ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01386/138

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 40 del 22/07/2008
Firmatari
Primo firmatario: PEDOTO LUCIANA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/07/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008
TURCO LIVIA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008
BINETTI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008
CALGARO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008
MOSELLA DONATO RENATO PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008


Stato iter:
23/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/07/2008
Resoconto PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 23/07/2008
VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/07/2008

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/07/2008

ACCOLTO IL 23/07/2008

PARERE GOVERNO IL 23/07/2008

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/07/2008

CONCLUSO IL 23/07/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1386/138
presentato da
LUCIANA PEDOTO
testo di
mercoledì 23 luglio 2008, seduta n.041

La Camera,
premesso che:
l'articolo 79-ter ha lo scopo dichiarato di «rafforzare gli strumenti di programmazione delle regioni nel settore sanitario» e di «meglio definire il ruolo degli erogatori privati al fine di inquadrare le attività e le funzioni da questi svolte, con oneri a carico del servizio sanitario nazionale, nell'ambito della programmazione regionale delle attività sanitarie e dei conseguenti costi»;
le disposizioni proposte intendono «meglio definire», attraverso la modifica di alcune disposizioni del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni, il ruolo degli ospedali classificati e dei presidi ospedalieri, ivi compresi quelli che hanno ottenuto il riconoscimento del carattere scientifico, gestiti da Istituti ed enti religiosi, ivi comprese le istituzioni evangeliche ed israelitiche, che si caratterizzano, come le strutture pubbliche, per non avere finalità lucrative;
in sostanza gli ospedali equiparati (ossia gli ospedali classificati e presidi), dopo quaranta anni dalla scelta da loro operata (ai sensi della legge cosiddetta Mariotti del 1968) di essere inseriti a pieno titolo nella programmazione ospedaliera pubblica con tutte le conseguenze che ciò ha comportato, perderebbero il loro status particolare per essere assimilati, per legge, alle case di cura private;
l'estrema gravità della decisione del Governo è manifesta laddove si consideri che la motivazione dell'intervento di modifica del «ruolo» non può trovare giustificazione nell'esigenza del potenziamento degli strumenti di programmazione in quanto l'assoggettamento alla programmazione regionale non è stato mai (né poteva essere) posto in discussione da parte degli ospedali classificati;
gli ospedali classificati, i presidi ospedalieri e gli IRCCS sono, per legge, strutture dell'azienda sanitaria (USL) in cui sono ubicati: essi sono quindi parte essenziale del sistema ospedaliero pubblico;
non avrebbe alcun senso, né giuridico né pratico, imporre a detti enti obblighi ed oneri incidenti sulla organizzazione e sulla strutturazione, senza una correlata implicazione di ordine positivo, senza, cioè, considerarne le effettiva posizione quali elementi integranti le strutture del Servizio sanitario nazionale;
il superamento di questo principio finisce così non solo per rinnegare una storia quarantennale di collaborazione diretta con le istituzioni pubbliche e di inserimento totale degli stessi nel sistema pubblico, ma, soprattutto, finisce per penalizzare, in nome della programmazione, strutture che hanno a suo tempo scelto volontariamente e di essere sottoposte proprio alla programmazione e che si sono assunte oneri rilevanti nell'organizzazione dei servizi e del personale;
deve essere altresì tenuto nella dovuta considerazione il fatto che, solo presso gli ospedali associati all'ARIS (classificati, ivi compresi quelli riconosciuti IRCCS, e i presidi) lavorano circa 26.000 dipendenti, di cui 4.373 medici e 21.762 non medici; altre migliaia di dipendenti lavorano nelle strutture degli enti federati,

impegna il Governo:

ad adottare tutte le misure necessarie affinché possa essere risolta in via definitiva la posizione degli ospedali classificati all'interno del Servizio sanitario nazionale senza che questi vengano penalizzati o possa aggravarsi la loro attuale situazione di crisi, in quanto ciò metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa degli ospedali classificati che da sempre sono quelli più vicini ai cittadini per la qualità e umanità dell'assistenza e spesso rappresentano la storia ospedaliera di alcune città;
a non penalizzare gli ospedali cattolici, per non compromettere un servizio indispensabile alle popolazioni.
9/1386/138. Pedoto, Sbrollini, Livia Turco, Binetti, Murer, Calgaro, Burtone, Mosella.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

assunzione

istituto ospedaliero

medico

pianificazione regionale

prestazione di servizi

servizio sanitario

servizio sanitario nazionale

struttura dell'impresa