Legislatura: 16Seduta di annuncio: 360 del 28/07/2010
Primo firmatario: PEDOTO LUCIANA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 28/07/2010 Resoconto PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 28/07/2010 CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
DISCUSSIONE IL 28/07/2010
ACCOLTO IL 28/07/2010
PARERE GOVERNO IL 28/07/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/07/2010
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/07/2010
CONCLUSO IL 29/07/2010
La Camera,
premesso che:
all'articolo 7 del comma 3-bis del provvedimento in esame prevede la soppressione dell'Ente nazionale di assistenza magistrale (ENAM), istituito in base al decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 21 ottobre 1947, n. 1346, ratificato dalla legge 21 marzo 1953, n. 90, e successive modificazioni e, le sue funzioni sono attribuite all'INPDAP che succede in tutti i rapporti attivi e passivi;
l'ENAM è nato dalla fusione dell'istituto Nazionale Orfani dei Maestri con l'Istituto Nazionale di Assistenza Magistrale ed è oggi, un Ente pubblico non economico, con personalità giuridica di diritto pubblico, posto sotto la vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione;
tale ente, da sessant'anni, fa assistenza sociale e sanitaria ai suoi soci e, come ha sostenuto all'inizio di quest'anno il Consiglio di Stato, agisce per «sostenere fasce di cittadini non sufficientemente sorrette dal sistema pubblico» e cioè proprio quei maestri delle scuole materne ed elementari che hanno stipendi molto bassi e, ora bloccati, che hanno vinto la partita per il ripristino degli scatti di anzianità ma che ora si vedono nuovamente attaccati;
attualmente, come è noto, l'ENAM si finanzia con l'0,80 per cento dello stipendio dei maestri in servizio, nonché dei dirigenti scolastici, ex direttori didattici, ha 330 mila soci ma assicura prestazioni a una platea di 1,3 milioni di persone considerando pensionati e familiari;
l'85 per cento delle entrate servono a coprire prestazioni sociosanitarie (circa 20 milioni di euro nel 2009), interventi per eventi eccezionali come il sisma in Abruzzo (3 milioni di euro) e a sostegno di casi di particolare indigenza, soggetti non autosufficienti e borse di studio agli orfani degli iscritti;
la misura di soppressione non ha senso né vantaggi e non serve a contenere la spesa pubblica in quanto l'Enam non costa un centesimo allo Stato ed è finanziato dal contributo del personale a cui sono destinate prestazioni di natura assistenziale e mutualistica;
nel caso di accorpamento dell'Enam all'Inpdap, deve essere trasferito anche l'ingente patrimonio immobiliare di case e centri estivi e climatico-termali (con la presenza media annuale di 10 mila persone) costruiti in oltre sessant'anni di risparmi e investimenti. Un patrimonio che, come ha stimato nel 2009 l'Agenzia del Territorio, ha un valore totale di oltre 107 milioni di euro. Questo è un patrimonio dei maestri italiani. Di nessun altro. «L'accorpamento sarebbe un vero e proprio esproprio», come ha affermato il presidente dell'Enam;
impegna il Governo
a valutare gli effetti applicativi della norma richiamata in premessa, che dispone la soppressione dell'Ente nazionale di assistenza magistrale (ENAM) e il passaggio delle sue funzioni nonché del suo patrimonio all'INPDAP, considerato che tale ente non incide sul bilancio dello Stato poiché viene interamente finanziato dai maestri della scuola primaria e dell'infanzia, nonché dagli ex direttori didattici.
9/3638/193. Pedoto, Pes, De Pasquale.
SIGLA O DENOMINAZIONE:ENTE NAZIONALE ASSISTENZA MAGISTRALE ( ENAM ), ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ( INPDAP )
EUROVOC :ente pubblico
finanziamento
istruzione
istruzione primaria
spesa pubblica
statuto giuridico