Legislatura: 17Seduta di annuncio: 846 del 01/08/2017
Primo firmatario: MATARRESE SALVATORE
Gruppo: MISTO-DIREZIONE ITALIA
Data firma: 01/08/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VARGIU PIERPAOLO MISTO-DIREZIONE ITALIA 01/08/2017 PIEPOLI GAETANO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 01/08/2017 DAMBRUOSO STEFANO MISTO-CIVICI E INNOVATORI 01/08/2017 PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 01/08/2017 DE VINCENTI CLAUDIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COESIONE TERRITORIALE) DE VINCENTI CLAUDIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COESIONE TERRITORIALE)
INVITO AL RITIRO IL 01/08/2017
PARERE GOVERNO IL 01/08/2017
NON ACCOLTO IL 01/08/2017
PARERE GOVERNO IL 01/08/2017
RESPINTO IL 01/08/2017
CONCLUSO IL 01/08/2017
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, recante disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno, prevede un insieme articolato di disposizioni volte a dare impulso allo sviluppo delle regioni del Sud Italia e in particolare incentiva l'utilizzo di strumenti imprenditoriali per i giovani residenti nelle regioni meridionali compresi nella fascia di età 18-35 e 18-40;
secondo quanto si evince dai dati ISTAT sull'occupazione nazionale, relativi al mese di giugno 2017 e pubblicati il 31 luglio 2017, è indubbio che le fasce di età comprese tra i 15 e i 24 anni e i 25-34 anni evidenzino un quadro della disoccupazione giovanile preoccupante ed è quindi doveroso per il Governo prevedere misure di sostegno al fine di favorire la crescita occupazionale per queste categorie. Il rapporto Istat, infatti, ci consegna i seguenti quadri per le suddette categorie:
15-24 anni – Occupati 973.000, Disoccupati 534.000, Inattivi 4.374.000;
25-34 anni – Occupati 4.062.000, Disoccupati 856.000, Inattivi 1.756.000;
benché preoccupanti in termini di disoccupazione e inattività, i dati delle predette categorie non devono però offuscare quelli relativi alle fasce di età comprese tra i 35 e i 49 anni e i 50 anni e oltre. I dati del rapporto preso in esame ci consegnano, infatti, il seguente quadro:
35-49 anni – Occupati 9.830.000, Disoccupati 962.000, Inattivi 2.655.000;
«50 e più» – Occupati 8.095.000, Disoccupati 504.000, Inattivi 17.459.000, Inattivi dai 50 ai 64 anni 4.721.000;
i dati disponibili e aggregati per il Mezzogiorno sono quelli riferiti al primo trimestre 2017 e riportano i seguenti valori:
15-24 anni: Occupati – 236.000; Disoccupati – 305.000; Inattivi – 1.749.000;
25-34 anni: Occupati – 1.097.000; Disoccupati – 483.000; Inattivi – 970.000;
35-44 anni: Occupati – 1.600.000; Disoccupati – 373.000; Inattivi – 946.000;
45-54 anni: Occupati – 1.719.000; Disoccupati – 307.000; Inattivi – 1.162.000;
55-64 anni: Occupati – 1.187.000; Disoccupati – 114.000; Inattivi – 1.383.000;
appare evidente che i dati relativi alla fascia di età compresa tra i 35 e i 64 anni siano rilevanti in termini di inattività e disoccupazione soprattutto se si pensa che in questo range rientrano persone con situazioni di vita e problematiche da affrontare diverse da quelle dei giovani ma altrettanto gravi;
se si considera la tendenza delle aziende ad assumere dipendenti giovani poiché comportano per loro un costo inferiore e la tendenza a posticipare sempre più la data di pensionamento, è evidente che categorie di persone che perdono il lavoro in una fascia di età compresa tra i 40 e i 50 anni e oltre non solo incontrano difficoltà estreme a reinserirsi nel mondo del lavoro ma la loro disoccupazione o inattività pone in seria difficoltà interi nuclei familiari che da loro dipendono dal punto di vista economico;
autorevoli fonti di stampa, quali il Sole 24 ore e il Corriere della Sera, hanno dedicato molti articoli in particolare alla categoria degli over 50 tracciando il profilo di persone che non possono beneficiare né del sostegno dei genitori né della pensione, intrappolati ai margini del mercato del lavoro in una condizione di «inattività» cronica la cui categoria ha subito una crescita record nel corso degli ultimi 10 anni che si è attestata a +225 per cento,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di elaborare provvedimenti che favoriscano la crescita economica ed occupazionale delle regioni del Mezzogiorno, nonché del resto del Paese, destinando adeguate risorse anche ai cittadini disoccupati e inattivi della fascia di età compresa tra i 35 e i 60 anni al fine di favorire il loro celere reinserimento nel mercato del lavoro.
9/4601/35. Matarrese, Vargiu, Piepoli, Dambruoso, Palese.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):disoccupazione
sviluppo regionale
licenziamento