ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05423/029

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 685 del 13/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: LANZARIN MANUELA
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 13/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
MARTINI FRANCESCA LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 13/09/2012
FABI SABINA LEGA NORD PADANIA 13/09/2012


Stato iter:
18/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/09/2012
FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/09/2012

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/09/2012

ACCOLTO IL 18/09/2012

PARERE GOVERNO IL 18/09/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/09/2012

CONCLUSO IL 18/09/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05423/029
presentato da
LANZARIN Manuela
testo di
Martedì 18 settembre 2012, seduta n. 687

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge 7 agosto 2012, n. 129, reca misure urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto ed in tale ambito mira a rendere immediatamente disponibili ed utilizzabili le risorse previste dal protocollo d'intesa del 26 luglio 2012 diretto agli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, al fine di fronteggiare la grave situazione di criticità ambientale e sanitaria nel sito di bonifica di interesse nazionale di Taranto;
    per questo scopo il predetto Protocollo, in un quadro complessivo di interventi pari a 336,7 milioni, di cui 329,5 milioni di parte pubblica e ne destina 119 milioni alle bonifiche, mentre 187 milioni li finalizza ad interventi portuali e 30 milioni al rilancio e alla riqualificazione industriale;
    oltre Taranto, in Italia vi sono altri 56 Siti di interesse nazionale (SIN), che per pericolosità, urgenza, rischio sanitario ed incidenza socio-economica, hanno la stessa medesima necessità di essere bonificati e messi in sicurezza, di quello di Taranto;
    i siti d'interesse nazionale sono aree del territorio nazionale definite in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, all'impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico e di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali e sono stati individuati e perimetrati con decreto del ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con le regioni interessate;
    i Sin nazionali perimetrati dal 1998 hanno una estensione che ricopre circa il 3 per cento del territorio nazionale. I comuni inclusi nei Sin sono oltre 300, con circa 9 milioni di abitanti. Differiscono dagli altri siti contaminati anche perché la loro procedura di bonifica è attribuita al ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che può avvalersi anche dell'Ispra, delle Arpat e dell'Iss (Istituto superiore di sanità) ed altri soggetti;
    lo stesso Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, tramite relazioni esposte a specifici convegni dall'ISPRA, riconosce che ad oltre dieci anni dall'adozione della norma ad hoc sui SIN, che fissava le procedure per l'effettuazione delle bonifiche, i risultati sono molto deludenti;
    il ripristino ambientale di questo sito avrebbe oltre la certa rilevanza ambientale, anche quella economica e sociale in quanto la relativa bonifica finalizzata all'eliminazione delle passività ambientali, possono restituire i corrispondenti territori alla produzione di beni e servizi sostenibili favorendo lo sviluppo della ricerca e dell'innovazione;
    sarebbe ad ogni modo necessario che il Governo si dedicasse ad individuare misure in grado di assicurare la fine della gestione emergenziale dei SIN se del caso approvando un Piano nazionale per le bonifiche dei Sin che miri a investimenti legati ad efficienza e sostenibilità, certezza sulle risorse finanziarie statali e soprattutto ad un alleggerimento degli iter procedurali che rappresentano un elevatissimo e spesso insormontabile ostacolo all'avvio delle attività di bonifica,

impegna il Governo

a valutare la necessità di definire insieme alle regioni, un Piano nazionale per le bonifiche dei SIN contenente impegni finanziari certi, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, e procedure di semplificazione per avviare le attività di ripristino ambientale e che miri a investimenti legati ad efficienza e sostenibilità.
9/5423/29. (Testo modificato nel corso della seduta) Lanzarin, Dozzo, Dussin, Fabi, Forcolin, Gidoni, Bitonci, Bragantini, Callegari, Goisis, Martini, Montagnoli, Munerato, Negro.