ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01650

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 200 del 22/11/2023
Firmatari
Primo firmatario: SPORTIELLO GILDA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/11/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTINI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2023
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2023
RICCIARDI MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2023


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/11/2023
Stato iter:
23/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/11/2023
Resoconto QUARTINI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 23/11/2023
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 23/11/2023
Resoconto QUARTINI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/11/2023

SVOLTO IL 23/11/2023

CONCLUSO IL 23/11/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01650
presentato da
SPORTIELLO Gilda
testo di
Mercoledì 22 novembre 2023, seduta n. 200

   SPORTIELLO, QUARTINI, DI LAURO e MARIANNA RICCIARDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nella Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, sottoscritta ad Istanbul, 11 maggio 2011, i sottoscrittori hanno assunto l'impegno a promuovere i cambiamenti nei comportamenti socioculturali delle donne e degli uomini, al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata sull'idea dell'inferiorità della donna;

   gli Stati sottoscrittori si sono impegnati altresì ad adottare le misure necessarie per incoraggiare tutti i membri della società, e in particolar modo gli uomini e i ragazzi, a contribuire attivamente alla prevenzione di ogni forma di violenza; in tal senso quindi gli Stati vigilano affinché la cultura, gli usi e i costumi, la religione, la tradizione o il cosiddetto «onore» non possano essere in alcun modo utilizzati per giustificare nessuno degli atti di violenza nei confronti delle donne;

   gli Stati, secondo quanto previsto nella predetta Convenzione, forniscono o rafforzano un'adeguata formazione delle figure professionali che si occupano delle vittime o degli autori degli atti di violenza, in materia di prevenzione, uguaglianza tra le donne e gli uomini, bisogni e diritti delle vittime, e su come prevenire la vittimizzazione secondaria;

   la violenza sulle donne riguarda sempre più spesso anche i giovani: nel 2023 ci sono stati 54 femminicidi e dieci di queste vittime avevano meno di trent'anni; atti di violenza sessuale, sopraffazione, bullismo e cyberbullismo riguardano sempre più spesso i giovanissimi;

   sono necessari interventi relativi all'educazione all'affettività, alla comprensione e alla valorizzazione della diversità, all'inclusione, all'accettazione e alla comprensione dell'altro, sia in ambito scolastico, sia nella comunità;

   il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021/2023 riconosce il ruolo fondamentale del servizio sociale professionale, anche se non esaurisce l'insieme delle professionalità necessarie all'espletamento dei servizi sociali; tra le professionalità necessarie nei servizi sociali territoriali ci sono, oltre a gli assistenti sociali, anche altre figure professionali: educatori professionali; educatori professionali socio-pedagogici; pedagogisti, psicologi e altri professionisti operatori presenti nei servizi sociali territoriali –:

   quali iniziative di competenza, nell'ambito dei servizi sociali, intenda assumere per rafforzare la presenza di educatori professionali e il loro ruolo nell'attività di prevenzione, finalizzata a diffondere una cultura del rispetto dell'altro/a e della parità e a contrastare la violenza contro le donne e sulla violenza domestica.
(5-01650)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 novembre 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01650

