ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04161

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 340 del 28/11/2014
Abbinamenti
Atto 5/04491 abbinato in data 25/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/11/2014
Stato iter:
25/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/02/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 25/02/2015
Resoconto GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/11/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/02/2015

DISCUSSIONE IL 25/02/2015

SVOLTO IL 25/02/2015

CONCLUSO IL 25/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04161
presentato da
GARAVINI Laura
testo di
Venerdì 28 novembre 2014, seduta n. 340

   GARAVINI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il Comitato tecnico per i medicinali ad uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco è intervenuto di recente in materia di medicinali destinati alla contraccezione di emergenza, esprimendo parere favorevole alla somministrazione diretta in farmacia della cosiddetta «pillola dei cinque giorni» dopo, senza obbligo di prescrizione da parte del medico;
   il parere del Comitato tecnico, normalmente recepito dalla Commissione europea che ha il compito di rilasciare l'autorizzazione definitiva, vincolante per gli Stati membri dell'Unione, è stato espresso in relazione alla richiesta di una casa farmaceutica — la Hra Pharma — produttrice di un farmaco la cui efficacia si estende alle 120 ore successive ad un rapporto sessuale a rischio di gravidanza non desiderata. Tale richiesta riguardava la modifica della classificazione per la fornitura del prodotto da «medicinale soggetto a prescrizione medica» a «medicinale non soggetto a prescrizione medica» nell'Unione europea;
   il Comitato tecnico, nel suo parere, considera, sulla base della documentazione in suo possesso, sicuro ed efficace l'uso della pillola anche senza prescrizione medica, in linea con i contraccettivi di emergenza contenenti levonorgestrel, comunemente definiti «pillola del giorno dopo», disponibili da tempo nell'Unione europea senza prescrizione;
   secondo esperti della materia, le donne devono essere poste nella condizione di poter accedere alla contraccezione d'emergenza il prima possibile «in modo da avere la migliore opportunità di evitare una gravidanza indesiderata; è una questione di salute pubblica» (http://www.ansa.it);
   il TAR del Lazio con la sentenza del 2 luglio 2001 riconosce che la contraccezione di emergenza «non contrasta con la legge n. 194 del 1978, poiché il farmaco autorizzato agisce con effetti contraccettivi in un momento anteriore all'innesto dell'ovulo fecondato nell'utero materno». Due società scientifiche italiane, la Società italiana della contraccezione e la Società medica italiana per la contraccezione, inoltre, in una pubblicazione del 20 aprile 2013, affermano chiaramente che i contraccettivi d'emergenza disponibili per via orale non causano aborto e non sono in grado di danneggiare una gravidanza in atto (http://www.quotidianosanita.it);
   lo scontato recepimento del parere del Chmp da parte della Commissione dovrebbe rendere applicabile fin dal 2015 in tutti gli Stati dell'Unione europea la decisione di consentire l'acquisto del farmaco in farmacia senza prescrizione medica;
   i contraccettivi di emergenza a base di levonorgestrel (efficaci fino a 72 ore dopo il rapporto a rischio gravidanza) sono già considerati farmaci senza prescrizione medica in 23 paesi europei; essi agiscono infatti bloccando l'ovulazione e non provocando l'interruzione di una gravidanza. Solo in Croazia, Grecia, Ungheria, Italia, Liechtenstein e Polonia questi medicinali sono soggetti a prescrizione medica. In Germania, dove sussisteva l'obbligo di prescrizione medica, si è deciso il 25 novembre 2014 di superare l'obbligo di prescrizione medica e di rendere fruibile liberamente i farmaci di contraccezione d'emergenza (http://www.sueddeutsche.de);
   l'Italia è l'unico Paese europeo nel quale per ottenere un contraccettivo del tipo indicato, oltre alla prescrizione medica, è richiesto un test di gravidanza di esito negativo –:
   come intenda riconsiderare la regolamentazione italiana relativa alla fruizione di farmaci di contraccezione di emergenza alla luce dell'imminente pronunciamento della Commissione europea sulla esclusione dell'obbligo di prescrizione medica;
   se non ritenga di dovere immediatamente assumere iniziative per disporre il superamento dell'anomalia esclusivamente italiana qual è l'obbligo di esibizione di un test negativo di gravidanza all'atto della richiesta di uno dei farmaci di contraccezione di emergenza consentiti dalle disposizioni in vigore. (5-04161)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 febbraio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-04161

