CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 aprile 2011
470.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO
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ALLEGATO

Documento di economia e finanza 2011.
(Doc. LVII, n. 4 Governo).

PROPOSTA DI PARERE FORMULATA DAL RELATORE

La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
esaminato il documento di economia e finanza 2011;
richiamato il parere espresso nella seduta del 23 marzo 2011 sulla Comunicazione della Commissione europea sull'analisi annuale della crescita (COM(2011)11 def);
richiamata altresì la legge n. 39 del 2011 la quale, modificando la legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009), ha introdotto nel ciclo di bilancio annuale il documento di economia e finanza, da presentare da parte del Governo alle Camere entro il 10 aprile di ciascun anno;
considerato che:
tale documento raccoglie il programma annuale di stabilità e il programma nazionale di riforma, in coerenza con le procedure stabilite dall'Unione europea con il c.d. «semestre europeo»;
il documento di economia e finanza per il 2011 prevede una crescita del PIL dell'1,1 per cento per il 2011 (con una revisione al ribasso di 0,2 punti percentuali rispetto alla decisione di finanza pubblica dell'ottobre 2010); dell'1,3 per cento per il 2012 (con una revisione al ribasso di 0,7 punti percentuali rispetto alla decisione di finanza pubblica), dell'1,5 per cento per il 2013 (con una revisione al ribasso di 0',5 punti percentuali rispetto alla decisione di finanza pubblica) e dell'1,6 per cento del 2014;
in questo contesto, il documento fissa l'obiettivo programmatico di un indebitamento netto del 3,9 per cento per il 2011, del 2,7 per cento per il 2012, dell'1,5 per cento per il 2013 e dello 0,7 per cento per il 2014; tali obiettivi coincidono con gli andamenti tendenziali per il 2011 e per il 2012, mentre renderanno necessaria una manovra correttiva nel biennio 2013-2014 per un valore cumulato del 2,3 per cento del PIL; il documento prevede altresì un debito pubblico pari nel 2011 al 120 per cento del PIL, nel 2012 al 119,4 per cento; nel 2013 al 116,9 e nel 2014 al 112,8;
tale quadro programmatico risulta coerente con i vincoli del patto europeo di stabilità e crescita, anche alla luce delle modifiche in corso di approvazione da parte delle istituzioni dell'Unione europea, sia per quanto concerne l'indebitamento netto sia, se si tiene conto degli altri fattori rilevanti individuati dall'Unione, quali l'indebitamento del settore privato o la struttura del debito, per quanto concerne il debito pubblico;
nel programma nazionale di riforma viene altresì delineato un complesso di interventi in materia di: contenimento della spesa pubblica; energia e ambiente; federalismo; infrastrutture e sviluppo; innovazione e capitale umano; lavoro e pensioni; mercato dei prodotti, concorrenza ed efficienza amministrativa; sostegno alle imprese;
tali interventi appaiono coerenti con l'impostazione della strategia «Europa 2020», come definita dalla dieci azioni

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prioritarie individuate nel Consiglio europeo del 24-25 marzo 2011, nonché con il «patto euro-plus»;
ribadito quanto già rilevato nel parere sull'analisi annuale della crescita e cioè che:
il nuovo sistema di governance economica dell'Unione europea appare disallineato tra vincoli e sanzioni rigorose per il rispetto della stabilità macroeconomica e coordinamento debole delle misure per la crescita e l'occupazione;
è presente il rischio di uno scarso coordinamento tra gli obiettivi previsti dalla strategia «Europa 2020» e quelli del «Patto euro-plus»,
esprime

PARERE FAVOREVOLE.