ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04244

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 347 del 10/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 10/12/2014
Stato iter:
18/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/03/2015
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 18/03/2015
Resoconto D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/12/2014

DISCUSSIONE IL 18/03/2015

SVOLTO IL 18/03/2015

CONCLUSO IL 18/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04244
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Mercoledì 10 dicembre 2014, seduta n. 347

   D'UVA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – presso che:
   il CINECA è un consorzio interuniversitario senza scopo di lucro operante sotto il diretto controllo del Ministero dell'istruzione dell'università e della ricetta, il quale ha il compito di fornire sistemi gestionali per le amministrazioni universitarie e il Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca;
   in data 13 novembre 2014, Il fatto Quotidiano pubblicava un articolo riguardante il Consorzio CINECA, denunciandone inefficienze societarie e operative;
   da quanto si apprende, il Cineca nasce nel 1977, «per fornire a cinque università elaboratori e sistemi informatici. Nel tempo si fa largo, aderiscono 80 università e l'attività si estende a settori d'intervento diversi e su tutto il territorio nazionale»;
   nel 2008, così come riportato dal quotidiano, «assume la definizione di persona giuridica privata sottoposta alla disciplina tributaria degli enti commerciali, mentre nel luglio 2013, su impulso del Miur, si perfeziona un'operazione di fusione per incorporazione dei consorzi Cilea e Caspur, con l'ingresso di nuovi soggetti privati tra i quali Bocconi, Cattolica e Iulm»;
   il Consorzio CINECA, si rileva, «con 700 dipendenti sparsi tra Bologna, Milano e Roma diventa così il più importante centro di super-calcolo in Italia. Una posizione dominante che l'Antitrust ha messo nel mirino fin dal 2010»;
   il Consorzio CINECA si è recentemente reso responsabile della grave vicenda che ha interessato l'irregolare svolgimento delle prove per l'accesso alle scuole di specializzazione tenutesi tra il 28 e il 31 ottobre 2014;
   con il decreto ministeriale 8 agosto 2014 n. 612, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 agosto 2014, n. 67, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emanava il bando per l'ammissione alle scuole di specializzazione di medicina anno accademico 2013/2014;
   il successivo articolo 7 stabiliva che «la prova di ammissione alle Scuole di specializzazione in medicina per l'anno accademico 2013/2014 dovrà essere svolta telematicamente, identica a livello nazionale con riferimento a ciascuna Scuola, e da sostenersi tra il 28 e 31 ottobre 2014», e, al comma successivo, «che software necessario all'espletamento della prova verrà fornito dal CINECA»;
   in data 1o novembre 2014, i principali quotidiani nazionali riportavano notizia circa gravissime irregolarità nel corso dei test di accesso alle scuole di specializzazione, i quali accusavano il CINECA di aver confuso le prove da fornire ai candidati dell'area medica e area dei servizi clinici, invertendo le domande da inviare ai responsabili d'aula nelle varie sedi d'esame;
   sempre in data 1o novembre 2014, il Ministero, con propria nota, interveniva in merito al rilevato errore del CINECA, confermando l'avvenuta inversione delle prove concorsuali del 29 e 31 ottobre, affermando come «a seguito dei controlli di ricognizione finali sullo svolgimento dei test, il Miur ha rilevato una grave anomalia nella somministrazione delle prove scritte del 29 e 31 ottobre, e riguardanti le scuole dell'Area Medica e quelle dell'Area dei Servizi Clinici»;
   al termine del citato documento, il Ministero, ammettendo pubblicamente l'irregolarità, disponeva l'annullamento e conseguente ripetizione delle prove oggetto dell'errore determinato dal CINECA;
