ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04126

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 338 del 25/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: VALIANTE SIMONE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 25/11/2014
Stato iter:
05/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/03/2015
Resoconto BARRACCIU FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 05/03/2015
Resoconto VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/11/2014

DISCUSSIONE IL 05/03/2015

SVOLTO IL 05/03/2015

CONCLUSO IL 05/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04126
presentato da
VALIANTE Simone
testo di
Martedì 25 novembre 2014, seduta n. 338

   VALIANTE. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   mercoledì 29 e venerdì 31 ottobre 12.168 candidati hanno sostenuto il primo concorso nazionale di ammissione alle scuole di specializzazione in medicina che, nelle intenzioni del governo, avrebbe dovuto incoraggiare maggiori meritocrazia e trasparenza rispetto alle precedenti selezioni locali. Purtroppo però, a causa di una «grave anomalia nella somministrazione delle prove scritte» ben 11.242 candidati hanno dovuto ripetere le selezioni d'ingresso. Il Cineca, consorzio interuniversitario che si occupa della redazione dei test, nella persona del suo presidente Emilio Ferrari (che ha rassegnato le sue dimissioni) ha riconosciuto «un errore nella fase di codifica delle domande» assumendone la piena responsabilità e dichiarando di poter provvedere alle spese e al risarcimento di eventuali danni procurati agli studenti. L'Unione degli universitari ha parlato di «ennesimo e incredibile errore che ha falsato l'intera veridicità ed attendibilità della prova» ed il suo coordinatore, Gianluca Scuccimarra, ha ribadito l'inaffidabilità del sistema di selezione dei test, come per l'accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, e l'urgenza di un serio e completo ripensamento dello stesso. Nei prossimi tre anni più di 58.000 tra medici dipendenti del servizio sanitario nazionale, universitari e specialisti ambulatoriali andranno in pensione e, attualmente, il numero dei contratti di formazione specialistica previsti dall'attuale programmazione sarà di 42 mila unità, ben al di sotto della soglia necessaria per una sostituzione completa –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere, in vista anche di una molto probabile ingente quantità di ricorsi (oltre 6000 annunciati), per una rapida soluzione del problema, scongiurando l'eventualità che la formazione specialistica di molti giovani medici sia compromessa, paralizzandosi nei meandri delle lungaggini giudiziarie così come l'attività di molti ospedali, dove gli specializzandi svolgono un ruolo fondamentale. (5-04126)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 marzo 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-04126

