Legislatura: 16Seduta di annuncio: 518 del 14/09/2011
Primo firmatario: FOTI ANTONINO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 14/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/09/2011 BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/09/2011 NIZZI SETTIMO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/09/2011 VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/09/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 14/09/2011 GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 14/09/2011 QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
ACCOLTO IL 14/09/2011
PARERE GOVERNO IL 14/09/2011
DISCUSSIONE IL 14/09/2011
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/09/2011
CONCLUSO IL 14/09/2011
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame dispone all'articolo 8 importanti norme volte anche alla emersione del lavoro irregolare che, ancora oggi ed in maniera diffusa, rappresenta un grave problema nel Paese che, non solo è una palese violazione ai diritti Costituzionali in materia di diritti della persona e di diritto al lavoro ma anche un danno economico all'Erario derivante dal mancato versamento degli oneri contributivi e previdenziali da parte dei datori di lavoro;
in linea con quanto disposto all'articolo 8, al fine di rafforzare la lotta per l'emersione del lavoro irregolare, all'articolo 12 sono disposte nuove norme in materia di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, attraverso l'inserimento del nuovo articolo 603-bis al codice penale;
la norma citata rappresenta un valido mezzo di contrasto anche del cosiddetto «caporalato», fenomeno di intermediazione illecita e di sfruttamento del lavoro irregolare che colpisce le fasce più deboli di lavoratori, con particolare incidenza sulla popolazione di lavoratori stranieri immigrati, anche clandestinamente, nel nostro Paese, che spesso compiono quei lavori pesanti - ma fondamentali per la nostra economia - che vengono rifiutati dai lavoratori italiani;
la norma di contrasto, che è diretta a sanzionare chi commette il reato di intermediazione illecita e di sfruttamento del lavoro, andrebbe accompagnata da misure, anche incentivanti, dirette ai lavoratori irregolari o che si trovino in una delle condizioni previste dal nuovo articolo 603-bis del Codice Penale, volte a rompere le catene della schiavitù e per abbattere il muro dell'omertà che spesso nasconde l'incancrenirsi e il proliferare di tali violazioni e fenomeni quali il cosiddetto «caporalato»,
impegna il Governo
a valutare l'introduzione di provvedimenti normativi che possano agevolare, nel rispetto delle vigenti norme sull'immigrazione, la permanenza regolare dei lavoratori stranieri nel nostro Paese che, trovandosi nelle condizioni di cui al nuovo articolo 603-bis, come introdotto dall'articolo 12 del provvedimento in esame, consentano alle forze dell'ordine di intervenire con efficacia nelle azioni di lotta e repressione dei fenomeni di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
9/4612/18.Antonino Foti, Cazzola, Barani, Nizzi, Vignali.