CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 gennaio 2010
272.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 1/2010: Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia e disposizioni per l'attivazione del Servizio europeo per l'azione esterna e per l'Amministrazione della Difesa (nuovo testo C. 3097 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),
esaminato il nuovo testo del disegno di legge C. 3097 Governo, di conversione in legge del DL 1/2010: Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia e disposizioni per l'attivazione del Servizio europeo per l'azione esterna e per l'Amministrazione della Difesa;
rilevata l'opportunità di:
1) valutare, nell'ambito delle istituzioni dell'Unione europea, le modalità per un intervento efficace a sostegno della popolazione di Haiti colpita dal recente sisma, con la finalità principale di garantire la distribuzione degli aiuti;
2) valutare il coordinamento tra le disposizioni in materia di assunzione di personale diplomatico di cui all'articolo 4 e l'istituzione del Servizio comune di azione esterna, con particolare riferimento alla collocazione del Servizio nell'ambito della Commissione europea;

esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Comunicazioni sull'incontro di una delegazione della Commissione politiche dell'UE con la Commissione per l'Unione europea del Parlamento spagnolo (Madrid, 19 gennaio 2010).

Il 19 gennaio 2010 una delegazione della XIV Commissione, composta dal Vice Presidente Farinone e dall'On. Formichella ha svolto un incontro con una delegazione della Commissione per l'Unione europea del Parlamento spagnolo.
All'incontro erano presenti, in particolare, il Presidente ARIAS CANETE nonché i capigruppo nella medesima commissione del Partito socialista, MOSCOSO DEL PRADO HERNÁNDEZ, del Partito popolare, BECERRIL BUSTAMANTE, nonché del gruppo parlamentare catalano «Convergència i unió (GPCIU),» CASAS I BEDÓS e del gruppo parlamentare «Intesa catalana per il progresso (GPECP), SABATÉ BORRÀS.
La riunione è stata di estrema utilità in quanto ha consentito uno scambio articolato ed approfondito di punti di vista ed esperienze, dal quale è emersa una sostanziale convergenza tra le due delegazioni sia sul piano del metodo sia su quello dei contenuti.
Sotto il primo profilo, dando seguito alle proposte formulate nella lettera del Presidente Pescante al Presidente Arias Canete dello scorso dicembre, le due delegazioni hanno pienamente concordato sull'esigenza di avviare una cooperazione bilaterale privilegiata tra le due commissioni, attraverso ulteriori incontri nonché mediante lo scambio di informazioni e documentazione sulle rispettive attività. Ciò soprattutto in considerazione del fatto che l'Italia e la Spagna condividono non soltanto gli stessi interessi in relazione a gran parte delle politiche dell'UE ma anche la stessa concezione del stesso processo di integrazione europea. Conseguentemente, i componenti della delegazione italiana hanno sottolineato l'esigenza che i due parlamenti promuovano la creazione di un «asse» tra Italia e Spagna nelle sedi decisionali europee che, su questioni di interesse comune, operi senza alcun complesso di inferiorità rispetto a quello tradizionale franco-tedesco. La delegazione spagnola ha pienamente concordato con questa impostazione; il Presidente ARIAS CANETE ha anzi osservato che il legame privilegiato tra i due paesi deve riguardare non soltanto il parlamento e il governi ma deve estendersi anche alle regioni e gli enti locali e territoriali.
L'On. FORMICHELLA ha osservato, più in generale, che lo sviluppo delle relazioni con gli altri parlamenti dell'UE costituisce una delle priorità per la XIV Commissione in questa legislatura, in ragione del valore aggiunto che esso può offrire per un migliore esercizio delle competenze di ciascuna assemblea e, più in generale, per l'affermazione della dimensione parlamentare e democratica dell'UE, ricordando le iniziative assunte sia per promuovere rapporti più articolati tra la Camera ed il Parlamento europeo e gli altri parlamenti nazionali sia per creare un raccordo più sistematico anche tra le formazioni politiche riconducibili alle medesime famiglie politiche europee.
Per quanto riguarda gli specifici temi oggetto della riunione, sono stati approfonditi i profili relativi: all'applicazione delle disposizioni del Trattato di Lisbona relative al ruolo dei parlamenti nazionali, con particolare riguardo alla cooperazione interparlamentare nonché al ruolo della COSAC, anche in vista della prossima

