ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01408/029

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 101 del 13/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: AIELLO DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/12/2018


Stato iter:
13/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/12/2018
BITONCI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 13/12/2018

PARERE GOVERNO IL 13/12/2018

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/12/2018

CONCLUSO IL 13/12/2018

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01408/029
presentato da
AIELLO Davide
testo di
Giovedì 13 dicembre 2018, seduta n. 101

   La Camera,

   esaminato il disegno di legge in titolo,

   premesso che:

    il cosiddetto «cuneo fiscale e contributivo» costituisce la differenza tra il costo sostenuto dal datore di lavoro e la retribuzione netta del lavoratore, pari in media al 46,2 per cento, di cui il 25,6 per cento concerne i contributi sociali a carico dei datori di lavoro, e il restante 20,6 per cento è a carico dei lavoratori;

    in particolare, il costo del lavoro comprende il compenso percepito dai lavoratori dipendenti (retribuzioni, compensi in denaro e in natura, contributi sociali a carico del datore di lavoro), i costi della formazione professionale e altre spese (quali spese di assunzione, spese per indumenti da lavoro e imposte inerenti all'occupazione e considerate come costo del lavoro meno i contributi percepiti);

    i dati dell'Istat rivelano che il valore medio del costo del lavoro è molto alto, mentre la retribuzione netta che rimane a disposizione del lavoratore è poco più della metà e questo ovviamente influisce tanto sui consumi, quanto sulla ripresa; tutto il resto è assorbito dal suddetto «cuneo», che porta, in maniera sistematica, ad una contrazione della retribuzione netta dei lavoratori e delle lavoratrici;

    dall'analisi dei diversi settori, i valori più bassi si registrano sempre per l'agricoltura, mentre la quota più alta, pari ad oltre la metà del costo del lavoro, si rileva per i dipendenti del comparto delle attività finanziarie e assicurative;

    la riduzione del cuneo contributivo per tutti i lavoratori dipendenti privati, indipendentemente dal reddito, costerebbe invece circa 2,5 miliardi l'anno per ogni punto di taglio,

impegna il Governo

nella prospettiva di una complessiva revisione del prelievo fiscale, finalizzata alla riduzione strutturale del cuneo fiscale, nonché finanziata con una riduzione e riqualificazione strutturale e selettiva della spesa pubblica, a valutare, nell'immediato, l'opportunità di ridurre con provvedimenti di carattere normativo la pressione fiscale e contributiva sul lavoro, ai soggetti dipendenti e assimilati che percepiscono una retribuzione annua non superiore a 40.000 euro.
9/1408/29Davide Aiello.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contributo sociale

retribuzione del lavoro

salariato