ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07325

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 665 del 12/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: BELLANOVA TERESA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07325
presentata da
TERESA BELLANOVA
giovedì 12 luglio 2012, seduta n.665

BELLANOVA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

in queste ore Poste italiane ha inviato all'autorità per le garanzie nelle comunicazioni il piano per la chiusura e riorganizzazione degli uffici postali in tutta Italia. Da quanto emerge si tratterebbe di ben 1.156 sportelli da chiudere ed altri 638 sui quali si razionalizza riducendo l'orario ed i giorni di apertura;

con il sopra citato piano di riorganizzazione nella sola Puglia dovrebbero chiudere 27 uffici postali di cui ben 19 in tutta la provincia di Lecce. Gli uffici colpiti da questo provvedimento, poiché ritenuti da Poste italiane «antieconomici», sarebbero quelli di: Ruggiano, Boncore, Aquarica di Lecce, Barabarano del Capo, Casamassella, Castiglione, Cocumola, Depressa, Frigole, Giuliano di Lecce, Ortelle, Pisignano, Santa Cesarea Terme, Serrano, Torrepaduli, Vaste, Villa Baldassarri, Vitigliano, Tricase Porto;

si tratta di piccole comunità che però, come nel caso di Frigole hanno un tasso di urbanizzazione elevato e non sempre sono ubicate a pochi chilometri da centri più grandi. Inoltre, vengono sottoposti a chiusura uffici, come quello di Santa Cesarea Terme, situati in località marine ad alto flusso turistico;

il rischio nel razionalizzare questi uffici, quasi tutti peraltro posizionati nella zona del basso Salento è quello di penalizzare fortemente quelle persone, quali gli anziani e pensionati che di fatto non hanno la possibilità di spostarsi dal proprio comune per il disbrigo delle servizi ordinari, ma anche per il pagamento delle pensioni. Ed inoltre, dato che la realtà salentina si colloca tra quelle a maggior vocazione turistica in tutta Italia e non solo per ciò che concerne le località marine, ma anche per il bellissimo entroterra che la caratterizza, queste chiusure rischiano di creare una mancanza di servizio a tutti coloro che nel corso dell'anno si trovano a soggiornare nei comuni colpiti dalle chiusure -:

se il Ministro interrogato, in virtù di quanto sopra esposto, non ritenga utile intervenire con urgenza stabilendo un proficuo dialogo con Poste italiane affinché la logica improntata al rapporto tra costi e ricavi, adottata di fatto dall'azienda, non si traduca in una pesante penalizzazione per tutto il territorio salentino ed i suoi cittadini. (5-07325)