CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 aprile 2012
641.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Legge comunitaria 2012 (C. 4925 Governo).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 4925 (Legge comunitaria 2012);
considerato che il provvedimento non contiene disposizioni di diretto interesse della XI Commissione e che la relazione illustrativa precisa che, alla data del 31 dicembre 2011, risultano ufficialmente aperte nei confronti dell'Italia 136 procedure d'infrazione, di cui 10 riguardano materie di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (7 relative alla violazione della normativa comunitaria e 3 concernenti casi di mancato recepimento);
auspicato che l'attuazione della legislazione europea nell'ordinamento interno sia resa sempre più tempestiva ed efficace - anche mediante l'accorciamento dei tempi di approvazione e trasmissione alle Camere del disegno di legge comunitaria, nonché la sollecita soluzione delle questioni problematiche aperte - in modo da evitare il proliferare di procedure di infrazione per ritardato o incompleto recepimento della normativa dell'Unione europea;
ritenuto che il recepimento delle direttive europee sulle materie di primario interesse della XI Commissione - anche per il futuro - possa consentire un complessivo miglioramento del quadro della legislazione vigente nei settori interessati, anche in merito alle politiche di conciliazione e di avvicinamento retributivo tra lavoratori e lavoratrici,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 2

Legge comunitaria 2012 (C. 4925 Governo).

DOCUMENTAZIONE CONSEGNATA DAL GOVERNO

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ALLEGATO 3

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2011 (Doc. LXXXVII, n. 5).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,
esaminata la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011 (Doc. LXXXVII, n. 5);
preso atto che, con riferimento alle parti di interesse della XI Commissione, il documento illustra gli interventi posti in essere a favore delle politiche per l'occupazione in ambito comunitario, contemplando una serie di progetti avviati a livello europeo con il contributo dell'Italia;
considerato il carattere ricognitivo della stessa Relazione consuntiva rispetto alle diverse politiche comunitarie di competenza;
osservato che il documento elenca anche le politiche per la programmazione e la gestione della formazione e del lavoro, con specifici temi di interesse quali l'adattabilità delle imprese, l'occupabilità dei lavoratori (anche con la revisione dell'apprendistato), lo sviluppo del capitale umano, la connessione tra politiche del lavoro attive e passive e la parità di genere, le pari opportunità e la dimensione transnazionale;
preso atto che, in particolare, la Relazione pone l'accento sulla rete transnazionale per lo scambio di informazioni, esperienze, risultati e buone prassi per migliorare l'accesso delle donne al mercato del lavoro e la conciliazione tra vita e lavoro;
considerato positivamente - nell'ambito delle politiche indicate dalla Relazione - il richiamo a progetti di cooperazione europea per valorizzare i risultati conseguiti con lo scambio tra Stati membri sulle diverse strategie nazionali anticrisi,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
1) si raccomanda di investire fortemente su iniziative europee legate al tema delle pari opportunità uomo-donna, rafforzando il percorso avviato a livello comunitario, soprattutto sul versante della conciliazione dei tempi di lavoro e vita privata, e auspicando in particolare che il recepimento delle direttive europee possa costituire l'occasione per valutare le più opportune modalità per il riconoscimento, all'interno dell'ordinamento, di un'assunzione di responsabilità da parte di entrambi i genitori nella gestione dei carichi familiari, tra cui assume particolare rilievo l'istituto del congedo di paternità obbligatorio;
2) si raccomanda, altresì, di porre in essere ogni possibile iniziativa per sfruttare le significative opportunità che il Fondo Sociale Europeo offre nei confronti di politiche per l'occupazione, lo sviluppo del capitale umano, la formazione e la tutela assicurativa e previdenziale dei lavoratori.