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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 575 di martedì 24 gennaio 2012

Pag. 1

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 11,40.

EMILIA GRAZIA DE BIASI, Segretario, legge il processo verbale della seduta del 19 gennaio 2012.

(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Bindi, Bongiorno, Brugger, Buonfiglio, Cirielli, Iannaccone, Leo, Lo Monte, Lombardo, Lucà, Lusetti, Lussana, Mazzocchi, Melchiorre, Migliavacca, Migliori, Misiti, Mura, Nucara, Palumbo, Paniz, Pecorella, Pisicchio e Valducci sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
Pertanto i deputati in missione sono complessivamente sessantadue, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Trasferimento a Commissione in sede legislativa delle proposte di legge nn. 3901 e 4663.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'assegnazione di proposte di legge a Commissione in sede legislativa.
Propongo alla Camera l'assegnazione in sede legislativa della seguente proposta di legge, della quale la IX Commissione (Trasporti) ha chiesto il trasferimento in sede legislativa, ai sensi dell'articolo 92, comma 6, del Regolamento:
S. 2396 - Senatori MAGISTRELLI ed altri: «Modifiche all'articolo 173 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di uso di apparecchi radiotelefonici durante la guida» (Approvata dalla 8o Commissione permanente del Senato) (3901).

Se non vi sono obiezioni, così rimane stabilito.
(Così rimane stabilito).

Propongo alla Camera l'assegnazione in sede legislativa della seguente proposta di legge, della quale la IX Commissione (Trasporti) ha chiesto il trasferimento in sede legislativa, ai sensi dell'articolo 92, comma 6, del Regolamento:
BIASOTTI ed altri: «Norme in materia di circolazione stradale nelle aree aeroportuali» (4663).
(La Commissione ha elaborato un nuovo testo).

Se non vi sono obiezioni, così rimane stabilito.
(Così rimane stabilito).

Assegnazione a Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 4805.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'assegnazione di una proposta di legge a Commissione in sede legislativa.
A norma del comma 1 dell'articolo 92 del Regolamento, propongo alla Camera Pag. 2che la seguente proposta di legge sia assegnata, in sede legislativa, alla VII Commissione (Cultura):
Esposito ed altri: «Disposizioni per la valorizzazione e la promozione turistica delle valli e dei comuni montani sede dei siti dei Giochi olimpici invernali "Torino 2006"» (4805) - Parere delle Commissioni I, V, VIII, X e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Se non vi sono obiezioni, così rimane stabilito.
(Così rimane stabilito).

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 11,42).

PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
Per consentire il decorso del termine regolamentare di preavviso, sospendo la seduta che riprenderà alle 12,05.

La seduta, sospesa alle 11,45, è ripresa alle 12,15.

Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. (A. C. 4865-A).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
Ricordo che nella seduta del 23 gennaio 2012 si è conclusa la discussione sulle linee generali e che il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
Ha chiesto di parlare - e chiederei ai colleghi di ascoltare - sull'ordine dei lavori il presidente della Commissione affari costituzionali, onorevole Bruno. Ne ha facoltà.

DONATO BRUNO, presidente della I Commissione. Signor Presidente e onorevoli colleghi, nella riunione del Comitato dei diciotto svoltasi questa mattina è emersa l'esigenza di definire più compiutamente alcuni punti del testo licenziato venerdì scorso dalle Commissioni e in particolare alcune coperture finanziarie, nonché di affrontare un numero circoscritto di punti che sono stati segnalati nel corso dell'esame in sede referente come particolarmente rilevanti.
Considerata la complessità e la delicatezza delle questioni da trattare, il Comitato dei diciotto ha convenuto che sarebbe preferibile che i punti non ancora definiti fossero affrontati nelle Commissioni riunite. Il Governo non si è opposto a questo orientamento. Per questo, a nome del Comitato dei diciotto e d'intesa con il presidente della Commissione bilancio, chiedo il rinvio del provvedimento nelle Commissioni. Tale rinvio deve intendersi circoscritto ad un breve lasso di tempo che consenta al Governo di indicare anche le possibili diverse coperture finanziarie.

