Legislatura: 18Seduta di annuncio: 189 del 12/06/2019
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 12/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 12/06/2019 FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 12/06/2019 ROSTAN MICHELA LIBERI E UGUALI 12/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 13/06/2019 CRIMI VITO CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/06/2019
ACCOLTO IL 13/06/2019
PARERE GOVERNO IL 13/06/2019
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/06/2019
CONCLUSO IL 13/06/2019
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame si basa sull'assunto che per far ripartire il settore degli appalti pubblici si debba procedere nella sospensione delle regole con una fase sperimentale di due anni;
l'Anac nella relazione annuale al Parlamento ha segnalato come sospendere sperimentalmente le regole o allentarle può produrre solo «ad aumentare il rischio di corruzione e far lievitare i costi per lo Stato» questo mentre il settore degli appalti pubblici avrebbe necessità di certezza e stabilità delle regole e non di procedere a continui cambiamenti, che possono, questi sì, produrre rallentamenti o mancati avvii delle opere infrastrutturali;
la stessa scelta di prevedere la consultazione di tre aziende, mentre in precedenza era necessaria una procedura negoziata ne prevedeva 10, riduce la concorrenza ma potrebbe innalzare i costi;
il decreto-legge in esame con le modifiche apportate in Senato facilita il sub appalto e prevede che l'affidamento possa arrivare fino al 40 per cento dell'importo complessivo con il rischio concreto della riduzione dei controlli, della non garanzia né diritti previdenziali e contrattuali dei lavoratori nonché della loro sicurezza. In tale ambito meriterebbe maggiore attenzione il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata;
delle puntuali osservazioni pervenute dall'Anac non si è tenuto alcun conto in particolare nella parte che indicava e dimostrava come concretamente non si era di fronte al rallentamento dei lavori, motivazione alla base della volontà di procedere nel ridurre i controlli e a sospendere per due anni il Codice degli appalti anche se sperimentale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di assumere tutte le iniziative di propria competenza al fine di garantire i necessari e stringenti controlli sugli appalti, per quanto di competenza, al fine di evitare che la sospensione sperimentale di parti importanti del Codice degli appalti diventi occasione di illegalità o di infiltrazione della criminalità, aumento dei costi degli appalti e non garanzia dei diritti previdenziali e contrattuali dei lavoratori nonché della loro sicurezza.
9/1898/12. (Testo modificato nel corso della seduta) Fassina, Muroni, Fornaro, Rostan.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):contratto
diritto del lavoro
concorrenza