ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08938

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 639 del 21/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 20/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MUCCI MARA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 20/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/06/2016
Stato iter:
25/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2016
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 25/10/2016
Resoconto PRODANI ARIS MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/06/2016

SOLLECITO IL 16/09/2016

SOLLECITO IL 21/10/2016

DISCUSSIONE IL 25/10/2016

SVOLTO IL 25/10/2016

CONCLUSO IL 25/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08938
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Martedì 21 giugno 2016, seduta n. 639

   PRODANI e MUCCI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   con decreto del 18 aprile 2013 il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministro per i beni e le attività culturali hanno sospeso per sei mesi l'efficacia della valutazione di impatto ambientale (rilasciata il 17 luglio 2009) sul progetto presentato dalla società Gas Natural Italia per un impianto di rigassificazione di metano liquido (Gnl) a Zaule, nel porto di Trieste;
   il provvedimento ha accolto il parere della Commissione VIA dei dicastero che, e sua volta, aveva recepito i pareri negativi dell'autorità portuale di Trieste e della regione Friuli-Venezia Giulia, prendendo atto delle mutate situazioni dei traffico marittimo triestino e delle prospettive di potenziamento previste dal piano regionale portuale di Trieste;
   il riferimento a Zaule quale luogo per la realizzazione del terminale Gnl, nella stesura iniziale dei cosiddetti «progetti di interesse comune» (projects of common interest, Pci) della Commissione europea, nell'ambito delle infrastrutture energetiche, è stato sostituito,  successivamente alla riunione del gruppo decisionale sui Pci il 24 luglio 2013, con l'indicazione generica di «una località nell'Alto Adriatico che verrà determinata dall'Italia in accordo con la Slovenia»;
   il 18 ottobre 2013 è scaduta la sospensione di sei mesi della valutazione di impatto ambientale per Zaule, senza che si sia verificata nessuna delle due condizioni indicate dal summenzionato decreto per un esito positivo della valutazione: la multinazionale spagnola Gas Natura! non ha presentato proposte di localizzazioni alternative e l'autorità portuale di Trieste non ha rivisto al ribasso le stime di traffico marittimo che, già a fine 2012, avevano portato a sostenere l'incompatibilità dell'infrastruttura con le prospettive di sviluppo dello scalo;
   la realizzazione del terminale di ricezione e rigassificazione GNL nel comune di Trieste è stata oggetto di numerosi atti di sindacato ispettivo depositati dall'interrogante e pubblicati agli atti della Camera dei deputati;
   l'interrogante, tuttavia, ha ricevuto dai rappresentanti del Governo le risposte ad alcune interrogazioni presentate in materia, in particolare nella replica scritta del sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Gaudio De Vincenti all'atto n. 4-00914 è stato comunicato che: «(...) non compete alle amministrazioni specificare i siti dove ubicare i terminali di rigassificazione, essendo queste infrastrutture realizzate in regime di mercato libero da operatori privati che presentano direttamente istanze di autorizzazione, sulle quali, poi, si pronunciano le amministrazioni competenti, locali e centrali, sulla base dei rapporto ambientale e dei piani territoriali interessati (...)»;
   il sito internet del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare – valutazioni ambientali VAS-VIA – riporta come, in relazione al «Metanodotto Trieste-Grado-Villesse: Sealine Trieste-Grado DN 800 (32”) + Tratto Grado-Villesse DN 1050 (42”) – 75 bar», il parere CTVIA sia stato emesso e che il provvedimento sia «in predisposizione». Il progetto, finalizzato al collegamento del terminale GNL con il nodo della rete nazionale dei gasdotti Snam Rete Gas di Villesse, è considerata opera indispensabile e funzionale alla realizzazione del rigassificatore di Zaule proposto da Gas Natural;