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riunione plenaria del 31 maggio-1 giugno a Madrid; alle priorità della Presidenza spagnola del Consiglio, con particolare riguardo alla Strategia UE 2020 e alle azioni per la ripresa economica e per le piccole e medie imprese; al partenariato euromediterraneo, al Programma di Stoccolma per lo Spazio di libertà, sicurezza e giustizia, soprattutto in relazione alla politica per l'immigrazione; alla politica di coesione.
Con riguardo al primo aspetto, il Vice Presidente FARINONE ha anzitutto illustrato le misure sinora adottate o in corso di esame in Italia per l'applicazione dei nuovi poteri conferiti o dal Trattato di Lisbona alle Camere, richiamando in particolare la procedura per l'esame di sussidiarietà, ai fini del meccanismo dell'allerta precoce, introdotta con il parere della Giunta per il regolamento del 6 ottobre 2009. In secondo luogo, il Vice Presidente Farinone ha sottolineato come in questa legislatura la Camera abbia incrementato in misura esponenziale il suo intervento nella fase di formazione della normativa europea, grazie al ruolo di impulso della Commissione politiche UE.
Per quanto riguarda la cooperazione interparlamentare, il Vice Presidente FARINONE ha illustrato la posizione italiana in vista delle ridefinizione del ruolo della COSAC nel nuovo contesto disegnato dal Trattato di Lisbona.
In particolare, ha ribadito la contrarietà della Camera alle proposte volte a configurare la COSAC quale sede per un esercizio quasi congiunto o collettivo del controllo di sussidiarietà, prospettata in una lettera inviata nello scorso dicembre al Presidente ARIAS CANETE dai presidenti delle commissioni per gli affari europei di 8 camere, tra cui il Bundestag e il Senato francese.
Il Parlamento italiano, così come altri parlamenti ritiene che sarebbe difficile ed inappropriato esercitare collettivamente una prerogativa che ciascun parlamento o camera esercita in base a procedure, competenze e sensibilità politiche proprie; inoltre. un coordinamento in seno alla COSAC rischierebbe di limitare i parlamenti nazionali al ruolo di meri «guardalinee» delle competenze configurandoli essenzialmente come «antagonisti» delle Istituzioni europee.
Il Vice Presidente FARINONE ha sottolineato che la Camera ritiene invece che la COSAC debba svolgere - con efficienza maggiore - un ruolo di forum per lo scambio di esperienze, migliori pratiche e valutazioni non solo sulla sussidiarietà ma anche sul merito delle scelte politiche delle Istituzioni europee.
Il Presidente ARIAS CANETE ha espresso una tendenziale convergenza con la posizione italiana, rilevando che l'idea di concentrare la COSAC sulla sussidiarietà, attraverso l'esame congiunto di singole proposte legislative, è inattuabile e oramai superata. Ha quindi preannunciato l'invio di un questionario sul ruolo futuro della COSAC a tutti i parlamenti nazionali, sollecitando il Parlamento italiano a formulare proposte innovative e originali.
Con riguardo alle priorità della Presidenza Spagnola, l'On. MOSCOSO DEL PRADO ha posto l'accento sull'iniziativa della Presidenza spagnola per rafforzare la governance economica ed assicurare l'effettività della Strategia UE 2020 per la crescita, l'occupazione e lo sviluppo, ricordando che questa impostazione è stata concordata dal Governo spagnolo con le Camere.
L'On. FARINONE ha espresso pieno sostegno all'iniziativa spagnola, anche con la convocazione di una riunione straordinaria del Consiglio europeo il prossimo 11 febbraio, ricordando che a Camera si è più volte pronunciata in questo senso, e preannunciando l'avvio (che ha poi avuto luogo il 20 gennaio) dell'esame della comunicazione della Commissione europea sulla Strategia UE 2020 congiuntamente alla Commissione bilancio.
Con riguardo al partenariato euromediterraneo, entrambe le delegazioni hanno concordato che si tratta di un tema prioritario non solo per Italia e Spagna ma l'intera UE; auspicando che su esso si concentri la cooperazioni tra le due commissioni per gli affari europei.

