CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 gennaio 2012
590.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
ALLEGATO

ALLEGATO

DL 215/2011: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni urgenti per l'amministrazione della difesa (C. 4864 Governo).

NOTE TRASMESSE DAL MINISTERO DELLA DIFESA

BALCANI.

  La NATO aveva pianificato per l'operazione Joint Enterprise nei Balcani (KFOR), il piano di disimpegno progressivo denominato Deterrent Presence che, a partire da un impiego iniziale in teatro di un contingente complessivo di 15.000 militari, prevede, attraverso tre passi successivi (denominati Gates), calendarizzati ogni 4/8 mesi e da approvare volta per volta dal North Atlantic Council della NATO, il passaggio alla fase di Minimum Presence (con un impiego di 2.250 militari), da attuare in un arco di tempo di 12/24 mesi.
  Il Gate 1 fu raggiunto il 31 gennaio 2010, con KFOR riconfigurata in 5 battle groups e in due ulteriori battle groups quali riserva tattica ed operativa. A ottobre 2010 il NAC autorizzò il passaggio al Gate 2, attuato nel mese di marzo 2011 con una revisione in senso riduttivo del dispositivo NATO. Ciò ha comportato anche per il contingente nazionale in KFOR il passaggio da 1.274 a 525 militari per l'operazione Jont Enterprise che, sommati ai 125 carabinieri impiegati nella missione Eulex, attestavano la presenza nazionale nel teatro Balcanico a far data dal primo semestre 2011 a complessivi 650 militari (525 in Joint Enterprise e 125 in Eulex).
  Un'ulteriore riduzione della partecipazione nazionale all'operazione Jont Enterprise, sino a 319 militari, era stata pianificata in concomitanza con la fase denominata Gate 3, inizialmente prevista a partire dal mese di novembre 2011. I disordini occorsi dal mese di luglio 2011 nel nord del Kosovo ed ancora in atto, hanno evidenziato l'insussistenza, al momento, delle necessarie condizioni di sicurezza e stabilità minime, ragion per cui il NAC non ha deliberato il passaggio ai Gate 3 né ha dato indicazioni precise sui tempi in cui poterlo attuare.
  Il principio delle operazioni NATO «together in, together out» e la difficoltà di effettuare una, se pur a grandi linee, stima sui tempi del passaggio al Gate 3 non ha consentito di prevedere una riduzione del contingente nazionale per il corrente esercizio finanziario ma, al contrario, tale deterioramento delle condizioni nel nord del Kosovo, hanno fatto sì che la NATO richiedesse lo schieramento in Teatro delle previste e citate forze di riserva nel corrente esercizio finanziario. Tale esigenza, per regolare turnazione, deve essere assicurata dall'Italia e, pertanto, è stato previsto l'impiego di un ulteriore Reggimento italiano di 600 militari per sei mesi, attestando definitivamente la media dei militari nel teatro per l'intero 2012 a 848.

UNMISS (United Nations Mission in South Sudan).

