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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 704 di martedì 16 ottobre 2012

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 12,35.

DONATO LAMORTE, Segretario, legge il processo verbale della seduta del 12 ottobre 2012.
(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Bindi, Cirielli, Dussin, Fallica, Fava, Tommaso Foti, Jannone, Lucà, Mazzocchi, Migliori, Mura, Pecorella, Rigoni, Paolo Russo, Stucchi e Vitali sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
Pertanto i deputati in missione sono complessivamente sessanta, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Svolgimento di interrogazioni (ore 12,40).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni.

(Iniziative volte ad assicurare la continuità territoriale tra la Sicilia e l'isola di Pantelleria - n. 3-02533)

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Guido Improta, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Albonetti n. 3-02533, concernente iniziative volte ad assicurare la continuità territoriale tra la Sicilia e l'isola di Pantelleria (Vedi l'allegato A - Interrogazioni).

GUIDO IMPROTA, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, com'è noto all'onorevole interrogante, i collegamenti aerei onerati da e per le isole di Pantelleria e Lampedusa, tuttora regolamentati dal decreto ministeriale n. 2 del 9 gennaio 2009, sono operati dal vettore Meridiana Fly in regime di proroga fino al 27 ottobre prossimo venturo.
Al riguardo informo che in data 3 ottobre si è tenuta una riunione, cui hanno partecipato i rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ENAC e della Regione siciliana, concernente la problematica della garanzia della continuità territoriale aerea delle isole in esame. Nel corso del predetto incontro, al fine di individuare una compagnia aerea disposta ad operare, nelle more di una nuova imposizione, i collegamenti da e per le predette isole in regime di proroga dal 28 ottobre 2012 al 31 maggio 2013, sono state esaminate le proposte formulate dei vettori che hanno preso parte all'indagine esplorativa informale avviata dall'ENAC nello scorso mese di agosto.
Il panorama delle offerte presentate dalle compagnie aeree coinvolte è stato vagliato tenendo conto di tre principali aspetti, e precisamente: la funzionalità dell'operativo proposto in relazione alle esigenze del territorio; la compatibilità con Pag. 2il decreto ministeriale n. 2 del 9 gennaio 2009 di imposizione di oneri di servizio pubblico sui collegamenti da e per le predette isole minori della Sicilia, tuttora in vigore; l'economicità del servizio in relazioni al limite delle risorse finanziarie a disposizione per la proroga.
Considerato che nessuna delle offerte esaminate ha risposto complessivamente ai predetti tre requisiti, è stata individuata, quale ipotesi più soddisfacente per le esigenze dei territori, quella presentata dal vettore Meridiana Fly. Pertanto, nel duplice intento di perseguire una maggiore trasparenza della procedura, nonché di conseguire un ulteriore risparmio, si è concordato di invitare nuovamente i vettori interessati a presentare un'offerta migliorativa rispetto a quella della predetta compagnia aerea.
Al fine di poter concludere il procedimento per la nuova proroga, che decorrerà dal prossimo 28 ottobre, dette offerte, considerata la ristrettezza dei tempi disponibili, dovevano essere presentate entro cinque giorni dal ricevimento del nuovo invito, pervenuto l'8 ottobre ultimo scorso. Al riguardo, la competente direzione per il trasporto aereo riferisce che risultano pervenute quattro offerte - da parte di Darwin Airlines, Blu Panorama, Air Dolomiti e Hermes - che saranno sottoposte quanto prima all'esame congiunto da parte delle competenti amministrazioni.
Nel concludere, assicuro l'impegno di questo Governo affinché nell'ambito del disegno di legge di stabilità, il cui esame sta per iniziare nelle competenti sedi parlamentari, siano introdotte idonee misure volte a reperire anche per il 2013 le necessarie risorse per garantire la continuità territoriale per le isole minori della Sicilia.

PRESIDENTE. L'onorevole Albonetti ha facoltà di replicare.

GABRIELE ALBONETTI. Signor Presidente, ringrazio il sottosegretario per la risposta, naturalmente sono soddisfatto perché dal momento in cui ho depositato l'interrogazione ad oggi ho capito che sono intervenuti iniziative ed accordi che paiono consentire, dal 28 ottobre fino al 31 maggio, la prosecuzione dei voli per le due isole interessate; mi raccomando solo di accelerare il più possibile quest'ultima verifica a cui il sottosegretario faceva riferimento, in modo tale che dal 28 ottobre non sia interrotta la continuità territoriale, e anche perché ci sono, per la sola isola di Pantelleria, almeno 300 persone che giornalmente hanno bisogno di spostarsi e lì c'erano due traghetti, uno dei quali è venuto meno, e quindi a questo punto il collegamento aereo diventa assolutamente indispensabile. Comunque, la ringrazio.

(Iniziative a sostegno della diagnosi e della cura dell'acufene - nn. 3-02097 e 3-02535)

PRESIDENTE. Avverto che le interrogazioni Barbieri n. 3-02097 e De Poli n. 3-02535, concernenti iniziative a sostegno della diagnosi e della cura dell'acufene, che vertono sullo stesso argomento, saranno svolte congiuntamente (Vedi l'allegato A - Interrogazioni).
Il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale, ha facoltà di rispondere.

ADELFIO ELIO CARDINALE, Sottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, l'acufene è un problema otologico che consiste in disturbi sotto forma di fischi, ronzii, fruscii o altri rumori, percepiti in una o in entrambe le orecchie. L'acufene può incidere pesantemente sulla qualità della vita di chi ne soffre, soprattutto a livello psicologico, arrivando, nei casi più gravi, a compromettere seriamente il benessere del paziente.
La ricerca clinica ha dimostrato come, in una percentuale elevata dei casi, questo disturbo debba essere affrontato mediante una strategia terapeutica di cui la psicoterapia è anche parte integrante. Nella maggior parte dei casi l'eziologia non è chiara; tuttavia, nuove tecniche e metodi di ricerca, come quelli di «neuroimaging», che permettono di osservare l'attivazione Pag. 3delle aree del cervello deputate all'elaborazione dei segnali acustici, sembrano promettere importanti passi avanti per la comprensione delle cause della patologia.
Inoltre, approcci sofisticati, quali la stimolazione magnetica transcranica, si stanno dimostrando potenzialmente efficaci nel ridurre la sintomatologia dell'acufene, il quale è un problema otologico assai frequente, di cui l'acufene è epifenomeno. In base a studi condotti negli ultimi 10 anni in Germania, presso l'Istituto tedesco per la ricerca e la cura dell'acufene, nel Regno Unito, presso l'Università di Aberdeen, e in altre nazioni europee, mediamente circa il 10-20 cento della popolazione del nostro continente ne ha sofferto almeno una volta nella vita.
Studi condotti in Italia dimostrerebbero, soprattutto per alcune realtà regionali per le quali sono disponibili dati relativamente recenti, come nel nostro Paese la prevalenza di questo disturbo sia analoga a quella europea.
Per quanto riguarda la promozione di studi e ricerche concernenti la patologia dell'acufene, si precisa che il finanziamento della ricerca finalizzata non comporta la preindividuazione da parte del Ministero della salute di progetti di ricerca specifici, che sarà cura degli enti finanziati sviluppare.
Infatti, questi enti (istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, regioni, istituti zootecnici e zooprofilattici, Istituto superiore di sanità) o i ricercatori che a tali enti si affiliano presentano progetti di loro interesse, che vengono finanziati sulla base esclusiva di criteri meritocratici. I progetti, infatti, sono sottoposti al vaglio di referee anonimi e stranieri nel numero di tre per ogni progetto e solo i progetti migliori potranno accedere al finanziamento ministeriale.
Si ritiene opportuno precisare che il Piano nazionale di prevenzione per gli anni 2010-2012 (intesa fra Governo, regioni e province autonome del 29 aprile 2010) prevede un capitolo specifico sulla prevenzione dell'ipoacusia e della sordità. Nel gennaio 2011 si è costituito, presso la Direzione generale della prevenzione del Ministero della salute, un Tavolo di lavoro in materia, con rappresentanti di società scientifiche e delle regioni.
Detto Tavolo ha il compito, nell'ottica di un piano articolato di specifiche azioni, di supportare le regioni nei loro programmi di prevenzione in materia di ipoacusia e sordità. Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria e terapeutica nel caso di acufene, si segnala che i pazienti che accusano tale disturbo possono rivolgersi alle strutture del Servizio sanitario nazionale per usufruire delle prestazioni garantite dai livelli essenziali di assistenza (LEA) e vengono tutelati dalle disposizioni vigenti in materia di assenza per malattia dai luoghi di lavoro.
Al riguardo, si precisa che per la patologia tinnitus, codice di malattia ICD9CM 388.3, in base ai dati delle schede di dimissione ospedaliera, risulta che nel 2010 sono stati trattati 2.350 pazienti in strutture di ricovero distribuite su tutto il territorio nazionale. Infatti, diversi enti universitari o ospedalieri hanno acquisito specifiche competenze in materia.
Inoltre, la maggior parte delle patologie che determinano gli acufeni - spesso semplice sintomo di altre malattie - sono individuate tra le condizioni di malattie croniche ed invalidanti, ai sensi del decreto ministeriale n. 329 del 28 maggio 1999, e successive modifiche, per le quali è prevista l'esenzione dalla partecipazione al costo delle relative prestazioni specialistiche.

PRESIDENTE. Saluto gli studenti e gli accompagnatori della parrocchia S. Apollinare di Russi, provincia di Ravenna, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).
L'onorevole Barbieri ha facoltà di replicare per la sua interrogazione n. 3-02097.

EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, a me interessava acclarare, nell'Aula della Camera, se il Governo avrebbe prestato la dovuta attenzione al tema. La risposta, da questo punto di vista, è stata positiva, e quindi, signor Presidente, mi dichiaro soddisfatto.

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PRESIDENTE. L'onorevole De Poli ha facoltà di replicare per la sua interrogazione n. 3-02535.

ANTONIO DE POLI. Signor Presidente, diciamo che la risposta del sottosegretario è stata, sicuramente, molto integrata ed attenta. La preoccupazione, però, al di là di quello che è stato detto in quest'Aula qualche minuto fa, riguarda i tagli che si stanno effettuando, rispetto anche alla nuova legge di stabilità.
È vero, su questo argomento, l'acufene, bisogna capire concretamente se le ricerche rispetto agli enti citati dal sottosegretario, ai progetti in essere, al Piano triennale della prevenzione rimangono tali o se vengono incrementate. Personalmente sono nettamente contrario a quello che sto leggendo questi giorni, ciò che avviene rispetto ai livelli essenziali di assistenza (LEA) che lei ha citato ma anche, vorrei dire, rispetto ad una cosa che non si è mai fatta - e su questo punto richiamo il Governo - ossia ai livelli essenziali di assistenza sulle politiche sociali e socio-sanitarie, quelle che sono nel territorio, al di là dell'aspetto sanitario e ospedaliero.
Per quanto riguarda la proposta di legge di stabilità, vorrei intervenire rispetto ad una preoccupazione che esiste. «No», chiaramente, alla tassabilità IRPEF alle pensioni di invalidità e alle indennità di accompagnamento. Oggi sembra che non sia più prevista, ma il verbo «sembra» cade, poi, in maniera diversa nei territori. «No» al taglio del 50 per cento ai permessi previsti dalla legge n. 104. Stiamo già vedendo cosa succede all'interno delle regioni - e siamo all'interno dei LEA - dove, ad esempio, i servizi diurni, cosiddetti CEOD, i servizi per la disabilità, non solo diurni, ma anche i servizi sulle 24 ore - come le case famiglia, le comunità, i servizi più integrati - stanno chiedendo la compartecipazione alle spese alle famiglie e, quindi, ai disabili stessi. Credo che non sia accettabile una cosa del genere. Altrettanto bisogna dire per quanto riguarda l'IVA che nella proposta di legge era fissata dal 4 all'11 per cento per le ONLUS e per le cooperative operanti nel settore socio-sanitario.
Partendo dalla sua risposta di oggi, la preoccupazione che vorrei esprimere al Governo è che non si vada ad intervenire, ancora una volta, in maniera diretta, sulle fasce più deboli della nostra popolazione, su chi soffre di più, su chi non ce la fa e non ce la fa avendo anche dei gravi problemi reali nella vita di tutti i giorni. Se vogliamo parlare di abbattimento di barriere - che non sono solo quelle architettoniche, sia pur importanti, ma sono anche quelle di tutti i giorni, quelle fisiche, psichiche, della vita di tutti i nostri giorni - credo che non possiamo assolutamente andare ad intervenire in modo così diretto su questi temi.
Quindi per questo motivo chiedo fermamente che vengano riviste le misure sulle politiche sanitarie, ma in modo particolare sulle politiche socio-sanitarie - che lei, signor sottosegretario, sicuramente conosce -, sulle politiche per le persone, per le fasce più deboli e su quelli che sono i servizi che oggi sono in essere, e che non bisogna tagliare ma, se parliamo di una società equa ed attenta, bisognerebbe incrementare (Applausi dei deputati del gruppo Unione di Centro per il Terzo Polo).

(Iniziative di competenza volte a garantire l'esercizio della libera professione medica ed odontoiatrica sull'intero territorio nazionale, con particolare riferimento agli abilitati iscritti agli ordini professionali che non hanno rapporti economici con il Servizio sanitario nazionale - n. 3-02388)

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Caparini n. 3-02338, concernente iniziative per la riduzione del prezzo di vendita al pubblico dell'ossigeno terapeutico, con particolare riferimento alle associazioni di volontariato e ad altre organizzazioni impegnate nei servizi alla persona (Vedi l'allegato A - Interrogazioni).