   in data 30 maggio 2016, la procedura di verifica di ottemperanza delle prescrizioni A.2, A.3, A.6, A.8, A.15, D.1, D.2 del decreto VIA n. 808 del 17 luglio 2009 inerente al Terminale di ricezione e rigassificazione GNL nel comune di Trieste, zona industriale di Zaule (determinazione DVA-DEC-2016-0000222), ha ricevuto un esito positivo; in merito ai contenuti del decreto, un articolo de il Piccolo di Trieste del 10 giugno 2016, ha riportato che: «in sede di Conferenza dei Servizi conclusiva ai fini dei rilascio dell'autorizzazione alla realizzazione ed esercizio dell'impianto verrà verificata: la reale potenzialità di trasporto sulla rete nazionale del gas metano prodotto dall'impianto nonché la positiva conclusione della procedura di Via del metanodotto di collegamento alla rete nazionale gas»;
   l'articolo, inoltre, spiega come: «dal documento emergono anche sinergie con lo stabilimento di Servola e in particolare si apprende che la prescrizione A.6 prevedeva l'obbligo di “un progetto di integrazione industriale con la vicina centrale Elettra di Servola per un più efficiente e meno impattante uso delle frigorie e di antifouling prodotti in seguito al processo di rigassificazione”. Di conseguenza il progetto di interconnessione ha previsto “come presupposto l'utilizzo dell'acqua fredda proveniente dagli Orv del terminale Gnl per il condensatore dell'unità di cogenerazione”, mentre “per portare l'acqua di mare da un impianto all'altro è previsto un sistema di pompaggio che, a pieno carico degli impianti, garantisce una quantità di 21 mila metri cubi all'ora”»;
   un articolo dell’Ansa del 10 giugno 2016 dal titolo «Rigassificatore Trieste: Calenda, opera non è strategica», riporta che: «per il Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda “il progettato rigassificatore di Trieste non è un'opera strategica per il Paese, essendoci altri progetti già autorizzati che, se realizzati, potranno coprire le ulteriori necessità di capacità di rigassificazione. La realizzazione di questa infrastruttura esce dall'agenda del Governo”. Serracchiani e Cosolini – informa una nota della regione – avevano chiesto un colloquio urgente con Calenda, dopo che dal Ministero dell'ambiente era stato emesso il decreto che considera ottemperate una serie di prescrizioni annesse al decreto di compatibilità ambientale, emesso nel 2009, favorevole all'infrastruttura energetica»;
   in data 15 giugno 2016, il sito online Trieste All News riporta, la notizia di una lettera inviata dalle associazioni ambientaliste Wwf, Legambiente, FareAmbiente, No Smog e il Comitato per la salvaguardia del Golfo di Trieste alla presidente della regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, chiedendo di attivarsi con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare «per la riapertura del procedimento di Via per l'impianto di rigassificazione Gnl di Zaule, alla luce dei nuovi elementi e delle conseguenti richieste presentate dall'autorità portuale il 24 dicembre 2015 relativamente alla messa in sicurezza dell'area dell'ex discarica a mare di via Errera e alle conclusioni della Conferenza dei servizi istruttoria sul Sin del 25 novembre 2015». «Le associazioni in toto chiedono inoltre che la regione, in sede di Conferenza dei servizi, “neghi l'intesa al Mise e faccia valere il potere di veto assieme all'autorità portuale”, esprimendo parere negativo anche sul progetto del metanodotto Trieste-Grado-Villesse (attualmente in firma al Ministro Galletti)»;
