CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 agosto 2012
693.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Sulla missione svolta l'8 e il 9 maggio 2012 a La Spezia presso l'Arsenale Militare Marittimo, al Comando Subacquei ed Incursori, agli stabilimenti Oto Melara e a Livorno presso l'Accademia Navale e alla Brigata «Folgore».

COMUNICAZIONI

  Nelle giornate dell'8 e 9 maggio 2012 una delegazione della Commissione Difesa, composta dal sottoscritto, dal vice presidente Giacomo Chiappori e dagli onorevoli Fausto Recchia e Augusto Di Stanislao, ha svolto una missione a La Spezia presso l'Arsenale militare marittimo, il Comando subacquei ed incursori, nonché gli stabilimenti Oto Melara e a Livorno presso l'Accademia militare, nonché la Brigata «Folgore».
  La missione era principalmente volta a visitare l'Accademia militare di Livorno, al fine di dare seguito all'impegno assunto già dal 2008 di dedicare particolare attenzione al tema della formazione nelle Scuole e Accademie militari e di svolgere una serie di visite presso tali strutture. In particolare, nel corso della legislatura, hanno già avuto luogo visite presso la Scuola militare Nunziatella di Napoli e l'Accademia militare di Pozzuoli il 13 maggio 2010, presso la Scuola militare aeronautica «G. Douhet» di Firenze e presso l'Accademia militare di Modena il 23 e 24 novembre 2010.
  Tuttavia, in quest'occasione si è ritenuto opportuno integrare il programma della visita anche con una sosta a La Spezia presso l'Arsenale militare, con annessa visita agli stabilimenti Oto Melara e al Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN), nonché alla Brigata Folgore, che ha sede a Livorno.
  La prima visita è stata dedicata alla sede del CONSUBIN. In quest'occasione, nel corso dell'accurato briefing, il Contrammiraglio Mario Caruso, Comandante del Raggruppamento Subacquei ed Incursori ne ha illustrato l'organizzazione con particolare riferimento agli aspetti che riguardano i due Gruppi Operativi dipendenti.
  Il Raggruppamento è intitolato al Maggiore del Genio Navale Teseo Tesei, medaglia d'oro al valore militare alla memoria, inventore del famoso siluro a lenta corsa, più noto come «Maiale». Al personale della Xo Decima MAS, di cui COMSUBIN è orgoglioso erede, sono state assegnate ben 33 Medaglie d'oro al valor militare che rendono il Raggruppamento Subacquei ed Incursori il Reparto più decorato tra le Forze armate nazionali.
  Il Gruppo Operativo Incursori è un reparto di Forze Speciali particolarmente organizzato, addestrato ed equipaggiato che impiega tecniche e modalità operative non convenzionali e può essere impiegato in situazioni di pace, crisi o guerra, isolatamente o in coordinamento con altre forze, allo scopo di acquisire obiettivi a valenza strategica.
  Direttamente connessi ai gruppi operativi ci sono altri elementi di organizzazione di rilevante importanza. In particolare, il Gruppo Navale Speciale è costituito dalla Nave ANTEO e da due Unità minori Nave MARINO e Nave PEDRETTI, e costituisce lo strumento che fornisce supporto navale alle componenti operative. L'Ufficio Studi si occupa di studiare, progettare, acquisire, sperimentare e collaudare armi, mezzi e materiali speciali da Pag. 132incursione, nonché apparecchiature e materiali subacquei. Inoltre, collaborando con alcuni Centri Universitari nazionali, è impegnato nello studio delle varie problematiche sanitarie nel settore della Fisiopatologia Subacquea (FSB). Il Gruppo Scuole si occupa di selezionare e formare il personale subacqueo e incursore, nonché di specializzare il personale medico/sanitario in Fisiopatologia subacquea.
  I compiti assegnati al Gruppo Operativo Incursori sono i seguenti: condurre attacchi contro obbiettivi navali e terrestri; effettuare missioni di ricognizione e intelligence; infiltrare ed esfiltrare personale e materiale in aree di interesse nazionale; fornire supporto ad altre operazioni militari, aeronavali, anfibie e terrestri (quali ricerca e soccorso di personale in territorio non controllato – ricognizioni su territorio ostile – controllo del traffico mercantile, ecc.); condurre operazioni di controterrorismo navale e antisabotaggio; fornire concorso in operazioni di protezione civile.
