Legislatura: 16Seduta di annuncio: 223 del 30/09/2009
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 30/09/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 30/09/2009 Resoconto DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI PARERE GOVERNO 02/10/2009 Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 02/10/2009 Resoconto DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI PARERE GOVERNO 02/10/2009 Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
DISCUSSIONE IL 30/09/2009
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/09/2009
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/10/2009
INVITO AL RITIRO IL 02/10/2009
PARERE GOVERNO IL 02/10/2009
DISCUSSIONE IL 02/10/2009
NON ACCOLTO IL 02/10/2009
PARERE GOVERNO IL 02/10/2009
RESPINTO IL 02/10/2009
CONCLUSO IL 02/10/2009
La Camera,
premesso che:
lo scudo fiscale introdotto dal Governo si presenta come la terza amnistia in sette anni ed è peraltro molto più favorevole ai contribuenti di quelle adottate dagli altri Paesi per fronteggiare la crisi: l'operazione coinvolgerà infatti circa 100 miliardi di euro ed imporrà agli evasori fiscali che intendono mettersi in regola di pagare una penalità di appena il 5 per cento di quanto intendono dichiarare, senza considerare che la loro identità rimarrà segreta;
i gravi reati per i quali si introduce la non punibilità sono gli stessi del caso Sindona e sono riconducibili all'occulto intreccio tra capitali illeciti, malaffare e mafia, a dimostrazione che il Governo non ha appreso nulla dai tragici errori del passato;
spetta al legislatore che introduce un nuovo caso di non punibilità, di volta in volta contemperare i valori che entrano in gioco e dirimere questioni molto delicate, ma nel caso in esame il recupero di patrimoni all'estero e l'obiettivo di fare cassa non giustifica il sacrificio di principi di etica e legalità su cui si fonda lo Stato;
il Governo, ad avviso del presentatore, compie tutto ciò con leggerezza e mancato senso di responsabilità ed equità nei confronti dei cittadini e dei contribuenti onesti, premiando i capitalisti che evadono le tasse e imponendo sui capitali rientrati l'esigua tassa del 5 per cento;
l'insieme di queste norme reca un danno enorme ai principi fondamentali della convivenza civile e della solidarietà nazionale. È sorprendente che il Governo, che in tante occasioni si è battuto sui temi della legalità e della sicurezza, abbia predisposto norme che pregiudicano seriamente la lotta alla criminalità organizzata;
il decreto-legge correttivo del decreto anticrisi fa parte della politica economica del Governo che è costellata di provvedimenti che si vorrebbero leggeri e improntati alla semplificazione, ma che in realtà finiscono per essere, come la manovra finanziaria di luglio, insufficienti dal punto di vista delle risorse stanziate, privi di contenuti e sbilanciati a favore di interessi settoriali a scapito delle fasce deboli della società, come i lavoratori, i pensionati, le famiglie le piccole imprese, per le quali invece servirebbero interventi di sostegno;
un provvedimento che, ad avviso del presentatore, non ha alcun connotato etico e che si pone in aperto contrasto con la direttiva europea in materia di lotta al terrorismo. Il provvedimento consentirà infatti a gruppi terroristici di costituire legalmente nel Paese fondi destinati a finanziare le proprie attività, con ciò mettendo gravemente a repentaglio l'integrità e la sicurezza dello Stato,
impegna il Governo
ad adottare le opportune misure al fine di contrastare l'utilizzo dello scudo fiscale da parte di organizzazioni terroristiche.
9/2714/24. Di Stanislao.
EUROVOC :contribuente
legalita'
lotta contro la criminalita'
piccola impresa
piccola industria
politica economica
terrorismo
violazione del diritto comunitario