ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01196

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 107 del 09/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: D'ARRANDO CELESTE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
TRIZZINO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019
VOLPI LEDA MOVIMENTO 5 STELLE 09/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 09/01/2019
Stato iter:
10/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/01/2019
Resoconto CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 10/01/2019
Resoconto COLETTO LUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 10/01/2019
Resoconto CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/01/2019

SVOLTO IL 10/01/2019

CONCLUSO IL 10/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01196
presentato da
D'ARRANDO Celeste
testo di
Mercoledì 9 gennaio 2019, seduta n. 107

   D'ARRANDO, CHIAZZESE, MASSIMO ENRICO BARONI, BOLOGNA, LAPIA, MAMMÌ, MENGA, NAPPI, NESCI, PROVENZA, SAPIA, SARLI, SPORTIELLO, TRIZZINO, TROIANO e LEDA VOLPI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il ticket è il contributo che il cittadino dà alla spesa sanitaria pagando una quota specifica per alcune prestazioni comprese nei livelli essenziali di assistenza;

   attualmente i ticket riguardano: prestazioni specialistiche (visite, esami strumentali e analisi di laboratorio), prestazioni di pronto soccorso, cure termali e farmaci;

   in merito al ticket sui farmaci è bene sottolineare che quest'ultimo include la quota fissa per ricetta e la quota differenziale sul prezzo di riferimento pagata dai cittadini che preferiscono il farmaco di marca rispetto all'equivalente, rinunciando così, de facto, ad una tutela pubblica garantita;

   i cittadini Italiani, nella maggior parte dei casi, infatti, optano volontariamente per il farmaco brand per via della prescrizione del medico di famiglia, che in ricetta ha la facoltà di non indicare esclusivamente il principio attivo ma anche, per l'appunto, il farmaco brand;

   nel periodo 2013-2017, a fronte di una riduzione della quota fissa da euro 558 milioni a euro 498 milioni (-11 per cento, la quota differenziale per acquistare il farmaco di marca è aumentata da euro 878 milioni a euro 1.050 milioni (+20 per cento); di euro 1.549 milioni sborsati dai cittadini per il ticket sui farmaci, meno di un terzo sono relativi alla quota fissa per ricetta (euro 498,4 milioni pari a euro 8,2 pro-capite), mentre i rimanenti euro 1.049,6 milioni (euro 17,3 pro-capite) sono imputabili alla scarsa diffusione in Italia dei farmaci equivalenti come documentato dall'Ocse che colloca il nostro Paese al penultimo posto su 27 Paesi sia per valore, sia per volume del consumo degli equivalenti;

   appare dunque opportuno valutare l'introduzione di misure finalizzate a contenere l'eccessivo esborso da parte dei cittadini, come ad esempio l'obbligo di indicare in ricetta esclusivamente il principio attivo oppure un'adeguata motivazione in caso di non sostituibilità –:

   se e quali iniziative il Ministro interrogato intenda porre in essere in relazione alle questioni evidenziate in premessa.
(5-01196)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01196

  La questione sollevata con la presente interrogazione riveste per il Ministro della salute carattere di massima priorità e di attualità, pertanto si ringraziano gli Onorevoli interpellanti per aver consentito anche in questa sede parlamentare di affrontare la delicata e complessa materia dei ticket sanitari.
  Va da subito ricordato che fin dall'insediamento e dall'avvio del nuovo incarico, il Ministro della salute si è subito espressa nel senso di indicare tra le priorità del suo mandato le iniziative in materia dei ticket sanitari, considerando la questione una priorità non solo per i cittadini ma per l'intero sistema sanitario del Paese.
  Le strategie politiche del Ministro sono state trasferite in alcune disposizioni di natura normativa, da ultimo approvate nella legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio per il 2019).
  Nello specifico, segnalo che il comma 515 della citata legge prevede che entro il 31 marzo del 2019, mediante una specifica intesa Stato-regioni, sia adottato il Patto per la salute 2019-2021, finalizzato a prevedere le misure di programmazione e di miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati, nonché di efficientamento dei costi.
  Il successivo comma 516 elenca le materie cui devono riferirsi le predette misure, e segnatamente alla lettera a) – come prima tematica da affrontare – viene indicata: «la revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria a carico degli assistiti al fine di promuovere maggiore equità nell'accesso alle cure».
  Sulla base del mandato normativo di cui sopra, sarà cura del Ministro e dei suoi Uffici valutare ogni possibile iniziativa attuativa della norma sopra riportata, che consenta ai cittadini, una volta applicata, di poter contare su un sistema sanitario che sia in grado di garantire e corrispondere pienamente, non solo alle aspettative, ma anche al diritto alla salute dei cittadini mediante un equo accesso alle cure.
  Colgo l'occasione per anticipare che proprio ieri presso la sede del Ministero si è svolta la prima riunione, alla presenza anche dei rappresentanti regionali, finalizzata ad organizzare i lavori per l'adozione del Patto per la salute 2019/2021 nel rispetto dei termini prescritti dalla citata legge.
  Quanto alla specifica questione sollevata, relativa alla necessità di potenziare l'utilizzo dei medicinali equivalenti, al fine di un incremento consapevole del relativo utilizzo, evitando ogni inutile aggravio di spesa a carico del cittadino, segnalo quanto segue.
  Il Ministro della salute nella consapevolezza che il farmaco rappresenta uno strumento di tutela della salute e che i medicinali sono erogati dal Servizio Sanitario Nazionale in quanto inclusi nei livelli essenziali di assistenza, ha istituito nel mese di agosto del 2018, il Tavolo di lavoro sulla governance dei medicinali e dei dispositivi medici, che ha prodotto nell'autunno scorso il documento sulla governance dei medicinali. Uno dei punti di forza di tale documento è rappresentato dal paragrafo relativo all'uso dei Farmaci equivalenti e liste di trasparenza. Nello specifico, il documento affronta la necessità di potenziare l'informazione sui medicinali equivalenti anche al fine di un incremento consapevole del relativo utilizzo appropriato, mediante specifiche iniziative informative rivolte ai cittadini. In proposito la direzione di Aifa sta già delineando un progetto da presentare Ministero della salute per implementare quanto proposto dal Tavolo.
  Alla luce di quanto sopra esposto, emerge che la questione sollevata dagli onorevoli interroganti è già all'attenzione del Ministro e dell'AIFA e che nelle prossime settimane vi saranno conseguenti iniziative da avviare.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico