CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 maggio 2010
329.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-02940 Bernardo: Dilazione dei termini di versamento delle imposte in favore delle imprese in difficoltà.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con il documento di sindacato ispettivo in esame, l'Onorevole interrogante, nel mettere in evidenza come molte aziende, a causa della grave crisi economica, abbiano difficoltà nell'onorare gli impegni assunti sia con il mondo bancario sia con il fisco, richiama l'accordo del 3 agosto 2009 tra Abi, Confindustria e Governo sulla possibilità, concessa a favore delle imprese in difficoltà con meno di 250 dipendenti, di congelare, per almeno 12 mesi, i pagamenti delle rate dei mutui bancari e di ottenere una dilazione di 270 giorni per quanto riguarda le scadenze di saldo a breve termine.
In proposito, sull'esempio della citata intesa, viene chiesto di assumere un'iniziativa normativa ovvero di intervenire affinché l'Agenzia delle entrate emani una circolare che preveda, a favore delle imprese in difficoltà economica, un periodo di sospensione di 12 mesi per il pagamento delle somme iscritte a ruolo dilazionate.
Al riguardo, l'Agenzia delle Entrate ha fatto presente che, a conferma dell'attenzione riservata alle difficoltà dei contribuenti nell'adempimento dei loro obblighi fiscali, possono essere citati numerosi interventi normativi e di prassi; si fa riferimento, ad esempio, all'avvenuta abrogazione della norma che prevedeva l'obbligo della fideiussione bancaria per ottenere la rateizzazione del debito, all'aumento dei tempi stessi di rateizzazione (fino a 72 mesi) e alla possibilità di rateizzare anche gli interessi moratori e i compensi di riscossione.
In tal senso, peraltro, viene evidenziato come la diffusa possibilità di rateizzare le somme iscritte a molo, ai sensi dell'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, ha consentito di andare incontro alle esigenze dei contribuenti in situazione di temporanea difficoltà ottenendo altresì una maggiore efficienza nell'attività di riscossione, grazie alla riduzione del numero delle procedure cautelari ed esecutive avviate.
Ciò premesso, l'Agenzia fa presente che l'emanazione di una circolare che preveda il congelamento dei pagamenti rateali in atto per un periodo di 12 mesi, non sarebbe legittima, in quanto andrebbe a dispone in una materia già disciplinata dalla legge.
Quanto, invece, alla proposta di assumere iniziative normative volte a tutelare i contribuenti-debitori che versino in situazioni di grave crisi finanziaria, occorre, in ogni caso, tenere conto sia delle conseguenze in termini di minor gettito atteso, derivante direttamente dalla sospensione delle procedure esecutive in corso, sia della prevedibile diminuzione del tasso di adesione spontanea, dovuto all'indebolimento dell'effetto di deterrenza garantito dall'azione degli agenti della riscossione.

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ALLEGATO 2

5-02941 Messina: Utilizzo da parte della Guardia di finanza di un immobile privato sito in Como.