  In via preliminare, si ricorda che la specialità medicinale in questione, denominata ellaOne (ulipristal acetato), è stata autorizzata dall'Agenzia regolatoria Europea (EMA) con procedura centralizzata il 15 settembre 2009.
  È stata successivamente definita, a livello nazionale, la classificazione di rimborsabilità (classe C) e il regime di fornitura del farmaco (prescrizione con ricetta medica da rinnovare volta per volta, RNR) in data 8 novembre 2011.
  In fase di autorizzazione l'uso di ellaOne in gravidanza è stato inizialmente controindicato e, per tale ragione, in Italia – nel rispetto del parere del Consiglio Superiore di Sanità reso in data 14 giugno 2011 – è stato inizialmente deciso che la prescrizione del farmaco fosse subordinata alla presentazione di un test di gravidanza ad esito negativo basato sul dosaggio delle beta HCG, al fine di escludere la presenza di una gravidanza in atto e quindi evitare ogni possibile danno sul feto.
  Com’è noto, il 7 gennaio 2015, la Commissione Europea ha approvato la proposta di variazione di tipo II, sulla quale il CHMP dell'EMA aveva precedentemente espresso parere positivo in seguito alla domanda presentata dalla azienda produttrice del farmaco per la modifica del regime di fornitura di ellaOne da «medicinale soggetto a prescrizione medica» a «medicinale non soggetto a prescrizione medica», con contestuale eliminazione della gravidanza dalla lista delle controindicazioni all'uso del medicinale.
  Si comunica che il parere positivo non è stato reso all'unanimità, bensì a maggioranza di 21 votanti su 31 e che l'Italia ha espresso, unitamente ad altri Stati parere contrario, in relazione al profilo della sicurezza d'uso del farmaco, in considerazione della contestata mancanza di dati scientifici sufficienti per trarre conclusioni certe circa l'assenza di effetti feto-tossici e teratogenetici.
  Com’è noto, il parere del Comitato è stato confermato dalla Commissione Europea che, pertanto, ha approvato la variazione richiesta da «medicinale soggetto a prescrizione medica» a «medicinale non soggetto a prescrizione medica».
  Tutto ciò premesso, come ho avuto modo già di comunicare in occasione della risposta ad una interpellanza in Aula Camera, di analoga materia, il Ministro della salute – fatta salva la competenza regolatoria dell'AIFA – ha ritenuto necessario rimettere nuovamente la questione al Consiglio Superiore di sanità, atteso che quest'ultimo, come ho già riferito, aveva già espresso il proprio parere in occasione della dibattito scientifico sulla natura del farmaco (contraccettivo di emergenza o abortivo) convenendo per il suo uso come contraccettivo di emergenza, previa esclusione di una gravidanza in atto prima della somministrazione.
  In particolare, il Consiglio dovrà approfondire ai fini del parere, che dovrebbe intervenire nel prossimo mese di marzo, la sicurezza e gli effetti collaterali possibili per EllaOne, nei casi in cui il medicinale sia assunto in dosi elevate e/o con una frequenza superiore a quella indicata; se esistano studi di follow up su donne che abbiano assunto tale prodotto, e, nel caso, con quali risultati; se siano disponibili studi del tipo sopra esposto specificatamente su minori, e, nel caso, con quali risultati.
  Per quanto di competenza, l'AIFA ha comunicato che in ogni caso, sottoporrà successivamente la questione alla CTS che valuterà in modo approfondito ogni aspetto correlato alla sicurezza dell'uso del farmaco in automedicazione, ovvero chiamato prodotto «da banco», in quanto in tal caso lo stesso potrebbe divenire liberamente acquistabile, anche dalle minori di 18 anni, con il rischio di avallarne un uso incontrollato, in contrasto con le indicazioni che ne raccomandano un'assunzione «occasionale» in situazioni di emergenza e, dunque, non sistematica o ripetibile.
  Attualmente, inoltre, in seguito ai recenti studi presentati dall'azienda produttrice, la richiamata controindicazione contenuta nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto è stata rimossa e nel paragrafo «Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego» è stato inserito il testo seguente: «ellaOne non è destinato all'uso durante la gravidanza e non deve essere assunto in donne in gravidanza effettiva o sospetta. ... ellaOne non interrompe una gravidanza esistente» rinviando al paragrafo della posologia e delle modalità di somministrazione che ora dispone, a seguito delle modifiche apportate, che «In caso di ritardo della mestruazione o in presenza di sintomi di gravidanza, prima della somministrazione di ellaOne va esclusa l'esistenza di una gravidanza».
  Viene inoltre specificato che gli studi attualmente disponibili «nella specie umana non suggeriscono problemi per la sicurezza, ma è importante che eventuali gravidanze di donne che hanno assunto ellaOne siano segnalate» su apposito registro. Anche tali aspetti, come ogni altra modifica apportata agli stampati del medicinale in questione, saranno oggetto di esame da parte della Commissione tecnico-scientifica dell'AIFA.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

contraccezione

aborto