CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 febbraio 2009
139.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
ALLEGATO
Pag. 272

ALLEGATO

5-00551 Codurelli e Mattesini: Misure per favorire l'incremento delle assunzioni di personale infermieristico.

TESTO DELLA RISPOSTA

Premetto che contrariamente a quanto affermato nell'atto parlamentare, sin dagli anni '90 il profilo professione dell'infermiere ha acquisito una sempre maggiore valorizzazione (superamento del mansionario, formazione universitaria e individuazione della qualifica dirigenziale).
Inoltre, in attuazione della legge 10 agosto 2000, n. 251 (Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche) alcune Regioni hanno avviato un sistema di organizzazione delle strutture ospedaliere incentrato, non più sulle discipline mediche, ma sulla complessità assistenziale, nella quale il ruolo dell'infermiere appare fondamentale.
1) Il fenomeno dell'emergenza infermieristica è all'attenzione del Ministero e riguarda attualmente solo alcune Regioni, dovrebbe essere affrontato prioritariamente con l'incentivazione della mobilità del personale, adottando una serie di interventi anche di tipo sociale.
La Regione Lombardia ha segnalato la necessità di 3.100 unità di personale a fronte dei 1.800 posti disponibili per le immatricolazioni; nonostante un confronto mirato a conseguire una maggiore offerta formativa, le Università lombarde hanno rappresentato di non poter ulteriormente incrementare tale offerta.
Va infatti ricordato che il costo della formazione ricade sulle Aziende sanitarie, che ospitano i corsi di laurea e che per tale attività non percepiscono alcuna remunerazione; solo alcune Regioni, tra cui proprio la Lombardia, erogano contributi a sostegno dell'attività formativa.
Per quanto riguarda l'inserimento di figure professionali interinali nei ruoli organici, il ricorso a tali forme flessibili di lavoro è dettato dall'impossibilità di reperire personale infermieristico da assumere, a fronte dell'esigenza di dover comunque garantire l'assistenza per le 24 ore.
Pertanto, il mancato ricorso alla tipologia di lavoro interinale, come richiesto nell'I.P., comporterebbe di fatto, l'interruzione delle prestazioni infermieristiche, tenuto conto peraltro, che il personale dipendente spesso è chiamato già oggi ad assicurare turnazioni eccedenti le 38 ore contrattuali.
2) Relativamente all'opportunità di maggiori risorse finanziarie, va ricordato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito dalla legge n. 133 del 2008 che nel prevedere l'entità degli stanziamenti del Fondo Sanitario Nazionale, ha individuato una serie di meccanismi di efficientamento della gestione della spesa sanitaria regionale, tramite i quali ogni Regione può conseguire risparmi di spesa da destinare alle necessità emergenti da affrontare.