riti di ogni tipo, in pubblico o in privato, rischi di essere eccessivamente ampia. Sottolinea quindi le numerose duplicazioni tra le previsioni della Carta e quelle del Trattato, suscettibili, a suo avviso, di produrre incertezza e ambiguità laddove affrontate con diverso grado di approfondimento. In generale, ritiene che il Trattato e la Carta siano improntati ad una filosofia illuminista e a modelli di relativismo culturale, senza tenere nella dovuta considerazione la tradizione storica, religiosa e culturale e la cultura giuridica del nostro Paese. Preannuncia pertanto che il gruppo della Lega Nord sta valutando la possibilità di presentare ordini del giorno nel corso dell'esame in Assemblea.

Livia TURCO (PD) ritiene che la ratifica del Trattato di Lisbona rappresenti un passaggio estremamente significativo, specie in considerazione delle chance che la sua entrata in vigore potrà offrire ai cittadini dell'Unione europea. In particolare, per quanto di competenza della Commissione,

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osserva che proprio dalla riaffermazione del diritto alla salute si possa prendere le mosse per accrescere il senso di appartenenza all'Unione dei cittadini degli Stati membri. Osserva altresì che il processo di integrazione europea ha rappresentato un'evoluzione di portata storica per un continente già dilaniato da aspri e sanguinosi conflitti e che le acquisizioni di questo processo non devono essere sottovalutate né considerate alla stregua di un dato scontato. Oggi, tuttavia, l'Unione non deve essere considerata soltanto come la più alta realizzazione di un ideale di pace, ma deve essere vista, altresì, come straordinaria opportunità di crescita e di sviluppo, specie per i più giovani. Osserva inoltre come, rendendo giuridicamente vincolante la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, il Trattato introduca novità rilevanti anche sotto il profilo del diritto alla salute. In proposito, ritiene che la Commissione debba seguire attentamente, utilizzando tutti gli strumenti e le procedure a sua disposizione, l'attività delle istituzioni europee in materia di salute, a cominciare dalla prossima adozione della direttiva sulla libera circolazione in campo sanitario. Annuncia infine, per le ragioni sin qui esposte, voto favorevole sulla proposta di parere preannunciata dal relatore.

Anna Margherita MIOTTO (PD), premesso di concordare interamente con le considerazioni svolte dalla collega Turco, sottolinea le contraddizioni che, a suo avviso, esistono tra la politica del Governo in ambito sociale e sanitario e le previsioni contenute nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, con particolare riferimento agli articoli 34 e 35. Auspica pertanto che il Governo intenda aggiornare la propria agenda politica alla luce di quanto previsto dal Trattato che si accinge a ratificare e dalla Carta che detto Trattato rende giuridicamente vincolante.

Giuseppe PALUMBO, presidente, prima di dare la parola all'onorevole Ciccioli, che l'ha chiesta, desidera stigmatizzare il ritardo con cui è arrivato in Commissione e con l'occasione invita ad osservare la massima puntualità nella partecipazione ai lavori della Commissione, specie da parte di chi sia nominato relatore di un provvedimento.

Carlo CICCIOLI (PdL), dopo essersi scusato del ritardo, rileva come, rispetto alla prima fase del processo di integrazione europea, l'importanza dell'Unione risulti oggi soprattutto dall'impossibilità, per i singoli Stati membri, di affrontare da soli la sfida della competizione globale. Sottolinea inoltre, per quanto di competenza della Commissione, come oggi una tutela efficace della salute renda a sua volta indispensabile il rafforzamento dei livelli di governo sovranazionali. Evidenzia infine l'importanza delle previsioni recate dagli articoli 34 e 35 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, che il Trattato di Lisbona rende giuridicamente vincolante.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che, nel corso della riunione dei presidenti delle Commissioni affari sociali dei Paesi dell'Unione europea recentemente svoltasi a Parigi, alla quale ha preso parte, ha potuto constatare la diffusa consapevolezza della necessità di affrontare a livello europeo le principali problematiche socio-sanitarie e, in particolare, le emergenze sanitarie.

Lucio BARANI (PdL), relatore, anche alla luce degli interventi svolti dai colleghi e dal presidente, conferma la sua proposta di parere favorevole.

La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

Martedì 29 luglio 2008. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.55.

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Disposizioni concernenti l'impiego di farmaci psicotropi per la cura dei bambini e degli adolescenti.
C. 126 Bocciardo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 luglio 2008.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che, nella seduta dello scorso 22 luglio, è stata svolta la relazione sulla proposta in titolo. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali.
Doc. XXII, n. 1 Livia Turco e Doc. XXII, n. 2 Barani.