CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 luglio 2010
349.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2010 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese (COM (2010) 135 definitivo - 17696/09).

PROPOSTA DI RELAZIONE DEL RELATORE

La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni),
esaminati il programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2010 e il programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle presidenze spagnola, belga e ungherese;
condiviso, in particolare, quanto evidenziato nel programma del Consiglio dei diciotto mesi, nella parte in cui, per quanto riguarda il tema dell'immigrazione e dell'asilo, si sottolinea come uno degli obiettivi politici chiave dell'Unione europea continui ad essere lo sviluppo di una politica europea lungimirante ed articolata in tali settori;
valutato favorevolmente l'intento delle Presidenze spagnola, belga e ungherese di portare avanti gli impegni per la lotta all'immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani, con riferimento a tutti i settori politici pertinenti, allo sviluppo della gestione integrata delle frontiere esterne, al rafforzamento del ruolo di Frontex, all'ulteriore sviluppo di una politica efficace e sostenibile in materia di rimpatrio e riammissione;
sottolineato che, in ordine alle iniziative relativa allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia, elemento fondamentale del programma di lavoro della Commissione europea è il Piano d'azione 2010-2014, destinato ad individuare le misure concrete e le proposte legislative con cui dare attuazione al Programma di Stoccolma; in tale ambito, particolare rilevanza è attribuita alla presentazione, alla fine del 2010, di una comunicazione relativa ad una strategia di sicurezza interna, che è basata sul rafforzamento delle politiche relative alla cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale e alla gestione delle frontiere esterne dell'Unione europea;
richiamato quanto evidenziato nel programma del Consiglio dei diciotto mesi, nella parte in cui si sottolinea che le tre presidenze si concentreranno sull'attuazione effettiva del programma di Stoccolma, affrontando la sfida che consiste nel coniugare in Europa il rispetto delle libertà fondamentali con il più alto livello possibile di sicurezza;
ricordato che nel programma del Consiglio dei diciotto mesi si sottolinea l'importanza del rafforzamento della cooperazione nel settore della prevenzione della criminalità, unitamente a strategie concertate per la lotta alla criminalità informatica e per l'identificazione ed il recupero dei beni dei criminali e per il contrasto al riciclaggio di denaro;
preso atto che, per quanto riguarda il tema dei diritti fondamentali e della cittadinanza, particolare rilievo viene dato nel programma della Commissione europea alla elaborazione di una relazione sulla cittadinanza volta ad analizzare gli ostacoli ancora esistenti alla libera circolazione e a proporre adeguate soluzioni;
rilevato che, tra le possibili iniziative strategiche e prioritarie, il programma di

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lavoro della Commissione europea richiama la presentazione di una comunicazione sulla politica dei diritti fondamentali nell'Unione europea, in cui si individueranno i metodi per garantire l'efficacia della Carta dei diritti fondamentali nell'ambito delle politiche dell'Unione, tra cui la previsione di un capitolo sui diritti fondamentali per le valutazioni d'impatto della Commissione e l'elaborazione di una relazione annuale per controllare l'attuazione e il rispetto della Carta;
condivisa l'importanza prioritaria attribuita dalla Commissione europea, nel proprio programma di lavoro, agli obiettivi di semplificazione della normativa e di riduzione degli oneri amministrativi, andando anche oltre l'obiettivo fissato per il 2012 - ridurre del 25 cento gli oneri amministrativi - così da proseguire lungo la positiva strada intrapresa anche nei prossimi anni;
esprime una valutazione positiva con le seguenti osservazioni:
1) siano incoraggiate misure volte allo sviluppo della gestione integrata delle frontiere esterne ed al rafforzamento del ruolo di Frontex, conferendo maggiore efficacia alla politica di collaborazione tra Frontex ed i Paesi di origine e di transito dell'immigrazione illegale e prevedendo che gli Stati membri ricevano un sostegno tecnico e finanziario per le iniziative di cooperazione bi e multilaterali che gli stessi intraprendono con i Paesi terzi;
2) sia posta particolare attenzione al ruolo dell'Unione europea nell'ambito delle operazioni di peace-keeping e di polizia civile nei luoghi in cui si rendono necessari tali interventi, anche alla luce del forte impegno in termini di uomini e risorse profuso da parte degli Stati membri;
3) nell'ambito delle iniziative previste nel Programma di Stoccolma, sia posta una particolare attenzione all'esigenza di conciliare la libertà di movimento dei cittadini dell'Unione europea con il potenziamento e la valorizzazione delle misure e degli strumenti operativi a disposizione per il contrasto alla criminalità e al terrorismo;
4) nel quadro delle misure da adottare per la creazione di uno spazio giuridico europeo sia dato particolare rilievo, con riguardo a ciascun settore, alle migliori pratiche adottate nei Paesi dell'Unione europea, così da superare le difficoltà altrimenti connesse ad interventi di armonizzazione di culture giuridiche differenti;
5) siano promosse, a livello di Unione europea, come evidenziato nel programma del Consiglio dei diciotto mesi, le iniziative volte all'identificazione ed al recupero dei beni dei criminali, anche alla luce dei positivi risultati conseguiti dall'Italia in tale ambito;
6) siano portate avanti con decisione le iniziative dirette a promuovere la semplificazione normativa e degli oneri amministrativi, esigenza fortemente avvertita in Italia.

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ALLEGATO 2

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2010 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese (COM (2010) 135 definitivo - 17696/09).