ADELFIO ELIO CARDINALE, Sottosegretario di Stato per la salute. Signor Pag. 5Presidente, lo svolgimento della professione medica ed odontoiatrica nel territorio italiano non è impedita da alcuna normativa, nazionale o regionale, né risulta al Ministero della salute che le normative regionali siano di impedimento ovvero limitino tale libera attività professionale, che è dettata dalle norme del codice civile (articoli da 2229 a 2238) naturalmente con le responsabilità derivanti dall'attività medesima, che in ogni caso sono da ritenersi individuali qualora vengano costituite associazioni di professionisti o di volontari.
Solo nel caso di strutture ambulatoriali predisposte per prestazioni sanitarie afferenti alla diagnostica (analisi cliniche o strumentali) e ad eventuali cure fisiche, nonché per gli studi odontoiatrici, è prevista l'autorizzazione da parte delle autorità preposte, che sono tenute a verificare e valutare la sussistenza dei requisiti tecnici e di sicurezza delle strutture sanitarie. Un esempio per tutti: quando ci sono strutture ove si fanno prestazioni con raggi X o radiazioni ionizzanti.
Le regioni, che sono competenti costituzionalmente in materia di sanità (legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3), emanano leggi che disciplinano gli istituti di autorizzazione e/o accreditamento delle strutture sanitarie, ma tali provvedimenti non sono posti a limitare lo svolgimento della libera professione, bensì a garantire la sicurezza e la qualità delle prestazioni sanitarie nell'interesse pubblico.
Vale la pena rammentare che in Italia, come in altri Paesi ad economia di mercato, le professioni, ancorché fondate sul rapporto fiduciario con i soggetti (o clienti), sono comunque regolate da norme ed istituti giuridici volti a tutelare sia il professionista che il fruitore finale delle prestazioni professionali, quale ad esempio gli albi, le norme deontologiche e gli enti, come gli ordini e i collegi, investiti del compito di vigilare sul comportamento dei professionisti iscritti.

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare l'onorevole Lusetti.

RENZO LUSETTI. Signor Presidente, noi siamo attentissimi: quando il Governo parla, il Parlamento è attento, ascolta e cerca di capire se ci sono, per così dire, sintonie tra la domanda e la risposta.
La ringrazio intanto, signor sottosegretario, per la risposta che ha dato alla mia interrogazione 3-02388. Spero che, al di là delle parole e delle buone intenzioni che lei ha manifestato, vi sia anche un oggettivo interesse specifico e concreto a far sì che la libera professione, in qualche modo sganciata dal Servizio sanitario nazionale, possa essere garantita e tutelata.
L'articolo 32 della Costituzione garantisce il rispetto della dignità e della libertà della persona umana proprio nella difesa della salute come garanzia per la collettività e per la comunità nel nostro Paese.
Allora in questo senso il governo del sistema sanitario è esercitato prevalentemente da Stato e regioni secondo una sorta di distribuzione di competenze tra Stato e regioni, che deve essere al servizio del cittadino e soprattutto del malato. Ora, in questo senso, io credo che quanti esercitano in libera professione - sono molti gli odontoiatri, come lei sa, che non hanno alcun tipo di rapporto con il Servizio sanitario nazionale - devono avere la possibilità di farlo in tutto il territorio nazionale, senza essere limitati a determinati ambiti territoriali. Lo dico perché ci sono migliaia di medici, odontoiatri e non, che esercitano la libera professione nel loro studio medico e non lavorano né in ospedale né in altra struttura sanitaria privata e che, quindi, devono in qualche modo avere la possibilità di esercitare la loro professione.
Io mi auguro che, poiché la Costituzione prescrive l'esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini ed anche l'esame per l'abilitazione all'esercizio della professione - questo è in qualche modo garantito a tutela della professionalità del libero professionista -, io mi auguro che ci sia un provvedimento normativo che in qualche modo garantisca che il servizio sanitario in libera professione sia garantito su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dal fatto che uno sia convenzionato Pag. 6con il Servizio sanitario nazionale o con una struttura privata. Infatti, il medico bravo e capace, in tema di liberalizzazioni, lo può fare in tutti i modi, purché riesca a soddisfare le esigenze dei cittadini, quindi anche di coloro che hanno bisogno della prestazione sanitaria.

PRESIDENTE. Colleghi, preciso che è stata testé svolta l'interrogazione Lusetti n. 3-02388, mentre saremmo dovuti passare all'interrogazione Caparini n. 3-02338, al cui svolgimento procediamo immediatamente.

(Iniziative per la riduzione del prezzo di vendita al pubblico dell'ossigeno terapeutico, con particolare riferimento alle associazioni di volontariato e ad altre organizzazioni impegnate nei servizi alla persona - n. 3-02338)

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Caparini n. 3-02338, concernente iniziative per la riduzione del prezzo di vendita al pubblico dell'ossigeno terapeutico, con particolare riferimento alle associazioni di volontariato e ad altre organizzazioni impegnate nei servizi alla persona (Vedi l'allegato A - Interrogazioni).

ADELFIO ELIO CARDINALE, Sottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, io mi scuso con gli onorevoli deputati per l'equivoco e per l'errore che ho commesso.
Con riferimento all'interrogazione parlamentare in oggetto, relativa all'aumento del prezzo dell'ossigeno terapeutico, si forniscono di seguito le indicazioni acquisite dall'Agenzia italiana del farmaco (AIFA).
Dal 1o gennaio 2010 l'ossigeno terapeutico si può commercializzare solo se dotato di autorizzazione all'immissione in commercio. Tale procedura consegue al recepimento della direttiva 2001/83/CE, la quale ha previsto che l'ossigeno terapeutico può essere commercializzato solo se dotato di autorizzazione all'immissione in commercio (AIC), al pari dei medicinali. Come è noto la classificazione come medicinale ha fatto sì che anche l'ossigeno terapeutico, come gli altri gas medicinali, sia stato dotato di etichetta e foglietto illustrativo e che fossero altresì assicurate la tracciabilità dei lotti di produzione e l'etichettatura dei recipienti.
La nuova classificazione dei gas medicinali ha inoltre pesantemente condizionato la determinazione del prezzo dell'ossigeno, che non solo ha subito una variazione dell'aliquota percentuale dell'IVA dal 4 per cento al 10 per cento, ma che, oltre tutto, ha conosciuto un incremento molto elevato del prezzo delle bombole da 2 litri, quelle utilizzate per la maggior parte dei servizi di urgenza, mentre per la ricarica delle bombole da 7 e 5 litri, l'aumento del prezzo è stato poco significativo (2 euro circa).
Con determinazione dell'Agenzia italiana del farmaco del 25 gennaio 2006, vista l'esigenza di qualificare l'ossigeno terapeutico come farmaco industriale preconfezionato e di definirne il prezzo di rimborso per le farmacie, è stato stabilito che, a decorrere dal 2 febbraio 2006, il prezzo di fabbrica (IVA inclusa) dell'ossigeno gassoso fosse fissato in 6,20 euro per millimetro cubo, mentre il prezzo dell'ossigeno liquido è fissato in 4,20 euro per millimetro cubo.
Va a questo punto detto che, a seguito della classificazione come medicinale, il prezzo di una bombola di ossigeno da 2 litri è passato a ben 40,50 euro.
Ciò premesso, l'ossigeno terapeutico risulta classificato, in relazione al dosaggio, in classe C, A ed H.
A decorrere dal 1o luglio 2010 la tariffazione avviene per autorizzazione all'immissione in commercio, sulla base cioè delle confezioni di ossigeno effettivamente erogate.
Si rappresenta che la determinazione dell'AIFA n. 2879 di classificazione dell'ossigeno terapeutico come specialità medicinale, richiamata dall'onorevole interrogante, indica per le confezioni classificate in fascia A ed H il prezzo ex factoryPag. 7(IVA inclusa) di euro 4,20 al metro cubo per la forma liquida e di euro 6,20 al metro cubo per la forma gassosa, identico al prezzo negoziato con determinazione del 25 gennaio 2006. Con successiva determinazione AIFA del 19 marzo 2010 le bombole di ossigeno gassoso inferiori a 5 litri sono state classificate in fascia C, mentre le bombole da 5 a 30 litri sono state classificate in fascia A/RR-PHT.
Il prezzo dei prodotti classificati in fascia C è liberamente determinato dal produttore, pertanto, al riguardo, l'AIFA non ha alcuna possibilità di intervento. Si evidenzia, altresì, che la normativa di riferimento prevede che il prezzo dei medicinali appartenenti alle classi di cui alla lettera c) è stabilito dai titolari dell'autorizzazione all'immissione in commercio. Tale prezzo può essere modificato, in aumento, soltanto nel mese di gennaio di ogni anno dispari. Da una verifica effettuata dagli uffici competenti nell'ambito dell'AIFA si rileva che il prezzo indicato di euro 40,50 per la bombola di 2 litri, è puramente nominale. In realtà sul mercato i prezzi effettivamente praticati in regime concorrenziale sono notevolmente inferiori (intorno ai 20-25 euro).
Sebbene, come riferito dall'onorevole interrogante, la nuova classificazione dei gas medicinali comporterà, inoltre, una variazione dell'aliquota percentuale dell'IVA dal 4 al 10 per cento, si evidenzia che l'IVA applicata sui prodotti in questione è pari al 4 per cento; infatti, l'Agenzia delle entrate ha chiarito che l'aliquota IVA applicabile alle cessioni di ossigeno terapeutico è del 4 per cento.

PRESIDENTE. L'onorevole Paolini, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.

LUCA RODOLFO PAOLINI. Signor Presidente, signor sottosegretario, mi ritengo parzialmente soddisfatto. La parziale soddisfazione deriva dalla circostanza che lei ha chiarito alcune cose importanti, vale a dire che l'IVA sarà al 4 per cento e che comunque il prezzo di mercato effettivo non è quello che risultava agli interroganti (ossia di 40,20 centesimi per la confezione da 2 litri), bensì circa la metà o poco più (20-25 euro) proprio in virtù di quella concorrenza che si è evidentemente instaurata. Naturalmente ci riserviamo di verificare se questo dato poi corrisponde alla realtà.
Lei però non ci ha soddisfatto nel momento in cui non ha detto cosa eventualmente vuole fare il Governo per favorire ulteriori eventuali riduzioni di prezzo per le forniture alle associazioni di volontariato ONLUS, che notoriamente non navigano in ottime acque finanziarie, al fine di offrire garanzie proprio a questi presidi della salute, a questi volontari, che sono molto spesso i primi che soccorrono le persone che hanno bisogno di questo particolare supporto vitale e che sono proprio quelli che verrebbero penalizzati da una maggiorazione del prezzo laddove questa poi fosse consistente.
Quindi, invito ancora il Governo a riflettere sull'opportunità di intervenire su questa materia con provvidenze tali da garantire il minor prezzo possibile a questo particolarissimo e vitale prodotto.

PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo (ore 13,10).

ALESSANDRO BRATTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, intervengo per chiedere al Ministro dell'interno un intervento per verificare la possibilità di agire per oscurare un sito di stampo neonazista, il cui nome è Stormfront.
Da questo sito e dal forum che si è sviluppato un paio di giorni fa sono state fatte minacce e rivolti insulti di stampo antisemita nei confronti di una docente di origine ebrea-ferrarese a cui la stampa Pag. 8locale ha dato una forte attenzione. A Ferrara la comunità ebraica ha da sempre svolto e svolge un ruolo assolutamente fondamentale nella nostra comunità.
Oltre ovviamente a condannare questo episodio, chiediamo davvero con forza questa verifica e la possibilità che il Ministero dell'interno intervenga per fare in modo che tale tipo di attività di social network venga di fatto vietata.

FABIO EVANGELISTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, intervengo per informarla che questa mattina, qui davanti a Montecitorio, c'è stata una manifestazione di protesta e a scendere in piazza erano dipendenti dell'ex Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN). Si tratta di circa 400-450 persone, in gran parte donne, di questo ente pubblico di ricerca vigilato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, l'unico ente di ricerca soppresso dalla manovra cosiddetta di spending review. Inoltre, attualmente è in fase di accorpamento al CRA, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura.
Qual è il punto immediato? Il punto immediato è che questi lavoratori hanno preso, lo scorso 28 settembre, lo stipendio relativo al mese di agosto, ma non hanno nessuna notizia sullo stipendio di settembre e, soprattutto, di quello di ottobre che arriverà. Il mancato pagamento è avvenuto senza alcuna comunicazione preventiva, creando notevoli disagi e problemi alle famiglie.
Questo è il punto primo, ma c'è soprattutto un secondo punto, ossia che il Governo non ha completato le attività istruttorie necessarie a completare il trasferimento del personale INRAN al CRA, appunto al Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura. La questione è particolarmente delicata, perché questi ricercatori di una struttura pubblica, appunto, sono gli unici in grado di dire che cosa effettivamente mangiamo e cosa troviamo sulla nostra tavola. Per usare una battuta, un'espressione - se me lo permette, signor Presidente -, senza di loro sarebbe un po' come chiedere all'oste se il vino è buono.
Ecco, noi abbiamo bisogno di questi ricercatori, abbiamo bisogno che sia completato il loro passaggio a quest'altra struttura e soprattutto abbiamo bisogno che il Governo continui a credere e a immaginare l'attività di ricerca, perché nell'attuale situazione questi ricercatori sono bloccati: non possono andare in missione con i soldi dei progetti precedentemente finanziati, non possono acquistare il materiale occorrente per le attività di laboratorio, come, ad esempio, i reagenti, e non possono nemmeno firmare nuove convenzioni per nuovi progetti, magari per rispondere a bandi dell'Unione europea.
È una situazione particolarmente delicata. Come gruppo dell'Italia dei Valori abbiamo già provveduto con un'interrogazione specifica, a prima firma Antonio Di Pietro, poi gli onorevoli Messina e l'onorevole Anita Di Giuseppe, che è qua con me ed era con me in piazza stamattina. Le chiediamo la cortesia di insistere sul Governo perché dia una risposta a questi nostri atti di sindacato ispettivo (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).

