ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03262/033

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 04/08/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 04/08/2015


Stato iter:
04/08/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 04/08/2015
BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 04/08/2015

PARERE GOVERNO IL 04/08/2015

RESPINTO IL 04/08/2015

CONCLUSO IL 04/08/2015

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03262/033
presentato da
SALTAMARTINI Barbara
testo di
Martedì 4 agosto 2015, seduta n. 475

   La Camera,
   premesso che:
    la tendenza del Legislatore negli ultimi anni è stata sempre più sovente quella di assimilare tout court i piccoli Comuni, enti locali con meno di 5000 abitanti, alla disciplina di revisione della spesa e di organizzazione amministrativa prevista per gli antri enti, senza tenere conto delle peculiarità degli enti più piccoli, ma anche della generale e storica virtuosità proprio di questi comuni, in virtù del loro confronto costante con i propri cittadini;
    il Presidente del Consiglio, in un tweet del 12 novembre 2013 ore 16.15 ha dichiarato che «questa storia che i piccoli comuni sono il problema dell'Italia non mi convince per niente. Non mi direte mica che lo spreco in Italia sono i piccoli comuni? Gli sprechi sono a Roma e nelle Regioni»;
    i tagli conseguenti le ultime manovre finanziarie hanno messo in seria difficoltà i Comuni; alcuni di questi tagli sono vissuti come «ingiusti» da parte degli amministratori locali perché calcolati senza tenere conto di alcune spese incomprimibili, quali quelle della gestione delle Residenze Sanitarie Assistenziali, che gravano sulle spese correnti dell'ente locale per oltre il 50 per cento e quelle relative allo sgombero neve, dato che i Comuni al di sotto dei 5000 abitanti in Italia sono il 72 per cento (5629) e dislocati su un territorio, per lo più collinare e montano, a forte rischio idrogeologico;
    diversamente dal comparto degli enti locali in generale, i piccoli comuni hanno, grazie alla loro virtuosità, disponibilità di risorse, rese inutilizzabili però dai vincoli del Patto di Stabilità, al quale il decreto in esame apporta alcune deroghe troppo limitate;
    a partire dal 1o settembre 2015 per i comuni sotto i 10.000 abitanti varrà l'obbligo di avvalersi della centrale unica di committenza per tutti gli acquisti;
    i continui tagli lineari, iniziati nel 2012, imposti dallo Stato agli enti locali continuano ad essere applicati in modo indiscriminato ed in misura insostenibile come si è verificato anche per il fondo di solidarietà, mettendo in ginocchio in particolare i piccoli comuni,

impegna il Governo:

   a bloccare i tagli ai comuni sotto i 5 mila abitanti e a ripristinare il livello dei trasferimenti erogati fino al 2011;
   ad eliminare il Patto di Stabilità interno a decorrere dall'anno 2016 o perlomeno prevedere, per i comuni virtuosi, a decorrere dal medesimo anno, la possibilità di utilizzo dell'avanzo di bilancio per la messa in sicurezza del territorio, delle scuole da realizzare e di quelle esistenti offrendo possibilità di lavoro alle imprese operanti nel proprio territorio;
   a permettere l'affidamento diretto per l'acquisto di beni e servizi per importi fino a 40.000 euro e per lavori fino a 207.000 euro.
9/3262/33Saltamartini, Guidesi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione amministrativa

sicurezza pubblica

comune