CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 aprile 2012
637.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO

Conversione in legge del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento (C. 5109, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,
esaminato il disegno di legge n. 5109, approvato dal Senato, di conversione in legge del decreto-legge n. 16 del 2012;
apprezzate le norme in materia di semplificazione tributaria e quelle finalizzate a rafforzare le misure di contrasto all'evasione fiscale;
valutati i limitati profili di più diretto interesse della XI Commissione presenti nel testo approvato dal Senato;
ritenuto opportuno effettuare talune precisazioni in ordine alla disposizioni di cui all'articolo 2, comma 13-bis, relativo alle comunicazioni sull'instaurazione del rapporto di lavoro, nonché all'articolo 8, comma 24, che autorizza l'Agenzia delle dogane, l'Agenzia delle entrate e l'Agenzia del territorio ad espletare procedure concorsuali;
preso atto che l'articolo 3, al comma 16-quater, introduce un obbligo di tassazione su borse di studio, assegni e sussidi per studio o addestramento professionale, da chiunque corrisposti, superiori a 11.500 euro all'anno, in quanto la parte che eccede tale limite, ai fini fiscali, verrebbe considerata reddito assimilato a lavoro dipendente e potrebbe essere soggetta a prelievo;
osservato inoltre che, nella situazione di crisi economica attuale, il lavoratore dipendente vede erodersi costantemente il potere d'acquisto del suo salario a causa della forte pressione fiscale, senza per contro vedere un aumento dei servizi dei quali poter usufruire per far fronte alle necessità della conciliazione tra lavoro e famiglia, e che esiste una vera emergenza nazionale relativa alla bassa partecipazione delle donne alla forza lavoro (soprattutto in alcune aree del Paese);
segnalata, pertanto, l'opportunità di intervenire, anche con misure fiscali, su tale profilo,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
a) all'articolo 2, comma 13-bis, che estende una norma di semplificazione rispetto alle comunicazioni del rapporto di lavoro, si inserisca una apposita precisazione diretta a prevedere che, all'atto della comunicazione preventiva riguardante l'instaurazione del rapporto di lavoro, deve risultare in maniera certa e inequivocabile l'identificazione del prestatore di lavoro;
b) all'articolo 3, comma 16-quater, al fine di scongiurare il rischio di un ulteriore indebolimento di figure professionali già penalizzate da rapporti di lavoro non stabilizzato (come, ad esempio, i lavoratori in fase formativa, i laureati borsisti o i medici specializzandi), occorre valutare con estrema attenzione la disposizione che prevede che le somme da chiunque corrisposte, a titolo di borsa di studio o di

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assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale, per gli importi eccedenti l'ammontare indicato nell'articolo 52, comma 1, lettera a.1), del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, costituiscono reddito, anche in deroga alle specifiche disposizioni che ne prevedono l'esenzione o l'esclusione;
c) all'articolo 8, comma 23, si riveda la disposizione che prevede la soppressione dell'Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), disponendo che i compiti e le funzioni esercitati da tale Agenzia sono trasferiti - unitamente alle risorse umane - al Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
d) con riferimento al comma 24 dell'articolo 8, pur comprendendo l'esigenza urgente e inderogabile di assicurare la funzionalità operativa del sistema delle agenzie fiscali, appare essenziale che le procedure concorsuali che potranno espletare l'Agenzia delle dogane, l'Agenzia delle entrate e l'Agenzia del territorio, da completarsi entro il 31 dicembre 2013, per la copertura delle posizioni dirigenziali vacanti, non entrino in conflitto con l'iniziativa legislativa assunta dalla XI Commissione, con il testo unificato delle proposte di legge C. 4116 e abbinate, che mira ad assicurare, nel triennio 2012-2014, l'esaurimento delle graduatorie concorsuali al momento vigenti; al contempo, occorre comunque che la Commissione di merito presti la massima attenzione alla disposizione che, nelle more dell'espletamento di detti concorsi, consente alle predette agenzie, salvi gli incarichi già affidati, di attribuire incarichi dirigenziali a propri funzionari, con la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato; a tal fine, deve essere precisato che tali incarichi possono essere affidati soltanto nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di assunzioni nella pubblica amministrazione e assicurando, in ogni caso, lo svolgimento di procedurale concorsuali, in linea con quanto stabilito dallo stesso articolo 97 della Costituzione e, comunque, in coerenza con quanto già previsto dall'ordinamento, in particolare dall'articolo 20 del decreto del Presidente della Repubblica n. 266 del 1987;
e) si raccomanda, infine, alla Commissione di merito di inserire una apposita disposizione, che colga l'esigenza di incentivare il più possibile, in particolare sotto il profilo fiscale, lo sviluppo di un «secondo welfare» o «welfare aziendale», che si affianchi in maniera sussidiaria a quello pubblico e che possa farsi carico di una serie di bisogni dei lavoratori che non possono ormai essere soddisfatti dal welfare pubblico e che riguardano, ad esempio, la difficoltà di conciliazione fra responsabilità lavorative e familiari, il sostegno del potere d'acquisto dei lavoratori più svantaggiati o con molte persone a carico (in questo ambito, anche allargando le modalità di utilizzo delle incentivazioni fiscali esistenti, attraverso l'uso dei buoni di servizio o vouchers - come avviene in numerosi Paesi europei - che costituiscono un efficiente strumento per le imprese che vogliono attuare misure in materia, soprattutto quando la dimensione aziendale e il limitato numero di dipendenti non permette la creazione di servizi strutturati).