  Le caratteristiche peculiari del Gruppo Operativo Incursori sono la totale autonomia logistica e operativa e la capacità di rapido approntamento, fattori questi che ne fanno un reparto idoneo a intervenire ovunque, in situazioni di emergenza, anche con minimo preavviso.
  Per tali caratteristiche esso opera in operazioni di sostegno alla pace e operazioni umanitarie, in particolare nelle azioni di proiezione dal mare e sul mare, di neutralizzazione di obiettivi fondati in mare/terra o di attacchi navali, di infiltrazione/esfiltrazione personale e di designazione laser. Inoltre, esso è particolarmente specializzato nelle ricognizioni speciali di intelligence, ovvero in profondità o di carattere strategico. Particolarmente qualificante è l'attività di contrasto al terrorismo, in funzione di controterrorismo e di riacquisizione obiettivi, mediante operazioni speciali nei tre ambienti acqua, aria, terra. Ne consegue che per tali operazioni, occorre un altissimo livello di addestramento del personale e di capacità di utilizzo di mezzi ed equipaggiamento tecnologici.
  Il Gruppo Operativo Subacquei (G.O.S.) ha prettamente compiti di soccorso di sommergibili sinistrati e di bonifica di ordigni inesplosi, di qualsiasi natura, posti sott'acqua (E.O.D. explosive ordnance disposal), anche in funzione di prevenzione del rischio terroristico ad installazioni nazionali (oleodotti, centri di comunicazione, ecc..), nonché lavori subacquei complessi a quote profonde.
  Le operazioni subacquee volte alla bonifica dei fondali e delle opere fondate in mare da ordigni subacquei ordinari (EOD) o improvvisati (IEDD) sono condotte sia in territori nazionale (dal RPI del GOS o dai Nuclei dipartimentali) sia in ambito extranazionale con l'invio dei team EOD nelle missioni che la marina conduce all'estero.
  Il raggruppamento ha operato di recente nelle missioni Antica Babilonia, Mimosa, Leonte, Enduring Freedom, Ocean Shield, Medal 08, White Crain ad Haiti, nonché in occasione del recente affondamento della Costa Concordia.
  Quanto al gruppo scuole COMSUBIN, esso forma gli operatori subacquei di esercito, aeronautica, carabinieri, guardia di finanza, guardia costiera e polizia di stato.
  Nella medesima giornata la Commissione ha svolto anche una visita all'Arsenale militare marittimo di La Spezia.
  È stato ricordato che la costruzione dell'Arsenale ha determinato la vera nascita della città e il suo primo disegno urbanistico. Già Napoleone Bonaparte intuì l'importanza strategica del Golfo e fece progettare la costruzione di un grande Arsenale, ma l'idea di Napoleone fu ripresa da Camillo Benso Conte di Cavour che ottenne nel 1857 il trasferimento della Marina Militare da Genova alla Spezia e il finanziamento per la costruzione di un Arsenale militare. Gli imponenti lavori di costruzione ebbero inizio nel 1861 e furono progettati dall'allora Maggiore del Genio Militare Domenico Chiodo. La cerimonia dell'inaugurazione ebbe luogo il 28 agosto del 1869. I lavori proseguirono negli anni successivi, attraverso ulteriori ampliamenti, fino al 1900 circa, quando l'Arsenale raggiunse la configurazione definitiva.Pag. 133
  Inizialmente il compito dell'Arsenale era quello di costruire unità navali per la Marina Militare e, fra il 1871 e il 1923, furono varate dagli scali dello stabilimento 8 corazzate, 6 incrociatori, 2 torpediniere, 2 cannoniere, 9 sommergibili, oltre a numerose unità minori di appoggio. Dal 1923, in concomitanza con la crescita della Flotta Navale, l'Arsenale converte la sua missione iniziale (costruzione) a favore della manutenzione delle unità navali.
