Legislatura: 16Seduta di annuncio: 40 del 22/07/2008
Primo firmatario: DI GIUSEPPE ANITA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 22/07/2008 Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI PARERE GOVERNO 23/07/2008 VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE VOTO 23/07/2008 Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
DISCUSSIONE IL 22/07/2008
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/07/2008
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 23/07/2008
PARERE GOVERNO IL 23/07/2008
DISCUSSIONE IL 23/07/2008
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/07/2008
CONCLUSO IL 23/07/2008
La Camera,
premesso che:
i previsti tagli alle risorse e il programma di razionalizzazione proposto dal Governo, rischiano di mettere in serio pericolo la tenuta dell'intero sistema scolastico pubblico italiano, e questo anche se l'Italia è tra i Paesi europei che investono di meno nella scuola (meno del 2 per cento del Pil);
con il provvedimento al nostro esame, il settore scuola subisce un taglio di circa 8 miliardi di euro in quattro anni. Si taglia il numero dei docenti (attraverso l'incremento del rapporto alunni/docente) e il contingente del personale ATA, amministrativo, tecnico, ausiliario (attraverso la riduzione del 17 per cento dell'attuale consistenza), passando attraverso la revisione dei piani di studio e degli orari, specialmente riguardo agli istituti tecnici e professionali; dei criteri di formazione delle classi; dell'organizzazione didattica della scuola primaria; dell'assetto organizzativo-didattico dei centri di istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali;
gli istituti tecnici e professionali vengono inoltre penalizzati anche attraverso la riduzione del numero degli indirizzi e delle ore di lezioni teoriche;
questo piano di riorganizzazione avrà tra l'altro, come conseguenza, la chiusura delle scuole poste nelle aree più marginali del Paese, che spesso non riescono a rispettare gli standard numerici richiesti per mantenere il presidio scolastico. Va considerato peraltro che i piccoli comuni al di sotto dei 5000 abitanti sono oltre il settanta per cento dei comuni italiani;
il decreto in esame riduce le risorse complessive a disposizione del settore scolastico, compromette seriamente la funzionalità delle scuole, e va in direzione opposta al programma di assunzioni avviato dal precedente Governo, che aveva autorizzato l'immissione in ruolo di 150.000 docenti e di 30.000 unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliare (ATA) nel triennio 2007-2009, oltre alla previsione di misure per la stabilizzazione dei precari nella P.A., e quindi anche nella scuola;
a pagarne maggiormente le conseguenze rischiano peraltro di essere le categorie più deboli della popolazione, quali i ragazzi con disabilità, in quanto al significativo taglio al comparto scuola contribuisce un ridimensionamento degli insegnanti di sostegno,
impegna il Governo:
a rafforzare le politiche scolastiche e ad assumere tutte le iniziative necessarie per incrementare, fin dalla prossima legge finanziaria, le risorse per il diritto allo studio, al fine di valorizzare gli organici del personale docente ed ATA, anche precario, con particolare riguardo agli insegnanti di sostegno e alle figure professionali a supporto degli stessi;
a verificare gli effetti conseguenti alle previste disposizioni relative alla chiusura o accorpamento degli istituti scolastici aventi sede nei piccoli comuni, prevedendo l'eventuale esonero da detta chiusura o accorpamento, per specifiche realtà, al fine di garantire a chiunque il diritto allo studio.
9/1386/114. Di Giuseppe.
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