  Il Sud Sudan, a partire dal 9 luglio 2011, è divenuto formalmente indipendente dal Nord, a seguito del referendum svoltosi nel mese di gennaio del medesimo Pag. 251anno. Nel Paese regna tuttora un clima di forte instabilità, anche a causa delle milizie armate che si oppongono al Governo provvisorio, il cui sviluppo è di difficile prevedibilità.
  Alla luce di ciò l'ONU ha dato avvio alla missione «UNMISS», al fine di supportare la stabilizzazione del neonato Stato e di contribuire, tramite interventi di capacity – building ad ampio spettro, al mantenimento delle condizioni di sicurezza, all'affermarsi dell'Autorità statale e allo sviluppo socio-economico dell'area.
  Il DPKO (Department of Peace-Keeping Operations) dell'ONU ha a sua volta avviato un'indagine volta a raccogliere adesioni alla missione in parola, per la quale è stato assentito da parte nazionale un contributo pari a due militari. In particolare, è previsto il possibile impiego di 2 Ufficiali per ricoprire posizioni di Staff presso il Comando di UNMISS, ovvero da inviare quali «Osservatori» a partire dal mese di marzo 2012.
  In un'ottica prettamente nazionale, un siffatto intervento è funzionale a:
   agevolare lo sviluppo del processo di Pace in Medio Oriente, considerata l'influenza delle regione sull'Egitto e sul traffico di armi verso la Striscia di Gaza, attraverso il Mar Rosso ed il Sinai;
   cercare di contrastare il radicamento di forme di terrorismo transnazionale;
   aumentare la prevenzione dell'escalation delle tensioni locali con il Nord che potrebbero portare a forme di guerra civile e/o problematiche di natura umanitaria;
   garantire una maggiore visibilità dell'Italia, nel contesto delle attività di Peace-Keeping delle Nazioni Unite, nonché partecipare alle pertinenti riunioni tecniche del Consiglio di Sicurezza, normalmente riservate ai soli Paesi contributori.
  Quanto alle disposizioni contenute alla lettere a), b) e c) del comma 2 dell'articolo 5, va detto che si tratta di norme concernenti il personale la cui urgenza e necessità è evidenziata nella relazione illustrativa al decreto-legge, che si sofferma altresì sulla loro strumentalità alla massima possibile efficienza operativa dello strumento militare impegnato nelle missioni internazionali.
  La prima, prevedendo la possibilità del transito nei ruoli sanitari di ciascuna Forza armata a domanda e mediante concorso, di ufficiali di altri ruoli però in possesso delle necessarie lauree od abilitazioni, con ciò consentendo una maggiore disponibilità di medici e di psicologici, anche per le esigenze, rilevanti, delle forze in teatro.
  La seconda riguarda la possibilità di ufficiali dell'Esercito del ruolo normale al ruolo speciale anche a Tenenti colonnelli. Come evidenziato in relazione illustrativa, la disposizione risulta urgente e indispensabile per ragioni di impiego nei settori addestrativi e operativi, giacché consente di ripianare le carenze dei capitani dei ruoli speciali, più direttamente coinvolti nei citati settori, adeguando nel contempo le consistenze nel medesimo grado del ruolo normale nel quale si registrano eccedenze rispetto ai volumi organici di legge.
  La terza, analoga per finalità a quella della disposizione della lettera a), sui Corpi sanitari, riguarda il transito di ufficiali della Marina laureati in ingegneria o in architettura nel corpo del genio navale, d'ufficio, e a decorrere dal 2013, qualora si tratti di ufficiali appartenenti al ruolo normale delle armi navali, ovvero a domanda, sin dall'anno in corso, nel caso di ufficiali fino al grado di Capitano di fregata provenienti dagli altri ruoli normali della Marina.
  Relativamente all'Agenzia Industria Difesa, la lettera e) del comma 2 dell'articolo 5 proroga di tre anni il termine, altrimenti scaduto il 31 dicembre 2011, entro il quale gli stabilimenti gestiti dalla Agenzia in argomento devono conseguire l'obiettivo dell'economica gestione e, a tal fine, rimodula in riduzione il contributo stanziato dalla legge di stabilità del 2012 (6 mln nel 2012, invece di 6,61 mln; 5 mln nel 2013, invece di 6,61 mln; 4 mln nel 2014, invece di 6,61 mln) e consente la prosecuzione dei rapporti di lavoro a Pag. 252tempo determinato stipulati dall'Agenzia, anche qui con riduzioni di spesa, espressamente prevedendo la messa in liquidazione degli stabilimenti che al 31 dicembre 2014 non avessero raggiunto l'economica gestione.
  È una disposizione evidentemente urgente, anzi indifferibile, e necessaria, anzi indispensabile, per mantenere in vita un organismo deputato ad assicurare la permanenza e l'efficienza gestionale di otto stabilimenti che impiegano oggi 1.300 persone, dipendenti della Difesa, e che sono chiamati ad assicurare il diretto sostegno di attività logistiche correlate all'attività operativa delle Forze armate in Italia e all'estero, particolarmente necessario in un momento in cui le riduzioni degli stanziamenti di bilancio rendono assai più problematico se non impossibile il ricorso all'esternalizzazione del supporto. Peraltro, l'AID è positivamente impegnata, come ha espressamente riconosciuto la Corte dei conti nella Relazione sul rendiconto generale dello Stato per il 2010, in un programma di risanamento e potenziamento produttivo che comprende anche la realizzazione di progetti di riconversione e forme di cooperazione con operatori esterni, dei suoi otto stabilimenti, dei quali alcuni hanno già raggiunto l'obiettivo dell'economica gestione, ovvero sono avviati al suo raggiungimento: lo stabilimento farmaceutico di Firenze, produttore di servizi e medicinali strategici, quali i vaccini, e di farmaci orfani, e impegnato nello sviluppo di un programma di ricerca per il trattamento di vittime da shock emorragico; gli stabilimenti di Noceto (PR) e di Baiano di Spoleto (PG), che operano nel campo del munizionamento terrestre; lo stabilimento di Fontana Liri (FR), per la produzione di propellenti e nitrocellulose; lo stabilimento di Castellammare di Stabia (NA), già attivo nel settore dei cordami, impegnato in un progetto di produzione di materiali e tessuti per applicazioni aeronautiche, d'intesa con l'Agenzia Spaziale Italiana; lo stabilimento di Torre Annunziata (NA), impegnato nella riconversione, nel ricondizionamento e nella manutenzione di mezzi militari terrestri e l'Arsenale di Messina, che svolge analoghe attività per i mezzi marittimi; infine lo stabilimento grafico di Gaeta.