  Attualmente, l'Arsenale assomma i compiti propri di un'industria navalmeccanica, di una stazione appaltante, di un gestore di servizi (controllo, distribuzione, manutenzione rete elettrica, acqua, etc.) e di un polo di gestione – giuridica e amministrativa – di personale.
  L'organizzazione vede il vertice nel Capo di stato maggiore della Marina, cui fa capo l'Ispettorato logistico, da cui dipendono l'Arsenale di La Spezia, quello di Taranto e quello di Augusta.
  I compiti e le attività dell'Arsenale sono molteplici. In particolare riguardano il mantenimento in efficienza del naviglio e dei mezzi navali della Marina militare, il mantenimento in efficienza di infrastrutture, mezzi e attrezzature impiegati per l'assolvimento dei compiti di istituto, la gestione della rete elettrica di alta, media e bassa tensione per l'alimentazione di tutta la base navale e delle infrastrutture del comprensorio spezzino/massese (53 sottostazioni ), la gestione della rete idrica, l'attività ecologica e ambientale per tutta la base.
  Quanto ai lavori alle unità e mezzi navali, per le unità in sosta lavori (DLS) esse comprendono la manutenzione programmata, ammodernamento, trasformazione, estensione della vita delle navi e le manutenzioni correttive. Per le unità operative (DSD), essi invece sono imperniati sull'eliminazione delle avarie in Italia e all'estero e sul supporto tecnico alla manutenzione preventiva.
  Rilevante impegno richiede l'amministrazione sotto il profilo economico e giuridico del personale dipendente, del CSSN e degli Uffici Tecnici della Marina del Nord Italia, nonché l'acquisizione di materiali/equipaggiamenti e componenti di uso navale.
  Presso la base navale della Spezia vi sono, oltre alla Duilio (classe orizzonte), 4 fregate classe maestrale (di cui 3 ammodernate ), 1 nave rifornitrice di squadra, 12 unità contro misure mine, nave Vespucci, nave Palinuro, 4 unità a vela (Orsa maggiore, Stella polare, Capricia, Corsaro II), nave Anteo per soccorso subacqueo, 3 navi idrografiche (Magnaghi, Aretusa, Galatea), 1 unità supporto polivalente (Elettra), unità ausiliarie (rimorchiatori, navi cisterna, bettoline, pontoni, ecc.).
  Alcuni dati riferiti al 2011 sono apparsi particolarmente significativi. Nel corso dell'anno passato sono state sottoposte a interventi di differente importanza e durata 24 unità navali. Per le attività di acquisizione di beni e servizi, navale e terrestre, sono stati impegnati nel 2011 22,2 milioni di euro. Sono gestiti contratti stipulati dalla direzione generale Navarm per 28 milioni di euro. L'Arsenale ha fornito manodopera diretta per 33 milioni. Sono stati utilizzati 17 milioni di euro di materiali. Il conto economico sintetico risulta pari a 78 milioni di euro. La produzione è stata effettuata per il 40 per cento con risorse interne e per il 60 per cento con il ricorso all'I.P: La produzione interna copre in prevalenza i settori a più elevato contenuto tecnologico.
  Numerose sono le collaborazioni con soggetti istituzionali, quali la Provincia, con cui vi è un accordo nel settore della formazione e per la cessione di spazi in cambio di effettuazione di corsi di aggiornamento professionale, con l'Universita’ di Genova, per la mostra « da Cavour alla Cavour», con Intermarine per l'allestimento di nuove costruzioni navali e con Fincantieri ed il Comune, anche per la valorizzazione degli archivi storici.
  Attualmente è in corso una vasta opera di ristrutturazione dell'area (Piano Brin). in un'ottica di superamento del degrado e di riqualificazione degli edifici (molti da abbattere), degli impianti tecnici (elettrici, idraulici, sollevamenti, riscaldamento, condizionamento, etc.) e delle grandi infrastrutture Pag. 134(bacini in muratura, banchine, strade); analogamente si procede per adeguare gli standard di sicurezza e igiene sul lavoro, razionalizzare le lavorazioni in base ai moderni criteri industriali, ridurre il numero dei fabbricati gestiti riducendo le spese fisse di gestione di infrastrutture e impianti, concentrare e avvicinare le lavorazioni alle darsene interne ed ai bacini, adeguare le aree lavorative agli effettivi carichi produttivi, aumentare la produttività.