RELAZIONE APPROVATA

La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni),
esaminati il programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2010 e il programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle presidenze spagnola, belga e ungherese;
condiviso, in particolare, quanto evidenziato nel programma del Consiglio dei diciotto mesi, nella parte in cui, per quanto riguarda il tema dell'immigrazione e dell'asilo, si sottolinea come uno degli obiettivi politici chiave dell'Unione europea continui ad essere lo sviluppo di una politica europea lungimirante ed articolata in tali settori;
valutato favorevolmente l'intento delle Presidenze spagnola, belga e ungherese di portare avanti gli impegni per la lotta all'immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani, con riferimento a tutti i settori politici pertinenti, allo sviluppo della gestione integrata delle frontiere esterne, al rafforzamento del ruolo di Frontex, all'ulteriore sviluppo di una politica efficace e sostenibile in materia di rimpatrio e riammissione;
ricordato che la Commissione europea indica, nel programma per il 2010, alcune possibili proposte legislative tra cui una proposta di direttiva sulle condizione di entrata e residenza dei cittadini di paesi terzi a fini di lavoro stagionale ed una proposta di modifica della direttiva 2003/86/CE sul diritto al ricongiungimento familiare;
sottolineato che, in ordine alle iniziative relativa allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia, elemento fondamentale del programma di lavoro della Commissione europea è il Piano d'azione 2010-2014, destinato ad individuare le misure concrete e le proposte legislative con cui dare attuazione al Programma di Stoccolma; in tale ambito, particolare rilevanza è attribuita alla presentazione, alla fine del 2010, di una comunicazione relativa ad una strategia di sicurezza interna, che è basata sul rafforzamento delle politiche relative alla cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale e alla gestione delle frontiere esterne dell'Unione europea;
richiamato quanto evidenziato nel programma del Consiglio dei diciotto mesi, nella parte in cui si sottolinea che le tre presidenze si concentreranno sull'attuazione effettiva del programma di Stoccolma, affrontando la sfida che consiste nel coniugare in Europa il rispetto delle libertà fondamentali con il più alto livello possibile di sicurezza;
ricordato che nel programma del Consiglio dei diciotto mesi si sottolinea l'importanza del rafforzamento della cooperazione nel settore della prevenzione della criminalità, unitamente a strategie concertate per la lotta alla criminalità informatica e per l'identificazione ed il recupero dei beni dei criminali e per il contrasto al riciclaggio di denaro;
preso atto che, per quanto riguarda il tema dei diritti fondamentali e della cittadinanza,

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particolare rilievo viene dato nel programma della Commissione europea alla elaborazione di una relazione sulla cittadinanza volta ad analizzare gli ostacoli ancora esistenti alla libera circolazione e a proporre adeguate soluzioni;
rilevato che, tra le possibili iniziative strategiche e prioritarie, il programma di lavoro della Commissione europea richiama la presentazione di una comunicazione sulla politica dei diritti fondamentali nell'Unione europea, in cui si individueranno i metodi per garantire l'efficacia della Carta dei diritti fondamentali nell'ambito delle politiche dell'Unione, tra cui la previsione di un capitolo sui diritti fondamentali per le valutazioni d'impatto della Commissione e l'elaborazione di una relazione annuale per controllare l'attuazione e il rispetto della Carta;
condivisa l'importanza prioritaria attribuita dalla Commissione europea, nel proprio programma di lavoro, agli obiettivi di semplificazione della normativa e di riduzione degli oneri amministrativi, andando anche oltre l'obiettivo fissato per il 2012 - ridurre del 25 cento gli oneri amministrativi - così da proseguire lungo la positiva strada intrapresa anche nei prossimi anni:
esprime una valutazione positiva con le seguenti osservazioni:
1) siano incoraggiate misure volte allo sviluppo della gestione integrata delle frontiere esterne ed al rafforzamento del ruolo di Frontex, conferendo maggiore efficacia alla politica di collaborazione tra Frontex ed i Paesi di origine e di transito dell'immigrazione illegale e prevedendo che gli Stati membri ricevano un sostegno tecnico e finanziario per le iniziative di cooperazione bi e multilaterali che gli stessi intraprendono con i Paesi terzi;
2) sia posta particolare attenzione al ruolo dell'Unione europea nell'ambito delle operazioni di peace-keeping e di polizia civile nei luoghi in cui si rendono necessari tali interventi, anche alla luce del forte impegno in termini di uomini e risorse profuso da parte degli Stati membri;
3) nell'ambito delle iniziative previste nel Programma di Stoccolma, sia posta una particolare attenzione all'esigenza di garantire, da una parte, la libertà di movimento dei cittadini dell'Unione europea e, dall'altra parte, il potenziamento e la valorizzazione delle misure e degli strumenti operativi a disposizione per il contrasto alla criminalità e al terrorismo;
4) nel quadro delle misure da adottare per la creazione di uno spazio giuridico europeo sia dato particolare rilievo, con riguardo a ciascun settore, alle migliori pratiche adottate nei Paesi dell'Unione europea, così da superare le difficoltà altrimenti connesse ad interventi di armonizzazione di culture giuridiche differenti;
5) siano promosse, a livello di Unione europea, come evidenziato nel programma del Consiglio dei diciotto mesi, le iniziative volte all'identificazione ed al recupero dei beni dei criminali, anche alla luce dei positivi risultati conseguiti dall'Italia in tale ambito;
6) con riferimento alle possibili proposte legislative della Commissione europea per il 2010 relative alle condizione di entrata e residenza dei cittadini di paesi terzi a fini di lavoro stagionale ed alla modifica della direttiva 2003/86/CE sul diritto al ricongiungimento familiare sia assicurato che tali atti siano adottati tenendo conto delle esperienze maturate presso i Paesi dell'Unione europea e considerando le nuove condizioni, anche economiche, in cui si trova l'Europa;
7) siano portate avanti con decisione le iniziative dirette a promuovere la semplificazione normativa e degli oneri amministrativi, esigenza fortemente avvertita in Italia.