Articolo 5, Comma 4: (riduzione finanziamento programma EFA a favore sicurezza personale nelle Missioni internazionali).

  Fra programmi finanziati attraverso le modalità di cui alla legge n. 421 del 1996, ne sono presenti alcuni di grande rilevanza per le operazioni internazionali, in quanto strettamente connessi con le attività operative che i contingenti militari svolgono nei Teatri. Infatti tra questi, in particolare, sia il programma SICRAL-2, indispensabile per sviluppare, tra l'altro, le capacità di comando e controllo, sia Forza NEC, strettamente connesso con la protezione delle forze sia Combat SAR, necessario per le operazioni di ricerca e soccorso in ambienti ove si palesa il rischio di attività ostile, sono ritenuti necessari per assicurare, in condizioni di sicurezza per il personale impiegato, il regolare svolgimento delle operazioni.
  In conseguenza, considerato che le disponibilità derivanti dai limiti di impegno precedentemente autorizzati, da ultimo dalle leggi finanziarie/di stabilità 2008 e 2009, in relazione alla richiamata legge n. 421 del 1996, si sono esauriti già per l'annualità 2012, si è reso indispensabile ed urgente intervenire per evitare ritardi nell'evoluzione dei programmi, che potrebbero recare nocumento sia al personale sia alle operazioni in corso.
  In tal senso, alla luce del descritto quadro di situazione e della valenza e priorità da attribuire ai richiamati programmi, il Governo ha inteso agire individuando le possibilità di intervento offerte dalle disponibilità del bilancio 2012, come approvato dal Parlamento, senza ulteriormente aggravare con nuove o maggiori spese, nonostante la descritta situazione di assoluta esigenza, il quadro generale della finanza pubblica.
  Ciò posto si è provveduto, anche nel più amplio contesto della generale revisione Pag. 253dello strumento militare, al momento in corso di approfondimento da parte degli organi tecnici a ciò deputati, ad individuare nell'autorizzazione di spesa di cui alla legge n. 244 del 2007, relativa al programma EFA, quei possibili margini di manovra per reperire, nell'immediato, fondi sufficienti a garantire la prosecuzione delle attività relative all'annualità 2012, rinviando il finanziamento di quelle successive al termine dei richiamati approfondimenti.