  Nel corso del briefing non sono state nascoste talune criticità che riguardano questa grande struttura. In primo luogo con riguardo al personale dipendente, per la carenza di organico (su una tabella organica di 1397 unità, risultano coperti solo 822 posti, con una vacanza organica pari a ben 577 unità), l'elevata età media connessa al blocco del turn-over (i dipendenti cessati/trasferiti nel corso del 2011 sono stati 46, mentre le assunzioni nel anno 2011 sono state solo 16), il gap tra gli skill posseduti e la complessità nuovi sistemi, per l'inadeguatezza dell'attuale configurazione dei profili professionali e la rigidità del mansionario.
  Conclusivamente, il Direttore dell'Arsenale, C.A. Marco Manfredini, ha sintetizzato le proposte di rilancio dell'Arsenale in misure di internalizzazione a regime delle attività per circa 113.000 ore, pari a circa il 35 per cento delle ore I.P. 2010, di mantenimento dell'organico a 870 unità, di 133 assunzioni nel periodo 2011-2015 (attualmente confermate 95) e di 111 assunzioni nel periodo 2015-2020. Ha, infine, auspicato una revisione dell'attuale normativa che superi la complessità e farraginosità degli adempimenti giuridico amministrativi richiesti, anche al fine di facilitare l'uso delle risorse e stabilizzarne l'afflusso, oltre che una revisione dell'attuale regime contrattuale, comune con quello del personale ministeriale, che non consente elementi di flessibilità, incentivazione e formazione continua.
  Ha pertanto ribadito che gli arsenali rimangono ancor oggi il modo più economico per mantenere operativa la flotta.
  Sempre nella giornata dell'8 maggio, la delegazione della Commissione ha anche avuto occasione di visitare brevemente gli stabilimenti OTO MELARA siti a La Spezia. Si tratta di una delle più dinamiche realtà imprenditoriali del gruppo Finmeccanica, che a sua volta controlla le società Oto-Melara Iberica e Oto-Melara North America. Per comprenderne le dimensioni industriali, è stato segnalato che vi sono impiegati 1227 lavoratori (di cui a La Spezia ben 1048) mentre i ricavi ammontano a 433 milioni di euro (nel 2011).
  La linea di business è orientata su Prodotti Aeronautici per l'8 per cento (1,2 per cento estero), Sistemi Navali, Munizioni e Lanciatori per il 41 per cento (67 per cento estero) e sui Sistemi Terrestri per il 51 per cento (27 per cento estero). I prodotti di maggior successo riguardano le munizioni per sistemi navali da 127 mm e artiglierie terrestri da 155 mm (con particolare riferimento alla produzione del «Vulcano») nonché i più noti veicoli usati dalle Forze armate, sia cingolati (Ariete e Dardo), sia ruotati (Centauro, VBM Freccia, Puma), sia obici semoventi (PzH 2000). In quella sede è stata illustrata anche la produzione di sistemi terrestri (Torrette, Sistema di Comando Controllo Navigazione, Vehicular Integrated Surveillance Target Acquisition Reconnaissance System e lo sviluppo di sistemi di difesa (Scudo, Draco e Porcospino). La linea di prodotti per armamenti aeronautici comprende torrette per elicotteri, Sistemi a guida GPS/ Guida laser, Cannoni a tiro rapido, nonché lo sviluppo di UAV, unmanned aerial vehicles, (horus, trp5-ibis, helistark) e UGV unmanned ground vehicles (trp1-b, trp2 trp3, antartic scout, praetor, trp7).
  Ovviamente ogni linea produttiva è corredata da servizi di studi, documentazione logistica, manuali tecnici e corsi di addestramento, parti di ricambio, attrezzature, allenatori, servizi di riparazione, manutenzione e assistenza tecnica, simulatori di missione, kit di modifica e ammodernamento.
