ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03016/009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 260 del 17/12/2009
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/12/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2009
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2009
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2009
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2009
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2009


Stato iter:
17/12/2009
Fasi iter:

RITIRATO IL 17/12/2009

CONCLUSO IL 17/12/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/3016/9
presentato da
RITA BERNARDINI
testo di
giovedì 17 dicembre 2009, seduta n.260

La Camera,
premesso che:
l'articolo 3, comma 7, del decreto-legge in esame prevede la proroga dei Consigli della rappresentanza militare fino al 30 luglio 2011, spostando il termine dell'attuale decimo mandato di oltre un anno dalla data della sua naturale scadenza;
la norma di proroga non è attinente alla materia che ha richiesto l'emanazione del citato decreto e, tantomeno, non riveste quei caratteri di urgenza che necessariamente devono caratterizzare l'adozione di un provvedimento normativo eccezionale quale è il decreto-legge;
la notizia della proroga degli attuali delegati COCER, COIR e COBAR, diffusa dagli organi di stampa già all'indomani della seduta del Consiglio dei ministri del 28 ottobre 2009, ha suscitato forti proteste da parte di tutti i militari che hanno visto nell'atto d'imperio esercitato dal Governo una effettiva preclusione nell'esercizio di un diritto/dovere, quale è quello di poter esprimere, tramite il proprio voto, il consenso o il dissenso verso l'operato degli attuali rappresentanti in carica, eletti nella primavera del 2006;
il provvedimento di proroga, inoltre, ha contribuito ad accrescere il già evidente malcontento ampiamente diffuso tra gli appartenenti ai differenti ruoli delle Forze armate che, in più occasioni, non hanno esitato, attraverso i delegati di base e dei Consigli intermedi, a manifestare la loro sfiducia nei confronti degli organismi centrali e delle decisioni assunte senza il preventivo confronto con il personale;
il Capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare, già in data 2 ottobre scorso, rispondendo alla delibera n. 2 allegata al verbale n. 198/2009/X del COCER Sezione Aeronautica, ha affermato che «Pur comprendendo le ragioni che in ambito parlamentare ed interforze sono state poste a base della richiesta di proroga dell'attuale mandato di Rappresentanza Militare, concordo con codesto Consiglio nel ritenere che una simile iniziativa, oltre a costituire una deroga al principio democratico della elettività dei delegati, sancito dall'articolo 18 della legge n. 382 del 1978, comporterebbe comprensibili perplessità e malumore tra il personale che intenda candidarsi per tale delicata funzione rappresentativa. Il predetto orientamento di F.A., peraltro, è stato partecipato nelle appropriate sedi di carattere interforze»;
è evidente che l'autorevole parere del generale Capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare non è stato tenuto in alcuna considerazione dal Governo, il quale ha preferito ignorarlo, come del resto ha ignorato l'esistenza di ogni principio democratico sancito dalla Costituzione pur di evitare ogni possibile azione di protesta da parte dei COCER, in particolare di quello dei carabinieri che già da tempo aveva manifestato l'intenzione di scendere in piazza assieme ai sindacati di polizia;
è anche evidente che le ragioni di giustizia e i principi democratici di cui devono godere indistintamente tutti i cittadini, militari compresi, brutalmente violentati, non sembra abbiano interessato per le possibili e incontrollabili ricadute sul morale del personale militare;
il giudice del TAR del Lazio con l'ordinanza n. 1106 del 18 febbraio 2002 avevano già annullato la proroga dei COCER costringendo il Ministro della difesa a disporre il regolare svolgimento delle elezioni per il rinnovo degli organi della rappresentanza militare;
notizie riportate dalle agenzie di stampa hanno sottolineato che tra coloro che hanno chiesto al Governo di emanare un provvedimento di proroga del mandato rappresentativo in corso, vi sono quegli stessi delegati del COCER carabinieri che nel 2002 ricorsero al giudice amministrativo per sostenere l'illegittimità della proroga del mandato dei COCER, ed oggi, invece, sembra che ne siano i promotori;
si auspica, conseguentemente, una correzione di questa politica che, altrimenti verrebbe a legittimare la sottrazione di un fondamentale diritto al personale delle Forze Armate, con la ulteriore conseguenza di rendere palese, ad avviso dei presentatori, il disprezzo che un simile provvedimento normativo fa sorgere per la Costituzione ed i principi inalienabili in essa contenuti,

impegna il Governo:

a monitorare gli effetti applicativi del provvedimento in esame al fine di valutare l'eventuale soppressione del comma 7 dell'articolo 3, e conseguentemente a rendere effettivi i diritti sindacali per gli appartenenti alle Forze armate, tramite il riconoscimento agli stessi delle facoltà e dei diritti già riconosciuti al personale appartenente Polizia di Stato, dall'articolo 82 della legge 1o aprile 1981, n. 121;
a voler accelerare il processo di riforma dell'istituto della rappresentanza militare, già all'esame del Parlamento, procedendo verso una più adeguata e condivisibile estensione dei diritti sindacali e, nel contempo, al fine di contenere la spesa pubblica ed evitare disparità di trattamento tra militari appartenenti alla medesima Forza armata, ovvero al medesimo Consiglio della rappresentanza militare, ad emanare, in tempi rapidi, gli opportuni provvedimenti finalizzati ad adeguare e rendere omogeneo il trattamento di missione percepito dai delegati dei Consigli centrali della rappresentanza militare con quello, di aggregazione per vitto e alloggio presso le strutture militari, effettivamente percepito dal restante personale delle Forze armate;
ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, volte a prevedere che, nell'ambito delle audizioni dei COCER presso le competenti Commissioni parlamentari, l'organismo audito abbia preventivamente acquisito i pareri dei COIR e COBAR confluenti.
9/3016/9. Bernardini, Beltrandi, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco, Zamparutti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

assunzione

aviazione militare

democrazia

diritti sindacali

esercito

organizzazione elettorale

personale militare

polizia

rappresentanza del personale

spesa pubblica