PRESIDENTE. Grazie a lei dell'intervento. La sua riflessione sarà riportata anche al Presidente della Camera.

FRANCESCO BARBATO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FRANCESCO BARBATO. Signor deputato Presidente, intervengo per segnalarle quanto sta avvenendo in Calabria, soprattutto nella sanità, anzi è meglio dire nella malasanità. Da rilievi e accertamenti effettuati dalla Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, presieduta prima dal collega Leoluca Orlando e oggi dal deputato Palagiano, Pag. 9risultano in Calabria situazioni abnormi. Mancano addirittura i bilanci nelle ASL.
Non c'è tracciabilità nella contabilità; i dati vengono dati a voce da parte delle ASL medesime; i pagamenti sono effettuati senza motivazione; i canoni di locazione sono pagati per fitti al di sopra della media di mercato; vengono effettuate spese per farmaci costosissimi inutilizzati e per macchinari obsoleti. Poi, come se non bastasse, cinque ASL su undici neppure danno giustificazione di questo metodo scellerato, corrotto e malsano.
Perché tutto ciò? Perché lì in Calabria c'è ormai questo modo di pensare: tanto non succede mai nulla. Allora, signor Presidente, in una qualsiasi azienda privata chi si comporta così sarebbe finito già in galera. Invece, in Calabria abbiamo una malasanità che non ha colore: prima con Loiero, con una giunta di centrosinistra, oggi con Scopelliti, con una giunta di centrodestra, il sistema funziona sempre allo stesso modo. La conclusione, però, qual è? Che c'è un buco di circa un miliardo di euro. Anzi, il buco non è ancora quantificabile, perché senza bilanci, senza contabilità, con dati a voce, probabilmente è superiore rispetto anche al deficit altissimo della regione Lazio, che è la prima in assoluto. Lì abbiamo visto che il modello batman-Fiorito ha determinato un miliardo e 27 milioni di euro di passività. Segue la Campania, con circa mezzo miliardo: è la Campania di Bassolino che ha fatto questo buco. E poi, al terzo posto c'è la Puglia di Vendola, con 335 milioni di passività annua.
Allora, signor Presidente, la invito a sottoporre al Governo la necessità di rimuovere Scopelliti da commissario perché non possiamo affidare le «galline alla volpe». In questa situazione disastrosa, naturalmente affidare il commissariamento della sanità della regione Calabria al presidente della regione Calabria stessa «Scopelliti» è davvero paradossale.
Ma aggiungo qualcosa in più: la settimana scorsa il Governo ha commissariato la città di Reggio Calabria (è la prima volta che viene commissariata una città capoluogo) e lo ha fatto senza che vi fosse un solo consigliere comunale o amministratore indagato. Perché? Perché c'era un humus, che era l'humus Scopelliti, che è stato determinato dalla sua precedente gestione. Adesso invece affidiamo la regione Calabria al commissario Scopelliti, che ha una giunta interamente indagata.
Io le chiedo, signor Presidente, di intervenire affinché si rimuova questa situazione. Si è fatto cadere Formigoni, e a ragione, perché era il primo gruppo consiliare in regione Lombardia dove erano indagati, condannati o arrestati quattordici consiglieri.
Concludo così, chiedendo un immediato intervento per normalizzare la Calabria. Normalizzare la Calabria significa eliminare immediatamente, prima ancora di Formigoni, lo stesso Scopelliti. Formigoni vuole ritornare in campo? Allora, i vari Formigoni e Scopelliti io li farei ritornare in campo, ma in un campo di concentramento!

FABIO EVANGELISTI. Il campo di concentramento è solo roba sua!

PRESIDENTE. Lei sa benissimo che nei confronti del Governo ha tutti gli strumenti di sindacato ispettivo per poter agire. Comunque la riflessione sarà riportata al Presidente della Camera.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 16 con il seguito della discussione del decreto-legge recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute.

La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle 16,05.

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Antonione, Bongiorno, Buttiglione, Gregorio Fontana, La Loggia, Lusetti e Palumbo sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta. Pag. 10
Pertanto i deputati in missione sono complessivamente sessantasei, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Rinvio in Commissione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute (A.C. 5440-A).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute.
Ricordo che nella seduta del 15 ottobre 2012 si è conclusa la discussione sulle linee generali ed il rappresentante del Governo è intervenuto in sede di replica, mentre i relatori vi hanno rinunziato.
Avverto che la I Commissione (Affari costituzionali) ha espresso il prescritto parere, che è in distribuzione. (Vedi l'allegato A - A.C. 5440-A)
La V Commissione (Bilancio), pur avendo iniziato il relativo esame, non ha invece espresso il parere di competenza.
Anche in ragione della complessità delle questioni che saranno affrontate nel parere della Commissione bilancio, nell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo si è convenuto unanimemente di rinviare il provvedimento in Commissione, al fine di consentire alla Commissione stessa di valutare l'adeguamento del testo al parere che sarà espresso dalla medesima Commissione bilancio.
Se non vi sono obiezioni - vedo che il presidente della Commissione acconsente, tacendo -, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito)

Sempre secondo quanto stabilito dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, il provvedimento sarà nuovamente iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani.
Salvo diversa indicazione da parte dei gruppi, si intenderanno comunque ripresentati gli emendamenti già presentati in Assemblea prima del rinvio.
Passiamo ora all'esame degli altri argomenti all'ordine del giorno.
Avverto che, proprio per consentire alla Commissione bilancio e alla Commissione di merito di esaminare il disegno di legge di conversione del decreto-legge, in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo è stato convenuto di concludere i nostri lavori entro le ore 18.

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 16,07).

PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno avranno luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 16,30.

La seduta, sospesa alle 16,10, è ripresa alle 16,30.

Seguito della discussione del disegno di legge: Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione delle Nazioni Unite sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni, fatta a New York il 2 dicembre 2004, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno (A.C. 5434-A).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge di ratifica: Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione delle Nazioni Unite sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni, fatta a New York il 2 dicembre 2004, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno. Pag. 11
Ricordo che nella seduta del 15 ottobre 2012 si è conclusa la discussione sulle linee generali e il vicepresidente della III Commissione e il rappresentante del Governo hanno rinunziato ad intervenire in sede di replica.
Ricordo che prima dell'inizio della seduta l'emendamento Scilipoti 3.1 è stato ritirato dal presentatore.

(Esame degli articoli - A.C. 5434-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica, nel testo della Commissione.
Passiamo all'esame dell'articolo 1, al quale non risultano riferite proposte emendative (Vedi l'allegato A - A.C. 5434-A).
Passiamo dunque ai voti.
Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Laboccetta, Malgieri, Mannucci, Goisis, Zinzi, Savino, Misiani, Sposetti, Ferranti, Soglia, Scanderebech, Renato Farina, Baretta, Roccella, Tabacci, Dal Lago, Minasso, Scandroglio, Ventura, Monai, Capitanio Santolini, Motta, Mastromauro, Sbai, Cesaro, Bindi, Moroni, Di Biagio.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 404
Maggioranza 203
Hanno votato
404).

Prendo atto che i deputati Cesare Marini e De Girolamo hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole.
Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A - A.C. 5434-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Cesaro, Stasi, Adinolfi, Villecco Calipari, Verducci, Verini.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 402
Maggioranza 202
Hanno votato
401
Hanno votato
no 1).

Prendo atto che i deputati Cesare Marini e De Girolamo hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole.
Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A - A.C. 5434-A), al quale non risultano riferite proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Vico, Sardelli, Rossomando, La Malfa, Nicola Molteni, Mantini, Bocchino, Tanoni.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 408
Maggioranza 205
Hanno votato
408).

Prendo atto che i deputati De Girolamo e Cesare Marini hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole. Pag. 12
Passiamo all'esame dell'articolo 4 (Vedi l'allegato A - A.C. 5434-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Sardelli, Malgieri, Mondello, Verducci, Granata, Rivolta, Vignali.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 411
Maggioranza 206
Hanno votato
411).

Prendo atto che i deputati Cesare Marini, De Girolamo e Rosato hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole.

(Esame di un ordine del giorno - A.C. 5434-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'unico ordine del giorno presentato (Vedi l'allegato A - A.C. 5434-A).
Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sull'ordine del giorno Barbi n. 9/5434-A/1, che è in distribuzione.

STAFFAN de MISTURA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Signor Presidente, concordiamo; il Governo accetta l'ordine del giorno dell'onorevole Barbi n. 9/5434-A/1, che coincide con la nostra posizione.

PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Barbi n. 9/5434-A/1, accettato dal Governo.
È così esaurito l'esame dell'unico ordine del giorno presentato.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 5434-A)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Evangelisti. Ne ha facoltà.

FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, sarò breve ma con riferimento agli altri disegni di legge di ratifica; in ordine al suddetto, lei sa che ieri abbiamo discusso in termini generali e ho dovuto - stante la ristrettezza dei tempi - dare un taglio al mio intervento, per cui - rimandando ovviamente, per le parti già illustrate, all'intervento svolto nel pomeriggio di ieri - voglio richiamare l'importanza di questa Convenzione delle Nazioni Unite sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni fatta a New York nel 2004.
Noi oggi siamo qui con un ritardo notevole, dal momento che il gruppo dell'Italia dei Valori aveva già presentato un ordine del giorno nel maggio del 2010, stigmatizzando in quell'occasione il ritardo che c'era nel recepimento di questa Convenzione che arriva oggi a conclusione. Si tratta di una lunga elaborazione, che ha creato non pochi problemi, anche perché questa Convenzione, sottoscritta da 28 Stati, è stata oggetto di ratifiche di adesione soltanto da parte di 13. Siamo dunque lontani da quella soglia delle 30 ratifiche fissata per l'entrata in vigore a livello internazionale.
La relazione introduttiva a questo provvedimento richiama, tuttavia, quanto disposto dalla Convenzione di Vienna sul diritto dei Trattati, ovvero che anche la semplice firma vincola uno Stato ad astenersi, almeno nelle more dell'entrata in vigore, da comportamenti contrastanti con il disposto della Convenzione stessa.
Il recepimento dell'atto oggi al nostro esame all'interno del nostro ordinamento consentirà di porre rimedio ad una lacuna in ordine proprio alle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni. Di che cosa si tratta? Faccio un esempio: quando Pag. 13c'è stato recentemente un contrasto fra il nostro Paese e la Germania - era appunto un caso di immunità giurisdizionali relativo alla richiesta di risarcimento da parte di lavoratori coatti internati in Germania durante il secondo conflitto militare (stiamo parlando sia di militari che di civili) - pur nella difficoltà di pervenire ad una precisa quantificazione degli aventi diritto e dell'intera procedura, in quell'occasione il Governo voleva intervenire con un decreto-legge.
Noi depositammo un ordine del giorno, come ho già accennato, nel quale si diceva che, piuttosto che adottare lo strumento del decreto-legge al fine di risolvere una questione particolare, meglio sarebbe stato procedere alla ratifica della Convenzione, oggi finalmente al nostro esame, che consentirà quindi di ridurre notevolmente i margini di ambiguità interpretativa connaturati alla dimensione del diritto internazionale generale.
Dunque, il provvedimento che ci accingiamo a ratificare riveste, come dicevo, una importanza considerevole sotto il profilo istituzionale e sotto il profilo internazionale, con evidenti ricadute positive sulle aspettative di quanti attendono di porre rimedio a situazioni insostenibili e posso dunque confermare il voto favorevole del gruppo dell'Italia dei Valori sul disegno di legge in questione (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Stefani. Ne ha facoltà.

STEFANO STEFANI. Signor Presidente, questo disegno di legge colma una grave lacuna dell'ordinamento interno che è emersa in modo particolarmente evidente nel recente contenzioso italo-tedesco presso la Corte internazionale di giustizia con riferimento ai danni subiti dagli internati italiani del secondo conflitto mondiale.
Com'è noto, quella vicenda giudiziaria si è purtroppo conclusa con esito sfavorevole per le vittime italiane. Colgo, pertanto, questa occasione per ricordare al Governo la necessità di trovare comunque una via per soddisfare le legittime aspettative dei superstiti e dei loro familiari nell'ambito di un negoziato bilaterale con la Germania. In ogni caso, l'Italia si trova a dover far fronte al sempre crescente contenzioso giudiziario con Paesi terzi, per cui è necessario far sì che la giurisprudenza disponga di un criterio univoco, quale è quello offerto dalla Convenzione in esame.
Il principio generale enunciato dalla Convenzione è la regola dell'immunità, con una serie di eccezioni per quanto concerne la giurisdizione civile in ordine alle transazioni commerciali, ai rapporti di lavoro e al risarcimento dei danni alle persone e ai beni. Il parere favorevole espresso dalla Commissione giustizia rassicura circa le conseguenze derivanti dall'adesione alla Convenzione in parola.
Ricordo, tuttavia, che la Convenzione stessa non è ancora entrata in vigore, ma gli Stati aderenti sono comunque chiamati ad attuarla in ottemperanza al principio della buona fede. Dichiaro, pertanto, il voto favorevole del gruppo della Lega Nord, dal momento che il provvedimento contribuisce alla chiarezza dei rapporti giuridici e accresce il livello della certezza del diritto (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Compagnon. Ne ha facoltà.