   durante lo svolgimento dei question time del 15 giugno 2016 presso la X Commissione della Camera dei deputati, l'interrogante ha chiesto chiarimenti circa le dichiarazioni in merito alla valutazione dell'impianto di rigassificazione da parte del Ministro Calenda pubblicate sulla stampa e ha sollecitato il Governo a indicare attraverso quali atti formali e con quali tempistiche intenda dare seguito alle parole pronunciate dal Ministro Calenda in merito alla realizzazione del rigassificatore di Zaule;
   il Viceministro Bellanova, nella risposta, ha ribadito che: «prima che il Ministero dello sviluppo economico possa convocare la Conferenza dei servizi decisoria nell'ambito del procedimento autorizzativo di sua competenza» deve «essere acquisita anche la valutazione di impatto ambientale relativa al metanodotto di collegamento del rigassificatore alla rete di trasporto nazionale del gas». Il Ministero dello sviluppo economico «provvederà a convocare la riunione di Conferenza dei servizi decisoria nell'ambito del procedimento di autorizzazione alla costruzione e all'esercizio del rigassificatore, entro i termini che consentano alla regione Friuli Venezia Giulia di esprimersi in merito all'intesa, necessaria in base alle norme vigenti per il rilascio dell'autorizzazione stessa. Infatti, la regione Friuli Venezia Giulia non si è ancora espressa, in via ufficiale, con propria delibera di Giunta sull'opera in oggetto. Nel l'ipotesi in cui la regione dovesse esprimere intesa negativa sull'opera verranno adottate le conseguenti valutazioni previste dalla normativa vigente sulla base delle posizioni prevalenti che emergeranno in Conferenza dei servizi»;
   nella medesima giornata, il Piccolo di Trieste, in un articolo riferisce che: «(...) per chiudere e archiviare il dossier, è necessario un passaggio tecnico-amministrativo formale, definitivo. Ed è fondamentale che i due percorsi finora paralleli, battuti dai Ministeri dello sviluppo economico e dell'ambiente, trovino un luogo decisionale all'insegna della convergenza e della chiarezza. La Conferenza dei servizi presso lo sviluppo economico, che era stata congelata e rinviata giovedì 11 giugno dello scorso anno, è la sede adeguata per porre una pietra sepolcrale sopra i 12 anni dell’iter, che ha accompagnato il progetto di Gas Natural. Da qui ad allora, viste le esperienze precedenti, sono consigliate prudenza e vigilanza, soprattutto in merito alla documentazione prodotta dal Ministero dell'ambiente. È questo il messaggio uscito dalla riunione di lunedì pomeriggio, chiesta dall'assessore comunale all'ambiente Umberto Laureni. (...) La nota, diramata ieri mattina dal comune, si chiude con l'impegno dei partecipanti a “un'attenta analisi del documento trasmesso il 30 maggio scorso dalla direzione generale del Ministero dell'ambiente”. Proprio quel documento che sulla base del sì pronunciato dalla commissione Via/Vas aveva dichiarato ottemperate una serie di prescrizioni indicate del decreto di compatibilità risalente al luglio 2009. Il “nulla osta” dell'ambiente aveva motivato la reazione del governatore Serracchiani, che ha incontrato due volte il neo-titolare dello sviluppo economico Carlo Calenda. Il quale ha ufficialmente – ma verbalmente – garantito che l'impianto di rigassificazione è stato “derubricato” dai desiderata dell'esecutivo Renzi (...)» –:
   se si intenda accogliere la richiesta delle associazioni ambientaliste di riapertura del procedimento di Via per l'impianto di rigassificazione Gnl di Zaule, alla luce dei nuovi elementi e delle conseguenti richieste presentate dall'autorità portuale il 24 dicembre 2015 relativamente alla messa in sicurezza dell'area dell'ex discarica a mare di via Errera e alle conclusioni delle conferenze di servizi istruttorie sul sito di interesse nazionale di Trieste del 25 novembre 2015, dell'11 e 28 aprile 2016;
   come si intenda formalizzare la non strategicità dell'impianto di Zaule, dando così seguito alle dichiarazioni pubbliche del Ministro Calenda. (5-08938)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 25 ottobre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08938

