ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04909/006

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 585 del 14/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: MURO LUIGI
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 14/02/2012


Stato iter:
14/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 14/02/2012
Resoconto SEVERINO DI BENEDETTO PAOLA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 14/02/2012

ACCOLTO IL 14/02/2012

PARERE GOVERNO IL 14/02/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/02/2012

CONCLUSO IL 14/02/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4909/6
presentato da
LUIGI MURO
testo di
martedì 14 febbraio 2012, seduta n.585

La Camera,
premesso che:
il provvedimento «Emergenza nelle carceri» è un importante passo in avanti in una materia delicata e molto controversa che attiene il contemperamento di diritti fondamentali;
in ogni caso tale provvedimento non può e non deve essere esaustivo della materia sottoposta finalmente all'attenzione del Parlamento che ha l'obbligo di affrontare il tema in maniera organica e sistemica;
va affrontata la problematica della carcerazione preventiva che comporta una
massiccia e non sempre giustificata carcerazione: infatti i detenuti nella carceri italiane sono oltre 67.000 di cui circa, il 28 per cento è in attesa di giudizio. Le statistiche, a cinque anni dall'indulto, hanno verificato che solo il 30 per cento è tornato a delinquere. Mentre il dato è capovolto per coloro che tutta intera la pena: ben il 70 per cento torna a commettere delitti nello stesso arco temporale. Ciò a prova di quel che è risaputo: le carceri, ignobilmente sovraffollate, sono una scuola di criminalità e non, come vuole la nostra Costituzione, un luogo di riabilitazione;
pertanto è opportuno verificare la fattibilità di un uso stabile del braccialetto elettronico che consenta una più facile detenzione agli arresti domiciliari per i reati che non destino particolare allarme sociale;
in tale ottica vanno esaminate le modalità utilizzate in altri paesi occidentali che comportano notevoli abbattimenti dei costi rispetto a quelli italiani;
il processo di privatizzazione delle carceri non sia un ineluttabile traguardo a cui lo Stato tenda ma sia viceversa subordinato alla verifica seria ed operosa, sulle possibilità di consentire alla Amministrazione penitenziaria di riconvertire il proprio ruolo garantendo ai detenuti di diventare parte attiva di un processo produttivo e non oggetto nelle mani di imprenditori che utilizzando mano d'opera a basso costo possano privilegiare gli utili di impresa alla finalità rieducative stabilite dalla Carta costituzionale,

impegna il Governo:

1) ad affrontare la problematica della carcerazione preventiva con una normativa organica che preveda le misure alternative quali l'utilizzo del braccialetto elettronico;
2) a prospettare una pianificazione che consenta all'Amministrazione penitenziaria di riconvertire il proprio ruolo utilizzando la produttività dei detenuti quale risorsa sia economica sia più propriamente riabilitativa degli stessi.
9/4909/6. (Testo modificato nel corso della seduta) Muro.