ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02394/037

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 313 del 27/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: TONDO RENZO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 27/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 27/02/2020
COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 27/02/2020
SANGREGORIO EUGENIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 27/02/2020


Stato iter:
27/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 27/02/2020
FERRARESI VITTORIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 27/02/2020

PARERE GOVERNO IL 27/02/2020

RESPINTO IL 27/02/2020

CONCLUSO IL 27/02/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02394/037
presentato da
TONDO Renzo
testo di
Giovedì 27 febbraio 2020, seduta n. 313

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge all'esame dell'Assemblea dispone che le attività di intercettazione già disposte nei confronti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione siano riferite anche ai delitti degli incaricati di pubblico servizio contro la medesima pubblica amministrazione. Inoltre o è utile ricordare come la legge definita «Spazzacorrotti» ha eliminato quel principio giuridico in base al quale la legislazione si differenzia a secondo della gravità dei reati ed ha ammesso l'intercettazione a mezzo di captatore informatico (trojan) anche per i reati contro la pubblica amministrazione e non solo per i più gravi reati contro la criminalità organizzata;
    sembra palese che la parificazione tra pubblico ufficiale ed incaricato di pubblico servizio presenti problematiche relative alla ragionevolezza e alla proporzionalità in quanto parifica l'incaricato di pubblico servizio (che potrebbe intendersi come colui che presta un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di quest'ultima);
    è opportuno infatti rilevare la scarsa determinatezza e tipicità della nozione di pubblico servizio e quindi la possibilità di ricomprendere nella categoria degli incaricati di pubblico servizio una casistica molto ampia. Tale parificazione (pubblico ufficiale-incaricato di pubblico servizio) appare quindi, ad avviso dei presentatori, in contrasto con i principi costituzionali (in particolare il principio di legalità, tassatività e determinatezza della fattispecie penale) perché sottopone alle intercettazioni anche persone che svolgono attività lavorative diverse tra loro. Tra l'altro la nozione di incaricato di pubblico servizio non è sufficientemente determinata e quindi potrebbe ricomprendere come detto una illimitata categoria di soggetti,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa, al fine di adottare le opportune iniziative normative volte ad escludere gli incaricati di pubblico servizio dall'applicazione delle norme sulle intercettazioni previste dal decreto-legge in esame, per l'asserito contrasto, come sottolineato in premessa, con i principi costituzionali.
9/2394/37Tondo, Lupi, Colucci, Sangregorio.