TESTO DELLA RISPOSTA

Relativamente alla questione segnalata con l'interrogazione in esame il Comando Generale della Guardia di finanza ha riferito che il Nucleo di Polizia Tributaria di Como occupa, da oltre 20 anni, una porzione del complesso immobiliare «ex Monastero delle Madri Benedettine» e, precisamente, quella con ingresso da Via Raimondi n. 2, denominata Caserma «Franco Mazzi».
La Caserma «Mazzi», dapprima demaniale, era stata assegnata in uso governativo al Corpo. Successivamente, per effetto del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 30 giugno 2005, è stata ceduta alla «CONI Servizi S.p.A., con sede in Roma - Largo De Bosis, 15. Quest'ultima l'ha venduta alla società SICILCASE S.r.l., con sede in Busto Arsizio (VA) - Viale Cadonia n. 5, che a sua volta, in data 06 maggio 2008, l'ha rivenduta alla società «COMO 2006 SRL» con sede in Bergamo - Via Matris Domini n. 3.
In considerazione delle repentine operazioni di compravendita, non è stato possibile procedere alla formalizzazione degli atti di locazione passiva da parte del Corpo, peraltro, mai richiesta dalle diverse proprietà susseguitesi che, invece, hanno richiesto il rilascio del bene.
Nel 2006 il Comando Generale della Guardia di finanza ha autorizzato il trasferimento del Nucleo di polizia tributaria di Corno dalla Caserma «Mazzi» alla caserma «Fin. Luigi Valli», (ubicata in Como - Frazione Albate, Via G. Medici n. 34), previa esecuzione dei lavori di ristrutturazione e di adeguamento (a cura e spese del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lombardia), attualmente ancora in corso.
Il predetto Comando Generale evidenzia che il proprio intendimento è stato sempre quello di effettuare, a posteriori, i pagamenti relativi alle occupazioni extracontrattuali con il ricorso al riconoscimento del debito.
Per quanto attiene la richiesta di pagamento per l'occupazione relativa al periodo dal 06 maggio 2008 al 06 gennaio 2010 il Comando Generale ha rappresentato di aver ricevuto, per il tramite del Reparto Tecnico Logistico Lombardia, la lettera dell'11 febbraio 2010 con la quale lo Studio Legale Associato Conti Vannini di Bergamo nel chiedere di sapere quando verrà effettuata la riconsegna dell'immobile comunica che l'importo del debito vantato per il periodo di riferimento ammonta ad 200.000,00 euro.
Al riguardo il Comando Generale della Guardia di finanza evidenzia che attesa l'originaria demanialità del bene e la mancanza, da sempre, di un contratto locativo in essere, anche con le precedenti proprietà, ai fine di poter corrispondere all'attuale creditore la somma necessaria all'estinzione, della posizione debitoria, è necessario addivenire ad un transattivo», nel quale, oltre all'importo dovuto per il periodo di occupazione sine titulo, che comunque andrà opportunamente stabilito a cura della competente Filiale dell'Agenzia del demanio, dovrà anche essere sancito che il momento del rilascio della porzione immobiliare di Via Raimondi n. 2 dovrà necessariamente coincidere con il completamento dei lavori di adeguamento

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nella Caserma «Fin. Luigi Valli», ove sarà allocato il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Como.
Il Comando Generale, infine, nel segnalare che non risulta pervenuta alcuna fattura emessa dalla società «Como 2006 S.r.L», fa presente che il rilascio della porzione immobiliare di Via Raimondi n. 2, potrà avvenire verosimilmente entro la metà del mese di luglio del corrente anno.

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ALLEGATO 3

5-02942 De Micheli: Corresponsione al comune di Empoli dei trasferimenti statali compensativi a fronte dell'abolizione dell'ICI sulla prima casa.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione, l'On. De Micheli - nel segnalare che l'articolo 1 del decreto-legge n. 93 del 2008 ha previsto che, a decorrere dall'anno 2008, è esclusa dall'imposta comunale sugli immobili, di cui al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale - fa presente che il comune di Empoli avrebbe ricevuto a titolo di rimborso delle conseguenti minori entrate per l'anno 2008 l'importo di euro 3.527.734,48, a fronte di una perdita di gettito che ammonterebbe come da certificazione presentata al Ministero dell'Interno, a euro 3.959.493,43.
Conseguentemente, chiedono se il Governo sia a conoscenza delle reali spettanze attese dal predetto Comune di Empoli, nonché della discrepanza tra i dati evidenziati dal Ministero dell'interno sul proprio sito istituzionale e quelli comunicati dal Comune in questione.
Al riguardo, si fa presente che, proprio al fine di procedere all'integrale rimborso delle minori entrate conseguenti all'abolizione dell'ICI prima casa, di cui all'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito con modificazioni nella legge 24 luglio 2008, n. 126, l'originario stanziamento di circa 2.604 milioni di euro è stato inizialmente integrato della somma supplementare di 260 milioni di euro, riconosciuta per l'anno 2008 a titolo di regolazione contabile pregressa dal comma 8, dell'articolo 2 del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito con modificazioni nella legge 4 dicembre 2008, n. 189.
Successivamente, sulla base delle certificazioni trasmesse dai comuni interessati al Ministero dell'Interno, in applicazione del comma 32, dell'articolo 77-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni nella legge 6 agosto 2008, n. 133, attestanti l'ammontare del minor gettito ICI in questione, tale stanziamento è stato integrato dal comma 127, dell'articolo 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191 di 156 milioni di euro per l'anno 2008 e di 760 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009.
Pertanto, le risorse attualmente finalizzate al rimborso del minor gettito ICI ammontano a 3.020 milioni di euro per l'anno 2008 e a 3.364 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009.
Per quanto riguarda la differenza tra le spettanze attese dai Comune di Empoli e quelle comunicate dal Ministero dell'Interno, e più in generale le differenze tra quanto riconosciuto per l'anno 2008 e quanto certificato dai comuni in relazione allo stesso anno 2008, si precisa la differenza deriva dalla circostanza che per il ristoro delle minori entrate ICI sull'abitazione principale per l'anno 2008 sono state prese a riferimento le certificazioni trasmesse dai comuni interessati nell'anno 2008 e relative alle minori entrate 2007, che ammontano complessivamente a 3.020 milioni di euro, e non già, come richiesto dai comuni e dall'ANCI, le minori entrate certificate nel 2009 sulla base dei dati 2008 pari a 3.364 milioni di euro.
Conseguentemente, l'ulteriore integrazione dello stanziamento per l'anno 2008