PRESIDENTE. Dobbiamo prendere atto della richiesta del presidente della I Commissione, considerati i tempi previsti per la conversione del decreto-legge, di rinvio nelle Commissioni del provvedimento. Resta inteso che le Commissioni dovranno concludere i propri lavori, come detto dal presidente Bruno, entro la mattinata di domani, mercoledì 25 gennaio.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO, Vicepresidente della V Commissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO, vicepresidente della V Commissione. Signor Presidente, in assoluta aderenza Pag. 3a quanto testè detto dal presidente Bruno, in aggiunta volevo semplicemente significare quanto segue, e pregherei i signori relatori, ma anche il Governo, di prestare particolare attenzione. Sappiamo tutti che la questione fondamentale è quella relativa alla copertura dell'emendamento dei relatori all'articolo 6 in materia previdenziale. A tal proposito, voglio segnalare al Governo che all'emendamento dei relatori non è stata mai allegata la relazione illustrativa.
Questo lo ritengo non un fatto soltanto «estetico», ma anche un fatto sostanziale, perché non siamo nelle condizioni di valutare l'esatta portata del contenuto del provvedimento. Poiché normalmente, quando si presentano emendamenti di questo genere, oltre alla relazione tecnica è d'obbligo anche una relazione illustrativa, pregheremmo, in aggiunta a questa coda, che non è poi una coda, dei lavori, anche di darci un elemento di questo genere.
Sappiamo che le questioni principali dopo la copertura sono sostanzialmente tre: la questione ASSI-Unire, la questione dei profughi libici e la questione dei lavoratori esodati delle aziende totalmente partecipate dello Stato. Qui vi è una particolare attenzione, perché sappiamo trattasi...

PRESIDENTE. Mi perdoni, io le ho dato la parola, non essendoci il presidente della Commissione bilancio, in quanto vicepresidente della V Commissione. Poi lei adesso sta sviluppando, è evidente, una serie di osservazioni al Governo sul lavoro che dovrete fare nelle Commissioni. Mi scusi, ma non è questo il momento...

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO, Vicepresidente della V Commissione. Lo volevo fare, appunto, per fissare questo!

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Marinello, non è questo il momento in cui svolgere queste osservazioni. Adesso siamo di fronte ad una richiesta da parte del presidente della I Commissione, onorevole Bruno, di rinviare il provvedimento nelle Commissioni.
Sulla proposta di rinvio in Commissione, ai sensi dell'articolo 41, comma 1, del Regolamento - come sapete - la Presidenza deve dare la parola ad un oratore contro e ad uno a favore, per non più di cinque minuti ciascuno. Successivamente potranno essere svolti interventi sull'ordine dei lavori e così via, ma adesso siamo in questa fase.
Pertanto, chiedo se vi è qualcuno dei colleghi che intende intervenire contro la richiesta di rinvio nelle Commissioni avanzata dal presidente Bruno. L'onorevole Bitonci chiede di intervenire contro la richiesta. Ne ha facoltà, per cinque minuti.

MASSIMO BITONCI. Signor Presidente, vorrei precisare che intervengo a favore della richiesta, ma con una precisazione. Noi siamo favorevoli al rinvio nelle Commissioni se riapriamo i termini su tutti gli emendamenti, altrimenti siamo contrari.

PRESIDENTE. Mi sembra che siamo in una fase anomala. Onorevole Bitonci, lei ha detto che sarebbe a favore, ma ha chiesto una precisazione da parte del presidente Bruno. Io ho bisogno di capire se vi è qualche collega presente in Aula che intende intervenire contro la richiesta di rinvio nelle Commissioni. Successivamente interverrà un oratore a favore e poi potranno essere svolte le ulteriori precisazioni da parte del presidente della Commissione: ciò dopo il voto, in modo che sappiamo come procedere.
Onorevole Bitonci, la sua è un'osservazione puntuale, come quella dell'onorevole Marinello: è per questo che, avendo interrotto l'onorevole Marinello, non potevo non interrompere anche lei.
L'onorevole Vanalli ha chiesto di parlare contro. Ne ha facoltà, per cinque minuti.

PIERGUIDO VANALLI. Signor Presidente, io sono contro la proposta in oggetto, perché non sono d'accordo che si riaprano i termini esclusivamente per quel Pag. 4tipo di emendamento. Lo stesso onorevole Marinello ci ha ricordato che vi sono altri emendamenti sui quali vi era stato un impegno da parte del Governo alla discussione e ad un'eventuale modifica, e stamattina, da buon collega di minoranza qual è, ha cercato di evidenziare tali aspetti.
Il Governo ha assunto una posizione di chiusura rispetto agli impegni che aveva già assunto nelle Commissioni, pertanto siamo nell'imbarazzante situazione, per voi, di avere una minoranza all'interno della maggioranza che non è d'accordo con il Governo su ciò che lo stesso Governo si era impegnato a fare.
Pertanto, siamo contro il rinvio del provvedimento nelle Commissioni, se questo non risolve la questione complessiva del provvedimento stesso. Infatti, limitarci ad un solo emendamento, cercando di scaricare la colpa di una copertura trovata in qualche modo tra il Parlamento e il Governo facendo in modo che nessuno si assuma la responsabilità di dire che la revisione delle pensioni dei dipendenti viene assorbita aumentando il costo a carico dei lavoratori autonomi, non è molto corretto.
Qualcuno dovrà pur assumersi la paternità di questa scelta: se non è il Governo, che sia la maggioranza che lo sostiene; ma, a questo punto, vedo che la maggioranza non sostiene il Governo su tale aspetto. Oltretutto, le altre questioni aperte dall'onorevole Marinello in sede di Comitato dei diciotto questa mattina ci inducono a ritenere che sia indispensabile che il provvedimento venga riconsiderato nel suo complesso. Pertanto, sarei contro il rinvio nelle Commissioni nella modalità espressa dal presidente Bruno. (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Vanalli. Adesso chiedo se vi è qualche collega che intende intervenire a favore.
L'onorevole Baldelli ha chiesto di parlare a favore. Ne ha facoltà. Intanto, chiedo ai colleghi di accomodarsi al proprio banco, perché, successivamente, si procederà con il voto.

SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, intervengo brevemente soltanto per sostenere le ragioni illustrate dal presidente Bruno pochi minuti fa. Infatti, si è ravvisata l'esigenza da parte del Comitato dei diciotto di rivedere alcuni punti circoscritti del provvedimento e di un ulteriore approfondimento. Riteniamo che questa richiesta sia ragionevole, e quindi preannuncio il voto favorevole del mio gruppo, con l'auspicio che l'Assemblea, nella forma più ampia possibile, possa convenire su di essa.
Tutto ciò nella consapevolezza che si tratta di un provvedimento estremamente complesso, su cui il Comitato dei diciotto e le Commissioni hanno già lavorato bene. Pertanto, credo che, da questo punto di vista, la richiesta di un ulteriore approfondimento non possa che aggiungere un tassello migliorativo al lavoro già importante e proficuo svolto dalle Commissioni e dal Comitato dei diciotto.

ROBERTO GIACHETTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Poiché vi sono altri colleghi che hanno chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori, mi permetta di effettuare prima la votazione e poi procederemo con gli interventi sull'ordine dei lavori (Commenti del deputato Giachetti). «Mi permetta» era un modo gentile per dire che farò ciò: vi sono anche modi diversi di poter parlare da parte della Presidenza, piuttosto che dire di «procedere» imperativamente.
Passiamo ai voti.
Pongo dunque in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la proposta di rinvio nelle Commissioni del disegno di legge n. 4865-A, recante conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (Commenti dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)... scusate, colleghi, adesso siamo in votazione.

(È approvata).

Pag. 5

La Camera approva per 310 voti di differenza.
Adesso procederemo agli interventi sull'ordine dei lavori. Il primo fra tutti a chiedere di intervenire era stato l'onorevole Borghesi. Prego, ne ha facoltà.

ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, intervengo per sottolineare che non siamo in presenza di un fatto meramente tecnico, ma che questo rinvio ha una sua connotazione politica, che, a mio avviso, da parte del mio gruppo devo sottolineare.
Non sfugge a nessuno che i temi di cui parliamo erano già stati definiti venerdì scorso, per cui vi era tutto il tempo di consultare il Governo e di fare tutto quello che c'era da fare, affinché oggi, nel Comitato dei diciotto, essi potessero essere chiusi. Ciò non è avvenuto per due motivi: da un lato, per un dissidio interno al Governo sulle coperture e, dall'altro, in quanto nel Comitato dei diciotto, questa maggioranza, per bocca dell'onorevole Marinello, non ha accolto la proposta del Governo: infatti, posto che il provvedimento sarebbe poi stato trasmesso al Senato, dove vi sarebbe potuto essere tutto lo spazio per le rettifiche necessarie e poi tornare qui in seconda lettura, al contrario, vi è stato un formale attacco al Governo da parte del Popolo della Libertà, il quale forse, vede in quest'Aula, in alcuni di quegli emendamenti, una protezione di corporazioni, così come è evidente rispetto ad alcuni contenuti, quali ad esempio quelli relativi - per non fare nomi - ad UNIRE e ad altre cose di questo genere.
Pertanto, voglio sottolineare che questa è una maggioranza che, come abbiamo detto fin dall'inizio, non ha alcuna base consolidata, né alcuna coesione possibile. Come si è già dimostrato nelle Commissioni, dove la maggioranza ha votato contro il Governo - e, come vedremo, quest'ultimo sarà costretto a porre la questione di fiducia per impedire che l'Aula voti contro il Governo stesso - siamo in presenza di difficoltà che noi abbiamo sottolineato a suo tempo e che, secondo noi, erano alla base del motivo per cui chiedevamo di andare ad elezioni.
È evidente che di questo passo, sul decreto-legge concernente le liberalizzazioni, il Governo stesso, nella misura in cui ne sarà capace, sarà costretto a fare autostruzionismo in Commissione, per arrivare direttamente in Aula e porre la questione di fiducia, altrimenti sarà assolutamente travolto.

MATTEO BRAGANTINI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MATTEO BRAGANTINI. Onorevole Presidente, signor rappresentante del Governo, onorevoli colleghi, anch'io desidero intervenire innanzitutto per illustrare cosa è successo: una maggioranza «bulgara», che ha lavorato una settimana, non è riuscita a trovare una soluzione su alcune tematiche. Noi abbiamo fatto una domanda ben precisa: se si torna nelle Commissioni, andiamo ad affrontare anche altre tematiche sulle quali, giustamente, oggi, nel Comitato dei diciotto abbiamo detto che semmai si metteranno a posto al Senato.
Invece di mandare un lavoro incompleto al Senato, finiamo il lavoro alla Camera. Se vi sono delle problematiche e degli emendamenti da affrontare per migliorare il testo, facciamolo, prendiamoci un'altra settimana. Tuttavia, il dato politico è che anche se questa maggioranza ha l'80 per cento dei voti, anche se questo è un Governo cosiddetto dei tecnici, forse lavorano molto meno bene del Governo politico che vi era prima o di un Governo fatto da politici.
Questa è una segnalazione di come questo Parlamento, attualmente, è bloccato dall'inefficienza di questo Governo tecnico. Infatti, non solo questo provvedimento viene rinviato nelle Commissioni; perché ho saputo che verranno rinviati in Commissione altri provvedimenti. In I Commissione il PdL è fermo sul provvedimento sull'anticorruzione, su cui stiamo lavorando da più di un anno è stato rinviato da novembre a, forse, la settimana prossima, dal momento che il Governo non è ancora pronto. Pag. 6
Governo, se non siete pronti, rimettiamo il voto ai cittadini, che manderanno dei politici che, magari, sono più pronti!

DONATO BRUNO, Presidente della I Commissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DONATO BRUNO. Signor Presidente, credo sia importante informare l'Aula che l'accordo che era stato preso in sede di Comitato dei diciotto, e riconfermato anche in via informale, è che tutti gli emendamenti presentati fino a questo momento si intendono ripresentati per domani mattina, quando riprenderemo i lavori.

PRESIDENTE. Mi sembra che il presidente abbia chiarito. Possiamo quindi passare al successivo punto all'ordine del giorno.

Seguito della discussione del disegno di legge: Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2011 (A.C. 4623-A) (ore 12,32).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2011.
Ricordo che nella seduta del 23 gennaio 2012 si è conclusa la discussione sulle linee generali, svolta congiuntamente a quella sulla Relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2010 e che i relatori e il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
Intanto, chiedo al Comitato dei nove e al presidente Pescante di prendere posto, anche perché, poiché il presidente Pescante ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori, abbiamo bisogno che egli prenda posto al tavolo del Comitato dei nove.

