Legislatura: 17Seduta di annuncio: 563 del 05/02/2016
Primo firmatario: MARZANA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2016
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 05/02/2016
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/02/2016
SOLLECITO IL 07/06/2016
MARZANA, VACCA, D'UVA, LUIGI GALLO, BRESCIA, DI BENEDETTO, SIMONE VALENTE, ZOLEZZI, DE ROSA, MANNINO, BUSTO, DAGA, MICILLO e TERZONI. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
la legge 15 marzo 1997, n. 59, all'articolo 21, reca la delega per disciplinare l'autonomia delle istituzioni scolastiche che pone in grado di interagire con le autonomie locali, gli enti pubblici e le associazioni del territorio;
con il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, è stato emanato il regolamento recante norme in materia di autonomia didattica e organizzativa delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
in tale quadro normativo, nel luglio 2010, è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ed Eni per diffondere e consolidare una sempre più intensa e proficua collaborazione tra il mondo scolastico e i soggetti che operano nei settori produttivi, nel mondo dell'industria, dell'applicazione scientifica e tecnologica;
Eni opera nelle attività del petrolio e del gas naturale, dell'energia nucleare, della generazione e commercializzazione di energia elettrica, della petrolchimica, in cui ricopre forti posizioni di mercato a livello internazionale;
da anni, l'azienda rivolge particolare attenzione al mondo della scuola, promuovendo iniziative e realizzando contributi didattici per avvicinare gli studenti alla conoscenza del mondo dell'energia e per diffondere la cultura dell'efficienza energetica;
in particolare, attraverso il portale www.eniscuola.net, promuove tutti quei progetti didattici che sviluppa in ambito scolastico anche con testi, video, fotografie e filmati;
il suddetto protocollo, all'articolo 1, (Finalità generali e comuni) dispone che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ed Eni si impegnano: «(...) nella piena osservanza dei reciproci ruoli (...) a diffondere tra le giovani generazioni di studenti la cultura dell'efficienza energetica, la sensibilizzazione all'uso consapevole e rispettoso delle fonti di approvvigionamento, la vocazione allo studio delle discipline scientifiche (...);
inoltre, all'articolo 2 (Impegni ed azioni specifiche dei singoli partner), è stabilito che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca si impegna a: «(...) sostenere le iniziative oggetto del presente Protocollo attraverso una validazione dei contenuti sotto il profilo della efficacia educativa (...);
dai programmi somministrati dall'Eni, si evince che da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca non ci sia nessun tipo di validazione e di controllo sui contenuti, infatti, nel programma delle attività dedicate al petrolio e all'utilizzo dell'energia nucleare, non si fa nessuna menzione circa i rischi e i disastri ambientali che già si sono verificati, su tutte, il recente disastro di Fukushima, oppure le ormai accertate interazioni sismiche con le attività di ricerca dei giacimenti di petrolio;
eppure i programmi didattici sponsorizzati dall'Eni parlano di quanto sia costosa la ricerca di nuovi giacimenti, ma nulla dicono circa i pericoli della ricerca; vengono descritti i metodi utilizzati per le indagini geofisiche, come la sismica a riflessione attraverso «piccole cariche di esplosivo», oppure il sistema di espansione rapida di aria compressa in mare (airgun), ma, ad esempio, nascondono agli studenti che la tecnica dell’airgun, come hanno chiarito diversi studi, produce onde sismiche pari a quelle di un terremoto, provocando effetti disastrosi per la fauna e la flora marina, fino a desertificare intere aree marine;
altro esempio fuorviante, proposto dai programmi didattici dell'Eni può essere rappresentato dalla perforazione dei pozzi, dall'ingegneria offshore che viene presentata come innovativa e all'avanguardia, ma è nascosto che gli impianti in mare di produzione ed estrazione, a largo delle coste, incrementano l'inquinamento e una drastica diminuzione della fauna marittima;
anche sul nucleare, tali programmi didattici sono fuorvianti, difatti si promuovono centrali innovative di quarta generazione, più affidabili e con un minor impatto ambientale, perché a loro dire non sono fonte di emissioni inquinanti;
eppure, è noto come, in caso di incidente in centrali nucleari, gli elementi radioattivi, dispersi nell'aria possono essere trasportati anche a migliaia di chilometri di distanza dai venti creando distruzione e morte;
ai contenuti, a giudizio degli interroganti, palesemente parziali si aggiungono pure le iniziative realizzate con gli studenti: ha destato polemiche la collaborazione tra l'Eni Versalis, polo petrolchimico e l'istituto industriale e liceo delle scienze applicate «Ettore Majorana» di Brindisi, sfociata nel progetto «Chemical Minds»;
il video Rap-Polimerico, realizzato dagli studenti assieme agli operai della centrale, nel quale si esalta la plastica, è apparso come un vero e proprio «spot» a favore di Eni;
per di più, il video è stato girato presso Punta del Serrone, poco più a nord di Micorosa, un'area di 44 ettari dove per trenta anni, a cinquanta metri da un (ex) splendido tratto di costa, sono state interrate le scorie di produzione del petrolchimico: un milione e mezzo di metri cubi di rifiuti tossici;
la scuola è luogo di formazione, in cui si forma la coscienza attraverso la conoscenza delle diverse sfaccettature dei temi affrontati e quindi è inaccettabile, per gli interroganti, che in una scuola si promuova l'energia fossile e nucleare e il consumo di plastica, nascondendo agli studenti i danni e rischi connessi ai processi di ricerca, estrazione, produzione e trasformazione;
l'alternanza scuola-lavoro deve configurarsi come un'opportunità qualificata e realmente formativa, in cui acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro e non consistere, per gli interroganti, nella realizzazione di un video che vede gli studenti come strumenti di promozione di un'azienda e non come potenziali ideatori di un modello di sviluppo ecocompatibile –:
se, in ottemperanza a quanto previsto dall'articolo 2 del protocollo menzionato in premessa, il Ministro interrogato intenda attivare strumenti di controllo più efficaci per poter garantire una validazione di contenuti che, sotto il profilo dell'efficacia educativa, promuovano tra i giovani una maggiore sensibilizzazione all'uso consapevole e rispettoso delle fonti energetiche e dell'ambiente;
quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato rispetto a iniziative simili al progetto «Chemical Minds» che, di fatto si è rivelato, a giudizio degli interroganti, come uno «spot» pro-Eni;
se non intenda bloccare qualsiasi iniziativa volta a una formazione fuorviante e affidarla a esperti del settore che non detengono interessi economici;
quale sia l'elenco degli istituti scolastici che hanno aderito al piano previsto nel protocollo tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ed Eni di cui in premessa e come intenda intervenire al fine di proporre contenuti che colmino e preservino dall'imparzialità dei programmi impartiti ad oggi. (5-07691)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):energia nucleare
deposito dei rifiuti
incidente nucleare