ANGELO COMPAGNON. Signor Presidente, il bello di queste ratifiche è che tutti dicono la stessa cosa, per cui andiamo avanti con le definizioni. Questo disegno di legge, presentato alla Camera a settembre per iniziativa del Governo, mira a ottenere l'autorizzazione alla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni, fatta nel 2004, come è già richiamato, cioè ormai alcuni anni fa. Si tratta quindi di un'altra di quelle ratifiche che arrivano in quest'Aula con forse non tanto, ma troppo ritardo.
Il disegno di legge contiene norme di adeguamento sull'ordinamento giuridico Pag. 14italiano, atte a recepire le disposizioni della Convenzione. Nell'attuale ordinamento italiano, infatti, vige soltanto il decreto-legge n. 63 del 2010, convertito in legge, che però si riferisce soltanto a una sospensione di misure esecutive a carico degli Stati nelle more di procedimenti davanti a istanze giurisdizionali internazionali. Pertanto l'Italia, nel settore delle immunità giurisdizionali degli Stati, ha agito finora su base consuetudinaria e sul piano del diritto internazionale generale, ove è riconosciuta l'immunità degli Stati stranieri in funzione del rispetto delle loro sovranità.
La ratifica della Convenzione consentirà di agire nell'ambito di un chiaro quadro di riferimento, essenziale anche in considerazione del sempre maggiore coinvolgimento degli Stati e degli enti di diritto pubblico in attività commerciali e di tipo privatistico. La Convenzione enuncia l'immunità quale regola generale, ma enumera una serie di eccezioni nelle quali la giurisdizione civile può essere esercitata. Per questo motivo, comunque, anche da parte dell'UdC vi sarà il voto favorevole a questa ratifica (Applausi dei deputati del gruppo Unione di Centro per il Terzo Polo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pianetta. Ne ha facoltà.

ENRICO PIANETTA. Signor Presidente, signor sottosegretario, i principi di indipendenza e di sovrana uguaglianza tra gli Stati avevano dato luogo alla norma consuetudinaria sull'immunità e da questa derivava la impossibilità di giudicare gli atti e i comportamenti di uno Stato straniero senza il consenso dello stesso Stato. Ma, con l'andare del tempo, la giurisprudenza interna di alcuni Stati, e tra questi l'Italia, ha ristretto progressivamente l'ambito della immunità dello Stato concepita in senso assoluto e la si è intesa come immunità ristretta o relativa. Allora, da questo punto di vista l'adesione alla Convenzione di New York contribuisce alla certezza dei rapporti giuridici, consentendo di disporre di criteri univoci volti a orientare la giurisprudenza.
Infatti, se sotto molteplici profili la Convenzione è largamente riproduttiva del diritto internazionale consuetudinario, su taluni delicati aspetti la Convenzione potrà costituire la base per una regolamentazione organica della materia in settori nei quali la giurisprudenza non ha ancora espresso soluzioni consolidate.
Per queste ragioni, annunzio il voto favorevole del gruppo del Popolo della Libertà (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Narducci. Ne ha facoltà.

FRANCO NARDUCCI. Signor Presidente, un brevissimo intervento perché ho svolto la relazione, ieri sera, su questo provvedimento e ho illustrato alcuni tratti della Convenzione, che assolutamente mette l'Italia in condizione di poter fare fronte ai suoi obblighi internazionali. È assolutamente importante che si giunga a questa ratifica. Dunque, mi allineo anche alle motivazioni addotte dai colleghi precedentemente, soprattutto quando è stato citato il caso della Germania (ma vorrei ricordare anche altri casi simili, come quello dei bond argentini e altri ancora). Quindi, credo che questa Convenzione contribuisca enormemente a fare chiarezza su alcuni aspetti internazionali.
Preannunzio, quindi, il voto favorevole del Partito Democratico.

PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Coordinamento formale - A.C. 5434-A)

PRESIDENTE. Prima di passare alla votazione finale, chiedo che la Presidenza sia autorizzata al coordinamento formale del testo approvato. Pag. 15
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito)

(Votazione finale ed approvazione - A.C. 5434-A)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 5434-A, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Onorevoli Mondello, Porcino, Carfagna, Lo Presti, Ravetto, Fitto, Centemero, Biancofiore, Simeoni... onorevole Fitto, ha votato? Onorevole D'Anna, con molta calma, non si preoccupi, aspettiamo. Onorevole Cilluffo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione delle Nazioni Unite sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni, fatta a New York il 2 dicembre 2004, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno) (5434-A)

(Presenti e votanti 418
Maggioranza 210
Hanno votato
418).

Prendo atto che la deputata De Girolamo ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole.

Seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Bureau International des Expositions sulle misure necessarie per facilitare la partecipazione all'Esposizione Universale di Milano del 2015, fatto a Roma l'11 luglio 2012 (A.C. 5446-A) (ore 16,55).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Bureau International des Expositions sulle misure necessarie per facilitare la partecipazione all'Esposizione Universale di Milano del 2015, fatto a Roma l'11 luglio 2012.
Ricordo che nella seduta del 15 ottobre 2012 si è conclusa la discussione sulle linee generali e il relatore e il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli - A.C. 5446-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica, nel testo della Commissione.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A - A.C. 5446-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Zunino, Sardelli, Raisi... l'onorevole Zunino non riesce a votare... onorevoli Servodio, Pizzetti... ha votato? L'onorevole Zunino ancora non vota. L'onorevole Pizzetti?
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 421
Votanti 420
Astenuti 1
Maggioranza 211
Hanno votato
420).

Prendo atto che le deputate De Girolamo e Capitanio Santolini hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole. Pag. 16
Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A - A.C. 5446-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Vico, Lo Presti, Cesaro, Golfo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 422
Votanti 421
Astenuti 1
Maggioranza 211
Hanno votato
421).

Prendo atto che i deputati De Girolamo e Consolo hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole.
Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A - A.C. 5446-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Onorevoli Marini, Motta, Sardelli, Granata, Lo Presti, Calderisi, Cesaro...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 426
Maggioranza 214
Hanno votato
425
Hanno votato
no 1).

Prendo atto che la deputata De Girolamo ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole.
Passiamo all'esame dell'articolo 4 (Vedi l'allegato A - A.C. 5446-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Sardelli, Nola, Zeller, Lo Presti, Mondello...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 430
Votanti 429
Astenuti 1
Maggioranza 215
Hanno votato
429).

Prendo atto che la deputata De Girolamo ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 5446-A)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Piffari. Ne ha facoltà.

SERGIO MICHELE PIFFARI. Signor Presidente, stiamo discutendo di un Accordo internazionale legato a Expo 2015. Al di là delle questioni delle agevolazioni che dentro questo Accordo vengono rilasciate a tutti i partecipanti, sia pubblici che naturalmente privati, l'appello al Governo è affinché questo tipo di agevolazioni vengano anche estese ad altri tipi di manifestazioni internazionali sul piano della cultura, sul piano dello sport, che hanno bisogno comunque di essere stimolati e che sono i migliori ambasciatori nel mondo dei valori dell'Italia (Applausi di deputati del gruppo Italia dei Valori).
Però vorrei concentrarmi, nei pochi minuti che ho su questa dichiarazione di voto, su una questione molto, molto evidente sulla realizzazione di questa avventura, a cui tutti teniamo molto, tra l'altro probabilmente l'unica nei prossimi due Pag. 17anni con un valore internazionale. Intanto capire chi può seguire, in un momento di crisi come questo della Lombardia, la situazione dei rapporti internazionali, perché in questo caso noi, con un decreto del Governo, abbiamo nominato commissario straordinario il presidente della regione Lombardia, Formigoni, per i rapporti internazionali, e commissario straordinario per rapporti interni con gli enti e le imprese sul territorio italiano, il sindaco del comune di Milano. Io credo che intanto non c'era bisogno di due incarichi, ma ognuno si teneva i propri rapporti. Inoltre c'è una questione ancora aperta, cioè avere l'utilizzo dei suoli, perché per adesso la concessione di servitù non c'è, e l'altra aperta è la questione delle infiltrazioni criminali che ci sono in regione Lombardia, ci sono nella giunta, ci sono nelle imprese e sui lavori appaltati da parte della regione. Spero che il Governo faccia uno sforzo e si faccia vedere su questa questione (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Compagnon. Ne ha facoltà.

ANGELO COMPAGNON. Signor Presidente, l'Accordo in esame tra l'Italia e il BIE, concluso a Roma lo scorso luglio, fissa alcune misure intese a facilitare lo svolgimento dell'Esposizione di Milano 2015, che per noi - evidentemente, noi inteso come Paese - è una cosa molto importante.
L'Italia, in qualità di Stato ospitante dell'edizione, nel rispetto delle disposizioni previste dalla Convenzione di Parigi, che data già dal 1928, e dei regolamenti BIE, è tenuta a prevedere una serie di facilitazioni per i partecipanti ufficiali e non ufficiali e a garantire loro taluni privilegi ed esenzioni, indispensabili per il pieno successo dell'evento.
L'ambito dell'Accordo riguarda, in primo luogo, i privilegi e le agevolazioni da accordare al personale permanente dei partecipanti ufficiali, ossia i rappresentanti dei Governi, delle organizzazioni nazionali e internazionali e, soprattutto, le singole sezioni, i familiari a carico e quant'altro. Esso include anche dei privilegi e delle agevolazioni che l'Italia intende concedere ai soggetti autorizzati dal commissario generale dell'Esposizione, quindi anche ai partecipanti non ufficiali; ciò alla luce di una crescente importanza che hanno assunto nel settore privato le società. Però, devo dire e mi auguro che tutto questo non produca un altro libro su una nuova casta, quella dell'Expo. L'Accordo prevede, infine, agevolazioni fiscali per la società di gestione, che comportano una rinuncia a maggiori gettiti, al fine di ottimizzare le risorse finanziarie. In questa Convenzione si raccomanda, inoltre, la continuità nel tempo dell'Expo, attraverso la costituzione di una fondazione, e quindi di un'altra situazione abbastanza delicata, ovvero analogo ente, che coinvolga il mondo scientifico e finanziario, senza, tuttavia, oneri per lo Stato, come peraltro recita la relazione tecnica allegata.
L'Expo 2015, e concludo, signor Presidente, è l'unica grande manifestazione internazionale prevista in Italia nei prossimi anni, il cui tema relativo all'alimentazione sicura e all'energia per la vita rappresenta una grande sfida per l'umanità, anche in relazione agli Obiettivi di sviluppo del millennio. Si ricorda - lo ricordano tutti e lo hanno ricordato nell'approfondimento di questo disegno di legge di ratifica - come oltre 850 milioni di esseri umani soffrano ancora di malnutrizione. Quindi, si auspica il massimo coinvolgimento delle forze pubbliche e private nel sostegno all'evento milanese. Mi auguro, e concludo, signor Presidente, che a questi 850 milioni di persone che soffrono la malnutrizione non arrivino solo le parole dell'Expo e quelle che noi diciamo qui dentro, ma arrivino segnali veramente tangibili (Applausi dei deputati del gruppo Unione di Centro per il Terzo Polo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Allasia. Ne ha facoltà.

Pag. 18

STEFANO ALLASIA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la Lega sostiene convintamente questo provvedimento, come sostiene ogni atto, iniziativa e finanziamento utile alla buona riuscita dell'Expo 2015 di Milano, che ha sostenuto fin dalla candidatura della città come sede dell'Esposizione. È, innanzitutto, questo il concetto chiaro che il nostro partito intende esprimere con il voto su questo provvedimento, che, dal punto di vista del contenuto, appare come un atto dovuto e non presenta particolari nodi critici, a nostro avviso. Il nostro Paese, infatti, che ospiterà un evento regolato dal BIE, è tenuto a sottoscrivere un Accordo per garantire il quadro organizzativo nel quale si muoveranno, poi, tutti i partecipanti all'evento.
Una parte dell'Accordo, inoltre, oltre che i rapporti con l'esterno, riguarda le particolari condizioni di operatività della società di gestione EXPO 2015 Spa (ente organizzatore), che opererà in regime di particolare agevolazione fiscale, peraltro con una partita di giro di evidente buonsenso, laddove le risorse degli enti pubblici che sostengono l'ente non dovranno essere utilizzate per generare gettito fiscale a favore dello Stato né degli enti stessi.
Il provvedimento ha richiesto uno stanziamento ulteriore di 135 mila euro per il 2014 e di 315 mila euro per il 2015, che non riguarda spese per l'Expo e che potrà essere attinto dagli accantonamenti del Ministero degli affari esteri, perché spesa direttamente connessa ai mancati introiti per la concessione dei visti gratuiti. Perciò, ribadisco il concetto su un parere assolutamente favorevole da parte del gruppo della Lega Nord sulla ratifica ed esecuzione dell'Accordo sottoscritto dal Governo (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pianetta. Ne ha facoltà.