   in un articolo pubblicato dal quotidiano il Corriere della Sera, in data 2 novembre 2014, si apprendeva della volontà del presidente del CINECA,  dottor Emilio Ferrari, di rimessione del proprio mandato nelle mani degli organi del Consorzio;
   in data 5 novembre 2014, in sede di interrogazioni a risposta immediata (question time), il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, replicava all'interrogazione n. 3-00118 a prima firma D'Uva, circa le gravi irregolarità causate dal CINECA che il Ministero si è avvalso di soggetti di comprovata competenza in materia;
   «il CINECA», rispondeva il Ministro, «che ha assunto immediatamente la responsabilità materiale, diretta ed esclusiva di questa gestione, non è un organismo che appartiene al Ministero, un organismo interno, con ciò si evidenziava l'assenza di responsabilità da parte dello stesso Ministero;
   la scelta ricaduta sul Consorzio CINECA, avvenuta tra tutti i soggetti di comprovata competenza in materia, e riportata in sede di question time dal Ministro, ad avviso degli interroganti, tuttavia, risulta essere di certa responsabilità del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
   nel citato articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano, in data 13 novembre 2014, si riporta che il Consorzio CINECA si era reso già protagonista di alcune vicende che hanno sollevato dubbi sulle sue performance e, di conseguenza, sulla scelta ministeriale;
   così come riporta il quotidiano consultabile online, infatti, «si scopre che la vulnerabilità dei servizi erogati dal consorzio non è un fatto episodico, ad esempio, nella relazione degli ispettori della Ragioneria Generale dello Stato che ha inchiodato la gestione della direzione ricerca del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca»;
   «in questo caso», riporta l'articolo, «si tratta del potenziamento dell'infrastruttura informatica utilizzata per la gestione dei fondi comunitari per la ricerca, costata quattro milioni di euro, ma il sistema non permetteva neppure di rilevare le duplicazioni dei richiedenti e dei progetti a valere su diverse linee di finanziamento, tanto che per evitare doppioni si è tornati a incrociare manualmente i dati su classici fogli di Excel»;
   «gli ispettori del Mef in una relazione dello scorso aprile, analizzando il contratto tra CINECA e la direzione per la ricerca, responsabile della gestione dei fondi comunitari, evidenziavano la presenza 3,8 milioni di euro destinati al “potenziamento” dell'infrastruttura», riportando come il tutto avvenisse «senza alcuna gara pubblica perché i consorzi universitari quali il CINECA, vengono fatti passare come aziende completamente pubbliche»;
   si apprende, infine, che, secondo gli ispettori, tale operazione «alla luce della documentazione analizzata, non ha reso un servizio soddisfacente in termini di performance», così come riportano a pagina 32 del loro rapporto finale;
   alla luce di quanto sin qui riportato, è inevitabile sostenere che, ad avviso degli interroganti, il Consorzio CINECA non rappresenta, a oggi, un affidabile soggetto per la fornitura e la gestione dei sistemi per le amministrazioni universitarie e Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca –:
   se intenda intervenire in relazione ai rapporti attualmente in essere tra il CINECA e il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, recedendo da questi ove possibile;
   se intenda, in futuro, escludere il consorzio CINECA dai soggetti «di comprovata competenza in materia» erogatori di  forniture di sistemi gestionali e informatici per le amministrazioni universitarie, nonché per lo stesso Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sul quale, in caso contrario, ricadrebbero inevitabilmente le responsabilità di nuove inefficienze. (5-04244)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 marzo 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-04244

