ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06320

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 478 del 09/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: BENI PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2015
BECATTINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06320
presentato da
BENI Paolo
testo di
Mercoledì 9 settembre 2015, seduta n. 478

   BENI, ALBINI e BECATTINI. – Al Ministro dello sviluppo economico. – Per sapere – premesso che:
   nei mesi scorsi si sono svolti diversi incontri tra il Governo, gli enti locali e Poste italiane spa a seguito dell'annunciata chiusura di 450 uffici postali su tutto il territorio nazionale, prevista nel piano di razionalizzazione presentato dall'azienda lo scorso 16 dicembre 2014;
   l'ultimo piano di razionalizzazione presentato da Poste italiane spa prevede per la regione Toscana la chiusura di 59 uffici postali, dislocati principalmente in zone montane e in piccoli paesi;
   il nuovo piano, poco differente rispetto a quello presentato all'inizio dell'anno che prevedeva la chiusura di 65 uffici in tutto il territorio toscano, dimostra la mancata disponibilità da parte dell'azienda a valutare soluzioni alternative che non penalizzino le realtà locali più piccole e soprattutto le fasce più deboli della popolazione che usufruisce dei servizi da essa erogati;
   negli anni scorsi la Toscana, come altre regioni, ha già subito gli effetti di interventi di razionalizzazione messi in atto da Poste italiane spa con la chiusura di numerosi sportelli, tradottasi in enormi difficoltà soprattutto per gli utenti più anziani, spesso impossibilitati a spostarsi;
   a seguito dei disagi denunciati dai comuni interessati dal piano di razionalizzazione e dalla regione Toscana, il 3 settembre scorso si è tenuta davanti alla sede regionale delle Poste una manifestazione promossa dall'Anci Toscana e dall'Uncem (Unione delle comunità montane) per denunciare nuovamente la decisione assunta dall'azienda e per ribadire le innumerevoli ripercussioni negative che si avrebbero con la soppressione di un servizio fondamentale per tutta la comunità;
   nella stessa giornata, il Tar della Toscana si è pronunciato sui ricorsi presentati da 55 comuni e ha disposto per 3 uffici postali il rinvio della chiusura fino al 23 settembre giorno in cui si terrà l'esame del ricorso da parte del collegio, e per i restanti ha accolto le richieste di sospensiva dei provvedimenti di chiusura fino a quando non sarà calendarizzata la relativa discussione di merito. Inoltre il Tar ha condannato l'Azienda al pagamento delle spese legali sostenute finora dai comuni;
   anche il Tar del Friuli Venezia Giulia si è recentemente pronunciato sulla medesima materia, accogliendo il ricorso per l'illegittimità di chiusura di due uffici postali e affermando che la necessità di risparmio di Poste italiane spa non può prevalere sull'interesse pubblico allo svolgimento del servizio universale erogato alla collettività;
   a fronte della grande mobilitazione degli enti locali, delle associazioni e dei cittadini, nonché dei recenti pronunciamenti dei diversi tribunali amministrativi, è auspicabile che il Governo si attivi per la riapertura di un tavolo di confronto con Poste italiane spa –:
   se non intenda attivare tempestivamente un tavolo di confronto con Poste italiane spa, con il coinvolgimento degli enti locali interessati, al fine di definire una strategia di razionalizzazione che non penalizzi i territori più periferici e le fasce più deboli della popolazione, che verrebbero altrimenti privati di un servizio fondamentale. (5-06320)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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