ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02525/011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 351 del 04/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: IOVINO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/06/2020


Stato iter:
05/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 05/06/2020
ASCANI ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 05/06/2020

PARERE GOVERNO IL 05/06/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 05/06/2020

CONCLUSO IL 05/06/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02525/011
presentato da
IOVINO Luigi
testo di
Giovedì 4 giugno 2020, seduta n. 351

   La Camera,
   premesso che:
    il periodo di emergenza nazionale causa COVID-19 e la relativa sospensione delle attività universitarie in presenza e dei servizi corollari alle stesse, così come disposta dal Governo, rendono problematico il normale percorso di studio e a volte il sostentamento degli studenti universitari, specie quelli più in difficoltà per motivi economici, sociali o meramente territoriali, comportando situazioni a rischio per la tutela nazionale dell'alta formazione e del diritto allo studio;
    un cospicuo numero di studenti universitari percettori di borsa di studio rischia di non poter ottemperare alla data del 10 agosto quale scadenza per l'ottenimento dei crediti formativi universitari rientranti nei criteri di merito per il mantenimento della borsa e l'accesso alla No Tax Area. Il che condurrebbe a un aggravio delle criticità emergenziali, rischiando anche di far perdere ad essi l'alloggio presso le residenze universitarie oltre alla borsa stessa e i servizi connessi;
    molti studenti, percettori di borsa di studio e non, stanno affrontando difficoltà economiche derivanti dalla crisi che vanno a sommarsi con la necessità di dover pagare un canone di locazione, spesso elevato, per abitazioni in cui non possono vivere o in cui devono rimanere pur con la sospensione della didattica per varie ragioni, non ultima il senso di responsabilità di non diffondere il contagio. A questo si sommi chi, da studente lavoratore, in questo periodo non è in grado di mantenersi pienamente ed è comunque soggetto a pagare l'affitto per non perdere gli studi e lo stesso lavoro interrottosi a causa dell'emergenza;
    la sospensione delle attività didattiche comporta a livello universitario una serie di differimenti riguardanti le lezioni, le sessioni d'esame e di laurea, compensate in buona parte dalla modalità online, ma genera soprattutto disagi inevitabili nei servizi corollari (laboratori, biblioteche, tirocini, mense, spazi comune eccetera), i quali andranno ad incidere sia sulla situazione economica delle famiglie più in difficoltà sia sulla volontà dei giovani stessi di intraprendere o proseguire un percorso di studio, rischiando di generare un calo di immatricolazioni post-emergenza di portata preoccupante;
    l'autonomia delle singole università e le differenze locali, dovute alla competenza prevalentemente regionale in termini di diritto allo studio, complicano il quadro in vista di una risposta unitaria a una situazione emergenziale nazionale, rischiando di comportare discriminazioni tra gli studenti di un ateneo o di una regione rispetto ad altri,

impegna il Governo

   a valutare l'opportunità di introdurre nel primo provvedimento utile un intervento normativo che, fermo restando il possesso dei requisiti relativi alla condizione economica, permetta agli studenti percettori di borsa di studio che ne facciano richiesta causa emergenza COVID-19 di derogare del tutto al criterio di merito dei CFU da ottenere al 10 agosto 2020 al fine del mantenimento della borsa di studio e dell'accesso alla No Tax Area;
   a valutare l'opportunità di introdurre nel primo provvedimento utile un intervento normativo a sostegno degli studenti universitari che rientrino nella categoria dei fuori sede, garantendo un supporto economico al canone di locazione dovuto all'affitto contrattualizzato. Nei caso delle residenze studentesche gestite dagli enti allo studio regionali questo sarebbe da tradursi in uno sgravio per i mesi di blocco emergenziale e, per i percettori di borsa, in una restituzione della quota borsa trattenuta in servizi abitativi e di ristorazione;
   a valutare l'opportunità di introdurre nel primo provvedimento utile un intervento normativo che innalzi, per tutto il territorio nazionale, la soglia della No Tax Area a 23.000 di ISEE, prevedendo inoltre un abbassamento della tassazione tra i 23.000 e i 30.000 di ISEE, così da tutelare i nuclei familiari più deboli in termini economici e contrastare un probabile calo delle immatricolazioni universitarie a seguito di questa emergenza socio-sanitaria.
9/2525/11Iovino.