CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 1° ottobre 2009
226.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013 (Doc. LVII, n. 2-bis).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VI Commissione Finanze,
esaminata, per gli aspetti di competenza, la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013 (Doc. LVII, n. 2-bis);
evidenziato come la Nota di aggiornamento dia conto della ripresa delle prospettive macroeconomiche a livello mondiale evidenziatasi a partire dalla scorsa estate, la quale è stata favorita dalle misure di sostegno all'economia adottate da tutti i Governi dei Paesi avanzati e dall'allentamento delle tensioni registratesi sui mercati finanziari;
rilevato come il relativo miglioramento dello scenario internazionale non indichi tuttavia il definitivo superamento della condizione di difficoltà dell'economia mondiale, le cui prospettive di ripresa rimangono tuttora incerte sia nelle dimensioni sia nella tempistica, e come risultino ancora gravi i riflessi della crisi sul mercato del lavoro e sul tasso di disoccupazione;
sottolineato, in via generale, come la Nota di aggiornamento confermi sostanzialmente gli obiettivi finanziari indicati nel Documento di programmazione economico-finanziaria, ad ulteriore testimonianza dell'equilibrio, del realismo e della prudenza ai quali il Governo ha saputo improntare, fin dall'inizio della Legislatura in corso, la propria politica economica;
rilevati, per quanto riguarda specificamente gli ambiti di competenza della Commissione Finanze, gli effetti negativi della crisi sull'andamento delle entrate erariali, che si ridurranno nel 2009 di circa 1,6 miliardi di euro, in larga parte a causa del ridimensionamento del gettito delle imposte indirette, pari a circa 1,5 miliardi, nonché, in misura minore, della riduzione delle entrate contributive;
evidenziato come, nonostante tali elementi di debolezza nell'andamento del prelievo fiscale, e nonostante l'aumento di circa 1,5 miliardi registrato per le spese in conto capitale, la Nota di aggiornamento confermi la previsione relativa al valore dell'indebitamento netto per il 2009 contenuta nel DPEF, fissata nel 5,3 per cento in rapporto al PIL, soprattutto grazie alla riduzione delle spese correnti di circa 3,4 miliardi di euro, di cui circa la metà legata al decremento degli oneri per interessi sul debito pubblico connessa alla riduzione dei tassi d'interesse;
rilevato inoltre come, secondo le indicazioni contenute nella Nota, il rapporto tra il debito pubblico ed il PIL dovrebbe migliorare, rispetto alle previsioni del DPEF, in tutti gli anni del periodo 2009-2013, in particolare riducendosi dal 115,3 al 115,1 per cento nel 2009, dal 118,2 al 117,3 nel 2010, e dal 118 al 116,9 nel 2011, discendendo al 112,7 nel 2013;

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sottolineata l'esigenza di cogliere tutte le occasioni di rilancio del tessuto produttivo nazionale fornite dal miglioramento dello scenario macroeconomico mondiale, proseguendo e rafforzando la politica di salvaguardia dei conti pubblici e di sostegno al rilancio delle iniziative produttive già avviata con il decreto-legge n. 185 del 2008 e con i decreti-legge n. 5 e n. 78 del 2009,
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PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013 (Doc. LVII, n. 2-bis).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione Finanze,
esaminata, per gli aspetti di competenza, la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013 (Doc. LVII, n. 2-bis);
evidenziato come la Nota di aggiornamento dia conto della ripresa delle prospettive macroeconomiche a livello mondiale evidenziatasi a partire dalla scorsa estate, la quale è stata favorita dalle misure di sostegno all'economia adottate da tutti i Governi dei Paesi avanzati e dall'allentamento delle tensioni registratesi sui mercati finanziari;
rilevato come il relativo miglioramento dello scenario internazionale non indichi tuttavia il definitivo superamento della condizione di difficoltà dell'economia mondiale, le cui prospettive di ripresa rimangono tuttora incerte sia nelle dimensioni sia nella tempistica, e come risultino ancora gravi i riflessi della crisi sul mercato del lavoro e sul tasso di disoccupazione;
sottolineato, in via generale, come la Nota di aggiornamento confermi sostanzialmente gli obiettivi finanziari indicati nel Documento di programmazione economico-finanziaria, ad ulteriore testimonianza dell'equilibrio, del realismo e della prudenza ai quali il Governo ha saputo improntare, fin dall'inizio della Legislatura in corso, la propria politica economica;
rilevati, per quanto riguarda specificamente gli ambiti di competenza della Commissione Finanze, gli effetti negativi della crisi sull'andamento delle entrate erariali, che si ridurranno nel 2009 di circa 1,6 miliardi di euro, in larga parte a causa del ridimensionamento del gettito delle imposte indirette, pari a circa 1,5 miliardi, nonché, in misura minore, della riduzione delle entrate contributive;
evidenziato come, nonostante tali elementi di debolezza nell'andamento del prelievo fiscale, e nonostante l'aumento di circa 1,5 miliardi registrato per le spese in conto capitale, la Nota di aggiornamento confermi la previsione relativa al valore dell'indebitamento netto per il 2009 contenuta nel DPEF, fissata nel 5,3 per cento in rapporto al PIL, soprattutto grazie alla riduzione delle spese correnti di circa 3,4 miliardi di euro, di cui circa la metà legata al decremento degli oneri per interessi sul debito pubblico connessa alla riduzione dei tassi d'interesse;
rilevato inoltre come, secondo le indicazioni contenute nella Nota, il rapporto tra il debito pubblico ed il PIL dovrebbe migliorare, rispetto alle previsioni del DPEF, in tutti gli anni del periodo 2009-2013, in particolare riducendosi dal 115,3 al 115,1 per cento nel 2009, dal 118,2 al 117,3 nel 2010, e dal 118 al 116,9 nel 2011, discendendo al 112,7 nel 2013;
sottolineata l'esigenza di cogliere tutte le occasioni di rilancio del tessuto produttivo nazionale fornite dal miglioramento

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dello scenario macroeconomico mondiale, proseguendo e rafforzando la politica di salvaguardia dei conti pubblici e di sostegno al rilancio delle iniziative produttive già avviata con il decreto - legge n. 185 del 2008 e con i decreti - legge n. 5 e n. 78 del 2009;
sottolineata l'esigenza che il Governo si adoperi in tutte le sedi, europee ed internazionali, al fine di favorire una politica monetaria volta a mantenere bassi i tassi di interesse, in considerazione degli effetti positivi che ciò potrà avere sulla liquidità del sistema economico nonché sulla spesa per gli interessi sul debito pubblico,
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PARERE FAVOREVOLE