  Di particolare pregio sono apparse le tecnologie legate alle munizioni guidate Dart 76/62mm, Vulcano 76-127 mm, Vulcano Pag. 135155 mm ed al caricamento automatico e servo sistemi, nonché alle protezioni balistiche per scafo, torrette e terminal ballistic.
  Di particolare interesse è stato l'incontro della delegazione svolto nella giornata del 9 maggio alla Caserma Ruspoli, sede della brigata Folgore. In quest'occasione, nel corso del briefing, il comandante, generale di brigata Massimo Mingiardi ha illustrato le principali attività svolte dalla struttura da lui diretta, soffermandosi in particolare sulle attività di selezione, addestramento e preparazione del personale che sono unanimemente riconosciute come tra le più rigorose. Questo pone la Brigata Paracadutisti «Folgore» tra le più prestigiose realtà delle Forze armate per la versatilità e la rapidità di impiego in quasi tutti i teatri operativi in cui l'Italia è stata presente, nonché per le riconosciute capacità operative in condizione di particolare difficoltà.
  In particolare, si tratta di una forza di proiezione che si caratterizza principalmente per le possibilità di aviotrasporto e aviolancio, che si combinano con elevate capacità di interoperabilità tra il reggimento di assalto, quello di acquisizione obiettivi e con il reggimento genio guastatori.
  La delegazione ha avuto la possibilità di verificare in presa diretta il livello di preparazione e organizzazione della Brigata, sia assistendo all'attività aviolancistica ad Altopascio (LU), dove è ubicata una «zona Lancio», sia svolgendo un sopralluogo al Complesso Lustrissimi, dotato di infrastrutture d'avanguardia (poligono di tiro, nuoto operativo, FATS (poligono virtuale), campo e torri d'Ardimento, poligono in galleria).
  La visita all'Accademia navale, che ha ospitato la delegazione, si è conclusa con un approfondito breafing sul funzionamento di questa prestigiosissima struttura. L'Ammiraglio di Divisione Giuseppe Cavo Dragone, Comandante della struttura, ne ha ricordato la gloriosa storia, sviluppata nelle sedi di Livorno, Genova e Napoli, e l'imponente struttura di cui ancor oggi si avvale l'Istituto, che comprende il Poligono, il porticciolo di San Jacopo il palazzo studi, oltre all'Area Allievi. Sono presenti 370 militari e 522 operatori civili, per 792 studenti.
  I corsi sono strutturati in tre classi per gli allievi e 2 anni per gli Ufficiali, cui si accede superando una rigorosissima selezione: nel 2011 su 5011 candidati, solo 120 sono diventati allievi e di questi solo 100 hanno continuato. Molto nutrita è la componente femminile (22 per cento).
  Quanto ai moduli formativi, vi è un equilibrato rapporto tra attività educativa (28 per cento) e attività di istruzione vera e propria (72 per cento). I corsi istruttivi e di laurea sono ovviamente distinti.