MARIO PESCANTE, Relatore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la decisione che abbiamo assunto adesso, di rinviare in Commissione il decreto-legge prorogatermini, è stata una decisione non prevedibile, immagino non solo per la mia Commissione, ma anche per altre Commissioni, e crea dei problemi in merito all'inversione dell'ordine del giorno e alla discussione del disegno di legge comunitaria 2011. Ciò per i seguenti motivi, rapidamente: i 50 emendamenti presentati in Assemblea sono pervenuti alla Commissione solo questa mattina; su 50 emendamenti non sappiamo ancora quanti sono ammissibili e, su questi, si dovrà esprimere la Commissione bilancio che, tra l'altro, sta esaminando la legge comunitaria in concomitanza con il decreto-legge prorogatermini e, quindi, vi sono delle complicazioni. Inoltre, devo anche convocare il Comitato dei nove e, pertanto, chiederei, Presidente, a lei e anche alla pazienza dei colleghi, di accogliere la mia richiesta di rinviare, almeno a domani mattina, la discussione sulla legge comunitaria 2011.

PRESIDENTE. Siamo di fronte, adesso, alla proposta del presidente Pescante di rinviare ad altra seduta la trattazione del provvedimento in oggetto. È evidente che, poiché vi è una Conferenza dei presidenti di gruppo, che mi risulta convocata alle ore 17, sarà quella la sede in cui stabilire, a fronte anche del lavoro delle Commissioni, l'ordine dei lavori di questa settimana.
Quindi, se non vi sono obiezioni, il provvedimento...

ALESSANDRO MONTAGNOLI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ALESSANDRO MONTAGNOLI. Signor Presidente, come già nel punto precedente, in cui si è dimostrata in maniera chiara e lampante l'incapacità di questo Governo, l'Aula è convocata per il secondo punto in discussione ed anche questo viene rinviato in Commissione. È evidente l'incapacità Pag. 7totale di questo Governo, fatto da professori, di gestire l'Aula, le Commissioni e il Parlamento. Invito la maggioranza, ampia, a prenderne atto. Davanti ai cittadini, alle aziende e a chi oggi sta manifestando e sta aspettando delle risposte, il Governo non fa niente e chiede che il provvedimento ritorni in Commissione. Dovrebbe assumersi le sue responsabilità. La Lega è assolutamente contraria al rinvio di questo punto. In Parlamento per tanto tempo l'opposizione ci ha criticato, dicendo che non facevamo niente; oggi la chiara dimostrazione è che siete voi al Governo, quindi assumetevi la responsabilità, date le dimissioni e andiamo a votare. Che i cittadini decidano chi deve governare per tutelare le aziende e chi è in difficoltà.

PRESIDENTE. Quindi, è evidente che c'erano obiezioni e che l'intervento dell'onorevole Montagnoli era contro il rinvio proposto dal presidente Pescante. Ha chiesto di intervenire a favore l'onorevole Giachetti. Ne ha facoltà.

ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, apprezzo il comizio dell'onorevole Montagnoli, ma francamente non c'entra assolutamente nulla con quello di cui dobbiamo discutere, soprattutto in questo caso - magari in tanti altri sì. Infatti, non si tratta di un problema relativo al Governo, ma alla Commissione e, in particolare, al Comitato dei nove che evidentemente, avendo programmato la valutazione sugli emendamenti che sono stati presentati al disegno di legge comunitaria in termini un po' più lunghi di quelli che invece si trova ad affrontare poiché erano previsti il dibattito, la discussione e il voto sul cosiddetto milleproroghe, si trova nell'esigenza (il Comitato dei nove e non il Governo, onorevole Montagnoli, c'è un po' di differenza) matematica e non politica di avere qualche ora in più per esaminare gli emendamenti di tutti, compresi quelli della Lega.
Quindi, francamente, non capisco proprio il senso dell'opposizione, se non quella di voler fare un po' di demagogia, ma questo ci sta sempre bene, soprattutto nel nuovo ruolo della Lega. Sono a favore del rinvio.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la proposta di rinvio ad altra seduta del seguito dell'esame del disegno di legge comunitaria.
Dichiaro aperta la votazione. Chiedo ai colleghi di prendere posto.
Mi sembra che l'orientamento dell'Aula sia abbastanza evidente, quindi possiamo chiudere la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
(È approvata).