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dell'apposito capitolo di bilancio 1321 dello stato di previsione del Ministero dell'interno finalizzato al rimborso ai comuni del minor gettito ICI sull'abitazione principale, necessiterebbe di un apposito intervento legislativo che dovrebbe anche farsi carico di reperire le occorrenti risorse finanziarie a copertura del relativo onere per il bilancio statale che ammonta a 344 milioni di euro.
Sulla questione il Ministero dell'interno ha comunicato, di aver informato ogni singolo Comune dell'importo spettante, pagandola integralmente, sulla base delle citate prescrizioni di legge, integrate da ultimo dal citato articolo 2, comma 127, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (finanziaria 2010), con conseguente modificazione delle assegnazioni finanziarie per tale operazione nella misura di 156 milioni di euro per l'anno 2008, e 760 milioni di euro per il 2009.
Ciò ha determinato, per l'anno 2008, un fondo complessivo di euro 3.020.000.000,00, il quale copre solo l'89,75 per cento circa delle somme certificate dai Comuni, pari a circa 3.364.550.000,00.
Per il 2009, invece, gli stanziamenti coprono integralmente gli importi dovuti.
Di conseguenza, al Comune di Empoli, per l'anno 2008, è stata attribuita la somma di euro 3.554.598,74, cifra corrispondente all'89,75 per cento dell'importo certificato pari ad euro 3.959.493,43.
Il Ministero dell'interno ha, infine, precisato che non sussistono errori o discrepanze sui dati divulgati sul sito Internet della propria Direzione Centrale della Finanza Locale.

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ALLEGATO 4

Risoluzione n. 7-00335 Del Tenno e Contento: Proroga della detassazione degli investimenti in macchinari.

NUOVO TESTO APPROVATO DELLA RISOLUZIONE

La VI Commissione,
premesso che:
la detassazione degli investimenti in macchinari, di cui all'articolo 5 del decreto-legge n. 78 del 2009, costituisce un utile strumento di sostegno del tessuto economico;
la predetta agevolazione risulta tuttavia applicabile agli investimenti effettuati solo fino al 30 giugno 2010;
nell'attuale fase di crisi economica è importante mantenere in vigore quelle misure che siano in grado di incentivare l'attività economica e favorire l'ammodernamento dell'apparato produttivo nazionale;
in particolare, è auspicabile che la vigenza della predetta agevolazione sia prorogata fino alla fine dell'anno in corso, al fine di assicurare un concreto aiuto alle imprese, che generalmente effettuano gli interventi di rinnovamento della loro dotazione infrastrutturale durante il periodo estivo,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di assumere un'iniziativa normativa volta a disporre la proroga, fino al 31 dicembre 2010, dell'esclusione dal reddito d'impresa del 50 per cento degli investimenti in nuovi macchinari ed apparecchiature, prevista dall'articolo 5 del decreto-legge n. 78 del 2009.
(7-00335)
«Del Tenno, Contento».