ENRICO PIANETTA. Signor Presidente, con questo Accordo accogliamo disposizioni dovute in ragione di intese sottoscritte.
Vorrei, però, evidenziare al riguardo l'importanza di questo evento sia per la dimensione, sia per il tema, sia per i riflessi e i benefici che ne potranno derivare al nostro Paese. Infatti, Expo 2015 potrà contribuire ed essere un grande evento italiano per il «dopo crisi» perché permetterà all'Italia di porsi al centro delle relazioni internazionali. È un'occasione per rilanciare i punti di forza e di eccellenza italiani. Potrà promuovere le tecnologie della nostra filiera produttiva: macchine agricole, macchine per le lavorazioni alimentari, agrofarmaci e fertilizzanti, trasporto e conservazione degli alimenti. L'industria italiana è all'avanguardia e dispone di brevetti e tecnologie riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo.
Ma è soprattutto il tema ad essere fondamentale. Infatti, «Nutrire il pianeta, Energia per la vita» è un tema strategico per tutta l'umanità. Quindi, rafforzare la qualità e la sicurezza alimentare, ma anche debellare la malnutrizione che oggi colpisce ancora 850 milioni di persone nel mondo. Il primo obiettivo di sviluppo del Millennio è, infatti, dimezzare il numero di chi soffre la fame e la sete entro il 2015. Bisogna allora assicurare un'alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani per eliminare fame, sete, mortalità infantile.
Si tratta, quindi, di temi importanti, per i quali è necessario il massimo impegno di tutti e mettere da parte qualsiasi inutile polemica. In questo senso esprimo il voto favorevole del gruppo del Popolo della Libertà (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Narducci. Ne ha facoltà.

FRANCO NARDUCCI. Signor Presidente, credo che l'importanza della ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Bureau international des expositions certamente Pag. 19non sfugge all'attenzione di quest'Aula. I colleghi che mi hanno preceduto lo hanno sottolineato con molti argomenti.
Vorrei esprimere, intanto, un plauso al Governo perché - e non è stato ancora detto - con questo Accordo, con la ratifica di oggi, tiene fede ad un impegno assunto con il commissario straordinario Pisapia che, proprio per l'importanza dell'Accordo, ne aveva sollecitato una rapida ratifica.
Come Partito Democratico vorrei sottolineare un aspetto fondamentale per l'Italia, che è quello di non vedere per forza il torbido dappertutto. Vorrei veramente che l'Italia cogliesse questa grande opportunità che ha. L'Italia sarà sotto i riflettori, al centro dell'attenzione di tutto il mondo, proprio per l'importanza del tema di Expo 2015, ossia la nutrizione del pianeta. Abbiamo molto da dire e molto da dare. Il nostro stile di vita, quando si parla di alimentazione, e il nostro patrimonio sono invidiati in ogni parte del mondo. Credo che, se noi coglieremo questa opportunità, ciò avrà ancora più rilievo e forte impatto per la filiera agroalimentare italiana. Questo è l'auspicio che il Partito Democratico esprime oggi in occasione dell'approvazione di questo Accordo.
Non dimentichiamo che vi è un interesse enorme manifestato nelle sedi istituzionali da parte di un Paese amico come la Svizzera, che ha provveduto subito - tra i primi Paesi - a stipulare le convenzioni per gli spazi espositivi ad Expo 2015. Vi è un impatto che potrà mettere in risalto tutto il nostro patrimonio culturale.
Infatti l'Expo 2015 è vero che parlerà di nutrizione, ma abbiamo anche tutte le altre città che sono intorno a questo evento (Milano, Venezia, Roma e Firenze), anche perché la capacità, per così dire, ricettiva, le strutture alberghiere, solo di Expo 2015, sicuramente da sole non basterebbero.
Signor Presidente, concludo veramente con la convinzione che l'Italia saprà fare la sua parte e svolgerà un ruolo importante affinché questo Expo 2015 risponda alle attese che già ci sono in ogni parte del mondo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Coordinamento formale - A.C. 5446-A)

PRESIDENTE. Prima di passare alla votazione finale, chiedo che la Presidenza sia autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito)

(Votazione finale ed approvazione - A.C. 5446-A)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 5446-A, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Lussana, Gelmini, Verducci, Bruno, Grassi, Letta...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Bureau International des Expositions sulle misure necessarie per facilitare la partecipazione all'Esposizione Universale di Milano del 2015, fatto a Roma l'11 luglio 2012) (5446-A)

(Presenti 419
Votanti 418
Astenuti 1
Maggioranza 210
Hanno votato
418).

Pag. 20

Seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione del secondo protocollo aggiuntivo che modifica la convenzione tra l'Italia e il Belgio in vista di evitare la doppia imposizione e di prevenire la frode e l'evasione fiscale in materia di imposte sui redditi ed il protocollo finale, firmati a Roma il 29 aprile 1983, fatto a Bruxelles l'11 ottobre 2004 (A.C. 5417) (ore 17,15).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione del secondo protocollo aggiuntivo che modifica la convenzione tra l'Italia e il Belgio in vista di evitare la doppia imposizione e di prevenire la frode e l'evasione fiscale in materia di imposte sui redditi ed il protocollo finale, firmati a Roma il 29 aprile 1983, fatto a Bruxelles l'11 ottobre 2004.
Ricordo che nella seduta del 15 ottobre 2012 si è conclusa la discussione sulle linee generali e il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunziato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli - A.C. 5417)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A - A.C. 5417), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Mazzuca, Marini, Calderisi, Sardelli, Razzi, Mondello, Vico, Franceschini, Scanderebech... l'onorevole Franceschini ha votato...

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 422
Maggioranza 212
Hanno votato
421
Hanno votato
no 1).

Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A - A.C. 5417), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Sardelli, Esposito, Strizzolo, D'Anna...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 421
Maggioranza 211
Hanno votato
420
Hanno votato
no 1).

Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A - A.C. 5417), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevole Grassi, onorevole Sardelli, onorevole Servodio.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 421
Maggioranza 211
Hanno votato
420
Hanno votato
no 1).

Pag. 21

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 5417)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Evangelisti. Ne ha facoltà.

FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, se lei me lo permette, come le avevo anticipato, io rimanderei le mie considerazioni a quanto già esposto ieri in discussione sulle linee generali, confermando il voto favorevole dell'Italia dei Valori sul provvedimento al nostro esame che, per nostra memoria, lo ricordo, serve ad evitare le doppie imposizioni in particolare per i numerosi cittadini italiani che prestano la propria attività in Belgio. Penso soprattutto a coloro che lavorano presso le rappresentanze diplomatiche dello Stato italiano, le rappresentanze permanenti dell'Unione europea e della NATO e che finora sono stati tassati in Belgio, anche quando erano residenti in quel Paese soltanto per motivi di servizio e che ora invece saranno tassati, soltanto ed esclusivamente, nel nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Compagnon. Ne ha facoltà.

ANGELO COMPAGNON. Signor Presidente, il protocollo in esame ha come finalità quella di evitare una duplicazione di imposizione di tasse sugli stessi fenomeni economici e giuridici che, se non limitata, recherebbe notevole aggravio a chi opera su un piano transnazionale. In particolare, il protocollo ha per oggetto la modifica dell'articolo 19 relativo alle remunerazioni pagate a fronte di servizi resi allo Stato ovvero ad una suddivisione o ente locale. Tale norma riguarda in particolare numerosi cittadini italiani che prestano la propria attività, come è già stato detto da chi mi ha preceduto, in Belgio, compresi coloro che lavorano presso le rappresentanze diplomatiche dello Stato italiano e le rappresentanze permanenti sia dell'Unione europea che della NATO. Nel dichiarare il voto favorevole dell'Unione di Centro faccio presente inoltre che questi cittadini finora sono stati tassati in Belgio ma in virtù di questa Convenzione verrebbero, se approvata, come penso, tassati esclusivamente in Italia.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Stefani. Ne ha facoltà.

STEFANO STEFANI. Signor Presidente, questo protocollo modifica la Convenzione fiscale bilaterale fra Italia e Belgio, già siglata nel 1983, allargando l'applicazione del principio della tassazione esclusiva anche ai rapporti di lavoro, nell'ambito dell'esercizio di pubbliche funzioni. Com'è noto a tutti, la capitale belga ospita le istituzioni europee, l'Alleanza atlantica e le altre organizzazioni internazionali, per cui è particolarmente significativa la presenza di lavoratori italiani oggi sottoposti a doppia tassazione.
Il provvedimento è quindi destinato ad avere un esito positivo sia per i lavoratori stessi che per l'erario, riferendosi comunque a casi piuttosto limitati. Dichiaro il voto favorevole del gruppo della Lega Nord, però vorrei che qualcuno mi spiegasse come mai per un protocollo del genere, di un'entità così piccola, dobbiamo aspettare otto o nove anni. Io credo che dobbiamo darci una regolata in questo senso (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Touadi. Ne ha facoltà.

JEAN LEONARD TOUADI. Signor Presidente, se lei mi permette rimando alle dichiarazioni rese in sede di discussione sulle linee generali. Poche parole solo per sottolineare appunto che è meglio tardi che mai. Questo provvedimento viene incontro quindi a quegli operatori transnazionali che operano sia presso l'Unione Pag. 22europea che presso la NATO e che vedono in questo modo evitata la doppia imposizione, con un guadagno per l'erario italiano, in quanto questi nostri cittadini saranno tassati in patria. Annuncio il voto favorevole del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boniver. Ne ha facoltà.

MARGHERITA BONIVER. Signor Presidente, come i colleghi che mi hanno preceduto mi rifaccio alle considerazioni svolte in sede di discussione sulle linee generali dal relatore Pianetta, e anch'io vorrei evidenziare i benefici di questo nuovo protocollo nei confronti delle centinaia se non migliaia di cittadini italiani che risiedono in Belgio (soprattutto a Bruxelles), che prestano la loro attività nelle rappresentanze presso le ambasciate e presso le Istituzioni europee. Così come mi ricollego anche al rilievo fatto dal presidente Stefani sui motivi, forse conosciuti ma che non finiscono di stupire, sul ritardo con il quale questa disciplina entrerà in vigore. Naturalmente, preannuncio il voto favorevole del gruppo PdL.

PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione - A.C. 5417)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 5417, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevole Lussana, onorevole Marini, onorevole Verducci, onorevole Girlanda, onorevole De Nichilo Rizzoli, onorevole Castellani, onorevole Bressa, onorevole Rampelli, onorevole Fluvi, onorevole Gozi, onorevole Mattesini...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Ratifica ed esecuzione del secondo protocollo aggiuntivo che modifica la convenzione tra l'Italia e il Belgio in vista di evitare la doppia imposizione e di prevenire la frode e l'evasione fiscale in materia di imposte sui redditi ed il protocollo finale, firmati a Roma il 29 aprile 1983, fatto a Bruxelles l'11 ottobre 2004) (5417):

(Presenti 414
Votanti 413
Astenuti 1
Maggioranza 207
Hanno votato
413).

Seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati Uniti d'America sul rafforzamento della cooperazione nella prevenzione e lotta alle forme gravi di criminalità, fatto a Roma il 28 maggio 2009 (A.C. 5418).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati Uniti d'America sul rafforzamento della cooperazione nella prevenzione e lotta alle forme gravi di criminalità, fatto a Roma il 28 maggio 2009.
Ricordo che nella seduta del 15 ottobre 2012 si è conclusa la discussione sulle linee generali ed il relatore e il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli - A.C. 5418)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica. Pag. 23
Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A - A.C. 5418), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo quindi ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevole Malgieri, onorevole Rotondi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 413
Votanti 412
Astenuti 1
Maggioranza 207
Hanno votato
412).

Prendo atto che il deputato Ruggeri ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole.
Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A - A.C. 5418), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo quindi ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevole Corsaro, onorevole Boccia, onorevole Razzi, onorevole Farina Coscioni, onorevole Letta...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 421
Votanti 420
Astenuti 1
Maggioranza 211
Hanno votato
420).

Prendo atto che il deputato Monai ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole.
Passiamo all'esame dell'articolo 3 al quale non sono state presentate proposte emendative (Vedi l'allegato A - A.C. 5418).
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevole Garagnani...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 422
Maggioranza 212
Hanno votato
421
Hanno votato
no 1).

Passiamo all'esame dell'articolo 4 al quale non sono state presentate proposte emendative (Vedi l'allegato A - A.C. 5418).
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Lussana, Tocci, Capano, Paolo Russo, Girlanda, Crolla...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 426
Maggioranza 214
Hanno votato
426).

Prendo atto che i deputati Vaccaro e Gasbarra hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole.

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 5418)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A - A.C. 5418). Se nessuno chiede di Pag. 24intervenire per illustrare gli ordini del giorno, invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.

STAFFAN de MISTURA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Il Governo accetta l'ordine del giorno Tempestini n. 9/5418/1. Circa l'ordine del giorno Zamparutti n. 9/5418/2, vorrei precisare che dobbiamo praticare quello che predichiamo. Anthony Farina è di origine italiana, è condannato possibilmente a morte e, quindi, il Governo accoglie come raccomandazione il presente ordine del giorno. Ritengo sia giusto che il Governo lo faccia visto che dobbiamo essere coerenti con quello che predichiamo in giro per il mondo su quello che riguarda la pena capitale.

PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Tempestini n. 9/5418/1, accettato dal Governo.
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Zamparutti n. 9/5418/2, accolto dal Governo come raccomandazione.

ELISABETTA ZAMPARUTTI. Signor Presidente, sì, lo accolgo come raccomandazione. Intervengo soltanto per informare l'Aula. Credo che questo sia un caso molto importante. Si tratta di un ragazzo di 38 anni di origine italiana che è stato condannato a morte in Florida e rischia di essere giustiziato in conclusione di un ricorso in appello che dovrebbe concludersi entro un anno. Quello che con questo ordine del giorno chiediamo, anche in nome di una campagna che abbiamo promosso con «Nessuno tocchi Caino», la Comunità di Sant'Egidio e l'associazione britannica «Reprieve», è il riconoscimento della cittadinanza italiana a questa persona, il che consentirebbe al nostro Governo, fortemente impegnato sul piano internazionale, non solo contro la pena di morte, di avere più strumenti per scongiurare l'esecuzione di un nostro concittadino. Per cui, grazie anche al Governo per l'impegno che sta esprimendo.

PRESIDENTE. È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 5418)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Evangelisti. Ne ha facoltà.

FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, anche in questo caso sarei per rinviare all'intervento che ho svolto in sede di discussione sulle linee generali nella seduta di ieri, se non per richiamare un aspetto. Questo piano pattizio - fatemelo chiamare così - bilaterale fra il nostro Paese e gli Stati Uniti d'America ha dei connotati piuttosto innovativi.
Infatti, nel contrasto alle forme più gravi di criminalità, quella transfrontaliera e quella terroristica, più che nell'individuare nuovi settori di collaborazione si incentra sulle nuove tecnologie e sulle nuove metodologie di contrasto al crimine, quali ad esempio quella basata sui grandi progressi recenti nella rilevazione delle tracce di DNA e delle impronte digitali. Questi temi nella nostra aula, in questo ramo del Parlamento, sono già stati oggetto di discussione approfondita qualche anno fa, in occasione della ratifica di un trattato, il trattato di Prüm del 2005. Di che cosa si tratta? Della necessità che queste banche dati nazionali possano essere inserite in un circuito di lettura che coinvolga ovviamente anche altri Paesi che hanno aderito e sottoscritto il trattato di Prüm, in modo da consentire appunto, nella lotta alla criminalità transfrontaliera, di disporre di uno strumento di aggressione e di contrasto particolarmente efficace.
Per questo motivo l'Italia dei Valori voterà a favore della ratifica di questo strumento.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Compagnon. Ne ha facoltà.

Pag. 25

ANGELO COMPAGNON. Signor Presidente, evidentemente tutte le ratifiche sono importanti, perché impegnano il nostro Governo e quindi il Parlamento con tanti Paesi nel mondo ed è auspicabile anche che si vada avanti con quelli con i quali non abbiamo grandi rapporti. Ma certamente questa, che è anche abbastanza semplice, è una delle più importanti, perché non è una ratifica di qualcosa di nuovo e di diverso, ma è un perfezionamento, un approfondimento, un miglioramento di rapporti che già esistono e sono molto buoni fra le due polizie, nazionale e statunitense. In effetti si concentrano sulle nuove tecnologie. Dico questo per dire che c'è necessità che si continui su questa strada dato che le nuove tecnologie riguardano evidentemente i sistemi di identificazione tramite le impronte digitali oppure anche poter entrare negli schedari sui profili del DNA.
Pensiamo al delitto atroce di questa estate commesso a Lignano Sabbiadoro, risolto in pochissimo tempo grazie, certamente, alla capacità degli investigatori, e dei carabinieri in particolare, che sono riusciti a risalire, nonostante queste persone fossero straniere, al loro di DNA. Pertanto ritengo che ratifiche come questa siano da approvare senza nemmeno discutere, e soprattutto che ci possa essere la continuazione in questo rapporto tra le polizie, al fine di migliorare e andare oltre quello che è il rapporto fra Italia e Stati Uniti.
Infatti, sottolineo - e concludo, signor Presidente, dichiarando il voto favorevole dell'UdC - che con altri Paesi purtroppo, anche del centroamerica, dove ci sono dei contenziosi non da poco, non esistono provvedimenti così precisi nel rapporto fra le due polizie.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Stefani. Ne ha facoltà.

STEFANO STEFANI. Signor Presidente, la lotta alla criminalità costituisce una sfida sempre più decisiva per la comunità internazionale, che deve fronteggiare gli aspetti patologici derivanti dalla crescente globalizzazione dei traffici illegali. Le eccellenti relazioni bilaterali fra il nostro Paese e gli States impongono quindi di adeguare i rispettivi ordinamenti, affinché il contrasto alla criminalità possa disporre dei mezzi tecnologici più sofisticati e più adeguati. L'accordo in esame mira infatti a sviluppare l'attività investigativa attraverso la facoltà di interrogazione automatizzata delle impronte digitali e dei profili genetici. Credo non possa sfuggire la delicatezza della materia, che chiama in causa la sfera dell'identità e della libertà personale. Nel corso dell'esame in sede referente è emerso come il contenuto dell'accordo sia il frutto di un equo bilanciamento fra l'esigenza di combattere la criminalità e quella comunque di tutelare la riservatezza. Le interrogazioni automatizzate dovranno infatti essere effettuate singolarmente, rispettare precisi limiti quantitativi e riferirsi ad un preciso gruppo di reati.
C'è un significativo onere finanziario - circa 10 milioni di euro -, tuttavia, esso è riconducibile alla necessità di essere in grado di rispondere adeguatamente agli attacchi degli hacker. Dichiaro il voto favorevole della Lega Nord (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pianetta. Ne ha facoltà.

ENRICO PIANETTA. Signor Presidente, annuncio su questo provvedimento il voto favorevole del gruppo del Popolo della Libertà, perché l'Accordo in esame mira a rafforzare la collaborazione e la cooperazione di polizia, in particolare con uno specifico coinvolgimento dei due dipartimenti di pubblica sicurezza italiano e statunitense, attraverso una più ampia diffusione delle informazioni e, soprattutto - come è stato evidenziato dal relatore ieri e anche dai colleghi che mi hanno preceduto - attraverso un'utilizzazione ampia Pag. 26delle tecnologie, soprattutto quelle automatizzate. Ciò al fine di favorire, in particolare alle frontiere, più valide ed incisive forme di controllo per contrastare la criminalità, soprattutto nelle sue forme più gravi, come pure per contrastare il terrorismo secondo il Trattato intergovernativo fra i due Paesi del 27 maggio 2005. Pertanto, riconfermo il voto favorevole del gruppo del Popolo della Libertà (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Tempestini. Ne ha facoltà.

FRANCESCO TEMPESTINI. Signor Presidente, al di là dell'apprezzamento per l'unanime approvazione di questo testo, di questa ratifica, volevo dare una brevissima spiegazione del perché di un ordine del giorno accolto dal Governo, che nasce da una sottolineatura che mi è stata fatta da parte del nuovo presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali. Quest'ultimo, in una lettera, sottolinea come esistano lacune nell'ordinamento che, come in altri casi nei quali ci siamo già imbattuti nel passato, rendono più difficile di quanto sarebbe giusto e necessario la pratica attuazione di normative come quelle che con questo atto andiamo ad instaurare e che sono - come tutti hanno sottolineato - normative utili ai fini di una migliore lotta al crimine organizzato.
L'ordine del giorno, nella sua genericità, vuole essere un momento di stimolo per l'attività di coordinamento del Governo in questa materia, per far sì che queste ratifiche - ripeto, non è la prima volta che ciò accade - vengano, poi, seguite da un'armonizzazione delle procedure regolamentari e quant'altro, rendendole, quindi, non approvazioni che restano sulla carta, ma approvazioni alle quali si dà seguito con l'attività concreta e, quindi, con un beneficio generale per l'azione pubblica.
Ci tenevo a sottolinearlo, perché questo è un argomento - lo ripeto - ricorrente e che segna un elemento, quello di alcune lacune normative nel confronto nostro con gli altri Stati, che dobbiamo sempre tenere presente in sede di ratifica (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione - A.C. 5418)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 5418, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Veltroni, Narducci, Galletti, De Nichilo Rizzoli, Duilio...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Ratifica ed esecuzione dell'accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati Uniti d'America sul rafforzamento della cooperazione nella prevenzione e lotta alle forme gravi di criminalità, fatto a Roma il 28 maggio 2009) (5418):

(Presenti 435
Votanti 434
Astenuti 1
Maggioranza 218
Hanno votato
434).

Prendo atto che i deputati Marinello e Vaccaro hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole.

Pag. 27

Seguito della discussione del disegno di legge: S. 3178 Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti alla Costituzione dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, adottati a Ginevra il 24 novembre 1998 (Approvato dal Senato) (A.C. 5420) (ore 17,40).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti alla Costituzione dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, adottati a Ginevra il 24 novembre 1998.
Ricordo che nella seduta del 15 ottobre 2012 si è conclusa la discussione sulle linee generali e il relatore e il rappresentante del Governo hanno rinunziato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli - A.C. 5420)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A - A.C. 5420) al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Lussana, Goisis, Vico, Nola, Verducci...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 430
Maggioranza 216
Hanno votato
430).

Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A - A.C. 5420), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 404
Maggioranza 203
Hanno votato
404).

Prendo atto che i deputati Malgieri, Golfo, Verducci, Mastromauro e Gianni Farina hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole.
Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A - A.C. 5420), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Marini, Granata, Lussana, Mondello, Santori, Carfagna, Ravetto, Verducci, Sardelli, Baretta, Calderisi, Oliverio, Adornato...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 437
Maggioranza 219
Hanno votato
437).

Prendo atto che il deputato Bosi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 5420)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Evangelisti. Ne ha facoltà.

Pag. 28

FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, l'Italia dei Valori voterà convintamente a favore di questo provvedimento, con l'auspicio che con questi Emendamenti alla Costituzione dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni possa lavorare di più e meglio in sinergia con i governi nazionali degli Stati membri e non, soprattutto con l'Agenzia dell'ONU per i rifugiati e con il suo commissario, oltre che con i suoi rappresentanti in tutto il mondo e, per quanto ci riguarda da vicino, con chi si occupa del Mediterraneo. Per il resto rimando all'intervento che ho svolto nella giornata di ieri.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Compagnon. Ne ha facoltà.

ANGELO COMPAGNON. Signor Presidente, questa ratifica, di fatto, interviene con degli emendamenti alla costituzione dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, per cui tende, dato che è un'organizzazione importante che tratta un tema molto delicato, a migliorarla. Tuttavia, se notiamo che è stata sottoscritta a Ginevra il 24 novembre 1998 ci rendiamo conto che, forse, questi emendamenti saranno stati intesi come utili ma nessuno ha fatto pressione affinché venissero ratificati, e noi sappiamo che, qualunque trattato, fino a quando non è ratificato, non entra in vigore.
L'aspetto più negativo, secondo me, è appunto questa difficoltà a creare le condizioni di un miglioramento dei trattati - qualunque essi siano - ma poi non ratificarli se non a distanza di anni, quindi vanificando anche quella che era stata la buona intenzione e magari venendo superati dagli avvenimenti, che sappiamo muoversi a velocità vertiginose.
Questi emendamenti, peraltro, propongono modifiche che riguardano lo status dei Paesi membri, l'esercizio del diritto di voto, nonché la proposta di far votare gli Stati in arretrato con i pagamenti, e vedo che Stati con arretrati nei pagamenti sono presenti un po' in tutto il mondo: forse è per questo motivo che non si è voluto ratificarli.
In ogni caso, credo che la valenza dell'OIM sia sempre valida ed attuale, considerato il flusso di migranti e le difficoltà dei Paesi in via di sviluppo, che ne sono purtroppo i principali fruitori - mi si passi questo termine -, nonché la massa di persone, senza pensare ai capitali. Credo che tutto ciò sia veramente da guardare con attenzione. Quindi, emendare per migliorare, ma ratificare in tempi stretti. Per quanto riguarda l'UdC preannunzio il voto favorevole su questo disegno di legge di ratifica.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Stefani. Ne ha facoltà.

STEFANO STEFANI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Onorevole Stefani, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boniver. Ne ha facoltà.

MARGHERITA BONIVER. Signor Presidente, naturalmente il voto su questo provvedimento sarà favorevole da parte del mio gruppo. Si tratta di un adempimento piuttosto burocratico, però credo non sia molto lunga la lista delle organizzazioni internazionali che suscitano tanta ammirazione come invece suscita l'OIM, la quale è stata fondata oltre sessant'anni fa e si occupa di una platea vastissima, cioè quei 72 milioni di persone che hanno dovuto fuggire e perdere l'alloggio, molto spesso per motivi bellici.
Quindi, è veramente con molta convinzione che noi votiamo a favore di questo provvedimento, dichiarando anche che consideriamo estremamente utile che l'Italia sia il sesto contribuente a questa organizzazione internazionale.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Tempestini. Ne ha facoltà.

Pag. 29

FRANCESCO TEMPESTINI. Signor Presidente, come ricordava l'onorevole Narducci nella sua relazione, l'OIM è un'organizzazione internazionale il cui bilancio è solo per il 3 per cento frutto del contributo degli Stati che aderiscono, e per il resto, per il 97 per cento, esso è frutto di contributi volontari. Credo sia questa una delle spie più evidenti dell'attenzione e della disponibilità a cui si guarda nel mondo di coloro i quali pensano alle grandi difficoltà e ai grandi drammi che ruotano intorno alle migrazioni, al ruolo che svolge l'organizzazione. Penso che sia questo un motivo sufficiente per dare il nostro pieno consenso a questo provvedimento.

PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione - A.C. 5420)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge n. 5420, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Mondello, Cicu, Lamorte.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(S. 3178 - Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti alla Costituzione dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, adottati a Ginevra il 24 novembre 1998 (Approvato dal Senato) (5420):

(Presenti e votanti 423
Maggioranza 212
Hanno votato
423).

Seguito della discussione del disegno di legge: S. 3285 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale e di istruzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Serbia, fatto a Roma il 13 novembre 2009 (Approvato dal Senato) (C. 5421) (ore 17,50).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge di ratifica, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale e di istruzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Serbia, fatto a Roma il 13 novembre 2009.
Ricordo che, nella seduta del 15 ottobre 2012, si è conclusa la discussione sulle linee generali e il relatore e il rappresentante del Governo hanno rinunziato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli - A.C. 5421)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A - A.C. 5421), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Mondello, Dionisi, Rondini, Antonio Martino...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 424
Maggioranza 213
Hanno votato
424).

Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A - A.C.5421), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti. Pag. 30
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Sardelli, Servodio, Giorgio Merlo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 420
Maggioranza 211
Hanno votato
420).

Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A - A.C. 5421), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Servodio, Marini, Zunino, Castellani, Gasbarra, Albini, Zamparutti...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 424
Maggioranza 213
Hanno votato
424).

Passiamo all'esame dell'articolo 4 (Vedi l'allegato A - A.C. 5421), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Garagnani, Verducci, Bonciani, Zeller, Mondello, Marchioni, Cesaro, Bonciani, Galletti...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 422
Maggioranza 212
Hanno votato
422).

(Esame di un ordine del giorno - A.C. 5421)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'unico ordine del giorno presentato (Vedi l'allegato A - A.C. 5421).
Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sull'unico ordine del giorno Di Stanislao n. 9/5421/1.

STAFFAN de MISTURA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Signor Presidente, in riferimento all'ordine del giorno Di Stanislao n. 9/5421/1 il Governo si riconosce nel dispositivo, ma trova eccessive alcune delle premesse.

PRESIDENTE. Signor sottosegretario, come potremmo risolvere l'«eccessività», espungendola con una riformulazione?

STAFFAN de MISTURA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Signor Presidente, espungendo l'«eccessività» si può fare.

PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Di Stanislao n. 9/5421/1, accettato dal Governo, purché riformulato nel senso di espungere la premessa, dove risulterebbero le «eccessività».
È così esaurito l'esame dell'unico ordine del giorno presentato.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 5421)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Evangelisti. Ne ha facoltà.

Pag. 31

FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, se lei me lo permette, mi rimetto all'intervento scritto che ho depositato nella giornata di ieri.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Compagnon. Ne ha facoltà.

ANGELO COMPAGNON. Signor Presidente, non avendo l'intervento come l'onorevole Evangelisti, non posso depositarlo. Anche questa ratifica, che riguarda l'Italia e la Serbia, attiene ad un settore molto interessante, ossia quello della cooperazione culturale e dell'istruzione. Ciò che più ci può interessare è che risulta che ci sia una volontà di acquisire, ci sia una forte richiesta di cultura italiana in Serbia, per cui evidentemente questa ratifica non fa altro che riavvicinare il nostro Paese a quella parte di Jugoslavia che si è frantumata alcuni anni fa e che ha creato non pochi problemi anche sul nostro confine.
Per questo motivo, senza fare del sarcasmo, come qualcuno pensa, su queste cose invece è meglio riflettere e cercare di agevolare tutte le ragioni che possono riunificare o unificare di più i rapporti che ci sono tra il nostro Paese e la Serbia. Per cui, annuncio il voto favorevole dell'Unione di Centro (Applausi dei deputati del gruppo Unione di Centro per il Terzo Polo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Stefani. Ne ha facoltà.

STEFANO STEFANI. Signor Presidente, l'Italia ha sponsorizzato con vigore la candidatura della Serbia per l'ingresso nell'Unione europea come essenziale passaggio della stabilizzazione di tutti i Balcani occidentali. L'ingresso della Serbia in Europa non è solo il riconoscimento di una comune identità culturale, ma anche un risarcimento per il prezzo pagato dal popolo serbo in una tragica guerra che avrebbe dovuto in ogni modo essere evitata.
La recente visita a Roma del Presidente Nikolic ha confermato la grande amicizia della Serbia per l'Italia, unitamente al senso di responsabilità che anche la nuova coalizione di Governo sta manifestando con riferimento alla crisi del Kosovo. La comunità internazionale ha fallito quella sua azione in Kosovo, dove non è nato uno Stato vitale e capace di autosostenersi, nonostante gli sforzi di molti suoi dirigenti politici, a causa anche delle infiltrazioni della criminalità organizzata.
L'Italia comunque ha continuato a contribuire a tutelare i luoghi santi ortodossi e a contrastare ogni tendenza di ripresa degli estremismi nazionalistici. In tale contesto è di assoluta evidenza l'importanza del presente Accordo, che offre un quadro di grande respiro alle enormi potenzialità culturali che potranno dispiegare nella comune collaborazione gli italiani e i serbi. La cultura è infatti la via maestra per superare le tensioni ideologiche e nazionalistiche e avviare un percorso di scambio, di conoscenza e di comprensione a livello europeo.
Tutti i campi della cultura sono stati richiamati dall'Accordo in esame, che fa comunque sistema con l'analogo Accordo in campo scientifico e tecnologico che è al punto successivo dell'ordine del giorno, di cui sono stato relatore in Commissione. Dichiaro il voto favorevole del gruppo della Lega Nord e mi limito a sottolineare l'esiguità dei fondi previsti per l'attuazione dell'Accordo, che sono solo 840 mila euro (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Touadi. Ne ha facoltà.

JEAN LEONARD TOUADI. Signor Presidente, penso che valga la pena dedicare qualche parola a questo Accordo che ci accingiamo a firmare con la Serbia. Mi dispiace anche per il modo sbrigativo con il quale alcuni colleghi vorrebbero avviare la pratica alla soluzione finale, perché la politica estera, signor Presidente, non è figlia di un Dio minore rispetto agli altri Pag. 32argomenti che vengono trattati in quest'Aula. Quindi, vale la pena dedicare il giusto tempo a un Accordo così importante che riguarda uno dei Paesi dell'asse balcanico con il quale il nostro Paese ha a che fare nel quadro della nostra politica di buon vicinato nel Mediterraneo e con l'altra parte dei Balcani.
La Serbia ha avviato un percorso esemplare di avvicinamento all'Europa. Ha fatto dei passi importanti in mezzo a tante difficoltà che riguardano la regione, non ancora pacificata e non ancora stabilizzata.
Allora, questo Accordo, che concerne le relazioni culturali, la promozione della lingua italiana, diventa, in qualche modo, la cornice, l'humus culturale dentro il quale poi si inseriranno i rapporti della Serbia con il resto dell'Europa e con il nostro Paese. Anche tutto quello che faremo come scelte strategiche, come scelte geostrategiche e come scambi economici - come vedremo - si deve inserire all'interno della costruzione di un'Europa che non è solo economica, ma che attinge anche alle radici comuni che legano la Serbia con il resto dell'Europa e con il nostro Paese.
Quindi preannunzio, con grande favore, il voto favorevole del Partito Democratico su questo Accordo e mi riservo, quindi, di commentare il successivo Accordo, che è altrettanto importante e al quale dobbiamo dedicare il tempo dovuto, signor Presidente (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Renato Farina. Ne ha facoltà.

RENATO FARINA. Signor Presidente, questo Accordo ha una forza pratica e culturale ma anche simbolica e, vorrei dire, morale. La Serbia è un Paese a cui abbiamo dato guerra, una guerra umanitaria, senz'altro, ma vissuta, a causa dei bombardamenti su Belgrado, come aggressione dalla gente comune. Ero a Belgrado in quei mesi e posso dire dello stupore, perché la cultura di questo Paese, ben diversa da quella del Governo del tempo, era orientata sicuramente verso un'amicizia nei confronti dell'Italia.
Questo Accordo, che ha anche degli effetti notevoli di scambio di studenti che studieranno in Italia e in Serbia, si pone sulla strada di una politica estera italiana che riprende le linee maestre della inclusione e della franchezza, specialmente con i Paesi vicini e amici, e pone l'Italia come battistrada dell'ingresso della Serbia in Europa. Non si tratta di un ingresso formale, ma di un ingresso in un'Europa, la quale ha senz'altro molti limiti ma è il luogo dove Paesi, nei secoli nemici, non si sono più dati guerra (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione - A.C. 5421)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge n. 5421, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione)

Onorevoli Verducci, Giammanco, Mondello, Coscia, Testa...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(S. 3285 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale e di istruzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Serbia, fatto a Roma il 13 novembre 2009) (Approvato dal Senato) (5421)

(Presenti e votanti 418
Maggioranza 210
Hanno votato
418). Pag. 33

Essendo giunti alle ore 18 (anche oltrepassate), interrompiamo ora i nostri lavori, come già preannunziato all'inizio della seduta, a seguito di quanto stabilito dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.
Il seguito della discussione degli ulteriori disegni di legge di ratifica, unitamente agli altri argomenti iscritti all'ordine del giorno, è rinviato alla seduta di domani. Avverto, altresì, che domani mattina comunque vi saranno votazioni.

Sul calendario dei lavori dell'Assemblea (ore 18,08).

PRESIDENTE. Comunico che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, domani, mercoledì 17 ottobre, alle ore 9,30, fermi restando gli altri argomenti già iscritti in calendario, figurerà come primo punto all'ordine del giorno l'esame del disegno di legge n. 5521 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'India sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Roma il 10 agosto 2012.

È stato inoltre così rimodulato l'attuale calendario dei lavori dell'Assemblea:

Martedì 23 ottobre (antimeridiana/pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna)

Discussione sulle linee generali dei progetti di legge:
disegno di legge n. 5019-bis ed abbinate - Delega al Governo in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova, pene detentive non carcerarie, nonché sospensione del procedimento nei confronti degli irreperibili;
proposta di legge n. 746 ed abbinate - Disposizioni in materia di donazione del corpo post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica.
Discussione sulle linee generali delle mozioni Dionisi ed altri n. 1-01087, De Angelis ed altri n. 1-01071 e Morassut ed altri n. 1-01086 concernenti iniziative a favore degli inquilini degli immobili di proprietà degli enti previdenziali.

Mercoledì 24 (ore 16-20) e giovedì 25 ottobre (ore 9-13) (con votazioni)

Seguito dell'esame dei progetti di legge:
disegno di legge n. 5019-bis ed abbinate - Delega al Governo in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova, pene detentive non carcerarie, nonché sospensione del procedimento nei confronti degli irreperibili;
proposta di legge n. 746 ed abbinate - Disposizioni in materia di donazione del corpo post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica.

Seguito dell'esame delle mozioni:
Dionisi ed altri n. 1-01087, De Angelis ed altri n. 1-01071 e Morassut ed altri n. 1-01086 concernenti iniziative a favore degli inquilini degli immobili di proprietà degli enti previdenziali;
Borghesi ed altri n. 1-00866, Terranova ed altri n. 1-00990, Rao e Briguglio n. 1-00991, Romani ed altri n. 1-00992, Caparini ed altri n. 1-00994, Oliveri ed altri n. 1-00995, Pionati ed altri n. 1-01002 e Peluffo ed altri n. 1-01005 concernenti iniziative in relazione al piano nazionale di assegnazione delle frequenze, con particolare riferimento all'emittenza locale.

Nel corso della settimana potrà avere luogo il seguito dell'esame di argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi.

I lavori dell'Assemblea sono stati organizzati in questa settimana in modo da lasciare un tempo adeguato per l'esame in Commissione dei documenti di bilancio.

Lunedì 29 ottobre (antimeridiana/pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna)

Pag. 34

Discussione sulle linee generali delle proposte di legge:
n. 881 - Modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, al codice penale e al codice di procedura penale in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante (ove concluso dalla Commissione);
n. 4432 ed abbinate - Disposizioni in materia di insequestrabilità delle opere d'arte prestate da uno Stato, da un ente o da un'istituzione culturale stranieri, durante la permanenza in Italia per l'esposizione al pubblico (Approvata dal Senato).

Discussione sulle linee generali delle mozioni:
Di Pietro ed altri n. 1-01010 concernente interventi a favore della cultura e della conoscenza;
Costa ed altri n. 1-01148 concernente iniziative per la modifica del decreto legislativo n. 155 del 2012, recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero.

Discussione della Relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella regione Puglia approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti (Doc. XXIII, n. 10).

Discussione sulle linee generali delle proposte di legge:
n. 3466-B ed abbinati - Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali. Disposizioni in materia di pari opportunità nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni (Approvata dalla Camera e modificata dal Senato);
n. 5419 - Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione dei festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale (Approvata dal Senato) (ove concluso dalla Commissione).

Martedì 30 e mercoledì 31 ottobre (a.m. e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna) (con votazioni)

Seguito dell'esame delle proposte di legge:
n. 881 - Modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, al codice penale e al codice di procedura penale in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante (ove concluso dalla Commissione);
n. 4432 ed abbinate - Disposizioni in materia di insequestrabilità delle opere d'arte prestate da uno Stato, da un ente o da un'istituzione culturale stranieri, durante la permanenza in Italia per l'esposizione al pubblico (Approvata dal Senato).

Seguito dell'esame delle mozioni:
Di Pietro ed altri n. 1-01010 concernente interventi a favore della cultura e della conoscenza;
Mantovano ed altri n. 1-00983, Fiano ed altri n. 1-01007, Di Biagio ed altri n. 1-01018, Bosi ed altri n. 1-01052, Dozzo ed altri n. 1-01053, Paladini ed altri n. 1-01055, Misiti ed altri n. 1-01057 e Moffa ed altri n. 1-01059 concernenti iniziative in materia previdenziale per il personale dei comparti della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico;
Costa ed altri n. 1-01148 concernente iniziative per la modifica del decreto legislativo n. 155 del 2012, recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero.

Seguito dell'esame della Relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella regione Puglia approvata dalla Commissione parlamentare Pag. 35di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti (Doc. XXIII, n. 10).

Seguito dell'esame delle proposte di legge:
n. 3466-B ed abbinati - Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali. Disposizioni in materia di pari opportunità nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni (Approvata dalla Camera e modificata dal Senato);
n. 5419 - Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione dei festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale (Approvata dal Senato) (ove concluso dalla Commissione).

Nel corso della settimana potrà avere luogo il seguito dell'esame di argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi.

L'organizzazione dei tempi per l'esame del disegno di legge di ratifica n. 5521 è pubblicata in calce al resoconto stenografico della seduta odierna.

