ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05322/010

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 664 del 11/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIULIETTI GIUSEPPE
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 11/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 11/07/2012


Stato iter:
11/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/07/2012
Resoconto GIULIETTI GIUSEPPE MISTO
 
INTERVENTO GOVERNO 11/07/2012
PELUFFO PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
PARERE GOVERNO 11/07/2012
PELUFFO PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/07/2012

DISCUSSIONE IL 11/07/2012

ACCOLTO IL 11/07/2012

PARERE GOVERNO IL 11/07/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 11/07/2012

CONCLUSO IL 11/07/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05322/010
presentato da
GIULIETTI Giuseppe
testo di
Mercoledì 11 luglio 2012, seduta n. 664

   La Camera,
   premesso che:
    il Fondo Editoria prevede, per l'erogazione dei contributi diretti 2012 (che verranno erogati entro il 2013) una somma di 53 milioni a fronte di un fabbisogno di 140;
    i contributi relativi al 2010 sono stati decurtati del 15 per cento e quelli relativi al 2011 (che verranno erogati entro il 31 dicembre del corrente anno) subiranno un ulteriore taglio del 20 per cento, causando in tal modo – retroattivamente – per le aziende interessate una sopravvenienza passiva complessiva del 35 per cento;
    nel corso degli ultimi quattro anni la spesa per le casse dello Stato ai fini del sostegno dell'editoria è scesa da 414 milioni a 138 milioni per il 2012;
    anche nella logica di una drastica riduzione e riqualificazione della spesa pubblica ai fini del risanamento del bilancio dello Stato, un ulteriore drastico taglio al Fondo Editoria come quello che si prospetta per i contributi relativi al 2012, determinerebbe un effetto del tutto opposto, perché costringerebbe le aziende a chiudere le attività e perché il costo degli ammortizzatori sociali relativi a circa 4000 dipendenti, che uscirebbero dal processo produttivo, sarebbe del tutto superiore alle somme necessarie per ristabilire l'adeguatezza del Fondo Editoria. Tutto ciò senza considerare la grave ferita che apporterebbe al sistema della comunicazione italiana e al suo pluralismo la scomparsa di decine e decine di testate locali e nazionali anche di grande valore culturale e storico;
    è ben vero che il Fondo potrebbe essere reintegrato in occasione della predisposizione della prossima Legge di Stabilità, ma, in questo caso, per dare certezza alle aziende editoriali nonché agli istituti di credito che provvedono alle anticipazioni necessarie, si rende indispensabile, una formale dichiarazione del Governo volta ad assicurare la ricostituzione del Fondo editoria,

impegna il Governo

ad integrare, fino alla copertura del fabbisogno, le risorse a disposizione del Fondo Editoria con 87 milioni, in occasione della conversione del decreto cosiddetto «Sviluppo» ovvero in occasione di uno dei prossimi provvedimenti.
9/5322/10Giulietti, Comaroli.