ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07811

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 571 del 17/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: VICO LUDOVICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2016
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2016
PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2016
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2016
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2016
MASSA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2016
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2016
MARIANO ELISA PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2016
LOSACCO ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2016
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2016
CASSANO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 17/02/2016
Stato iter:
21/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/04/2016
Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 21/04/2016
Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/02/2016

DISCUSSIONE IL 21/04/2016

SVOLTO IL 21/04/2016

CONCLUSO IL 21/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07811
presentato da
VICO Ludovico
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2016, seduta n. 571

   VICO, GINEFRA, MONGIELLO, PELILLO, GRASSI, VENTRICELLI, MASSA, CAPONE, MARIANO, LOSACCO, MICHELE BORDO e CASSANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   con deliberazione n. 135 del 7 luglio 2003, l'amministratore unico di AQP s.p.a. ha approvato gli atti per l'espletamento di un appalto concorso in cui era prevista la redazione dei progetti esecutivi e la realizzazione dei lavori per l'adeguamento degli impianti dell'ambito territoriale n. 7, a quanto disposto dal decreto legislativo n. 152 del 1999;
   a seguito di gara, i lavori venivano appaltati e aggiudicati in data 19 novembre 2004 all'Ati «Giovanni Putignano & Figli», ma l'esecuzione del progetto di adeguamento del depuratore di Martina Franca, al contrario degli altri della provincia di Taranto, non sono stati completati per la mancata accettazione di adeguamento scarico prevedente trincee disperdenti sul suolo e nei primi strati del sottosuolo, ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modifiche e interrogazioni del piano di tutela delle acque regionali;
   nel dicembre 2013, nei pressi del recapito finale o inghiottitoio, situato nei pressi di una privata abitazione di proprietà della  signora Minardi Angela, spuntavano liquami e acque reflue di provenienza dal recapito finale e nello stesso periodo si verificava un dissesto idrogeologico dell'area di recapito dei reflui depurati nei pressi della strada statale 172 Martina – Locorotondo, in relazione alla quale Aqp spa, in qualità di gestore del servizio conduceva opportune indagini geologiche e geognostiche; a seguito di tali risultanze, immediatamente, il Comune di Martina Franca interveniva in data 28 gennaio 2014, per picchettare le aree interessate, individuate dalle indagini geologiche e geognostiche e, con ordinanza sindacale n. 4 del 2014, veniva inibito l'accesso all'area picchettata sino alla messa in sicurezza da parte dell'Aqp;
   nel tavolo tecnico convocato dalla regione Puglia il 10 aprile 2014 si stabiliva che l'Aqp spa, su mandato dell'autorità idrica pugliese e con il supporto del comune di Martina Franca, previe intese con il proprietario del fondo, dovesse procedere ad eseguire i lavori di messa in sicurezza dell'area di attuale recapito dello scarico dell'impianto di depurazione di Martina Franca;
   in data 10 settembre 2014, considerato il perdurare della problematica riguardante la tracimazione dei liquidi che raggiungeva anche i fondi ubicati al di là della strada statale n. 172, il comune di Martina Franca diffidava, ulteriormente, l'A.q.p., ad intervenire, rappresentando la sussistenza del rischio di intasamento del corpo disperdente che comprometteva le capacità disperdenti dell'inghiottitoio, anche in assenza di avvenimenti meteorici;
   in data 14 ottobre 2014 il commissario delegato per l'emergenza ambientale in Puglia, dottor Luca Limongelli, informava che non sussistevano più le condizioni per la proroga allo scarico nel sottosuolo, ma successivamente, veniva emesso il decreto n. 34/CD/A del 26 novembre 2014, di «proroga dello scarico sul suolo dei reflui provenienti dall'impianto di depurazione a servizio del Comune di Martina Franca in deroga ai termini di cui all'articolo 103 del decreto legislativo n. 152 del 2006, fino al completamento degli interventi in atto in narrativa, citati finalizzati a conseguire il definitivo ritorno nell'ordinario e comunque non oltre il 31 dicembre 2014;
   in data 11 novembre 2014 nel comunicare gli esiti di un sopralluogo effettuato il 15 luglio 2014 nel relativo recapito finale del depuratore si affermava l'esistenza di un probabile rischio idrogeologico dell'area interessata allo scarico e di un potenziale rischio di contaminazione ambientale della falda superficiale e/o profonda;
   in data 28 novembre 2014 si effettuava un'altra conferenza di servizi per la procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione d'impatto ambientale dei lavori di adeguamento del depuratore e del relativo recapito finale;
   in data 20 gennaio 2015, il comune di Martina Franca segnalava all'Anas spa lesioni sul manto stradale della strada statale 172 nei pressi del recapito e richiedeva, ancora una volta, di effettuare gli interventi occorrenti e, inoltre, in data 27 gennaio 2016 diffidava nuovamente l'Aqp (che gestisce l'impianto) ad intervenire urgentemente sollecitando anche una bonifica della zona interessata;
   in data 10 luglio 2015 si svolgeva conferenza di servizi, così come proposto dal tavolo tecnico, in cui si esprimeva parere favorevole alla richiesta dell'intervento ed all'esclusione della procedura Via in quanto l'assoggettamento alla Via determinerebbe un aggravio dei tempi di realizzazione, in considerazione dell'urgenza di messa in sicurezza del contesto territoriale;
   invece, l'Arpa Puglia, con nota protocollo 39315 del 10 luglio 2015, richiedeva che l'intervento in questione venisse sottoposto a procedura di Via, nonostante la stessa Arpa, come riferito sopra l'11 febbraio 2014 informasse dei rischi idrogeologici per l'area interessata allo scarico e di un potenziale rischio di contaminazione ambientale;
   in data 31 luglio 2015 la regione Puglia con atto dirigenziale n. 292 determinava di assoggettare alla procedura di valutazione di impatto ambientale, dichiarando l'immediata esecutività del provvedimento, nonostante il parere contrario del comune di Martina Franca che aveva proposto l'esclusione dell'intervento dalla procedura di Via, in aderenza al parere del comitato Via e del servizio risorse idriche, sottolineando l'estrema urgenza ed indifferibilità degli interventi proposti di mitigazione, anche nella considerazione della non definitività della soluzione di scarico;
   in data 13 ottobre 2015 la regione Puglia dichiarava irricevibile la richiesta di Aqp di autorizzazione allo scarico, perché non precisava i tempi di cantierizzazione dei lavori per l'adeguamento del depuratore né le modalità di finanziamento degli stessi;
   le tracimazioni di liquami continuavano fino allo stato attuale;
   in data 5 febbraio 2016 veniva ordinato il sequestro preventivo, da parte della procura di Taranto (pubblico ministero, dottor Lanfranco Marazia), con provvisoria facoltà d'uso, dell'impianto di depurazione delle acque reflue, nonché dello scarico asservito al predetto impianto, situato in località «Pastore» nel fondo di proprietà privata;
   in data 12 febbraio 2016 veniva, altresì, ordinato il sequestro, senza facoltà d'uso un tratto della strada statale n. 172 situato nei pressi del predetto impianto sequestrato; si è venuta a creare, quindi, una pericolosa frattura nei collegamenti viari in un agglomerato urbano che coinvolge oltre 100.000 mila abitanti, al confine di tre province (Bari, Taranto e Brindisi), causando disagi e disservizi non solo nel settore del trasporto ma anche nell'economia della popolazione locale, non sapendo al momento, quando la strada potrà tornare alla disponibilità pubblica –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti descritti in premessa e in particolare dei disagi rivenienti dalla interruzione del tratto della strada statale n. 172 e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano assumere al fine di favorire l'urgente disponibilità pubblica della strada dal momento che è bloccato il trasporto civile e commerciale nella Valle d'Itria ed i collegamenti tra Costa jonica e adriatica. (5-07811)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-07811

