ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08545

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 617 del 02/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 02/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 02/05/2016
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 02/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 02/05/2016
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 02/05/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/05/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 06/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08545
presentato da
GUIDESI Guido
testo di
Lunedì 2 maggio 2016, seduta n. 617

   GUIDESI, SIMONETTI e FEDRIGA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   è di muovo allarme sui conti dell'Inps, dopo che nella giornata di giovedì 28 aprile 2016, il CIV – Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'istituto previdenziale, ha rinvenuto una «posizione debitoria non chiara» dell'Ente, deliberando all'unanimità di non approvare la proposta della prima nota di variazione al bilancio di previsione per il 2016;
   il Civ ha ribadito la propria «posizione consapevolmente critica» rispetto al documento in esame per ragioni «di ordine formale e sostanziale» relative alla mancanza di una «informativa dettagliata relativamente alla consistenza e alla gestione del patrimonio immobiliare ed all'assenza di criteri di investimento e disinvestimento; al mancato controllo sulla posizione debitoria verso l'Inps degli enti pubblici; alla gravità della situazione dei residui attivi e passivi»;
   già nel mese di febbraio il bilancio di previsione 2016, che indicava un disavanzo economico di 11,2 miliardi (2 miliardi in più rispetto al 2015) ed un disavanzo finanziario di competenza intorno ai 3,2 miliardi, era stato approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza con il voto contrario del consigliere in quota Uil; ora la nota di variazione è stata bocciata dall'intero Consiglio, perché sono tutti convinti che le misure messe in campo per fronteggiare l'atteso disavanzo di 11,2 miliardi non siano sufficienti;
   nel dettaglio sembra che ai componenti Civ non sia piaciuto che l'Inps non abbia fornito adeguati ragguagli sui 168 miliardi di euro di crediti vantati nei confronti di enti pubblici e privati, che continuano a rimanere in bilancio senza un'adeguata svalutazione o comunque senza la prospettiva di alcuna operazione di finanza straordinaria come le cartolarizzazioni; parimenti, si contesta la mancanza di informativa circa i programmi di investimento e disinvestimento dello straordinario patrimonio immobiliare dell'ente;
   è evidente che tale bocciatura segnala una sfiducia ed un malcontento nella gestione Boeri, già in altre occasioni criticato – dagli interroganti ma anche da esponenti della stessa maggioranza di Governo che lo ha nominato – di rivestire il ruolo di ministro-ombra del welfare invece che occuparsi di governance dell'Istituto;
   le perdite registrate nei bilanci dell'ultimo quinquennio, insieme all'accorpamento dell'Inpdap con un buco di oltre 10 miliardi di euro, ha fatto volatilizzare oltre 40 miliardi di euro;
   a preoccupare maggiormente è, dunque, la totale mancanza di proposte lungimiranti a salvaguardia del patrimonio Inps, che nel 2017 potrebbe essere azzerato;
   un default dell'Inps è impensabile, per la natura delle prestazioni essenziali che l'ente eroga e perché depositario dei fondi, in termini di contributi versati, di una intera vita lavorativa di dipendenti e autonomi; ma è altrettanto impensabile ipotizzare un aumento dei trasferimenti dello Stato nella prossima legge di stabilità;
   si rammenta, infatti, che nel 2008, prima della crisi, erano sufficienti 73 miliardi di euro di trasferimenti dal bilancio dello Stato per coprire i disavanzi, mentre nel quinquennio di maggior crisi socioeconomica 2008-2013, l'esborso è aumentato di 39 miliardi di euro (cioè il 53 per cento in più), con una quota di trasferimento Sato-Inps nel 2013 di 112,5 miliardi di euro;
   nell'ultima legge di stabilità; l'adeguamento degli importi dei trasferimenti dovuti dallo Stato all'ente di previdenza ha portato ad incremento di 281,94 milioni di euro per il 2016; solo per la gestione ex Inpdap, gli importi complessivamente dovuti dallo Stato sono pari a 2.366,35 –:
   se e quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, il Governo intenda urgentemente adottare, posto che i contributi versati devono essere garantiti e salvaguardati ed un'ipotesi di aumento dei trasferimenti dallo Stato all'Inps corrisponde inevitabilmente ad un aumento della tassazione sui cittadini. (5-08545)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente pubblico

disavanzo

protezione del patrimonio