  L'Onorevole interrogante, nell'esprimere alcune critiche sulla vicenda che ha interessato lo svolgimento delle prove per l'accesso alle scuole di specializzazione medica e sulla affidabilità dei servizi erogati dal consorzio CINECA, chiede se il Ministro intenda intervenire in relazione ai rapporti attualmente in essere tra il Consorzio e il MIUR per la fornitura e gestione dei sistemi informatici.
  In riferimento alle prove di accesso alle scuole di specializzazione medica, occorre premettere che il CINECA ha riconosciuto l'errore materiale di importazione dei quesiti validati dalla Commissione nazionale nel software utilizzato per la prova.
  Nell'interesse primario dei candidati e in ossequio ai principi costituzionali di buon andamento, di conservazione dei valori giuridici e di ragionevolezza, il Ministero, anche a seguito di un'interlocuzione con l'Avvocatura dello Stato, ha deciso di non invalidare i test ma di neutralizzare solo le due domande relative all'errore di esportazione in ognuna delle due prove di area. Ciò anche in ragione del riconoscimento, da parte della Commissione, della congruenza dei criteri con cui sono stati definiti i contenuti delle stesse, e quindi della validità scientifica del test nella forma in cui è stato effettivamente proposto ai candidati. Si fa presente che il TAR Lazio, con sentenza n. 3926 del 9 marzo 2015, in sede cautelare ha rigettato tutte le censure dei ricorrenti in merito allo svolgimento delle prove in oggetto.
  Con riferimento invece alle criticità relative alla affidabilità dei servizi erogati dal consorzio CINECA si ritiene opportuno premettere che l'accorpamento dei Ministeri ex Istruzione ed ex Università e Ricerca in un'unica entità ha inciso profondamente sulla ridefinizione, in senso unitario, della gestione dei servizi informatici utilizzati dalla ex Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca (DGCSR).
  Per l'espletamento delle proprie funzioni in materia di sostegno finanziario alle attività di ricerca, l'ex DGCSR si è avvalsa nel tempo di servizi informatici acquisiti e gestiti in outsourcing. Sotto tale profilo tutti gli interventi sono stati organizzati e sviluppati (dalla fase di presentazione delle domande, sino all'erogazione dell'ultima quota di contributo) attraverso specifici supporti informatici, realizzati e implementati dai Consorzi Interuniversitari CINECA e CILEA.
  In vista di un progressivo coordinamento tra il sistema informativo dell'Istruzione con quello dell'Università e della Ricerca, la ex DGCSR in collaborazione con la Direzione Generale per gli studi la statistica e i sistemi informativi ha rilevato l'esigenza di definire forme di dialogo e di integrazione tra i diversi servizi offerti dai predetti Consorzi al fine di disporre di un patrimonio unitario di informazioni.
  A tale preciso scopo, nell'ottica di una piena e completa integrazione delle attività riconducibili ai due consorzi, è stato avviato fra il 2010 e il 2011 un percorso di riorganizzazione dei servizi offerti dal CILEA e dal CINECA mediante la predisposizione del «Piano per l'integrazione e ammodernamento dei servizi informatici a supporto delle attività di sostegno del MIUR».
  Al fine di consentire una concreta unificazione dei servizi offerti dai predetti consorzi si è dunque ritenuto opportuno predisporre un'apposita convenzione in forza della quale il Ministero potesse integrare i servizi sviluppati dai due consorzi per il monitoraggio degli interventi di ricerca, esercitando un'azione di coordinamento e controllo del processo di unificazione.
  Tale bozza di convenzione è stata sottoposta alla DIGIT PA al fine di richiedere il rilascio del necessario parere sulla coerenza strategica e congruità economica e tecnica dell'intervento ai sensi dell'articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 1o dicembre 2009, n. 177.
  Si è quindi provveduto a stipulare la predetta convenzione fra il MIUR e i consorzi CILEA e CINECA in data 29 dicembre 2011.
  Con successivo Decreto Direttoriale, registrato dalla Corte dei Conti, prot. n. 44/Ric. del 13 febbraio 2012 è stata approvata la convenzione in parola.
  Posto ciò, occorre evidenziare che in materia di affidamento in via diretta al CINECA, da parte del MIUR, di servizi nel campo dell'informatica, si è recentemente espresso il Consiglio di Stato, Sezione Seconda, il quale con proprio parere n. 298/2015 del 30 gennaio scorso ha chiarito che il CINECA svolge la funzione di «strumento operativo dell'amministrazione» e che il modello accolto è quello dell’in house providing ed in particolare quello «della cooperazione pubblico-pubblico istituzionalizzata di tipo verticale (in house [...]), creato nella giurisprudenza comunitaria, con taluni caratteri però di quello della cooperazione pubblico-pubblico non istituzionalizzata di tipo orizzontale».
  Appaiono dunque sussistere i presupposti che consentono di configurare la relazione tra il CINECA ed i suoi consorziati (MIUR, università, enti di ricerca) come relazione in house.
  Infatti, il Consiglio di Stato precisa che sussistono i seguenti requisiti: controllo analogo da parte del MIUR sull'ente CINECA, attività prevalente svolta a favore dei soggetti consorziati e partecipazione maggioritaria di capitale pubblico.
  Inoltre, la possibilità di partecipare a società o ad altri consorzi o di affidare a terzi l'esercizio di parte dell'attività di competenza non appare in alcun modo alterare il carattere pubblicistico delle attività consortili che, oltretutto, si realizzano dichiaratamente «senza fini di lucro» (articolo 1, comma 3 dello Statuto).
  Ciò posto, è opportuno ricordare, per l'inquadramento conclusivo della vicenda, che lo stesso legislatore ha stabilito, con l'articolo 7, comma 42-bis del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, in legge 7 agosto 2012, n. 135, al fine di razionalizzare la spesa, la necessità di procedere all'accorpamento dei consorzi interuniversitari attraverso la costituzione di un unico soggetto a livello nazionale «con il compito di assicurare l'adeguato supporto, in termini di innovazione e offerta di servizi, alle esigenze del Ministero, del sistema universitario, del settore ricerca e del settore istruzione».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

insegnamento superiore

consegna

finanziamento pubblico