Per quanto riguarda la discussione dei progetti di legge n. 3466-B ed abbinati e n. 5419, l'organizzazione dei tempi sarà valutata sulla base del testo che verrà licenziato dalle rispettive Commissioni di merito.

Sull'ordine dei lavori (ore 18,10).

EMANUELE FIANO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

EMANUELE FIANO. Signor Presidente, poche parole per ricordare che oggi è il 16 ottobre. Il 16 ottobre del 1943 dal Ghetto di Roma all'alba della giornata del sabato furono rastrellate e poi deportate 1.022 persone, donne, uomini e bambini, ebrei della comunità ebraica di Roma. Di loro tornarono in 16, 1.008 di quelle persone non tornarono, furono bruciate e gasate nel campo di Auschwitz, e anche se noi abbiamo una Giornata nazionale della memoria, il 27 gennaio, siccome il Parlamento del nostro Paese è in questa città e siccome in questi minuti il Presidente del Consiglio, senatore Monti, è presso la comunità ebraica di Roma a portare il saluto del Governo italiano, io penso che sia giusto ricordarsene sempre.
Fu quella una razzia bestiale, svolta da SS e personale della Gestapo al comando del comandante Kappler, esponenti dell'esercito tedesco. Purtroppo per quella infamia si macchiarono anche alcuni italiani, con delazioni, imposture e indebite appropriazioni in quelle ore. Molti altri italiani romani invece dissero di no, si opposero, si ribellarono, sfidarono l'assedio tedesco, offrirono riparo agli ebrei in fuga negli scantinati, nelle chiese di questa città e nei casali della campagna. Molti concittadini di quegli ebrei decisero che era il momento di prendere in mano il proprio destino, altri decisero poi di impugnare il fucile e di combattere quella barbarie. Anche loro vogliamo ricordare oggi, i giusti, che offrirono la propria vita per salvare quella di altri, e non lo fecero solo per gli ebrei perseguitati ma lo fecero per liberare il Paese.
Da pochi giorni se ne è andato Shlomo Venezia, uno degli ultimi sopravvissuti della comunità ebraica di Roma, spero che nessuno di noi dimenticherà mai date come queste (Applausi).

MARIO TASSONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MARIO TASSONE. Signor Presidente, giusto per il suo invito di ieri di parlare per qualche minuto, accolgo, ovviamente, anche questa sua sollecitazione, per evidenziare una situazione veramente strana, oggetto di un ulteriore strumento di sindacato ispettivo. Come si sa, le scuole di magistratura hanno avuto un travaglio enorme, attraverso provvedimenti poi revocati Pag. 36e con sedi dislocate diversamente rispetto anche ai provvedimenti originari.
Adesso abbiamo notizia che vi sarebbe una decisione, non credo finale, non credo esaustiva, da parte del Ministro della giustizia di superare quella che era un'indicazione, e soprattutto una norma di un decreto, che prevedeva una dislocazione delle scuole della magistratura una al nord, una al centro e una al sud.
Quella del sud, come si ricorderà, ha avuto una grande contestazione tra Catanzaro e Benevento, con il tentativo di strappare la destinazione naturale, cioè Catanzaro. Ora vorremmo capire da parte del Ministro della giustizia se viene ad essere vanificato quel provvedimento di legge e se si vuole costituire soltanto una scuola della magistratura, oppure vi è una possibilità, come ritengo vi debba essere, di rivedere questa sua decisione, questa eventuale decisione, e quindi ricomporre la destinazione originaria del primo provvedimento, indicando una sede per il sud, a Catanzaro, e altre due sedi, una per quanto riguarda il nord e una per quanto riguarda il centro.
Credo che questo sia un dato importante e fondamentale. Non è un problema di campanilismo, non è un problema di territorio, ma è un problema di funzionamento per quanto riguarda queste scuole della magistratura; altrimenti, vi sarebbe certamente un ritorno all'indietro, un ricomporsi e, soprattutto, un andare su un piano marginale rispetto a un problema e a un dato che ritengo fondamentali e importanti.
Ho voluto richiamare questo aspetto, signor Presidente, perché lo ritengo importante e fondamentale. Soprattutto, mi auguro che il Ministro della giustizia possa fare giustizia, come si suole dire, rispetto a questo provvedimento, visto e considerato che è il Ministro della giustizia, e non lasciare appesa questa situazione, che vanificherebbe, lo ripeto, un provvedimento, perché la previsione di una scuola della magistratura al nord, una al centro e una al sud aveva una sua ratio e aveva, certamente, una sua definizione progettuale. Mancando ciò, non vi è dubbio che tutto questo salti.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.

Mercoledì 17 ottobre 2012, alle 9,30:

(ore 9,30 e ore 16)

1. - Discussione del disegno di legge:
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'India sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Roma il 10 agosto 2012 (C. 5521-A).
- Relatore: Stefani.

2. - Seguito della discussione del disegno di legge:
Conversione in legge del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute (C. 5440-A/R).

3. - Seguito della discussione del disegno di legge:
S. 3286 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Serbia, con Allegato, fatto a Roma il 21 dicembre 2009 (Approvato dal Senato) (C. 5422).
- Relatore: Stefani.

4. - Discussione della proposta di legge:
S. 3086 - D'iniziativa dei senatori: PETERLINI ed altri: Ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Pag. 37Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000 (Approvata dal Senato) (C. 5465).

e degli abbinati progetti di legge: BRUGGER ed altri; D'INIZIATIVA DEL GOVERNO (C. 5086-5420).
- Relatore: Narducci.

5. - Discussione della proposta di legge:
S. 3354 - D'iniziativa dei senatori: MARCENARO ed altri: Ratifica ed esecuzione del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, fatto a New York il 18 dicembre 2002 (Approvata dal Senato) (ove conclusa dalla Commissione) (C. 5466).

e dell'abbinata proposta di legge: MECACCI ed altri (C. 4765).

6. - Seguito della discussione della proposta di legge:
S. 601-711-1171-1198 - D'iniziativa dei senatori: GIULIANO; CASSON ed altri; BIANCHI ed altri; MUGNAI: Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense (Approvata, in un testo unificato, dal Senato) (C. 3900-A).

e delle abbinate proposte di legge: CONTENTO; PECORELLA; CAVALLARO; CAPANO ed altri; BARBIERI; MANTINI ed altri; FRASSINETTI ed altri; CASSINELLI ed altri; MONAI; RAZZI ed altri; CAVALLARO ed altri (C. 420-1004-1447-1494-1545-1837-2246-2419-2512-4505-4614).
- Relatore: Cassinelli.

7. - Seguito della discussione delle mozioni Bersani, Cicchitto, Casini, Misiti, Angela Napoli, Moffa, Belcastro e Mosella n. 1-01118, Di Pietro ed altri n. 1-01129 e Nucara ed altri n. 1-01170 concernenti iniziative a favore della Calabria.

8. - Seguito della discussione delle mozioni Dozzo ed altri n. 1-01146, Misiti ed altri n. 1-01158, Aniello Formisano ed altri n. 1-01159, Ossorio ed altri n. 1-01162, Fitto ed altri n. 1-01164, Boccia ed altri n. 1-01165 e Iannaccone ed altri n. 1-01167 concernenti criteri di riparto delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione.

9. - Seguito della discussione delle mozioni Fiano ed altri n. 1-01140, Di Pietro ed altri n. 1-01147, Di Biagio ed altri n. 1-01157, Galletti ed altri n. 1-01160, Gidoni ed altri n. 1-01161 e Mantovano ed altri n. 1-01163 concernenti iniziative per garantire adeguate risorse ai comparti della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico, con particolare riferimento all'assunzione di nuovo personale.

(ore 15)

10. - Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

La seduta termina alle 18,15.

TESTO INTEGRALE DELLA DICHIARAZIONE DI VOTO FINALE DEL DEPUTATO STEFANO STEFANI SUL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA N. 5420

STEFANO STEFANI. L'Organizzazione internazionale per le migrazioni è stata fondata nel 1951 ed ha assunto l'attuale denominazione nel 1989. Essa interviene in tutte le principali emergenze ed oggi opera in più di cento paesi con un bilancio Pag. 38annuale che ha raggiunto la cifra di 1,3 miliardi di dollari, a cui l'Italia contribuisce collocandosi al sesto posto con una quota pari a circa 2 milioni di franchi svizzeri.
L'assistenza ai fenomeni migratori è spesso fonte di sprechi e di ruberie, in quanto non è ispirata da ragioni umanitarie, ma in troppi casi risente di strumentalizzazioni ideologiche.
La Lega Nord, che ha sempre denunciato questi pericoli, riconosce tuttavia la serietà dell'approccio dell'OIM, che è dimostrato dal fatto che l'incidenza dei costi amministrativi rispetto a quelli operativi si limita al 5 per cento.
Gli emendamenti alla costituzione dell'OIM, che fanno oggetto della presente ratifica, vanno tutti nella direzione di semplificare le procedure amministrative e di aumentare i risparmi.
Segnalo in particolare l'opportuna introduzione della perdita automatica del diritto di voto nel caso che gli Stati membri siano in arretrato con il pagamento delle rispettive quote.
Considero altrettanto positiva la soppressione del Comitato esecutivo, in quanto elimina una inutile duplicazione nel processo decisionale.
Il limite introdotto alla rielezione del direttore e del vicedirettore generale evita il radicarsi di posizioni di potere personale e favorisce il ricambio dirigenziale.
Nel dichiarare quindi il voto favorevole del gruppo della Lega nord, esprimo il vivo auspicio che anche altre organizzazioni internazionali che dispongono di bilanci ben più ricchi e sostanziosi (penso innanzitutto alla FAO in quanto ha sede a Roma) prendano ad esempio la riforma avviata dall'OIM e pratichino anche loro la spending review.
Colgo infine questa occasione per segnalare al Governo, nell'attuale fase di contenimento della spesa pubblica, la necessità di rivedere l'entità dei nostri cospicui contributi sia ordinari che straordinari alle organizzazioni internazionali, non avendo scrupoli di sorta a ridurli ove la gestione delle organizzazioni stesse risulti inefficiente e sprecona.

Pag. 39

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME DEL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA N. 5521

Ddl n. 5521 - Ratifica dell'Accordo Italia-India sul trasferimento delle persone condannate

Tempo complessivo: 2 ore.

Relatore 5 minuti
Governo 5 minuti
Richiami al Regolamento 5 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 12 minuti (con il limite massimo di 2 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 1 ora e 28 minuti
Popolo della Libertà 13 minuti
Partito Democratico 12 minuti
Lega Nord Padania 14 minuti
Unione di Centro per il Terzo Polo 6 minuti
Futuro e Libertà per il Terzo Polo 5 minuti
Popolo e Territorio 5 minuti
Italia dei Valori 13 minuti
Misto: 20 minuti
Grande Sud-PPA 2 minuti
Alleanza per l'Italia 2 minuti
Liberali per l'Italia-PLI 2 minuti
Fareitalia per la Costituente Popolare 2 minuti
Repubblicani-Azionisti 2 minuti
Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud 2 minuti
Iniziativa liberale 2 minuti
Liberal Democratici-MAIE 2 minuti
Minoranze linguistiche 2 minuti
Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia 2 minuti

VOTAZIONI QUALIFICATE
EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 3 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nom. Ddl 5434-A - articolo 1 404 404 203 404 49 Appr.
2 Nom. articolo 2 402 402 202 401 1 49 Appr.
3 Nom. articolo 3 408 408 205 408 49 Appr.
4 Nom. articolo 4 411 411 206 411 49 Appr.
5 Nom. Ddl 5434-A - voto finale 418 418 210 418 49 Appr.
6 Nom. Ddl 5446-A - articolo 1 421 420 1 211 420 49 Appr.
7 Nom. articolo 2 422 421 1 211 421 49 Appr.
8 Nom. articolo 3 426 426 214 425 1 49 Appr.
9 Nom. articolo 4 430 429 1 215 429 49 Appr.
10 Nom. Ddl 5446-A - voto finale 419 418 1 210 418 49 Appr.
11 Nom. Ddl 5417 - articolo 1 422 422 212 421 1 48 Appr.
12 Nom. articolo 2 421 421 211 420 1 48 Appr.
13 Nom. articolo 3 421 421 211 420 1 48 Appr.

F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). - V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A = Astensione. - M= Deputato in missione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazione a votazione in cui è mancato il numero legale. - X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 3 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nom. Ddl 5417 - voto finale 414 413 1 207 413 48 Appr.
15 Nom. Ddl 5418 - articolo 1 413 412 1 207 412 48 Appr.
16 Nom. articolo 2 421 420 1 211 420 48 Appr.
17 Nom. articolo 3 422 422 212 421 1 48 Appr.
18 Nom. articolo 4 426 426 214 426 48 Appr.
19 Nom. Ddl 5418 - voto finale 435 434 1 218 434 48 Appr.
20 Nom. Ddl 5420 - articolo 1 430 430 216 430 48 Appr.
21 Nom. articolo 2 404 404 203 404 48 Appr.
22 Nom. articolo 3 437 437 219 437 48 Appr.
23 Nom. Ddl 5420 - voto finale 423 423 212 423 48 Appr.
24 Nom. Ddl 5421 - articolo 1 424 424 213 424 48 Appr.
25 Nom. articolo 2 420 420 211 420 48 Appr.
26 Nom. articolo 3 424 424 213 424 48 Appr.
INDICE ELENCO N. 3 DI 3 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 28)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nom. articolo 4 422 422 212 422 48 Appr.
28 Nom. Ddl 5421 - voto finale 418 418 210 418 48 Appr.