  Grazie Presidente.
  Ringrazio gli Onorevoli Interroganti per aver posto all'attenzione della Commissione parlamentare e del Governo un tema così importante come quello del contrasto alla violenza contro le donne, un tema sul quale è fondamentale il lavoro congiunto del Parlamento e Governo per individuare le azioni più efficaci sin dalla prevenzione.
  Occorre un approccio ampio al problema della violenza contro le donne, che coniughi l'azione di repressione e protezione con una strategia diffusa di trasformazione culturale, finalizzata a superare le dinamiche di potere e a prevenire situazioni suscettibili di determinare comportamenti violenti.
  Al riguardo, voglio esternare la mia soddisfazione per l'approvazione del disegno di di legge n. 923 per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica – approvato all'unanimità ieri al Senato – che ha rafforzato il «Codice Rosso».
  Per quanto riguarda specificamente il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, voglio sottolineare che il tema è attenzionato e oggetto di mirate iniziative, alcune delle quali in corso.
  Voglio citare a titolo esemplificativo il Piano Nazionale Giovani, Donne e lavoro 2021-2027 di prossima attuazione, nel quale sono previste azioni volte a rafforzare l'informazione e la sensibilizzazione della popolazione sul tema, sostenere l'empowerment e l'autonomia lavorativa ed economica delle donne vittime di violenza attraverso la messa a punto di un sistema di interventi personalizzato che eroghi l'insieme dei servizi utili a favorire l'indipendenza socio-economica oltre alla formazione e all'aggiornamento degli operatori coinvolti.
  Per quanto riguarda il quesito concernente il rafforzamento degli educatori professionali nei vari ambiti territoriali, certamente posso dire che tale iniziativa deve essere orientata verso l'obiettivo consistente nel raggiungimento di un livello essenziale delle prestazioni di assistenza sociale.
  Vale la pena fare, altresì, riferimento alla supervisione del personale dei servizi sociali, già oggetto di trattazione nell'ambito del Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali 2021-2023 elaborato dalla Rete della protezione e dell'inclusione sociale nel luglio 2021 e adottato con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto col Ministro dell'economia e delle finanze del 22 ottobre 2021, e quindi definita come livello essenziale delle prestazioni sociali ai sensi dell'articolo 1, comma 170, della legge n. 234 del 2021.
  A tale riguardo, nelle more del perfezionamento dell'iter di approvazione dello schema di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, avente ad oggetto la definizione dei LEPS, giova prendere in considerazione le previsioni contenute nel vigente Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali 2021-2023.
  Sulla base di quanto stabilito nel precitato Piano, la supervisione professionale si caratterizza come processo di supporto alla globalità dell'intervento professionale dell'operatore sociale, come accompagnamento di un processo di pensiero, di rivisitazione dell'azione professionale ed è strumento per sostenere e promuovere l'operatività complessa, coinvolgente, difficile degli operatori.
  In merito alle risorse finanziarie, si rappresenta che la supervisione del personale dei servizi sociali è finanziata con 10 milioni a valere sul Fondo nazionale per le politiche sociali e con 42 milioni a valere sul PNRR, Missione 5, Componente 2, linea di subinvestimento 1.1.4 – Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali.
  Allo scopo di presidiare con cura la fase di attuazione del LEPS negli Ambiti territoriali sociali e di rendere concretamente applicata la Supervisione del personale dei servizi sociali in ciascun Ambito che fruisce dei suddetti finanziamenti, con il decreto direttoriale della Direzione Generale competente del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 46 del 27 febbraio 2023 (rettificato con il decreto direttoriale n. 54 del 6 marzo 2023) è stato costituito un Comitato Tecnico di Coordinamento (CTC) a livello regionale/province autonome che ha la responsabilità di coordinare e monitorare il lavoro di attuazione del LEPS sull'intero territorio nazionale.
  Si tratta di una figura di importanza strategica per mantenere aperta e fluida la comunicazione fra tutti i livelli e i soggetti coinvolti a livello regionale e provinciale, sostenendo e supportando l'implementazione del LEPS per costruire gradatamente l'infrastruttura di servizi necessaria a rendere esigibile il LEPS, garantendone la sostenibilità a lungo termine.
  Da ultimo, merita di essere posto in luce che, nell'ambito del vigente Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali 2021-2023, sono previsti ulteriori strumenti volti a contrastare il fenomeno della violenza contro le donne e della violenza domestica, ivi inclusi i servizi di pronto intervento sociale, l'istituto dei Punti Unici di Accesso (PUA) e la prevenzione dell'allontanamento familiare.
  Concludo, ribadendo l'importanza del tema affrontato e la necessità di proseguire nelle attività in corso, fermo restando l'impegno del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a valorizzare e ad accrescere le professionalità delle risorse umane dedicate all'espletamento dei servizi sociali, nella consapevolezza del loro ruolo indispensabile per gli interventi di prevenzione, educazione e formazione finalizzata a contrastare la violenza contro le donne.