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L'On. FARINONE ha, in particolare, ricordato che la fase attuale è cruciale per lo sviluppo del processo euromediterraneo.. Per un verso, il rafforzamento delle relazioni con i Paesi dell'altra sponda del Mediterraneo è reso sempre più urgente e ineludibile per il governo dei flussi migratori, la lotta alla criminalità, al terrorismo e al traffico di esseri umani, la pace e la stabilità nel Medio Oriente, lo sviluppo economico e degli scambi commerciali della stessa UE, l'approvvigionamento energetico.
Per altro verso, all'interno dell'UE, come costatato anche all'ultima COSAC di Stoccolma, alcuni Paesi privilegiano altri partenariati regionali, quali quello orientale e quello baltico, distogliendo non soltanto l'iniziativa politica ma anche risorse finanziarie da quello euromediterraneo.
L'On. Farinone ha quindi ribadito la necessità di mantenere gli attuali criteri di ripartizione degli stanziamenti dello Strumento europeo per la politica di vicinato - per i due terzi al partenariato mediterraneo e per un terzo a quello orientale - nell'ambito della redistribuzione nel periodo 2011-2013 preannunciata nel programma spagnolo indica inoltre alcuni altri passaggi di estrema importanza e delicatezza:
Il Presidente ARIAS CANETE ha convenuto con questo approccio, assicurando che la Presidenza Spagnola del Consiglio si impegnerà in questa direzione.
Anche con riguardo al tema dell'immigrazione si è registrata una forte convergenza tra le due delegazioni.
Dopo un'introduzione dell'On. SABATÉ BORRÀS - che ha sottolineato lo scarso sostegno da parte dell'UE e degli altri Stati membri. Ai Paesi più esposti come Italia e Spagna e le implicazioni sociali e di ordine pubblico dei flussi di immigrati irregolari - l'On. FORMICHELLA ha affermato l'esigenza - anche la luce del Trattato di Lisbona - di porre rimedio a questa grave carenza nell'azione europea, applicando il principio di solidarietà per cui tutti i paesi europei, anche attraverso il bilancio dell'Unione europea, debbono contribuire agli oneri comuni.
Ha inoltre osservato che - al di là dell'interesse specifico e immediato spagnolo ed italiano - le questioni relative all'immigrazione richiedano risposte condivise e progressi concreti da cui dipendono le prospettive stesse di avanzamento del processo di integrazione europea.
L'On. Formichella ha quindi espresso apprezzamento per il programma della Presidenza spagnola, che indica tra le priorità, in coerenza con il Programma di Stoccolma, lo sviluppo di una reale politica in materia di immigrazione, sia per quanto attiene ai requisiti di ammissione degli immigrati legali sia per quanto attiene alla lotta all'immigrazione illegale.
Richiamando il documento finale sul Programma di Stoccolma approvato all'unanimità nello scorso dicembre dalle Commissioni affari costituzionali e giustizia della Camera sulla base di un parere della Commissione politiche europea, ha quindi sottolineato che l'Italia ritiene prioritario:
a) il rafforzamento degli strumenti, a partire da Frontex, idonei a contrastare con maggiore efficacia l'attività delle organizzazioni criminali che traggono profitti dal trasferimento nel territorio dell'UE di immigrati ovvero dal loro sfruttamento lavorativo;
b) il sostegno ai paesi terzi che non dispongano di mezzi e risorse adeguati, esprimendo apprezzamento per l'intenzione della Presidenza Spagnola di rafforzare la cooperazione con il Marocco ed auspicando analoghe iniziative nei confronti della Libia e degli altri Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo;
c) l'esigenza di parametrare le dimensioni dei flussi migratori regolari alle effettive opportunità di impiego legale nel territorio dell'UE;
d) rendere obbligatoria ed irrevocabile, ai sensi dell'articolo 80 del Trattato sul funzionamento dell'UE, la solidarietà tra i diversi Stati membri a fronte delle pressioni migratorie, garantendo una più

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equa ripartizione degli oneri, anche sul piano finanziario, tra tutti i Paesi dell'Unione;
e) rivedere a questo scopo le regole in materia di reinsediamento all'interno dell'UE degli immigrati;
f) procedere alla creazione di un Ufficio europeo dell'asilo in tempi rapidi.

Le due delegazioni hanno poi convenuto di considerare prioritaria la cooperazione tra Italia e Spagna in materia di politica regionale dell'UE.
La delegazione spagnola considera prioritaria la salvaguardia degli stanziamenti per le regioni ultraperiferiche, quali le Canarie. L'On. FORMICHELLA ha sottolineato come Italia e Spagna abbiano a più riprese difeso la politica regionale europea dai tentativi di rinazionalizzazione o di concentrazione delle risorse finanziarie a favore dei soli nuovi Stati membri dell'Est, auspicando uno sforzo comune in questa direzione anche in occasione dell'imminente revisione del quadro finanziario dell'UE e della riforma della politica di coesione.
Infine, le due delegazioni hanno svolto uno scambio di informazioni sul quadro normativo e regolamentare vigente in materia di intervento delle rispettive commissioni in materia europea.
Il Presidente ARIAS CANETE ha richiamato sinteticamente la legge dello scorso 23 dicembre che ha rafforzato le competenze della commissione bicamerale per gli affari europei del Parlamento spagnola, in particolare per l'esercizio dei poteri previsti dal nuovo Trattato.
Gli Onorevoli FARINONE E FORMICHELLA hanno invece illustrato le modifiche apportate alla legge 11 nel corso dell'esame alla Camera del ddl comunitaria 2009 e accennato alle proposte di riforma organica della medesima legge presentate alla Camera da quattro gruppi politici, sottolineando come tutte mirino al rafforzamento del ruolo delle Camere nella formazione della normative e nelle politiche dell'UE.
In conclusione, le due delegazioni hanno convenuto sull'esigenza di procedere quanto prima ad ulteriori iniziative comuni, nel quadro della cooperazione bilaterale rafforzata.