  Con riferimento all'interrogazione in oggetto, rilevo che il tema, per la parte di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), è stato già trattato anche in questa sede, da ultimo nella seduta del 15 giugno 2016.
  Si conferma, che a causa della mancanza, ad oggi, del decreto di pronuncia di compatibilità ambientale relativamente al metanodotto di collegamento, come ha ribadito il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) nel contributo fatto pervenire al MiSE, quest'ultimo non può convocare la Conferenza di Servizi per l'autorizzazione alla realizzazione del rigassificatore.
  In merito alla richiesta dell'Onorevole interrogante circa la possibilità che vi sia una riapertura del procedimento di VIA, anche in questo caso si rinvia a quanto sotto riportato nel contributo pervenuto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
  Quest'ultimo, infatti, ha evidenziato che il procedimento di valutazione di impatto ambientale per il progetto «Rigassificatore GNL localizzato nel porto industriale di Trieste in località Zaule», com’è noto, si è concluso con il Decreto di compatibilità ambientale positivo subordinato al rispetto di prescrizioni e raccomandazioni DEC/DSA/808 del 17 luglio 2009.
  Gli esiti di tale valutazione sono stati, peraltro, successivamente confermati nel febbraio 2015, in esito ad un supplemento istruttorio effettuato in ragione di presunte incompatibilità del progetto con i nuovi scenari di traffico navale derivanti dal nuovo Piano Regolatore Portuale; tale supplemento istruttorio ha accertato l'assenza di incompatibilità tra il nuovo proposto Piano Regolatore Portuale di Trieste ed il terminale di rigassificazione di cui trattasi.
  Sulla base di detti esiti del supplemento istruttorio sono state, pertanto, del tutto e definitivamente superate le motivazioni che avevano condotto, nell'aprile 2013, alla temporanea sospensione dell'efficacia della pronuncia di compatibilità ambientale resa con il citato Decreto del 17 luglio 2009.
  Alla luce di quanto sopra esposto, attesi tutti gli approfondimenti considerati e valutati nel corso del procedimento di valutazione d'impatto ambientale, lo stesso Ministero rappresenta che non sussistono presupposti di natura tecnica, giuridica ed amministrativa per poter ipotizzare la riapertura del procedimento per il terminale di rigassificazione di cui trattasi.
  In merito, invece, al procedimento di valutazione di impatto ambientale per il progetto «Metanodotto Trieste – Grado – Villesse», dal quale, rammentiamo, dipende la convocazione della Conferenza di Servizi ad opera del MiSE, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare comunica che, alla data odierna, ha acquisito tutti i pareri degli Enti e delle Amministrazioni coinvolte nel procedimento e si è solo in attesa di un ultimo chiarimento in merito ad alcuni aspetti di natura tecnica da parte della Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale – VIA e VAS.
  Sempre il MATTM evidenzia, infine, che la valutazione di impatto ambientale non si configura quale procedimento atto ad autorizzare la realizzazione dell'opera e, pertanto, sono fatte salve le acquisizioni di tutti i pareri, le autorizzazioni ed i nulla osta necessari, tra i quali possono essere annoverati anche quelli relativi alla bonifica ambientale del sito. Tali autorizzazioni e pareri saranno complessivamente considerati in sede di procedimento di autorizzazione del terminale di rigassificazione GNL, in corso, come accennato in precedenza, presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
  Per quanto di competenza del MiSE, invece, con riferimento alla richiesta dell'On.le interrogante circa le modalità con le quali «si intenda formalizzare la non strategicità dell'impianto di Zaule, dando così seguito alle dichiarazioni pubbliche del Ministro Calenda», si ribadisce che, una volta emanato il decreto di VIA del metanodotto di collegamento «Trieste-Grado :_Villesse:Sealine Trieste-Grado DN 800 (32») + Tratto Grado-Villese DN 1050 (42»)» e quindi completato l'iter istruttorio anche relativamente a quest'ultimo, lo stesso Ministero potrà convocare la conferenza di servizi decisoria per il procedimento di autorizzazione del rigassificatore, ancora in corso.
  Anche in tale sede, come ribadito in precedenti discussioni relative ad Atti di Sindacato Ispettivo Parlamentare riguardanti lo stesso argomento, la Regione Friuli Venezia Giulia potrà esprimere le proprie vincolanti determinazioni circa la realizzazione del progetto ai fini del procedimento autorizzativo che terrà comunque conto della circostanza che attualmente sono operanti in Italia tre rigassificatori mentre ulteriori tre progetti di terminali sono stati già autorizzati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

impatto ambientale

rete di trasporti