ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05626/014

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 734 del 13/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: GALLI DANIELE
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 13/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 13/12/2012


Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/12/2012
Resoconto GALLI DANIELE FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 13/12/2012
Resoconto IMPROTA GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/12/2012
Resoconto GALLI DANIELE FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
PARERE GOVERNO 13/12/2012
Resoconto IMPROTA GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/12/2012

DISCUSSIONE IL 13/12/2012

ACCOLTO IL 13/12/2012

PARERE GOVERNO IL 13/12/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05626/014
presentato da
GALLI Daniele
testo di
Giovedì 13 dicembre 2012, seduta n. 734

   La Camera,
   premesso che:
    è ormai divenuta prassi comune, per alcune società direttamente partecipate dallo Stato, l'uso di provvedere ai propri bisogni finanziari, comprendenti il ripianamento in toto od in parte delle perdite di bilancio attraverso l'aumento di componenti delle bollette energetiche che gravano sui cittadini;
    in particolare si pone a titolo esemplificativo il caso, non unico, della delibera dell'Autorità per l'energia ed il gas n. 268: «con la comunicazione del 7 giugno 2012, la Sogin (società del Governo per la gestione dei rifiuti radioattivi) ha trasmesso all'Autorità un aggiornamento del piano finanziario per il 2012, ai sensi di una delibera dell'autorità, evidenziando l'esigenza di ulteriori erogazioni a proprio favore» cui non segue nessuna ulteriore analisi, critica e commento, nemmeno un semplice ammonimento a spendere meno, visti i tempi e l'Autorità sancisce al primo articolo della delibera: «articolo 1. Disposizioni alla cassa conguaglio. La cassa provvede all'erogazione alla Sogin di 20 milioni di euro entro il 15 luglio, 20 milioni di euro entro il 31 luglio, e di 20 milioni di euro entro il 15 settembre»;
    la prassi seguita verte quindi sul principio, decisamente discutibile, dell'erogazione di cifre importanti a semplice richiesta, nemmeno motivata, da parte di società dello Stato aventi forma giuridica di Spa, senza che queste siano sottoposte all'obbligo di una attenta e oculata gestione, vincolandole almeno al raggiungimento del pareggio di bilancio, o ad una spending review che sia sostanziale e non meramente formale;
    è estremamente significativo il fatto che, mentre da un lato si compie l'apprezzabile tentativo di limitare la spesa dell'intero apparato pubblico nazionale, razionalizzando la stessa e coinvolgendo sempre più i cittadini nel contribuire al risanamento del debito pubblico, vi sono società di cui lo Stato è azionista di larghissima maggioranza a cui non viene richiesto alcun intervento sulle spese, nemmeno a fronte di bilanci disastrosi e da anni in perdita;
    è quest'ultimo il caso, sempre a titolo esemplificativo, della RAI, già ripresa duramente dalla Corte dei conti per le spese esagerate e la mancanza di azioni idonee a recuperare la grande mole di canoni evasi, che nonostante la prevista perdita per il 2012 di circa 200 milioni e gli introiti derivanti dalla pubblicità in costante calo, non pare voler limitare le spese e continua ad assicurare compensi milionari a presentatori, soubrettes e opinionisti giornalisti inviati speciali, – ad esempio una nota comica che percepisce 1.800.000 euro in tre anni per mezz'ora di trasmissione settimanale – ciò nonostante si sta in questi giorni paventando la copertura della perdita attraverso aumenti del canone o, peggio, attraverso l'aumento della bolletta elettrica;
    la prassi di attuare gestioni aziendali in cui ogni spesa è possibile, anche a fronte di imponenti perdite e indebitamenti, senza che vi siano responsabilità in ciò, senza che si faccia nulla per porre argine a tale trend negativo, senza una seria azione di spending review, forti dell'intervento dello Stato azionista che copre le perdite attingendo dalle risorse dei cittadini, rappresenta non solo una palese ingiustizia verso gli italiani che già stanno dando tanto per far fronte al debito pubblico, ma disincentiva l'opera stessa del Governo intenta al risanamento e alla riorganizzazione dello Stato su basi e principi di risparmio, di giustezza di spesa e di economicità, principi che se applicati farebbero divenire competitive queste aziende e capaci di passare da costo e debito per lo Stato a fonte di ricavi e di entrate per la collettività,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare opportuni atti di indirizzo finalizzati a perseguire il raggiungimento del pareggio di bilancio.
9/5626/14. (Testo modificato nel corso della seduta) Galli, Cimadoro.