  Come ho appena avuto modo di riferire in risposta al question time dell'onorevole Matarrese, ANAS ha comunicato che per vicende estranee alla propria competenza, il 12 febbraio scorso la SS 172 dei Trulli è stata oggetto di sequestro preventivo d'urgenza da parte della Procura della Repubblica di Taranto, nel tratto compreso dal km 45+300 al km 45+500, tra i Comuni di Locorotondo e Martina Franca, a seguito di una indagine, ancora in corso, sugli scarichi incontrollati dell'impianto di depurazione di acque reflue urbane, posto a servizio dell'abitato di Martina Franca, gestito dalla Società AQP.
  Per tale motivo il suddetto tratto è stato chiuso al traffico in entrambi i sensi di marcia. ANAS, al fine di garantire tutti i collegamenti, anche per il traffico pesante, ha provveduto a deviare così i flussi di traffico:
   i veicoli con massa complessiva a pieno carico superiore a qt 3,50 diretti a Locorotondo sono deviati, al km 48+743, sulla SP 61 in direzione Cisternino (BR);
   i veicoli con massa complessiva a pieno carico superiore a qt 3,50 diretti a Martina Franca sono deviati al km 43+950 sulla SP 134 in direzione Cisternino (BR);
   per i veicoli con massa complessiva a pieno carico inferiore a qt 3,50 il transito è consentito attraverso le viabilità comunali di Martina Franca e Locorotondo presenti tra i km. 48+743 e il km. 43+950;
   nel tratto compreso tra il km 43+950 e il km 45+300 direzione Martina Franca, il transito è consentito esclusivamente ai frontisti;
   nel tratto compreso tra il km 47+500 e il km 45+500 direzione Locorotondo, il transito è consentito ai soli frontisti.

  Senza dilungarmi sulle motivazioni del provvedimento di sequestro e le successive richieste di dissequestro da parte di ANAS, più volte respinte dal Tribunale, ricordo che ANAS ha assicurato che valuterà la possibilità di intraprendere ogni ulteriore azione giudiziaria utile per il dissequestro dell'area, anche nel corso dei lavori che AQP S.p.A. sta eseguendo – giusta autorizzazione del PM – per la bonifica del suolo sottostante il tratto di strada oggetto di sequestro.
  Inoltre, il Ministero dell'ambiente ha comunicato che recentemente la Procura della Repubblica di Taranto ha disposto il sequestro, con facoltà d'uso, dell'impianto depurativo di Martina Franca e del relativo scarico, individuando l'Autorità Idrica Pugliese quale custode giudiziario dell'impianto stesso e la Regione Puglia quale custode giudiziario del recapito finale, con il compito di individuare soluzioni alternative di scarico. I custodi giudiziari incaricati hanno attivato le iniziative urgenti per migliorare l'attuale gestione del pur inadeguato presidio depurativo e per realizzare la seconda batteria di trincee drenanti ove convogliare lo scarico delle acque reflue trattate e quindi liberare l'attuale area di scarico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione delle acque

rete stradale

disastro naturale