ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02180

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 266 del 20/03/2024
Firmatari
Primo firmatario: PICCOLOTTI ELISABETTA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 20/03/2024


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO delegato in data 20/03/2024
Stato iter:
21/03/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/03/2024
Resoconto PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
 
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2024
Resoconto FRASSINETTI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE E MERITO)
 
REPLICA 21/03/2024
Resoconto PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/03/2024

SVOLTO IL 21/03/2024

CONCLUSO IL 21/03/2024

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02180
presentato da
PICCOLOTTI Elisabetta
testo di
Mercoledì 20 marzo 2024, seduta n. 266

   PICCOLOTTI. — Al Ministro dell'istruzione e del merito. — Per sapere – premesso che:

   le limitazioni imposte dalla pandemia da COVID-19 avevano precluso a numerosi candidati la partecipazione alle prove scritte del concorso pubblico indetto nel 2020 per il reclutamento di personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola infanzia e primaria;

   inizialmente l'amministrazione, a seguito di un ricorso collettivo al Tar, il quale aveva riconosciuto l'impossibilità oggettiva di partecipare al concorso come un valido motivo per non escluderli dalle prove concorsuali, ha organizzato delle sessioni suppletive, sia scritte che orali, e i vincitori sono stati inseriti nelle graduatorie di merito e assunti a tempo indeterminato;

   lo stesso Ministero, ad avviso dell'interrogante, incomprensibilmente, e nonostante fossero già stati affrontati i costi per svolgere le prove suppletive, ha proposto appello cautelare al Consiglio di Stato che, a gennaio 2024, ha stabilito che le misure adottate durante l'emergenza sanitaria non sono sufficienti a derogare ai principi di contemporaneità e contestualità delle prove concorsuali;

   a seguito del pronunciamento del Consiglio di Stato, dunque, i 387 vincitori delle suddette prove suppletive rischiano di non vedere riconosciuto il superamento del concorso;

   nei giorni scorsi il Ministro interrogato ha annunciato che i contratti dei docenti vincitori delle prove suppletive del concorso scuola 2020 non verranno risolti quest'anno scolastico, allo scopo di garantire la continuità didattica;

   la garanzia della continuità didattica per l'anno scolastico in corso non è una condizione sufficiente a dare stabilità e certezze a questi docenti;

   ad avviso dell'interrogante occorre una celere risposta normativa che garantisca ai docenti vincitori il definitivo inserimento in ruolo acquisito a seguito di un legittimo e regolare concorso;

   lo stesso Ministro interrogato ha annunciato opportune iniziative normative per consentire il superamento delle criticità che renderebbero inutilmente superate le prove suppletive da parte di questi docenti;

   a parere dell'interrogante è incredibile che il Ministero, non rinunciando alla fase di giudizio innanzi al Consiglio di Stato, abbia di fatto determinato che dei docenti, dopo anni di precariato, formazione continua e un concorso regolarmente vinto, non abbiano ancora certezze rispetto al mantenimento del ruolo;

   oltre ai pur condivisibili annunci, occorre procedere celermente all'individuazione di una soluzione che possa sanare definitivamente la posizione di questi docenti e consentire loro di conservare il ruolo –:

   se non intenda esplicitare quali iniziative urgenti di natura normativa intenda adottare per garantire, anche per il futuro, la conservazione del posto di lavoro ai docenti vincitori delle prove suppletive del concorso indetto nel 2020.
(5-02180)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 marzo 2024
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-02180

  Signor Presidente, Gentili Onorevoli, ringrazio l'onorevole interrogante perché mi consente di ribadire l'impegno, già più volte manifestato dal Ministro Valditara, in relazione alla questione oggetto della presente interrogazione, la quale merita, davvero, la massima attenzione.
  Non vi è dubbio, infatti, che vada intrapresa ogni iniziativa possibile per salvaguardare la posizione dei docenti risultati vincitori delle prove suppletive dei concorsi banditi nel 2020 e che, in virtù della sentenza del Consiglio di Stato n. 766/24, rischiano di essere licenziati.
  Si tratta dei candidati ai quali è stata preclusa la partecipazione alle prove scritte originariamente calendarizzate dall'amministrazione perché impossibilitati a causa delle restrizioni imposte durante la pandemia da COVID-19, alle quali gli stessi si sono rispettosamente attenuti.
  Ricordo che le prime pronunce giudiziali sono state favorevoli agli interessati, sul presupposto che l'impedimento oggettivo alla partecipazione alle prove di concorso non potesse penalizzarli. Pertanto, l'amministrazione ha predisposto, in esecuzione delle sentenze, apposite sessioni suppletive delle prove scritte e orali con conseguente inserimento nelle graduatorie di merito.
  Tuttavia, con l'ultima decisione, il Consiglio di Stato ha ritenuto che la situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19, unitamente alle misure adottate a tutela della pubblica incolumità, non risultino sufficienti a superare i princìpi di contemporaneità e contestualità delle prove concorsuali.
  Ebbene, da un lato voglio assicurare che, intanto, il Ministero ha deciso di avvalersi di una specifica disposizione legislativa che gli consente, per salvaguardare la continuità didattica, di non eseguire la citata sentenza prima della fine del corrente anno scolastico.
  Ma – cosa più rilevante – è intendimento del Governo intervenire nel primo provvedimento utile per consentire il superamento delle criticità dovute al mutato orientamento giurisprudenziale, rimandando, dunque, ad una specifica disposizione di legge la soluzione del problema.
  Mi riferisco, in particolare, a un emendamento presentato in sede di conversione in legge del decreto-legge PNRR 4, che mira a sanare la posizione dei soggetti attualmente in servizio confermandoli in ruolo e che – anche alla luce dell'interesse manifestato da questa interrogazione – si auspica possa ottenere il più ampio e trasversale sostegno parlamentare.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

insegnante

conservazione del posto di lavoro

istruzione permanente