La Camera approva per 306 voti di differenza.

Sull'ordine dei lavori (ore 12,38).

PRESIDENTE. Dovremmo ora passare al successivo punto all'ordine del giorno, che reca il seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge recanti incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine.
Tuttavia, poiché risulta alla Presidenza che sia il Comitato dei nove che la Commissione bilancio debbano ancora esprimersi sugli emendamenti presentati e poiché è convocata alle ore 17 la riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, sospendiamo quindi la seduta fino alle ore 17,30 (quindi si riprenderà dopo la riunione della conferenza dei presidenti di gruppo). Resta inteso che, nel frattempo, viste le numerose richieste da parte dei due presidenti di Commissione e l'intervento anche del presidente della Commissione bilancio, le Commissioni potranno (dovranno) riunirsi per gli adempimenti di loro competenza. I deputati potranno inoltre, qualora lo ritenessero opportuno, partecipare al convegno sulla memoria della Shoah, che avrà luogo nella Sala della Lupa dalle ore 16 alle ore 17.

Pag. 8

SERGIO MICHELE PIFFARI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà, per due minuti.

SERGIO MICHELE PIFFARI. Signor Presidente, chiedo scusa ai colleghi, ma volevo cogliere l'occasione di usare questi due minuti per ricordare la scomparsa, il 19 di questo mese, di un caro amico alpinista, Mario Merelli, un ragazzo che ha sognato le sue grandi montagne.
Partendo dalla sua città, dal suo piccolo paese in provincia di Bergamo, Lizzola, ha voluto conquistare le quattordici vette oltre gli 8 mila metri in più di dieci di queste montagne. Il suo sogno era di essere il primo bergamasco a superare tutte le quattordici grandi cime. Pur essendo noto in tutto il mondo dell'alpinismo mondiale, ha mantenuto sempre uno stile di umiltà e sobrietà. Nel suo sogno ha realizzato la costruzione di un ospedale in Nepal e visto che le popolazioni che là vivevano erano meno attaccate al denaro e alla corsa al successo, come invece vedeva sempre più aumentare in Italia, ha spostato il suo cuore in quella terra con quelle popolazioni.
Voglio qui ricordare quindi la scomparsa di un grande alpinista, che inseguiva il suo sogno, in un incidente che può capitare sempre e comunque a chiunque vive e affronta la montagna con quotidianità e quindi con responsabilità, come sempre lui ci ha insegnato. Grazie Mario, ciao (Applausi).

MARCO BELTRANDI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà, per due minuti.

MARCO BELTRANDI. Signor Presidente, voglio annunciare anche da qui che dalla mezzanotte di stasera ho intrapreso uno sciopero della fame ad oltranza per due questioni. La prima riguarda la vicenda del ritardo dei pagamenti alle piccole e medie imprese, che è una questione che non può più essere rinviata. È una questione di diritto ed è una questione che attiene allo sviluppo economico che tutti ritengono necessario, anche solo per tenere a posto i conti pubblici.
Ebbene, mentre si dice tutto questo ancora nulla si sta facendo di concreto su tale questione che sta portando ogni giorno alla chiusura di tante imprese che sono competitive sul mercato e che sono costrette a fare da banca allo Stato e anche alla pubblica amministrazione. È qualcosa che non può più essere tollerato. C'è una direttiva europea che deve essere recepita e non si può continuare a fare finta di nulla.
La seconda questione riguarda la Commissione bicamerale di vigilanza sulla RAI, ma dovrei dire le Commissioni bicamerali. Infatti, una decisione di alcuni mesi fa dei Questori della Camera ha portato ad un'assurda ed ingiustificata discriminazione nei confronti dei parlamentari che partecipano ai lavori di queste Commissioni bicamerali. Ebbene, da allora la Commissione parlamentare di vigilanza non riesce più ad avere il numero legale perché i deputati sono disincentivati, anche economicamente, a prendere parte ai lavori.
Questo è inconcepibile in un momento così grave per la RAI TV e anche viste le funzioni di rilievo costituzionale che la Commissione si trova ad avere. Quindi, questo problema va assolutamente superato e risolto e penso riguardi anche la funzionalità di altre Commissioni bicamerali ugualmente importanti, come l'antimafia e anche altre. Il Senato ha già deciso in questo senso, è la Camera che non sta decidendo. Trovo questo veramente molto, molto grave e che non possa essere taciuto (Applausi di deputati del gruppo Partito Democratico).

Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo (ore 12,40).

LUCIA CODURELLI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Pag. 9

LUCIA CODURELLI. Signor Presidente, volevo sollecitare nuovamente il Presidente della Camera affinché si faccia carico presso il Governo per la vertenza in atto da tempo dei lavoratori dei «treni notte» e sollecitare la risposta alla mia interrogazione in Commissione n. 5-05693 del 12 novembre scorso.
Voglio sottolineare che questi lavoratori dall'8 dicembre hanno iniziato una lotta abbastanza dura a Milano (dove tre di questi sono saliti su una torre), a Torino e a Roma. In più occasioni, da parte del nostro gruppo, è già stato affrontato questo tema attraverso interpellanze e interrogazioni. In tali occasioni, c'è stato l'impegno del Governo affinché seguisse con attenzione particolare questa tematica che vuol dire 800 persone licenziate e una situazione drammatica di divisione del Paese, che è stato diviso dal momento in cui sono stati aboliti i «treni notte».
Ecco perché mi appello nuovamente alla Presidenza, affinché si faccia tramite presso il Governo affinché questa vertenza attraverso il tavolo convocato sia veramente presa in considerazione con urgenza, al fine di poter rispondere a questo altro problema drammatico rispetto ai licenziamenti e alle infrastrutture del nostro Paese.

PRESIDENTE. Onorevole Codurelli, la Presidenza si farà carico di sollecitare la risposta del Governo alla interrogazione da lei richiamata.
Sospendo quindi la seduta, che riprenderà alle ore 17,30.

La seduta, sospesa alle 12,45, è ripresa alle 17,45.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Bruno e Mussolini sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
Pertanto i deputati in missione sono complessivamente sessantuno, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Sull'ordine dei lavori (ore 17,46).

PRESIDENTE. Comunico, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, che non è risultato possibile, allo stato, procedere al seguito dell'esame del disegno di legge n. 4623 - Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2011 e della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2010 (Doc. LXXXVII, n. 4), che sarà pertanto iscritto all'ordine del giorno da martedì 31 gennaio, dopo il seguito dell'esame del decreto-legge sulla proroga delle missioni internazionali.
Si è altresì convenuto di procedere ora alla deliberazione di ulteriore rinvio in Commissione della proposta di legge n. 607-A/R e abbinata - Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine, formulata in Conferenza dei presidenti di gruppo dal rappresentante del gruppo della Lega Nord.
È stata infine stabilita la seguente articolazione dei lavori per la giornata di domani, mercoledì 25 gennaio:

Ore 15:
Interrogazioni a risposta immediata.

Ore 16:
Illustrazione delle mozioni sulla politica europea dell'Italia e discussione.

Il tempo contingentato è pari a 1 ora e 15 minuti.

Ore 17,15 circa:
Replica del Presidente del Consiglio e parere sulle mozioni e sulle eventuali risoluzioni presentate.

Pag. 10

A partire dalle ore 17,45 circa fino alle 19,30 circa:
Dichiarazioni di voto e votazione delle mozioni e delle eventuali risoluzioni presentate.

Il tempo contingentato è pari a 1 ora e 35 minuti circa più 10 minuti per gli interventi a titolo personale.

Dalle ore 19,30 circa:
Seguito dell'esame del disegno di legge n. 4865 - Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (da inviare al Senato - Scadenza: 27 febbraio 2012).

Il testo modificato dalle Commissioni sarà pronto entro la mattina.
Sarà quindi fissato il termine per la presentazione di eventuali ulteriori emendamenti.

