ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01308

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 114 del 25/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: DE CARLO LUCA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 25/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 25/01/2019
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 25/01/2019
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 25/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 25/01/2019
Stato iter:
05/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/06/2019
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 05/06/2019
Resoconto DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/01/2019

DISCUSSIONE IL 05/06/2019

SVOLTO IL 05/06/2019

CONCLUSO IL 05/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01308
presentato da
DE CARLO Luca
testo di
Venerdì 25 gennaio 2019, seduta n. 114

   LUCA DE CARLO, CARETTA, CIABURRO e SILVESTRONI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la specie lupo (Canis lupus) è specie protetta a livello comunitario ai sensi della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, e della flora e della fauna selvatiche, la cosiddetta direttiva habitat, e particolarmente protetta, anche sotto il profilo sanzionatorio, a livello nazionale ai sensi dell'articolo 2 della legge statale n. 15 del 1992;

   in Italia il lupo è stato considerato specie protetta a partire dagli anni settanta, e il regime di protezione ha permesso alla specie una rapida espansione, favorita anche dall'assenza di nemici naturali e di grande disponibilità di animali selvatici, rappresentata soprattutto dal patrimonio di ungulati, frutto di una oculata gestione da parte del mondo venatorio e dalla presenza degli animali da allevamento nei periodi di alpeggio;

   nonostante il lupo sia specie protetta, la direttiva 92/43/CEE, all'articolo 16, prevede per gli Stati membri la possibilità di richiedere una deroga per intervenire sulle popolazioni di animali selvatici in determinati casi, a determinate condizioni e con specifiche modalità;

   in applicazione di tale articolo, alcuni Stati membri dell'unione europea, come ad esempio la Spagna, la Francia e la Svezia hanno implementato dei piani di monitoraggio e gestione del lupo, arrivando anche agli abbattimenti nei casi in cui la consistenza delle popolazioni di selvatici andava oltre la capacità portante del territorio, oppure creava ingenti danni alle attività antropiche come l'allevamento;

   gli agricoltori, gli allevatori e chi a vario titolo vive ed esercita le sue attività nelle nostre montagne percepisce una sconfortante sensazione di abbandono da parte delle istituzioni;

   se il Governo non attiverà tempestivamente misure efficaci per rendere compatibile la presenza del lupo con le attività umane esercitate in ambienti fortemente antropizzati, come ad esempio la Lessinia, l'Altopiano dei sette Comuni, alcune zone del bellunese, del Piemonte e dell'Appennino laziale, in breve tempo si potrà assistere ad un incremento esponenziale di deplorevoli episodi di bracconaggio o di azioni di «difesa fai da» da parte di cittadini esasperati, vittime di ripetute predazioni da parte dei lupi e vittime delle istituzioni che sembrano averli abbandonati al loro destino –:

   se il Governo non ritenga di assumere iniziative per adottare con urgenza un piano di gestione del lupo, così come previsto dalle direttive comunitarie, che preveda il monitoraggio delle popolazioni, il censimento su basi scientifiche e il contenimento, anche tramite gli abbattimenti, dei soggetti in esubero tramite personale specializzato ed esplicitamente autorizzato dalle autorità competenti.
(5-01308)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01308

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  mi preme innanzitutto ribadire che la gestione della fauna selvatica è un tema da tempo all'attenzione delle Amministrazioni centrali e regionali, una problematica che richiede l'individuazione di soluzioni condivise e di opzioni, utili a trovare risposte ad una serie di criticità di vario ordine, in primo luogo volte a garantire la sicurezza delle persone.
  Questo Ministero ritiene necessario agire in maniera coordinata su tutto il territorio e impostare interventi di gestione che risultino efficaci quanto prima possibile, ma soprattutto che consentano di stabilizzare la situazione nel lungo periodo al fine di salvaguardare le nostre produzioni agricole e agroalimentari e riuscire a trovare – ove possibile – soluzioni che vedano una serena convivenza del lupo con le comunità antropiche.
  La specie lupo (Canis lupus) è tutelata in modo rigoroso dalla normativa nazionale in virtù della legge 11 febbraio 1992 n. 157 «Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio» e, a livello comunitario, dalla Direttiva 92/43/CEE (Habitat), recepita con decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997 n. 357.
  Peraltro, come noto, a livello nazionale sono stati avviati alcuni progetti cofinanziati dalla Commissione Europea nell'ambito del programma LIFE + quali i progetti «Life Medwolf» e «Life Wolfaps», con la finalità di individuare strategie funzionali atte a consentire la convivenza tra il lupo e le attività antropiche, la cui competenza è incardinata in capo al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MAATM).
  Quest'ultimo ha infatti incaricato l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), organo scientifico e tecnico di ricerca e consulenza dello Stato – con la collaborazione dell'Unione Zoologica Italiana (UZI) – di redigere un «Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia», attualmente in fase di perfezionamento, discendente da ampi confronti con le regioni, gli esperti e i portatori di interesse.
  Il MAATM ha attivato un importante progetto di monitoraggio nazionale del lupo affidato a ISPRA e si è reso disponibile a valutare con le regioni il sostegno a specifiche iniziative di conservazione e gestione.
  È sì necessario tutelare la fauna, ma devono esserci anche delle limitazioni, perché dobbiamo garantire la sicurezza delle persone, nelle campagne e nei centri abitati, oltre ovviamente ai campi e ai raccolti, frutto del lavoro di chi vive ogni giorno di questo.
  Sotto tale specifico ultimo profilo, quanto al risarcimento dei danni indotti dalla specie selvatiche al settore agricolo, dopo la notifica alla Commissione europea di uno schema di decreto interministeriale teso a disciplinare le modalità di concessione degli aiuti per le misure preventive e per gli indennizzi dei danni provocati da fauna selvatica omeoterma alle produzioni agricole, la Commissione ha informato l'Italia della propria decisione, ritenendolo compatibile con il mercato interno. Attualmente lo schema di decreto è stato inviato alla Conferenza unificata per il prescritto parere.
  Pertanto, confermo l'impegno già in atto da parte del MIPAAFT ad approfondire le varie problematiche connesse alla tematica della fauna selvatica, congiuntamente alle altre competenti Amministrazioni centrali e periferiche, in modo da poter poi individuare soluzioni utili, da attivare sia a livello strettamente normativo – dimensione su già ci si sta adoperando – sia a livello operativo sul territorio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

specie protetta

vita selvatica

fauna