ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01898/099

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 189 del 12/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: GARIGLIO DAVIDE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/06/2019


Stato iter:
13/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/06/2019
CRIMI VITO CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
CRIMI VITO CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 13/06/2019
Resoconto GARIGLIO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

INVITO AL RITIRO IL 13/06/2019

PARERE GOVERNO IL 13/06/2019

DISCUSSIONE IL 13/06/2019

NON ACCOLTO IL 13/06/2019

PARERE GOVERNO IL 13/06/2019

RESPINTO IL 13/06/2019

CONCLUSO IL 13/06/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01898/099
presentato da
GARIGLIO Davide
testo presentato
Mercoledì 12 giugno 2019
modificato
Giovedì 13 giugno 2019, seduta n. 190

   La Camera,
   premesso che:
    è paradossale che il provvedimento in esame che viene comunemente denominato «sblocca cantieri» non provveda in alcun modo a sbloccare la realizzazione di una infrastruttura strategica e imprescindibile come la Tav Torino-Lione;
    in data 30 gennaio 2012, l'Italia ha firmato un accordo con la Francia, ratificato dai due Paesi, con legge 23 aprile 2014, n. 71, per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione;
    suddetto Accordo ha fissato la ripartizione dei costi dell'opera nella misura del 57,9 per cento a carico dell'Italia e del 42,1 per cento a carico della Francia, detratto il contributo europeo e la parte finanziata dai pedaggi versati dalle imprese ferroviarie, fino al valore del costo certificato a valore gennaio 2012;
    il 24 febbraio 2015 Francia e Italia hanno sottoscritto un altro accordo «per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino Lione»;
    con legge n. 1 del 5 gennaio 2017 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 9 del 12 gennaio 2017 è stato ratificato l'accordo definitivo, che è in vigore dal 1 marzo 2017;
    la sezione transfrontaliera si estende per circa 66 km tra Saint-Jean-de-Maurienne in Savoia e Susa/Bussoleno in Val Susa (Piemonte). L'elemento fondamentale della sezione è la galleria a doppia canna di 57,5 chilometri (45 km in Francia e 12,5 km in Italia circa) che, con una pendenza massima del 12,5 per mille, trasforma la linea esistente di montagna (linea Torino-Bardonecchia-Modane-Lione), in una linea di pianura, superando le limitazioni che oggi penalizzano fortemente la linea storica, che comporta un costo energetico di attraversamento per i treni merci del 40 per cento in più rispetto a una linea senza dislivelli, con riferimento alla sezione transfrontaliera nel 2015 si sono conclusi gli iter autorizzativi nei due Paesi:
     a) in Italia il progetto definitivo è stato approvato con la delibera CIPE del 20 febbraio 2015, n. 19 (pubblicata in G.U. il 6 agosto 2015);
     b) in Francia il «progetto di riferimento» è stato approvato con decisione ministeriale del 2 giugno 2015;
    l'Unione europea ha deciso di cofinanziare tale opera nell'ambito del programma CEF 2014/20, attraverso la sottoscrizione il 19 dicembre 2015 del Grant Agreement, con un finanziamento, fino all'anno 2019, pari al 40 per cento dell'ammontare delle opere;
    è stata manifestata da parte dell'Unione europea la volontà di portare dal 40 per cento al 55 per cento la partecipazione al finanziamento del tunnel di base, con un risparmio per il nostro paese di oltre un miliardo e trecento milioni di euro;
    il Protocollo addizionale firmato l'8 marzo 2016 ha validato il costo certificato del progetto e definito i criteri di attualizzazione monetaria e di evoluzione dei costi dei fattori di produzione dei lavori, in attuazione dell'articolo 18 dell'accordo del 2012, richiamato nell'articolo 3 dell'accordo del 2015;
    sul versante italiano, nel marzo 2018 il CIPE ha approvato la variante per la cantierizzazione del futuro scavo del tunnel di base, l'ultimo passaggio formale nell'iter del progetto per la tratta internazionale dell'opera;
    suddetta variante è stata predisposta dall'allora Governo proprio per una razionalizzazione dei costi e del percorso anche raccogliendo una serie di indicazioni provenienti dal territorio; l'attuale Esecutivo, insediatosi il 1o giugno 2018, ha immediatamente bloccato l'avanzamento dell'opera, adducendo la necessità di una ulteriore analisi costi/benefici;
    in attesa di un accordo tra le forze politiche di maggioranza sul futuro dell'opera, alla società TELT è stato dato mandato di bloccare la pubblicazione dei bandi per la realizzazione del tunnel di base;
    solo dopo il fallimento dei tentativi di rinegoziare l'opera con il Governo francese e per evitare la revoca dei finanziamenti ottenuti dalla Commissione europea, il Governo italiano – con lettera a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 8 marzo 2019 – ha consentito a TELT di procedere a pubblicare gli avvisi per le manifestazioni di interesse relative alle opere per la realizzazione del tunnel di base, chiarendo però ai vertici di TELT: Vi invito ad astenervi da ogni ulteriore azione che possa produrre, a carico dello Stato italiano, vincoli giuridici di sorta. In particolare, Vi invito a soprassedere dalla comunicazione dei capitolati di gara, al fine di evitare che soggetti terzi possano formulare offerte per la realizzazione dell'opera, condizionando, per tale via, le libere, definitive determinazioni che il mio Governo si riserva di assumere nel prossimo futuro;
    il 28 maggio è scaduto il termine per la presentazione delle candidature agli «avis de marchès» ed è ora in corso la procedura per l'esame della documentazione;
    a tutt'oggi il governo italiano non ha ancora assunto una determinazione sul prosieguo dei lavori e pertanto TELT non è nelle condizioni di proseguire con la pubblicazione dei capitolati di gara;
    questa fase di incertezza rischia di determinare costi economici e sociali elevatissimi per l'Italia e per la mobilità di persone e merci per l'intero continente europeo, finendo per privilegiare irrazionalmente il trasporto su gomma,

impegna il Governo

a procedere alla realizzazione del tunnel di base sotto il Moncenisio e ad ottemperare agli impegni assunti con Legge n. 1 del 5 gennaio 2017, recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione.
9/1898/99Gariglio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

tunnel

ratifica di accordo