L'esame del disegno di legge di conversione proseguirà, sino alla conclusione, anche nelle intere giornate di giovedì 26, venerdì 27 ed eventualmente sabato 28 gennaio (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna).

È stato altresì convenuto che la replica del Presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto sulle mozioni sulla politica europea dell'Italia e sulle eventuali risoluzioni presentate abbiano luogo con ripresa televisiva diretta.
L'organizzazione dei tempia per l'illustrazione e la discussione delle mozioni sulla politica europea dell'Italia sarà pubblicata in calce al resoconto stenografico della seduta odierna.

Rinvio in Commissione del testo unificato delle proposte di legge: Caparini ed altri; Cirielli: Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine (A.C. 607-1897-A/R) (ore 17,48).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge di iniziativa dei deputati Caparini ed altri; Cirielli: Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine.
Come già ricordato, in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo è stata avanzata dal gruppo Lega Nord la richiesta che il testo unificato in esame venga rinviato in Commissione.

ALESSANDRO MONTAGNOLI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ALESSANDRO MONTAGNOLI. Signor Presidente, ha già accennato anche lei quanto detto in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, ossia la volontà della Lega di arrivare ad un provvedimento condiviso su una materia importante come quella degli alpini.
Per cui, chiediamo il rinvio in Commissione con la possibilità e la disponibilità di tutti i gruppi di andare a risolvere e dare soddisfazione a quello che sicuramente è un impegno importante che riguarda gli alpini. Signor Presidente, non ribadisco altro che quello che ha già detto lei.

PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).

TESTO AGGIORNATO AL 26 GENNAIO 2012

Testo sostituito con l'errata corrige del 26 GENNAIO 2012 Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione. Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per la semplificazione.

Testo sostituito con l'errata corrige del 26 GENNAIO 2012 PRESIDENTE. Comunico che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per la Pag. 11semplificazione il deputato Anna Maria Bernini Bovicelli, in sostituzione del deputato Ugo Lisi, dimissionario. PRESIDENTE. Comunico che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per la semplificazione il deputato Anna Maria Bernini Bovicelli, in sostituzione del deputato Ugo Lisi, dimissionario.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.

Mercoledì 25 gennaio 2012, alle 14,50:

(ore 15)

1. - Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

(ore 16)

2. - Discussione delle mozioni Franceschini ed altri n. 1-00800, Cicchitto ed altri n. 1-00802, Cambursano e Brugger n. 1-00818, Mecacci ed altri n. 1-00821, Donadi ed altri n. 1-00822 e Antonione ed altri n. 1-00823 sulla politica europea dell'Italia.

3. - Seguito della discussione del disegno di legge:
Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (ove concluso dalle Commissioni) (C. 4865-A/R).

La seduta termina alle 17,50.

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ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME DELLE MOZIONI SULLA POLITICA EUROPEA DELL'ITALIA

Mozioni nn. 1-00800, 1-00802, 1-00818, 1-00821 e 1-00822 - Politica europea dell'Italia
Tempo per l'illustrazione e la discussione: 1 ora e 16 minuti.

Interventi a titolo personale 10 minuti (con il limite massimo di 2 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 1 ora e 6 minuti
Popolo della Libertà 12 minuti
Partito Democratico 12 minuti
Lega Nord Padania 6 minuti
Unione di Centro per il Terzo Polo 5 minuti
Futuro e Libertà per il Terzo Polo 4 minuti
Popolo e Territorio 4 minuti
Italia dei Valori 5 minuti
Misto: 18 minuti
Grande Sud - PPA 2 minuti
Alleanza per l'Italia 2 minuti
Liberali per l'Italia-PLI 2 minuti
Fareitalia per la Costituente Popolare 2 minuti
Movimento per le Autonomie - Alleati per il Sud 2 minuti
Liberal Democratici-MAIE 2 minuti
Minoranze linguistiche 2 minuti
Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia 2 minuti
Repubblicani-Azionisti 2 minuti

Per il Governo è previsto un tempo ulteriore pari a circa 30 minuti.

Per le dichiarazioni di voto sono inoltre attribuiti a ciascun gruppo 10 minuti. Un tempo aggiuntivo è attribuito al gruppo misto ed un tempo pari a 10 minuti è previsto per gli interventi a titolo personale.