  L'Onorevole interrogante, nell'esprimere alcune critiche sulle modalità di svolgimento del primo concorso nazionale di ammissione alle scuole di specializzazione in medicina, chiede di conoscere quali iniziative intenda assumere il Ministro per scongiurare l'eventualità che la formazione specialistica di molti medici sia compromessa da eventuali azioni giudiziarie, così come l'attività di molti ospedali.
  Occorre preliminarmente ricordare che le prove per l'accesso alle scuole di specializzazione medica si sono svolte in 117 sedi e in 456 aule ed hanno coinvolto complessivamente 11.712 candidati nella prova del 28 ottobre, 10.444 nella prova del 29, 6.986 nella prova del 30 e 9.117 nella prova del 31 ottobre.
  Va altresì evidenziato che il Ministero ha adottato tutte le possibili misure precauzionali al fine di garantire la regolarità del concorso e di uniformare, a livello nazionale, le procedure di svolgimento delle prove.
  In seguito all'errore materiale riconosciuto dal CINECA relativo all'operazione di importazione delle prove validate dalla Commissione nazionale nel software utilizzato per l'espletamento delle stesse, il Ministero, anche a seguito di un'interlocuzione con l'Avvocatura dello Stato, ha deciso di neutralizzare solo 2 domande in ognuna delle due prove di area, previa verifica da parte della Commissione nazionale della presenza di 28 domande su 30 riconducibili a 5 settori disciplinari comuni ad entrambe le aree interessate dall'inversione dei quesiti. La Commissione ha, infatti, riconosciuto che 28 domande su 30 avrebbero potuto essere inserite alternativamente in una delle due prove e che quindi le uniche domande non pertinenti erano 2.
  Il riconoscimento da parte della Commissione della congruenza dei criteri con cui sono stati definiti i contenuti delle prove, e quindi della validità scientifica del contenuto del test nella forma in cui è stato effettivamente proposto ai candidati, ha permesso di non invalidare le prove, in ossequio ai principi costituzionali di buon andamento, di conservazione dei valori giuridici e di ragionevolezza.
  Premesso ciò, venendo al merito delle questioni sollevate dall'onorevole interrogante, preciso che ad oggi sono state formate le graduatorie per ciascuna scuola di specializzazione e che è tuttora in corso la fase di scorrimento. Alla data del 2 marzo 2015, a fronte di 5.514 posti disponibili, risultano iscritti 5.250 candidati; con i prossimi scorrimenti verranno assegnati gli ultimi 264 posti disponibili.
  Inoltre, il Ministero, assieme all'Avvocatura dello Stato, sta affrontando il contenzioso in essere. A fronte di un notevole numero di candidati che ha presentato ricorso avverso la procedura concorsuale, al momento, non si registrano assolutamente disagi per il regolare svolgimento dell'attività didattica degli specializzandi già iscritti e, comunque, rispetto ai circa 50 ricorsi trattati ad oggi dal TAR, le ordinanze hanno in quasi tutti i casi rigettato le istanze cautelari presentate dai ricorrenti.
  Occorre evidenziare, più in generale, in merito al numero dei contratti di specializzazione, che l'ipotesi di incremento non è allo stato percorribile in quanto il MIUR non ha la possibilità di aumentarne autonomamente il numero, stante, anche, la disponibilità delle risorse stanziate nel capitolo di bilancio.
  Il numero programmato degli specializzandi da formare annualmente è, infatti, frutto, ai sensi dell'articolo 35 del decreto legislativo n. 368 del 1999, di una concertazione tra il MIUR, il Ministero della salute, il Ministero dell'economia e delle finanze, nonché del previo parere della conferenza Stato-regioni, in base ad un preciso fabbisogno.
  Come è noto, l'aspetto della copertura economica rappresenta uno dei maggiori ostacoli all'incremento del numero di specializzandi da ammettere alle Scuole. Proprio grazie all'impegno del MIUR e di tutto il Governo, è stato possibile aumentare a 5.500 i contratti per l'anno accademico 2013/2014.
  Al riguardo l'impegno del Ministero è massimo e si ribadisce il fermo obiettivo, anche alla luce dei risparmi di spesa che deriveranno dalla revisione che si sta perfezionando degli ordinamenti didattici delle singole scuole e della loro durata, di ottimizzare l'impiego dei fondi disponibili incrementando a regime il numero di contratti finanziabili con risorse statali.
  Infatti, come è noto, con decreto interministeriale n. 68 del 4 febbraio 2015 è stato approvato il riordino delle scuole di specializzazione di area sanitaria. Si tratta di un provvedimento atteso che consentirà ai nostri giovani medici di specializzarsi in anticipo e di entrare prima nella professione. Le novità introdotte avranno l'effetto, fra l'altro, di incrementare le borse messe a disposizione dal Ministero, che per quest'anno saranno circa 700 in più.
  Il decreto prevede che la durata delle scuole venga ridotta mediamente di un anno. In particolare, non esisteranno più percorsi di studio di 6 anni: potranno essere di 3, 4 o 5 al massimo. La riduzione del percorso di studio riguarda oltre 30 scuole su 55.
  È previsto anche l'accorpamento di cinque scuole precedentemente esistenti, mentre due (medicina aeronautica e spaziale e odontoiatria clinica generale) vengono soppresse. Le scuole di specializzazione, pertanto, passano dalle attuali 61 a 55.
  Il decreto mette anche mano agli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione, con i relativi obiettivi formativi, e rivede la distribuzione dei crediti fra le attività previste. In particolare, almeno il 70 per cento della formazione dovrà essere dedicato allo svolgimento di attività professionalizzanti (pratiche e di tirocinio).
  Gli specializzandi potranno fare il loro percorso all'interno di una rete formativa più ampia che potrà includere, oltre alle strutture universitarie, i presidi ospedalieri e le strutture territoriali del Servizio sanitario, attraverso un meccanismo rigoroso di accreditamento secondo specifici parametri valutativi.
  Il provvedimento, dunque, rafforza l'integrazione fra il sistema sanitario e quello universitario. Alle università è stato chiesto di rivedere celermente gli ordinamenti.
  In conclusione, si ricorda che il MIUR sta lavorando al secondo bando per il concorso nazionale per l'ingresso alle scuole di specializzazione medica.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istruzione medica

formazione professionale

medicina