Pag. 136

ALLEGATO 2

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione Difesa,
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 5389 Governo, approvato dal Senato, recante «Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini»;
   preso atto che esso reca numerose disposizioni finalizzate a realizzare risparmi mediante la riduzione delle spese per acquisto di beni e servizi, la fissazione di obiettivi di risparmio, la diminuzione dei contributi erogati all'Agenzia Industrie Difesa e la riduzione degli oneri per la professionalizzazione delle Forze armate, per il personale, per la cosiddetta «mini-naja», nonché, infine, mediante il ridimensionamento della dotazione di alcuni fondi della Difesa, tra cui quello relativo al finanziamento delle missioni di pace per il 2012;
   evidenziato che si modifica anche la disposizione derivata dalla cosiddetta «legge Giacché» al fine di prevedere che per i contratti di forniture pluriennali relativi al rinnovamento e all'ammodernamento dei sistemi d'arma, vi sia il concerto del Ministro dell'economia e delle finanze con il Ministro della difesa per i decreti di approvazione;
   ricordato che l'articolo 11 reca disposizioni volte al riordino delle Scuole pubbliche di formazione, tra cui rientrano le scuole militari e gli istituti militari di formazione, che si connotano per l'alto valore storico e culturale delle proprie attività formative;
   rilevato che l'articolo 14, comma 2, ha disposto la riduzione del turn over per le assunzioni da parte dei Corpi di polizia e del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, portando l'attuale percentuale del 100 per cento al 20 per cento nel triennio 2012-14, e al 50 per cento per l'anno 2015, e prevedendo un ripristino del completo turn over solamente a deporre dall'anno 2016, tale disposizione ha diretto effetto sulla possibilità per le amministrazioni cui fanno parte le forze di polizia ad ordinamento militare e civile di assumere in via definitiva i volontari di truppe in ferma prefissata quadriennale, al termine di tale ferma, acuendo in tal modo la problematica della stabilizzazione dei VFP4;
   segnalata l'ulteriore proroga degli interventi di impiego del personale delle Forze armate per le operazioni di controllo del territorio (articolo 23, comma 7);
   valutate positivamente le disposizioni funzionali ad accelerare e semplificare le procedure di alienazione di immobili della Difesa (articolo 3, comma 11 e articolo 23-ter) al fine di consentire che una quota parte delle risorse derivanti dalla cessione delle quote dei fondi immobiliari cui sono conferiti gli immobili di proprietà dello Stato non più utilizzati dal Ministero della difesa siano assegnate al Ministero medesimo, pur nella considerazione della rilevanza del principio del controllo preventivo di legittimità da parte della Corte dei conti sugli atti del Governo nell'ambito dei principi dell'ordinamento giuridico;Pag. 137
   rilevato che, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, il totale generale degli organici delle Forze armate è ridotto in misura non inferiore al 10 per cento e che con il medesimo decreto è rideterminata la ripartizione dei volumi organici;
   segnalato che la ripartizione dei volumi organici, così come il totale generale degli organici delle Forze armate, è definito con norma di rango legislativo;
   evidenziato che la disposizione non reca criteri in ordine alle modalità con cui effettuare la suddetta riduzione;
   preso atto che la norma è stata integrata al Senato con la previsione di un ulteriore provvedimento, avente natura di regolamento di delegificazione,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   all'articolo 2, comma 3, si valuti l'opportunità di:
    a) rimettere al solo regolamento di delegificazione di cui al terzo periodo la determinazione del totale generale degli organici delle Forze armate e la rideterminazione della ripartizione dei volumi organici, in quanto – dovendosi intervenire su una materia disciplinata da fonte di rango primario – non appare possibile modificarla con lo strumento del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al primo periodo e, inoltre, ciò consente un adeguato coinvolgimento delle Commissioni parlamentari in sede di espressione dei pareri sugli schemi dei provvedimenti attuativi ed elimina possibili sovrapposizioni con i contenuti del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;
    b) garantire ad un ambito soggettivo adeguato, in relazione alla riduzione delle consistenze organiche, l'applicazione delle disposizioni di estensione dell'istituto dell'aspettativa per riduzione quadri e della normativa di favore concernente i trattamenti pensionistici riferita alle unità di personale in sovrannumero all'esito delle riduzioni previste ai sensi dell'articolo 2, comma 1;
   all'articolo 11, comma 2, si valuti l'opportunità di prevedere che, in sede di adozione dei regolamenti di riordino delle scuole militari, nel rispetto del limite di invarianza della spesa, sia assicurato il mantenimento degli attuali istituti di formazione militare (scuole e istituti militari) e sia dato adeguato riconoscimento all'impegno assunto dagli allievi di tali istituti, anche al fine di prevedere che il servizio da loro prestato presso le scuole militari costituisce rapporto di servizio militare a tempo determinato;
   all'articolo 14, comma 2, si valutino le conseguenze che la disposizione determina in senso negativo ai fini dell'eventuale assunzione da parte delle Forze di polizia ad ordinamento militare e civile di assumere, in via definitiva, i volontari di truppa in ferma prefissata quadriennale, al termine della ferma.